venerdì 31 agosto 2007

Fondo solidarieta' mutui nella prossima Finanziaria

Nella Legge Finanziaria 2008, potrebbe essere inserita la costituzione di un Fondo di Solidarietà che dovrebbe coprire alcuni costi bancari e notarili che inciderebbero in maniera consistente sui mutui ipotecari accesi per l'acquisto della prima casa. Fonti vicine al viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, avrebbero dichiarato che il Ministero dell'Economia sarebbe pronto a studiare un piano di fattibilità per attuare il provvedimento già con l'approvazione della Legge Finanziaria 2008, in quanto vi sarebbero risorse più che sufficienti (10 milioni di euro, o anche di più) per far fronte alle spese previste. Tra le altre cose, potrebbe essere prevista la possibilità di spostare i ratei fino a 24 mesi senza costi aggiuntivi per i consumatori. I vertici dell'Abi, inoltre, si sarebbero mostrati disponibili a dimezzare i costi del differimento del pagamento dei ratei. Le nuove norme, infine, avrebbero valore solo per la prima casa, mentre resterebbero escluse dal provvedimento le cosiddette seconde case e le abitazioni di lusso.

Inflazione stabile all'1,6% nel mese di agosto, in Italia e all'1,8% nel resto d'Europa

L'Istat ha reso noti i dati inerenti il tasso d'inflazione per il mese di agosto 2007. Secondo i rilevamenti, effettuati dall'Istituto Nazionale di Statistica, l'inflazione sarebbe stabile rispetto al mese precedente con un indice pari all'1,6%. Tuttavia, fa notare l'Istat, i prezzi su base mensile sono cresciuti dello 0,2%. Nel resto d'Europa, rivela invece Eurostat, l'inflazione si attesta nel complesso all'1,8%, anche in questo caso, l'indice risulta invariato rispetto al mese scorso. Si registra, però, un consistente calo della fiducia nelle prospettive economiche, da parte di operatori e consumatori dei 13 Paesi che compongono l'area euro.

giovedì 30 agosto 2007

BTP decennali in flessione di 0,19 punti

I titoli di Stato a medio e lungo termine, nell'asta promossa stamane dal Tesoro, hanno registrato un sensibile calo. Il nuovo BTp decennale, con scadenza fissata a febbraio del 2018, è stato assegnato ad un tasso annuo lordo del 4,55%, ovvero in flessione di 0,19 punti rispetto alla precedente asta di collocamento. In calo, ovviamente, anche i tassi sui BTp triennali fermi al 4,19% (in flessione di 0,24 punti) e sui Cct assegnati al 4,17% (in calo di 0,17 punti).

mercoledì 29 agosto 2007

Mutuo Fisso Macquarie Bank

Quest'oggi analizziamo un pò più da vicino il mutuo a tasso fisso della Macquarie Bank, primario gruppo bancario australiano. In Italia, la Macquarie Bank, è specializzata nel settore dei mutui per la casa e propone una vasta gamma di soluzioni atte a soddisfare ogni esigenza. La simulazione prende, come al solito, in esame una richiesta di mutuo a tasso fisso per l'acquisto della prima casa. Il richiedente è un uomo di 30 anni residente a Roma, con un lavoro a tempo indeterminato e uno stipendio di 1.100 euro al mese.

Di certo, il mutuo a tasso fisso proposto dalla Macquarie Bank, non brilla in economicità per ciò che attiene i costi di perizia (310 euro) e d'istruttoria (190 euro). Esose anche le spese periodiche. E', infatti, previsto il pagamento di alcune spese annue di gestione amministrativa per un importo totale di € 48 l'anno. Le spese d'incasso rata ammontano a ben 4 euro!

All'atto della stipula del contratto di mutuo è obbligatorio sottoscrivere una polizza assicurativa Incendio e Scoppio con un premio unico anticipato per tutta la durata del mutuo.

Il tasso d'interesse applicato è, tutto sommato, in linea con la media di mercato ed è pari al 5,77%, l'ISC, che lo ricordiamo è la voce più importante da valutare prima di contrarre un mutuo, si attesta al 6,16%.

La banca, e questo è un fatto positivo, non vi obbliga ad aprire un conto corrente a fronte della concessione del mutuo.

A fronte di una richiesta di 100.000 euro, alla fine del mutuo, l'ipotetico richiedente avrà rimborsato alla banca ben 210.542,40 euro, pagando mensilmente una rata di € 584,84. Questa cifra, però, non tiene conto delle spese sopracitate che, se aggiunte, farebbero lievitare l'importo ben al di sopra dei 213.000 euro.

VALUTAZIONE FINALE DEL MUTUO A TASSO FISSO DI MACQUARIE BANK

Un prodotto finanziario come tanti altri, in linea con le medie di mercato, fatte salve le troppe spese previste. Di sicuro ci sono soluzioni più convenienti (Mutuo Arancio su tutti - ndr). VOTO: 5,5

martedì 28 agosto 2007

Mutui subprime: carte di credito interessate dalla crisi del settore

Si ripercuotono anche sulle carte di credito gli effetti nefasti della crisi dei mutui subprime americani. Un'indagine condotta dal Financial Times rivela che nei primi sei mesi di quest'anno, le societa' emittenti carte di credito, (con particolare riferimento alle carte revolving), hanno registrato la perdita di una quota pari al 4,58% del totale dei crediti concessi perche' ritenuti irrecuperabili. Rispetto allo scorso anno, i crediti irrecuperabili costituiscono il 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2006. Che la crisi sia profonda, lo si evince anche dal fatto che il totale degli impieghi delle banche ha subito un forte calo, ben il 2,6% in meno rispetto al mese scorso. Bankitalia comunque dispensa fiducia, snocciolando dati di tutto rispetto, per ciò che attiene un arco temporale di 12 mesi. In questo lasso di tempo gli impieghi hanno subito una frenata più contenuta, appena lo 0,30%. Tuttavia, a luglio il volume di prestiti personali erogati dagli istituti di credito si e' attestato a 1.457.371 miliardi di euro, a fronte dei 1.453.215 di giugno. In calo anche la raccolta con i depositi in calo del 4,4%. In contro tendenza le obbligazioni che invece crescono dell'11%. In calo anche i conti correnti che da 628 mln passano a 618.922 mln.

lunedì 27 agosto 2007

Tasse: sono 69 in piu' dall'inizio della legislatura!

L'attuale Governo, a ragione, gongola per merito delle maggiori entrate registrate dai proventi derivanti dalle tasse. Ma queste maggiori entrate sono davvero frutto di una strenua campagna antievasione o di un aumento del numero delle tasse? Molte tasse che il cittadino paga, infatti, non sono percepite come tali. Per tasse, comunemente si intendono l'ICI, l'IRPEF,il canone RAI, il bollo auto, eccetera, ma moltissime altre, ben 69 in piu' dal giorno in cui questo Governo ha iniziato ad "amministrare la cosa pubblica", sono subdole e ben nascoste. Un'inchiesta del portale "investirenelmondo.com" ha portato alla luce, voce per voce, tutti i 69 provvedimenti approvati dal Governo in materia fiscale, molti dei quali retroattivi.

Di seguito l'elenco delle nuove tasse (N.B. non sono in ordine di approvazione)

1. aumento garanzia per depositi fiscali a fini IVA
2. aumento aggio riscossione a carico del contribuente
3. ammortamento immobili in leasing
4. ammortamento spese per oggetti d’arte, antiquariato, collezione
5. pronti contro termine
6. incremento imposta sostitutiva per cessione a titolo oneroso di immobili e terreni
7. Campione d’Italia
8. catasto cat. E (stazioni, edicole per giornali e simili, chioschi per bar, per rifornimenti di auto, per sale di aspetto di tramvie, pese pubbliche, etc.)
9. catasto terreni
10. rendite catastali cat. B (Collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme, Case di cura ed ospedali Uffici pubblici, Scuole e laboratori scientifici, Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie, Magazzini sotterranei per depositi di derrate, Cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico dei culti
11.Imposta di registro successioni e donazioni – tassa fissa
12.Imposte ipocatastali successioni e donazioni – tassa fissa
13.Imposte di registro successioni e donazioni – percentuale
14.Imposte ipocatastali successioni e donazioni - percentuale
15. bollo auto per SUV in base a potenza motori
16. aumento diesel per autotrazione
17. tasse ipotecarie
18. tributi speciali catastali
19. auto a dipendenti (applicazione retroattiva)
20. riduzione rimborsi tariffe postali abbonamenti per case editrici e giornali
21. compenso agli editori per la riproduzione di articoli di riviste o giornali. Esclusione dall’obbligo di compenso per amministrazioni pubbliche
Nuove tasse
Disegno di legge finanziaria
[il numero progressivo è seguito dall’articolo, eventualmente dal comma e dal contenuto della tassa]
22. 3 1 aumento aliquote e revisione scaglioni IRPEF
23. 3 3 revisione detrazioni (55.000 €)
24. 5 1 studi di settore: revisione triennale
25. 5 Analisi di coerenza
26. 5 2 applicazione retroattiva (periodo di imposta 2006)
27. 5 4 ridefinizione limite ricavi per applicazione studi di settore
28. 5 7 società nuove: altri indicatori di coerenza specifici
29. 5 8 applicazione ai contribuenti con periodo di imposta diverso dai 12 mesi
30. 5 16 detrazioni spese medicinali (CF destinatario e natura, qualità, quantità)
31. 5 17 IVA giochi e scommesse
32. 5 19 rivendita auto per handicappati entro 2 anni dall’acquisto: differenza maggiori imposte
33. 6 1 IRES opere di durata ultrannuale
34. 6 2 ammortamento concessionari costruzione ed esercizio opere pubbliche
35. 6 3-4 Riporto perdite redditi esenti
36. 6 5 Bollo imposta proporzionale
37. 6 apparecchi da divertimento
38. 6 aumento tabacchi (100 milioni)
39. 6 2 sblocco aumento addizionali irpef comuni
40. 6 12-20 Dati ICI in dichiarazione dei redditi
41. 7 Acconto addizionale comunale IRPEF
42. 8 imposta di scopo per opere pubbliche comunali
43. 9 tassa di soggiorno comunale
44. 10 2 province Imposta prov. Trascrizione
45. 10 canone pubblicità
46. 10 imposta pubblicità
47. 11 tariffa per servizio raccolta e smaltimento rifiuti
48. 73 caso di violazione patto di stabilità interno per le regioni: aumento automatico imposta regionale benzina
49. 73 15 aumento automatico tassa automobilistica
50. 74 16 aumento automatico imposte provinciali trascrizione
51. 16 Aumento canoni demaniali marittimi
52. 28 2 riutilizzazione dati ipotecari e catastali
53. 74 in caso di violazione patto di stabilità interno per gli enti locali: aumento automatico addizionale comunale IRPEF
54. 85 aumento contributi
55. 85 2 lavoratori subordinati
56. 85 3 co co co
57. 85 4 artigiani
58. 85 5 contributo solidarietà
59. 85 6 trasferimento in Italia di contributi versati in paesi esteri
60. 88 1 b aumento addizionale Irpef regionale oltre i livelli massimi
61. 88 1 e per accesso a fondo transitorio regioni devono dimostrare idonei criteri di copertura del disavanzo da specifiche entrate certe e vincolate
62. 88 1-n ticket
63. 88 1-p pagamento per intero della prestazione in caso di non ritiro dei risultati
64. 130 3 canone annuo su pedaggi autostradali
65. 142 4 sovrapprezzo tariffe autostradali (per adeguamenti tratti di adduzione alle autostrade)
66. 136 3 Addizionale introdotta dalle Autorità portuali
67. 212 Aumento tariffa per visti nazionali area Schengen
68. 16 10 e ssgg condono demanio marittimo
Disegno di legge delega in materia fiscale
69. 1 revisione tassazione rendite finanziarie

Non sarebbe, forse, il caso di ridurre la pressione fiscale?

domenica 26 agosto 2007

Mutui in Italia piu' cari che nel resto d'Europa

In questo preciso momento non è consigliabile investire nel mattone. In Italia e in diversi Paesi dell'area euro, dove i prezzi sono giunti a livelli elevatissimi e, con tassi d'interesse da capogiro si è registrato, infatti, un incremento dei pignoramenti dovuto al mancato pagamento delle rate di rimborso dei mutui ipotecari (con particolare riferimento ai mutui a tasso variabile). Si salva, almeno in parte, la Germania dove il mercato immobiliare non sembra sia stato interessato da quella che altrove, come ad esempio in Spagna, sembra una vera e propria bolla. Come se non bastasse, in Italia, i mutui costano di più rispetto al resto d'Europa. Lo ha ammesso lo stesso Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che ha a più riprese esortato le banche ad adeguare i tassi alla media di quelli applicati in Europa. Il vicedirettore dell'Istituto Centrale, Giovanni Carosio, ha recentemente fatto notare come, nel solo mese di marzo 2007, il saggio d'interesse sui nuovi prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sia stato pari al 5,2% con un incremento pari allo 0,50% in più di quanto registrato nel resto d'Europa. Carosio ha poi aggiunto: "attualmente chi volesse optare per un mutuo a tasso fisso pagherebbe un rotondo 0,80% in più rispetto ad un mutuo a tasso variabile contro una differenza che nel Vecchio Continente si attesta allo 0,30%". L'Abi ha per altro confermato questi dati, mettendo in luce una crescita dei tassi applicati ai mutui in Italia al 5,28% dal 5,18%. La media in Europa è al 4,74%.

sabato 25 agosto 2007

Conti di deposito: investimento sicuro e redditizio

I conti di deposito, come dice il nome, sono dei conti correnti atipici che non consentono di effettuare movimentazioni di denaro eccezion fatta per i versamenti e i prelievi. I conti di deposito si appoggiano ad un conto corrente di tipo tradizionale, che offre i servizi classici ma ad un tasso d'interesse molto basso (di norma non si arriva all'1% annuo!). I conti di deposito, strumenti finanziari semplici, trasparenti, sicuri ed economicamente convenienti, offrono tassi d'interesse che possono arrivare anche al 6% lordo annuo. Un'inchiesta di "Affari Italiani" - magazine del portale generalista Libero - ha posto l'accento su quelli che sarebbero gli effetti di un'armonizzazione delle aliquote fiscali applicate su conti correnti e titoli di stato. Mentre i primi subiscono un prelievo del 27%, a discapito dei piccoli risparmiatori, i secondi appena il 12,5%. Un'aliquota unica al 20% - si evince dall'indagine - favorirebbe, per una volta, il piccolo risparmio. Un esercito di "buoni" risparmiatori che finalmente vedrebbe premiati un pò i sacrifici derivanti dall'accantonamento di piccole somme di denaro ad esempio su libretti di deposito a risparmio postali. L'analisi di "Affari Italiani", dicevamo, mette a confronto i conti di deposito e i titoli di stato e rafforza la tesi da noi espressa giorni fa sulla indubbia convenienza dei conti di deposito. Un rendimento lordo del 6% (nel caso dei conti di deposito proposti da Websella e We@bank ), al netto del 27% diventa al netto il 4,38% ma con l’aliquota del 20% diventerebbe il 4,8%. Il 4,5% lordo di Conto Arancio oggi si riduce al 3,3% netto, ma con un aliquota del 20% diventerebbe il 3,6%. Mentre invece un Bot annuale che oggi rende il 3,8% lordo e il 3,3% netto con una tassazione del 12,5%, con l’aliquota al 20% vedrebbe scendere il rendimento netto al 3%. Per approfondire l'argomento potete leggere la nostra guida all'online banking, in modo da scoprire quali sono le differenze tra le banche di tipo tradizionale e quelle che, invece operano sul web offrendo servizi molto più efficienti a costi molto più contenuti.

venerdì 24 agosto 2007

Addio marche da bollo!


Dal primo settembre 2007, così come stabilisce il decreto ministeriale del 25 maggio 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 146 del 26 giugno, le marche da bollo di tipo tradizionale andranno fuori corso e quindi non avranno alcun valore legale. Le marche da bollo saranno sostituite in via definitiva dal contrassegno telematico reperibile presso tutti i tabaccai d'Italia. Fanno eccezione i foglietti bollati e le marche da bollo per cambiali. Se siete in possesso di valori bollati in lire, lire-euro o solo in euro, potrete utilizzarli solo fino alle ore 24 del 31 agosto prossimo!

Fisco e tasse: extra gettito in aumento per le casse dello Stato,ma dichiarazioni Prodi discutibili!

Ammonterebbe ad oltre 7,8 miliardi di euro l'extra gettito fiscale derivante dalle autoliquidazioni (o auto tassazione che dir si voglia) per il 2007. A dichiararlo è il Ministero dell'Economia. Discutibili le dichiarazioni del Premier Romano Prodi: "Le cifre rese note dal Ministero dell'Economia sull'aumento del gettito delle autoliquidazioni - ha dichiarato Prodi - per il 2007 dimostrano che l'azione del Governo incontra la fiducia e il senso di responsabilità dei cittadini. L'incremento, ad aliquote immutate, sul quale lo Stato potrà contare per investire e al tempo stesso lavorare per chi ha meno, è sinonimo di serietà e di fiducia comune". Definiamo discutibili queste affermazioni per il semplice fatto che è errato dire che i cittadini pagano le tasse perché si fidano del Governo. Sappiamo bene che le tasse si pagano perché è obbligatorio pagarle e non perché chi le paga si fida di questo o quel Governo. Sarebbe bastato registrare il dato senza fare campagna elettorale! (N.B. Avremmo dichiarato le medesime cose qualora queste affermazioni le avesse fatte Berlusconi. In questo blog non discutiamo le persone ma i provvedimenti e, come in questo caso le affermazioni fatte a cuor leggero. Crediamo che gli Italiani, che votano a destra e a sinistra meritino serietà e questa dichiarazioni non sono né serie né degne di nota come tutti i mass media nazionali ci vorrebbero far credere!)

Cosa ci saremmo aspettati dal Premier? Una dichiarazione del tipo: "Visti i lusinghieri risultati raggiunti, con l'extra gettito faremo questo, questo e quest'altro". Il sogno? Che alle parole fossero seguiti i fatti!

giovedì 23 agosto 2007

Mutui piu' cari a settembre! Si spenderanno oltre 315 euro in piu'

Ammonterebbe a circa 315 euro l'anno il rincaro, previsto da un'indagine portata a compimento da Adusbef e Federconsumatori, sui mutui ipotecari. Dopo l'allarme lanciato in merito all'innalzamento dei tassi Euribor, ora al 4,75%, si fa sempre più avanti l'ipotesi di rincari consistenti a carico dei consumatori che hanno acceso un mutuo per l'acquisto della propria abitazione. L'analisi, secondo le due associazioni di consumatori, prevede che la riduzione del Pil, che si prevede dello 0,2%, avrà un'incidenza pari a 150 euro annui per famiglia ai quali vanno sommate le perdite finanziarie degli investitori (per il noto problema dei mutui subprime), circa 140 euro l'anno, e, in caso di un aumento dello 0,25% del tasso ufficiale di sconto da parte della Bce, altri 25 euro in media per famiglia. Un vero e proprio salasso che segnerà profondamente la già precaria stabilità economica delle famiglie italiane.

Prestiti personali: a confronto le migliori offerte

Ogni mese provvederemo ad analizzare e pubblicare un breve prospetto informativo inerente prodotti finanziari appartenenti alla tipologia dei prestiti personali. Questo mese è la volta delle offerte di 6 società finanziarie operanti da anni sul territorio nazionale. Per ognuna è considerata una richiesta di finanziamento pari ad € 5000 destinati alla ristrutturazione della propria casa. Il rimborso è considerato mensile a mezzo bollettino postale. Il richiedente tipo è un uomo di 30 anni assunto a tempo indeterminato e con un reddito netto mensile di € 1.100. Le offerte sono ordinate in base al coefficiente puro di rimborso (CPR), dal più basso al più alto.

1) Santander

Prestito € 5000; rimborso in 36 rate mensili da € 152,11; Totale da rimborsare € 5.475,95; TAN 6%; TAEG 6,17%. Coefficiente puro di rimborso 9,52%.

2) Agos

Prestito € 5000; rimborso in 36 rate mensili da € 152,90; Totale da rimborsare € 5.504,54; TAN 6,35%; TAEG 6,54%. Coefficiente puro di rimborso 10,09%.

3) Prometeo

Prestito € 5000; rimborso in 36 rate mensili da € 161,50; totale da rimborsare € 5814; TAN 9,95%; ISC (già denominato TAEG) 15,36%. Il coefficiente puro di rimborso è pari al 16,28%.

4) Consel

Prestito € 5000; rimborso in 36 rate mensili da € 163,50 (senza assicurazione); TAN 10,92%; TAEG 12%; Spese di incasso rata € 1,95. Totale da rimborsare € 5970,82. Coefficiente puro di rimborso 19,41%.

5) Findomestic

Prestito € 5000; rimborso in 36 rate mensili da € 165,80; totale da rimborsare € 5968,80; TAN 9,81%; TAEG 11,01%; Spese d’istruttoria € 50; Spese di incasso rata (Valore medio € 0,65). Il coefficiente puro di rimborso è pari al 20,37%.

6) Elastys

Prestito € 5000; rimborso in 36 rate mensili da € 174,55; Totale da rimborsare € 6.283,92; TAN 15,50%; TAEG 16,65%. Coefficiente puro di rimborso 25,68%.



mercoledì 22 agosto 2007

Sondaggio: Qual'è la tassa più ingiusta che c'è in Italia?

Vista l'enorme pressione fiscale alla quale i cittadini sono sottoposti, abbiamo pensato di indire un sondaggio per verificare qual'è la percezione dei cittadini in merito a determinati tipi di tasse. In particolare il sondaggio, pone l'accento su: IRPEF, IRPEG, IRAP, IVA, ICI, tassazione sulle rendite finanziarie, tasse sui conti correnti bancari, imposte di bollo, canone RAI e bollo auto. Per votare è sufficiente selezionare la voce che più interessa nell'apposito box predisposto qui a lato.

Richieste mutui casa in calo dell'1,59%

L'Osservatorio sui mutui di Banca per la casa del gruppo UniCredit, ha stimato un calo dell'1,59% sulle richieste di accensione di mutui per l'acquisto della casa. I dati, relativi al primo semestre del 2007, rivelano una flessione pari a ben 229 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Il calo è avvenuto in maniera disomogenea. Lo scenario vede le Isole maggiori attestarsi ad un -6,05%, mentre il Nord Ovest del Paese ha registrato una contrazione del 5,25%. Al Sud i dati non rivelano sostanziali mutamenti rispetto al passato. I prestiti per la casa, hanno invece segnato un incremento, seppur lieve, nel Nord Est (+1,58%) e al Centro (+1,61%). Tra le singole regioni italiane, in testa per milioni di euro erogati c'è la Lombardia con 3.352 milioni di euro, a seguire il Lazio con 1.747 milioni di euro.

martedì 21 agosto 2007

Aumento tassazione rendite al 20%

Sarà varato certamente, e farà parte della prossima legge Finanziaria 2008, l'aumento di tutte le rendite finanziarie. Ad annunciarlo, oggi, è stato il sottosegretario all'economia Grandi. Il provvedimento, che tra l'altro trova il pieno appoggio del ministro della solidarietà sociale Ferrero, è un obiettivo che il governo Prodi si è posto da tempo. La tassazione del 12,50% sui BOT, ad esempio, passerà al 20% con buona pace di tutti gli investitori. Nonostante le minacce della Lega Nord di portare a compimento lo "sciopero fiscale" e l'emigrazione di massa delle imprese del Nord-Est all'estero, dunque, il governo delle tasse, coerentemente con la linea adottata fin dall'inizio del suo mandato, continua ad aumentare la pressione fiscale su tutto. Che a nessuno venga in mente di suggerirgli di tassare l'aria! Almeno quella, per adesso, è gratis! (N.B. La redazione del blog non è né a favore né contro questo o quel governo, ma si limita ad esprimere un parere basato su fatti oggettivi. Crediamo che l'enorme pressione fiscale del nostro Paese lo sia indiscutibilmente. Dati alla mano, tra tutti i balzelli, su 100 euro di guadagno ben 70 euro vanno allo Stato).

Agenzia del Territorio circolare numero 11 del 20/08/2007

La circolare numero 11 del 20/08/2007, redatta dall'Agenzia del Territorio stabilisce i termini della nuova procedura per l'estinzione automatica delle ipoteche, introdotta dal decreto legge Bersani bis (articolo 13, commi 8 sexies e seguenti, decreto 7/2007), secondo cui non può essere applicata al fine di cancellare le ipoteche iscritte a garanzia dei mutui quando l'obbligazione di pagamento delle rate sia stata incorporata in cambiali rilasciate dal mutuatario. La circolare riguarda tutte le ipoteche cambiarie derivanti da mutui concessi da banche, società finanziarie o enti di previdenza. Al di fuori di detto ambito, la nuova procedura di cancellazione non è applicabile.

lunedì 20 agosto 2007

Guida alla portabilita' dei mutui ipotecari

Guida pratica alla portabilità dei mutui ipotecari

Sembrava che una svolta epocale avesse investito il mondo del credito a lungo termine ma, all’indomani dell’entrata in vigore del decreto legge 7/2007, convertito dalla legge 40/2007, che disciplina la portabilità dei mutui ipotecari, nulla è cambiato, anzi se possibile le cose si sono di gran lunga complicate. Un’enormità di pastoie burocratiche, tipiche del complesso “sistema Italia”, nonché la mancanza di volontà da parte degli istituti di credito ad adeguarsi alle normative vigenti, costringono i consumatori ad evitare di ricorrere a questo, che nelle intenzioni del legislatore, doveva essere uno strumento atto a promuovere la concorrenza tra le banche al fine di diminuire i costi dei mutui, il tutto appannaggio della clientela.


Nello specifico, per portabilità o surrogazione del mutuo, si intende l’utilizzo di un nuovo mutuo per estinguerne uno vecchio e per surrogare, appunto, il nuovo istituto mutuante nell’ipoteca della vecchia banca. Di norma, questa operazione mira ad offrire condizioni più favorevoli al cliente, sia in termini di costi che di tassi d’interesse applicati, rispetto al vecchio rapporto finanziario esistente.


Questa breve guida alla portabilità dei mutui ipotecari, mira ad analizzare in dettaglio prassi, contraddizioni, ostacoli e vincoli burocratici posti in essere dai soggetti interessati. La guida consta di sette punti e via via snocciola il tema ponendo l’accento sulle inefficienze e le falle del provvedimento.


1) STIPULA DI UN NUOVO CONTRATTO DI MUTUO


La nuova banca, presso la quale si vuol trasferire il mutuo già in essere, deve avviare un’istruttoria comprendente anche le spese per la perizia dell’immobile oggetto del contratto. A questo punto, l’istituto di credito, provvederà a procurarsi una misura che certifichi lo stato ipocatastale dell’unità immobiliare ed avvierà la procedura per la stipula dell’atto notarile (o della scrittura privata autenticata), al fine di disporre di un titolo esecutivo da far valere in caso di insolvenza del mutuatario.


2) VERSAMENTO PER L’ESTINZIONE DEL VECCHIO MUTUO


Il cliente deve, contestualmente alla accensione del nuovo mutuo, estinguere il debito con la vecchia banca che, dal canto suo, dovrà rilasciargli una regolare quietanza.


3) STIPULA DELL’ATTO DI QUIETANZA


Una volta estinto il debito presso la vecchia banca, verrà stipulato un atto di quietanza, in forma di atto pubblico o di scrittura autenticata, ciò al fine di ottemperare alle formalità previste dal registro delle ipoteche.


4) MANTENIMENTO DEI BENEFICI FISCALI


Il decreto legge 7/2007 prevede il mantenimento dei benefici fiscali del vecchio mutuo, se e solo se, stipulato in presenza dei requisiti minimi (informarsi presso il proprio commercialista - ndr) che rendono detraibili gli interessi passivi e gli altri oneri accessori derivanti dal mutuo.



5) ESONERO DAL PAGAMENTO DELL’IMPOSTA SOSTITUTIVA SUL NUOVO MUTUO


L’imposta sostitutiva sul nuovo mutuo, che varia dallo 0,25% al 2% dell’importo effettivamente erogato dalla banca, non si paga.


6) ESONERO DAL PAGAMENTO DI IMPOSTE SULLA PORTABILITA’ O SURROGAZIONE DEL MUTUO

Non è previsto il pagamento di alcun tipo di imposta, quali a titolo esemplificativo possono essere l’imposta di registro, di bollo e ipotecaria, relativamente all’operazione di portabilità o surrogazione del mutuo.

7) PUBBLICITA’ DELL’AVVENUTA SURROGAZIONE

La pubblicità dell’avvenuta surrogazione nei registri immobiliari avviene in maniera più semplice rispetto al passato. Purtroppo, solo l’1% di coloro i quali hanno richiesto di trasferire il proprio mutuo presso un altro istituto di credito, sono riusciti a completare con successo tutto l’iter burocratico che, a dispetto di quello che asserisce la legge in vigore, prevede comunque dei costi da sostenere da parte del cliente.

Sebbene, quindi, a tutt’oggi, la legge preveda la possibilità di surrogare un mutuo ipotecario, esistono ancora tutta una serie di formalità pregiudizievoli tra l’iscrizione dell’ipoteca e l’annotazione della surrogazione stessa che rappresentano un notevole ostacolo all’utilizzo di questa procedura.

domenica 19 agosto 2007

Mutui Subprime: riflessi negativi per le famiglie italiane

Ammonterebbe a circa 290 euro a famiglia il danno derivante dalla crisi dei mutui subprime americani. Il dato, annunciato da Federconsumatori, appare attendibile e si fa largo il sospetto che anche i fondi pensionistici possano essere investiti dal problema. "Ci saranno seri problemi di liquidità delle imprese - questa è l'analisi della Federconsumatori -, caduta dei titoli azionari e dei fondi di investimento, diminuzione dei consumi che influiranno sul Prodotto interno lordo, frenandolo di circa lo 0,2 % con una ricaduta di circa 3,2 MLD pari a 150 Euro annui a famiglia". "Sono da mettere in conto le perdite di chi è stato coinvolto in operazioni di vendita di prodotti azionari - continua Federconsumatori - per i più svariati interessi e che anche se si ipotizzano percentuali minime per queste operazioni del 5% e perdite sui titoli venduti dal 7% all’11% ciò ha comportato per le famiglie un'ulteriore ricaduta negativa di circa 140 Euro, il tutto avviene, fra l'altro,in una fase in cui oltre una stasi endemica dei consumi si profila una pesante ondata di rincari, dai prodotti alimentari ai vari servizi pubblici e privati". Federconsumatori auspica un taglio, da parte della BCE, del tasso di sconto, per un ammontare tale da eguagliare l'intervento di qualche giorno fa ad opera della Fed.

venerdì 17 agosto 2007

Conti dormienti: Da oggi in vigore il decreto legge 116/07 sui conti non movimentati per dieci anni consecutivi


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A partire da oggi e fino al prossimo 17 febbraio 2008, le Poste Italiane, le banche, gli intermediari finanziari, le assicurazioni,le Sim e le Sgr dovranno far pervenire ai propri clienti una comunicazione per invitarli a effettuare un'operazione ed evitare così che il denaro vada ad alimentare il fondo destinato a risarcire le vittime dei crack finanziari e a pagare la stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione. A stabilirlo è il Dpr 116 del 2007 che regola il passaggio delle somme dormienti al fondo per indennizzare i risparmiatori che sono rimasti vittime delle frodi finanziarie (vedi i casi Cirio e Parmalat - ndr) e danneggiati dal default dei bond argentini, come previsto dalla Legge Finanziaria 2006 per mezzo della Legge 266/05, comma 345 dell'articolo unico. Questo fondo è il medesimo che ha recepito le variazioni della Finanziaria 2007 e che servirà anche per far fronte alle esigenze di stabilizzazione dei lavoratori precari impiegati nella Pubblica Amministrazione.

Quali prodotti e servizi finanziari sono a rischio?

A rischiare il trasferimento dalla banca al fondo "salva crack" sono principalmente i depositi su libretti postali e bancari e i contratti di assicurazioni. Sono esclusi dal provvedimento, invece, i rapporti in essere fino a 100 euro e le cassette di sicurezza.

Prima di effettuare il trasferimento, i soggetti interessati, saranno contattati a mezzo Raccomandata A.R. presso l'ultimo indirizzo conosciuto del titolare del conto o del libretto.

Al fine di evitare controversie e malintesi, il disegno di legge sulle liberalizzazioni consentirà agli intestatari dei conti di indicare fino ad un massimo di tre persone che le banche dovranno contattare dopo due anni senza che sul conto sia stata effettuata alcuna operazione. Una volta ricevuta la Raccomandata A.R. se i conti non saranno movimentati entro 180 giorni, le somme confluiranno al fondo "salva crack".

Tuttavia, il titolare del conto potrà reclamare le somme fino al compimento delle ordinarie cause d'estinzione del diritto al rimborso (vedi prescrizione - ndr).

I dati inerenti i rapporti dormienti verranno diffusi anche sul web e sui quotidiani nazionali entro il 31 marzo di ogni anno e riporteranno: nome e cognome del titolare del conto, il luogo e la data di nascita. Il costo di queste pubblicazioni graverà sulle tasche degli stessi titolari dei conti dormienti.

giovedì 16 agosto 2007

Cosa è una carta revolving e a cosa serve?

L'aspetto esteriore è identico a quello di una normale carta di credito, ma in realtà si tratta di uno strumento per accedere al mercato del credito al consumo in maniera rapida e senza necessità di dover presentare montagne di documenti a comprovare la propria solvibilità. Le carte revolving (così si chiamano - ndr) danno accesso a forme di prestiti non finalizzati poiché il loro utilizzo non è vincolato a un determinato acquisto. Esistono numerose tipi di carte revolving, ma il concetto di base è sempre il medesimo. Invece di pagare tutto l'ammontare speso in un determinato periodo di tempo in un unica soluzione il mese successivo all'acquisto, come avviene con le carte a saldo, con le revolving i beni o i servizi acquistati possono essere pagati attraverso più versamenti nei mesi successivi. L'addebito avviene direttamente sul conto corrente bancario e la durata varia a seconda dei pagamenti. Man mano che la quota viene rimborsata, sarà ripristinata la disponibilità per effettuare, in seguito, nuovi acquisti. Il vantaggio offerto da una carta revolving è quindi legato al fatto di poter disporre, in qualsiasi momento, di una determinata somma di denaro senza dover avviare, ogni volta, un'istruttoria di apertura credito. Attenzione ai costi, che spesso sono più alti rispetto ad altre forme di finanziamento, diciamo così, canoniche. L'ISC, mediamente, si attesta intorno al 15%, un vero salasso!

La maggior parte di queste carte revolving può essere utilizzata in tutti i punti vendita associati ai circuiti internazionali delle carte di credito (Visa, Mastercard, Maestro, Cirrus). Lo scorso anno, più di 76 milioni di operazioni sono state finanziate con carte revolving, o con carte a saldo che prevedevano anche questa opzione e che, quindi, consentivano di pagare a rate nei mesi successivi all'acquisto. Il valore complessivo delle transazioni è stato di 8.668 milioni di euro, con una crescita tendenziale su base annua del 12,4%. La carta revolving è utilizzata, soprattutto, per rateizzare pagamenti di piccolo importo, come testimonia il fatto che la media delle linee di credito concesse è pari a circa 2.000 euro.

Approfondimenti: LE MIGLIORI CARTE DI CREDITO OGGI SUL MERCATO SENZA COSTI DI GESTIONE

mercoledì 15 agosto 2007

Norme antiusura: il CODICI si appella al buon senso dei cittadini

Considerata la massa debitoria cui gli italiani sono soggetti, sempre con maggior frequenza, si fa avanti lo spettro dell'usura, magari celato dietro società finanziarie che all'apparenza sembrano normalissime operatrici del settore. Il CODICI (Centro per i Diritto del Cittadino) ha realizzato un piccolo ma utilissimo vademecum nel quale, appellandosi al buon senso dei cittadini, cita delle regole da seguire per evitare di cadere nella spirale dell'usura.

Di seguito riportiamo alcuni punti salienti del vademecum:

• Evitare di fare debiti quando non si è sicuri di poter pagare;

• Evitare di acquistare beni voluttuari quando dovete far fronte ad esigenze primarie;

• In caso di difficoltà riducete il tenore di vita tagliando le spese non necessarie;

• Non rivolgetevi mai a chi ti offre denaro in prestito con procedure rapide;

• Mai parlare con l’usuraio da soli;

• Mettete sempre per iscritto i debiti;

• Non coinvolgere familiari o amici;

• Non rilasciare mai assegni tuoi o di terzi a garanzia;

• Non firmare mai promesse di vendita o similari;

• Cerca sempre il sostegno delle associazioni antiusura;

• Se la banca ti nega un prestito, rivolgiti ai superiori dell’istituto di credito. Chiedi la motivazione del rifiuto e cerca di capire. Forse ci sono errori nel piano finanziario o nell’organizzazione della tua azienda. Fatti aiutare da un’associazione di difesa dei consumatori;

• Denuncia subito, se qualcuno della banca che ti ha negato il credito, ti indica altri cui rivolgerti per avere un prestito. La legge antiusura prevede una sanzione penale per chi, nell’esercizio di un'attività bancaria, indirizza un cliente verso un soggetto non abilitato all’attività finanziaria;

• Leggi con attenzione tutte le clausole contrattuali, quando ti viene concesso il credito. Se hai dubbi, fatti assistere da un’associazione. Puoi contrattare sia i tassi proposti sia le altre condizioni. Inoltre, la banca è tenuta a fornirti su richiesta una copia in bianco del contratto relativo al servizio offerto, prima della firma dello stesso;

• Quando ti rivolgi ad una finanziaria, assicurati che sia abilitata ad esercitare il credito. C’è una legge che obbliga ad essere iscritti in un apposito elenco e questa condizione deve essere pubblicizzata. Quest’obbligo vale anche per chi esercita l’attività di mediazione o di consulenza finanziaria;

• Fai valere i tuoi diritti. Se l’usuraio agisce per il recupero coattivo del credito, opponiti nelle forme di legge: l’usuraio non può presentare istanza di fallimento contro di te e se viene accertato il rapporto usuraio, il contratto viene annullato. Un’azione civile può essere sospesa quando è pendente un procedimento penale per usura. La legge prevede che il presidente del tribunale, può disporre la sospensione della pubblicazione o la cancellazione di un titolo di pagamento presentato da un imputato per delitto di usura. Hai un anno di tempo per adempiere all’obbligazione in caso di protesto per ottenere la riabilitazione. Non restare mai solo: cerca un’associazione di categoria o antiraket. (Fonte: CODICI)

martedì 14 agosto 2007

Prestiti personali: ISC e Tan sono le voci più importanti

Moltissimi consumatori, all'atto pratico, non indagano e non si informano in merito alle condizioni e ai tassi d'interesse applicati dalle banche e dalle finanziarie sui prestiti personali, in quanto si fidano del nome del proponente a garanzia dell'operazione. Nomi altisonanti ed arcinoti come Findomestic, Agos, Credial, Prestitò ed altri, però, non sempre garantiscono le condizioni maggiormente favorevoli disponibili sul mercato. La prima cosa da fare, più che al nome della finanziaria, è badare bene alle clausole contrattuali e a due voci determinanti e fondamentali che sono l'ISC (Indice Sintetico di Costo) e il Tan (Tasso annuo nominale).

Cosa è l'ISC?

L'ISC, già noto come Taeg (Tasso effettivo globale) è la voce più importante in assoluto. E' un indice, espresso in termini percentuali su base annua, del costo complessivo del finanziamento. Comprende tutti gli oneri accessori obbligatori, come spese d'istruttoria, apertura pratica, spese d'incasso rata, spese assicurative. Le spese assicurative, ancorché modeste, tutelano il contraente e i suoi congiunti in caso di perdita del lavoro o decesso. A tal riguardo, il debito residuo, verrà pagato all'azienda emittente il credito, attingendo da un apposito fondo, liberando, così, gli eredi dal pesante fardello. Consigliamo, pertanto, di includere sempre l'assicurazione al prestito. L'importo, di norma, è di circa 1 euro al mese, ma ne vale la pena.

Cosa è il Tan?

Il Tan è un'altra voce da analizzare con cura. Seppur meno importante, rispetto all'ISC, il Tan rappresenta il tasso d'interesse applicato, dalla banca o dalla finanziaria, all'importo lordo del finanziamento. Il Tan non comprende provvigioni, spese e imposte; per questo motivo la sua incidenza, nel complesso, risulta rispetto all'ISC.

lunedì 13 agosto 2007

Debiti in aumento per le famiglie italiane

Lo rivela una ricerca condotta dalla Cgia di Mestre

Sarebbero circa 15.000 euro i debiti medi delle famiglie italiane, sempre più strette nella morsa dei prestiti personali e dei mutui. A rivelarlo è un'indagine della Cgia di Mestre che comprende l’accensione di mutui per l’acquisto della casa, i prestiti per l’acquisto di beni mobili, credito al consumo, finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili ed altre forme di credito assimilabili alle precedenti. Seppur poca cosa rispetto alla media d'indebitamento registrata negli Stati Uniti d'America sotto la spinta dei mutui subprime (84.000 euro a famiglia), comunque è un dato pesante e che deve far riflettere. Le famiglie più indebitate sono quelle residenti nella Capitale, ben 21.148,70 euro, quelle meno indebitate sono invece quelle residenti al sud e più precisamente a Vibo Valentia, 6.494,58 euro a testa. L'incremento del debito medio, dall'introduzione della moneta unica ad oggi, è pari all'81,45% segno che non è solo la percezione dei consumatori a far si che si spenda di più, ma sono proprio i prezzi ad essere lievitati notevolmente checché ne dicano i vari governi di turno!
Giuseppe Bertolussi, segretario della CGIA di Mestre, ha così commentato i dati: "le città più indebitate sono quelle che registrano anche i livelli di reddito più elevati. Non è da escludere che tra questi indebitati vi siano anche delle famiglie appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, appare evidente che la forte esposizione in queste realtà, soprattutto a fronte di significativi investimenti nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente. Altra cosa è quando analizziamo la variazione di crescita registrata negli ultimi anni. Nei primi posti abbiamo molte città del Sud. Ciò sta a significare che questo aumento è probabilmente legato al perdurare della crisi economica che ha indotto molte famiglie a ricorrere a prestiti bancari per affrontare questa difficile situazione".

INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE ITALIANE

rank

Provincia

Impieghi per famiglia

al 31/03/2007

1

ROMA

21.148,70

2

MILANO

20.142,96

3

LODI

19.616,48

4

TRENTO

19.270,18

5

REGGIO EMILIA

19.175,07

6

BOLZANO

19.034,54

7

RIMINI

19.013,09

8

PRATO

18.631,13

9

PADOVA

18.508,17

10

COMO

18.492,76

11

MODENA

18.349,79

12

VARESE

18.125,67

13

BERGAMO

18.106,86

14

BRESCIA

18.056,60

15

SIENA

17.741,55

16

FIRENZE

17.725,14

17

BOLOGNA

17.178,24

18

PESARO E URBINO

16.942,21

19

RAVENNA

16.722,33

20

FORLI' CESENA

16.508,36

21

TREVISO

16.505,19

22

PISTOIA

16.438,84

23

LECCO

16.257,98

24

ANCONA

16.257,14

25

VICENZA

16.246,15

26

MANTOVA

16.027,79

27

GORIZIA

15.964,30

28

VENEZIA

15.824,85

29

PARMA

15.740,35

30

CREMONA

15.725,11

31

PISA

15.635,17

32

VERONA

15.436,58

33

NOVARA

15.350,29

34

PAVIA

15.176,22

35

LIVORNO

14.982,90

36

PORDENONE

14.884,55

37

TORINO

14.813,36

38

LUCCA

14.723,62

39

PIACENZA

14.674,45

40

UDINE

14.487,95

41

PERUGIA

14.421,99

42

PESCARA

14.301,37

43

ASCOLI PICENO

13.549,34

44

MACERATA

13.385,45

45

SONDRIO

13.353,92

46

GROSSETO

13.320,58

47

BIELLA

13.170,81

48

AREZZO

13.065,48

49

FERRARA

12.908,84

50

ASTI

12.813,26

51

ROVIGO

12.529,37

52

CAGLIARI

12.255,20

53

BARI

12.222,54

54

ALESSANDRIA

12.211,00

55

SIRACUSA

12.199,25

56

CUNEO

12.118,76

57

TERNI

12.084,27

58

VERBANO CUSIO OSSOLA

12.079,57

59

TRIESTE

12.071,82

60

SAVONA

12.068,88

61

LA SPEZIA

12.036,38

62

VITERBO

12.002,57

63

GENOVA

11.975,25

64

VERCELLI

11.935,59

65

LATINA

11.864,12

66

BELLUNO

11.837,45

67

MASSA CARRARA

11.766,46

68

TERAMO

11.694,32

69

SASSARI

11.692,83

70

PALERMO

11.606,67

71

CATANIA

11.584,96

72

NAPOLI

11.555,99

73

IMPERIA

10.993,48

74

TARANTO

10.973,02

75

RAGUSA

10.629,05

76

TRAPANI

10.618,97

77

L'AQUILA

10.600,61

78

AOSTA

10.534,79

79

RIETI

10.181,96

80

CHIETI

10.014,93

81

SALERNO

9.951,03

82

NUORO

9.092,07

83

MESSINA

8.986,78

84

FOGGIA

8.896,55

85

BRINDISI

8.734,53

86

CATANZARO

8.674,73

87

CALTANISSETTA

8.587,91

88

FROSINONE

8.471,14

89

CAMPOBASSO

8.442,49

90

CROTONE

8.371,22

91

CASERTA

8.009,32

92

COSENZA

7.853,86

93

ORISTANO

7.818,26

94

MATERA

7.803,43

95

LECCE

7.724,58

96

AGRIGENTO

7.288,33

97

POTENZA

7.112,21

98

ENNA

6.876,80

99

ISERNIA

6.732,65

100

AVELLINO

6.680,13

101

REGGIO CALABRIA

6.587,82

102

BENEVENTO

6.526,39

103

VIBO VALENTIA

6.494,58

ITALIA

14.800,18

Elaborazione a cura dell'Ufficio Studi della Cgia di Mestre

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