lunedì 31 dicembre 2007

Buon 2008 a tutti i lettori del blog!

Lo staff è lieto di augurare a tutti i lettori del blog un sereno e fortunatissimo nuovo anno!!!

Le pubblicazioni riprenderanno regolarmente l'anno prossimo!

sabato 29 dicembre 2007

Banca Cividale vittima del phishing

Mancava all'appello ma gli zelanti, anonimi, truffatori che operano nel web non si sono fatti sfuggire l'occasione di prendere di mira i clienti di Banca Cividale. Come al solito si tratta di email inviate a raffica, in cui si invita l'utente a cliccare su un link che porta direttamente sul sito confezionato ad hoc al fine di carpire dati importanti e necessari a svuotare il conto corrente delle ignare vittime.

Di seguito vi proponiamo il testo integrale dell'email truffaldina

Caro membro di Banca Cividale,

Per i motivi di sicurezza abbiamo sospeso il vostro conto di operazioni bancarie in linea a Banca Cividale. Dovete confermare che non siete una vittima del furto di identità per ristabilire il vostro conto.

Dovete scattare il collegamento qui sotto e riempire la forma alla seguente pagina per realizzare il processo di verifica.

https://www2.civibank.com/cividale/login.asp (link diretto al sito dei truffatori NON cliccateci mai sopra!)

Li ringraziamo per la vostra attenzione rapida a questa materia. Capisca prego che questa ? una misura di sicurezza progettata per contribuire a proteggere voi ed il vostro conto. Chiediamo scusa per eventuali inconvenienti.

Francamente, Reparto Di Rassegna Di Conti Di Banca Cividale

Non risponda prego a questo E-mail. La posta trasmessa a questo indirizzo non può essere risposta a.

Appaiono evidenti gli strafalcioni linguistici, tipici delle traduzioni automatiche operate da appositi software reperibili oggi in commercio. Già da questo ci si dovrebbe accorgere della non genuinità della comunicazione. Ricordiamo, poi, a tutti i lettori del blog, che le banche non chiedono MAI i vostri dati e per nessun motivo. Pertanto, se ricevete nella vostra casella di posta elettronica comunicazioni del genere cestinatele!

venerdì 28 dicembre 2007

Fondi comuni: le commissioni eccessive ne inficiano le performance!

In linea di massima, se non si possiede un'adeguata conoscenza dei mercati e dei prodotti finanziari in esso presenti è buona norma affidarsi a dei seri professionisti che siano in grado di guidare gli investitori verso scelte oculate, in grado di offrire performance degne di nota.

Al fine di ottenere un buon margine è necessario prevedere, con la massima precisione, a quanto, in realtà, ammontano le commissioni spettanti ai gestori ed alle banche. Al netto di queste, infatti, sarà possibile stimare l'effettivo guadagno inerente l'investimento.

Mediamente, se si sceglie di investire il proprio denaro in un "fondo azionario Italia", l'onere gravante sull'investimento sarà pari al 2% circa dell'ammontare complessivo. A conti fatti sembrerebbe un onere accettabile; tanto più se si tiene in debita considerazione la situazione ciclica dei mercati, in cui le Borse offrono un ritorno annuo medio del 7% - 8%.

In termini assoluti, però, non è così. Quel 2%, su un rendimento dell'8%, sta a significare che un quarto della performance finisce per coprire spese di gestione.

I margini sono ancora più risicati nel caso dei fondi obbligazionari dell'area euro. La contrazione è da attribuirsi, in buona sostanza, al ribasso dei tassi dall'avvento della moneta unica ad oggi. I fondi hanno continuato ad incassare, in media, più dell'1% annuo e, in alcuni casi, si sono spinti fino all'1,6%.

In conseguenza di ciò, chi ha investito in fondi obbligazionari nel 2006, non ha incassato praticamente nulla, anzi ha finito per versare denaro al gestore del fondo, che è stato l'unico a guadagnarci.

Il nodo dell'onerosità del sistema dei fondi comuni e la gestione passiva delle scelte d'investimento sono i motivi principali che impediscono ai fondi di battere gli indici di riferimento. Addirittura, nel 2006, solo il 14% dei fondi ha fatto registrare performance superiori a quelle degli indici di riferimento.

Di seguito i costi medi dei fondi comuni, inerenti le più diffuse categorie d'investimento

Azionari internazionali: 2,35%
Azionari Italia: 2,32%
Bilanciati azionari 2,29%
Fondi bilanciati: 1,95%
Bilanciati obbligazionari: 1,71%
APPROFONDIMENTI: Guida ai fondi comuni

mercoledì 26 dicembre 2007

Analisi economico finanziaria dei mercati nel 2008

Fare un'analisi attenta dell'attuale situazione dei mercati finanziari internazionali è quanto di più difficile possa essere richiesto agli economisti di professione. Lucida è obiettiva ci è parsa la valutazione fatta dal direttore responsabile di "Finanza Magazine", Antonio Luise, che, in buona sostanza, esorta gli investitori ad impiegare il proprio denaro con cautela in attesa di tempi migliori.

"Credendo che fosse archiviato il problema subprime, ha detto Luise, gli investitori di tutto il mondo forse hanno sottovalutato la fase di mercato attuale. Dopo lo scossone di agosto sulle Borse, i listini hanno tentato un recupero in occidente, mentre nei mercati emergenti hanno talvolta ritoccato i massimi. Ma alcuni segnali che la situazione sia cambiata - prosegue Luise - sono evidenti: il settore bancario non si è più ripreso, in quanto più esposto ai rischi sul credito facile. L'oro ha spiccato il volo, mentre il carry trade sulle valute giapponese e svizzera sembra scricchiolare."

Antonio Luise ha poi posto l'accento sui tassi d'interesse a breve termine che "si sono alzati sui mercati e la Federal Reserve, prima avviata su un lungo percorso di rialzi, ha dovuto, in fretta e furia, tagliare il costo del denaro al fine di allentare le tensioni sui mercati interbancari. E' evidente - conclude il DG di Finanza Magazine - che la crisi degli immobili USA impatterà sulla crescita delle aziende americane e che la ripresa europea non sarà certo favorita dal super euro."

La parola d'ordine è dunque cautela! In una fase tanto delicata quanto complessa è bene investire in sicurezza senza imbarcarsi in avventure pericolose. Il proprio portafoglio è un bene costruito in anni e anni di sacrifici. Vedere sfumare i propri soldi per via di scelte rischiose è facile, soprattutto se non si hanno adeguate conoscenze in materia economico - finanziaria. Per i piccoli risparmiatori continuiamo a consigliare i conti di deposito, (per intenderci quelli tipo conto Arancio, Websella, ecc.), non ci sono rischi e la remunerazione è simile a quella dei Bot, anzi, in alcuni periodi promozionali, è persino superiore!

Lasciate che prodotti complessi vengano trattati da personale altamente specializzato. In virtù dell'approvazione della Direttiva Mifid, gli investitori godono di una tutela maggiore e dunque rivolgersi a professionisti seri ed affidabili è senz'altro la soluzione migliore.

lunedì 24 dicembre 2007

Auguri

E' Natale e tra strade affollate, strenne e stelle lo staff del blog "Guida ai prestiti personali" desidera augurare buone feste a tutti voi.

Cogliamo inoltre l’occasione per informarvi che il blog sarà meno attivo in questo periodo.

sabato 22 dicembre 2007

Un italiano su due non riesce a risparmiare e se lo fa, investe in sicurezza!

Dal XXV rapporto Bnl/Einaudi è emerso che ben il 51% degli italiani non riesce a risparmiare e che quando lo fa e decide di investire il proprio denaro, non ama correre rischi. Il mattone è considerato la forma d'investimento migliore in assoluto dall'88,5% degli italiani e il 26% di chi ha risparmiato nel 2007 lo ha fatto per acquistare e ristrutturare l'abitazione.

Sono aumentati gli investimenti in obbligazioni e titoli di Stato a differenza dei fondi comuni, stabili rispetto al recente passato. In deciso calo i titoli azionari.

Per ciò che attiene i costi legati al conto corrente bancario, sorprendentemente il 52,2% degli italiani si è detto soddisfatto a fronte del 47,8% che resta ancora critico e insoddisfatto.

Il 52,7% degli intervistati, che ha contratto un mutuo ipotecario a tasso variabile lo ha fatto senza essere consapevole del rischio legato alla variazione dei tassi d'interesse. Tuttavia, vi è scarsa consapevolezza dell'investimento finanziario anche tra i mutuatari a tasso fisso, che non sanno di essere protetti dal rischio di tasso.

Tutto sommato si tratta di un quadro poco positivo che lascia trasparire, con forza, delle oggettive difficoltà, da parte delle famiglie, a far fronte alle più comuni esigenze.

giovedì 20 dicembre 2007

Agos Italfinco, un colosso con un servizio clienti pessimo!

Acquistare un bene a rate, in Italia, è divenuta una consuetudine ormai consolidata. Di tanto in tanto fanno breccia sui volantini delle grandi catene di distribuzione i cosiddetti finanziamenti a tasso zero (che poi, in realtà, tali non sono). Tra le aziende leader del mercato vi è la Agos Italfinco, società finanziaria molto conosciuta e che, a detta dello slogan che l'accompagna, dovrebbe garantire un mondo di flessibilità.

Diciamo fin da subito che valutare un qualsivoglia prodotto di questa società finanziaria è arduo. In primis per via della scarsa trasparenza (da questo punto di vista anche il sito ufficiale della Agos Italfinco serve a poco) e in secondo luogo per la scarsa preparazione degli operatori del call center che, a dire il vero, si sono mostrati anche poco educati, (nel nostro settore la chiarezza è fondamentale come anche la preparazione del personale e un colosso come Agos Italfinco dovrebbe formare i propri collaboratori in maniera adeguata al fine di offrire alla clientela un servizio di qualità degno del nome e del prestigio dell'azienda).

I punti di forza dei finanziamenti Agos risiedono nell'estrema rapidità con la quale vengono concessi ma prestate attenzione alle clausole contrattuali. Per l'acquisto di un qualsiasi bene, dal cellulare al frigorifero, dalla tv al computer, quello che viene presentato come finanziamento a tasso zero tale non è, (e questo vale per tutte le finanziarie, quindi non solo per Agos Italfinco). Anzi, di norma, la prima rata di rimborso viene gonfiata da voci di costo di cui nell'offerta non si faceva menzione, quali ad esempio quelli legati all'istruttoria della pratica che, di fatto, sopperiscono ai mancati introiti derivanti dagli interessi.

Da questo punto di vista, Agos fa pagare un pò di più rispetto alla concorrenza. Mediamente i costi d'istruttoria si aggirano sui 15 euro a fronte degli 8 o 9 euro delle altre finanziarie. A questi va aggiunta per legge l'imposta di bollo di 10,33 euro per i finanziamenti fino a 18 mesi e dello 0,25% del richiesto per durate superiori. Non bisogna poi dimenticare le spese d'incasso rata, di norma sopra l'euro.

Un'altra voce di costo, che secondo noi vale comunque la pena di pagare, è la copertura assicurativa che tutela i familiari del contraente in caso di morte o invalidità, non facendo ricadere su questi l'onere residuo. Nel caso in cui vogliate estinguere anticipatamente il debito contratto, potrebbero però sorgere dei problemi in quanto l'assicurazione ha vita propria e quindi, anche se normalmente viene "spalmata" sull'intera durata del rapporto, in caso di estinzione anticipata, la sua valenza contrattuale si ferma al giorno in cui il debito è estinto ma va pagata la somma residua per l'intera durata contrattuale. Secondo noi è una vera ingiustizia!

Per ciò che attiene i tassi d'interesse, Agos Italfinco si mantiene abbondantemente nella media di mercato ed il suo nuovo prodotto, "Duttilio", formalmente sembra valido. Si tratta di un finanziamento flessibile, erogabile per importi che vanno da un minimo di 2.750 euro fino a 30.000 euro. Il rimborso delle rate, esclusivamente a mezzo RID, può variare da 12 a 84 mesi e i tassi applicati (Taeg - ISC) hanno un range molto ampio che va da un minimo del 7,90% (buono), ad un massimo del 25,47% (pessimo).

La flessibilità alla base di Duttilio ne fa un prodotto adatto soprattutto a chi ha la necessità di variare l'ammontare della rata a seconda delle proprie esigenze. Il meccanismo è piuttosto semplice ma va valutato con attenzione. La prima modifica può essere richiesta dopo 3 mesi dall'apertura del finanziamento, ma la prima rata utile che verrà modificata sarà la settima. In ogni caso, qualsiasi richiesta di modifica, deve essere effettuata almeno 40 giorni prima della scadenza della rata che si vuole modificare. Inoltre, tra una richiesta e l'altra devono passare almeno 6 mesi ed il numero massimo di modifiche possibili è 3 nel corso di tutta la durata del prestito.

Con Duttilio è possibile anche saltare una rata, a patto che il primo differimento venga richiesto dopo 3 mesi dall'apertura del finanziamento. La prima rata utile che verrà differita sarà comunque la settima. In ogni caso qualsiasi richiesta di differimento deve essere effettuata come minimo 15 giorni prima della scadenza della rata che si vuole modificare e tra una richiesta e l'altra devono passare almeno 6 mesi. Anche in questo caso il numero massimo di differimenti possibili sono 3 nel corso di tutta la durata del finanziamento. In caso di estinzione anticipata del finanziamento non si applica la penale dell'1%.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DI DUTTILIO DI AGOS ITALFINCO: VOTO 6,5
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO CLIENTI DI AGOS ITALFINCO: VOTO 2

mercoledì 19 dicembre 2007

Valutazione dei prestiti Citifinancial e Web rata

Oggi vogliamo parlarvi di due prodotti finanziari proposti da Citifinancial, società finanziaria specializzata nell'erogazione di prestiti personali ed appartenente al Global Consumer Business di Citigroup, operante in Italia da circa 30 anni.

Il primo prodotto è il classico prestito personale necessario a far fronte alle più svariate esigenze di liquidità. La nostra simulazione ha preso in considerazione una richiesta di 5000 euro rimborsabili in 48 rate mensili. Il richiedente è un lavoratore dipendente con un reddito fisso di 1100 euro netti al mese.

L'importo della rata di rimborso, risultante dalla nostra simulazione, è pari a circa 148 euro mensili con un Taeg (ISC) molto elevato che si attesta al 18,50%. Siamo, pertanto, su livelli sicuramente superiori rispetto alla media di mercato. In pratica, alla fine, quando il piano di rimborso sarà stato completato, il cliente avrà restituito alla finanziaria 7104 euro, ovvero 2104 euro in più rispetto al finanziamento ottenuto che in soldoni rappresenta circa il 42% in più rispetto al capitale ottenuto. Ci sembra veramente un pò troppo!

E' bene dire che Citifinancial ha, mediamente, dei tempi di erogazione molto rapidi, tanto che, in molti casi concede il prestito in 24 - 48 ore, salvo complicazioni derivanti da eventuali problemi legati alla documentazione fornita dal cliente alla compagnia per la valutazione della pratica di finanziamento. In tal caso, i tempi possono allungarsi e divenire non quantificabili. Pertanto è consigliabile controllare per bene la documentazione richiesta al fine di accelerare i tempi.

Degna di nota è l'estrema flessibilità legata alle rate di alcune tipologie di prestito, la cui periodicità può essere concordata all’atto della stipula del contratto. E' possibile, ad esempio, decidere di versare la stessa cifra una volta ogni sei mesi, invece che mensilmente.

Altra nota positiva è data dal fatto che Citifinancial non pratica nessuna distinzione tra lavoratori pubblici o privati, a differenza di molte altre aziende operanti nel settore. Pertanto le condizioni contrattuali sono simili per entrambe le tipologie di cliente. Per giunta, il finanziamento viene erogato senza che sia necessario giustificare il motivo per il quale lo stesso è stato richiesto.

I documenti richiesti, a seconda del tipo di cliente (lavoratore dipendente pubblico o privato, libero professionista) sono vari: ultime 3 buste paga, CUD, ultima bolletta pagata (luce/gas/telefono), codice fiscale, documento valido. Non è richiesto nessun preventivo di spesa in quanto, come dicevamo, non è necessario giustificare il motivo della richiesta.

Se si vuol risparmiare qualcosina è consigliabile sfruttare, in questo periodo, una promozione che Citifinancial propone solo ed esclusivamente a chi richiede un finanziamento online (fino a fine marzo 2008), attraverso il sito della società. Si tratta del prestito "Web Rata". Questo prodotto finanziario può essere contratto ad un ISC che può variare da un minimo del 5,90% fino al massimo del 18,50%, a seconda dei casi e l'importo massimo che si può richiedere è di 20.000 euro rimborsabili in 72 rate mensili.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI PRESTITI PERSONALI CITIFINANCIAL E WEB RATA

Il primo prodotto, che definiremo standard, ha nella rapidità di erogazione e nella mancata richiesta di spiegazioni legate alla destinazione del finanziamento, due punti di forza. I tassi d'interessi, però, sono molto elevati e nel complesso, i servizi offerti, non giustificano un tale salasso. VOTO: 5,5

In quanto al prestito "Web Rata" diciamo che i tassi sono sicuramente più accettabili ma, non tutti hanno dimestichezza con il computer pertanto è un prodotto destinato ad una clientela che ha già contezza dei moderni mezzi tecnologici offerti dalla Rete delle Reti. VOTO: 6

lunedì 17 dicembre 2007

Inflazione al 3,1%. C'é apprensione nell'Eurozona!

L'inflazione, nei Paesi dell'area Euro, ha raggiunto livelli inaspettati. Ora si è attestata al 3,1% annuo, un dato, questo, che deve far riflettere poiché, a detta degli analisti operanti nei mercati finanziari, è un dato di gran lunga peggiore rispetto a quelle che erano state le previsioni della Commissione Europea.

Amelia Torres, portavoce del Commissario agli Affari Economici e Monetari Joaquin Almunia, ha detto che questa impennata inflazionistica "è motivo di preoccupazione; chiaramente l'inflazione è in ascesa e dovrebbe restarlo fino alla metà del 2008, quando speriamo ritorni a un livello normale. L'attuale livello è superiore a quanto la Commissione aveva pronosticato nelle previsioni d'autunno."

L'Abi lancia un monito: in Italia circola ancora troppo denaro contante!

Secondo il Presidente dell'Abi, Corrado Faissola, in Italia si fa ancora troppo uso di denaro contante. Il numero delle transazioni "liquide" sfora il 90% del totale a fronte del 70% della media europea.

"L'elevato utilizzo del denaro contante - ha detto Faissola - ha costi elevatissimi per i privati, circa 10 miliardi di euro, di cui il 70% ricade sulle imprese. I costi per le banche sono anch'essi molto elevati.

venerdì 14 dicembre 2007

Euribor al 4,95%. E' il nuovo record da Ottobre 2001!

Il tasso di riferimento per le maggiori operazioni di finanziamento, ovvero l'Euribor, ha fatto segnare, stamane, il nuovo massimo dal mese di ottobre del 2001. Ora, infatti si è attestato al 4,95%, facendo registrare un rialzo di ben 80 punti base. Il livello è molto elevato e, secondo i rilevamenti dell'European Banking Federation, supera di 95 punti base il tasso fissato dalla Banca Centrale Europea. L'Euribor a tre mesi, invece, si mantiene pressoché stabile, al 4,94%, mantenendosi così a ridosso dei massimi fatti registrare nel 2000 e raggiunti pochi giorni fa.

mercoledì 12 dicembre 2007

Mutui: novità per le ristrutturazioni nei centri storici

Per ciò che attiene i mutui ipotecari, la recente Legge Finanziaria, prevede tutta una serie di novità anche per le ristrutturazioni edilizie nei centri storici.

Gli istituti di credito convenzionati con il ministero del Tesoro avranno la facoltà di stipulare mutui ventennali, per importi fino a 300.000 euro, con i titolari di edifici siti nei centri storici di comuni con meno di 100.000 abitanti.

L'intero ammontare del finanziamento potrà essere impiegato esclusivamente per il restauro, il recupero funzionale degli immobili, o di parti di esso. Il costo degli interessi sarà a totale carico dello Stato.

Gli enti locali, potranno contrarre mutui con la Cassa depositi e prestiti, con oneri a carico dello Stato, al fine di recuperare e conservare edifici riconosciuti dall'Unesco come patrimonio dell'umanità o appartenenti al patrimonio culturale vincolato. A decorrere dal 2008 ci sono a disposizione 10 milioni di euro l'anno.

martedì 11 dicembre 2007

Fondo di solidarietà per i mutui prima casa

Ne avevamo dato notizia lo scorso 31 agosto e adesso è confermato. E' nato il "Fondo di solidarietà per i mutui prima casa".

L'obiettivo primario del fondo è quello di incidere sui costi bancari e notarili gravanti sui mutui ipotecari e non solo. E', infatti, possibile chiedere anche la sospensione del pagamento delle rate, per non più di due volte e per un periodo massimo di 18 mesi. Al contempo, la durata del mutuo verrà prorogata per un periodo uguale alla durata della sospensione. I pagamenti dovranno essere ripresi al termine della sospensione, in base agli importi e alla periodicità previsti dal contratto, a meno che fra banca e cliente non sia avvenuta una rinegoziazione del mutuo.

Dal testo del provvedimento si evince, inoltre, che "la sospensione è negata in tutti i casi in cui sia in atto un procedimento esecutivo per l'escussione delle garanzie. In caso di mutui concessi da intermediari bancari o finanziari, su richiesta del mutuatario inoltrata tramite l'intermediario, sarà il Fondo a farsi carico dei costi delle procedure bancarie e degli onorari notarili per la sospensione del pagamento delle rate. Chi ha contratto il mutuo deve, però, dimostrare, di non essere in grado di provvedere al pagamento delle rate e degli oneri connessi alla sospensione."

Il fondo avrà una dotazione di 10 milioni di euro per tutto il 2008. Non c'è che dire, è un ottimo provvedimento che, da un lato agevolerà le famiglie nel pagare le rate dei mutui e, dall'altro, permetterà al sistema bancario di assorbire al meglio gli effetti deleteri provocati dalle tempeste finanziarie in atto ormai da tempo sui mercati di mezzo mondo.

lunedì 10 dicembre 2007

Estinzione anticipata del mutuo. Nuove norme approvate dal Governo

Il Governo, con la recente approvazione della Legge Finanziaria 2008, ha definito le norme inerenti l'estinzione anticipata dei mutui ipotecari allargando, di fatto, il campo d'azione della nullità di qualunque patto, anche posteriore al contratto, ivi comprese le clausole penali, ai contratti di mutuo stipulati o accollati a seguito di frazionamento, anche ai sensi del Decreto legislativo n.122/2005 (questo decreto inerisce le disposizioni volte alla tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire, ai sensi della legge 2/8/2004, n. 210), anche se annotata su titoli cambiari. E', altresì, prevista la cancellazione automatica dell'ipoteca alla data di estinzione dell'obbligazione. La rinegoziazione del contratto non fa decadere i benefici fiscali per l'acquisto della prima casa. Per ciò che attiene la regolamentazione della cosiddetta "modifica unilaterale delle condizioni contrattuali" da parte delle banche, le nuove norme stabiliscono che le variazioni dei tassi di interesse adottate in previsione o conseguenti a decisioni di politica monetaria, riguardano contestualmente sia i tassi debitori, sia quelli creditori e si applicano con modalità tali da non recare pregiudizio al clienti.

domenica 9 dicembre 2007

Mutui ipotecari: stop al caro rata da parte del Governo!

E' stato approvato dal Governo un piano inerente la "ristrutturazione" delle rate dei mutui ipotecari in base al quale gli istituti di credito dovranno offrire a tutti i clienti la possibilità di rinegoziare e rimodulare le rate di rimborso, in modo da ridurre l'effetto dell'incremento dei tassi di interesse. Il provvedimento prevede che i piani di ristrutturazione per il pagamento del mutuo dovranno essere concordati, in via preliminare, con le associazioni di consumatori, di investitori e di altri soggetti portatori di interessi collettivi. Tra l'altro, i piani di ristrutturazione dovranno essere individuati e regolamentati da un decreto del ministero dell'Economia.

Un'altra, importante novità riguarda, finalmente, la portabilità dei mutui (surroga). Il decreto Bersani (legge 7/2007, convertito con la legge 40/2007) sancisce, in via definitiva, l'assenza di costi di estinzione (le cosiddette penali), costi legati alla perizia dell'immobile ed oneri per accertamenti catastali, nel caso in cui un cliente decida di trasferire il proprio mutuo presso un altro istituto di credito.

giovedì 6 dicembre 2007

Phishing ai danni di Banca Sai

Il copione è sempre lo stesso! Con la scusa di aggiornare i sistemi di sicurezza della banca chiamata in causa, oppure, come in questo caso, facendo credere alle ignare vittime che qualcuno abbia violato il sistema e sia quindi entrato abusivamente nel conto, i truffatori cercano di carpire dati importanti quali username, password e codici dispositivi, al fine, ovviamente, di ripulire il conto corrente.

Questa volta, ad entrare nel mirino dei truffatori sono i clienti di Banca Sai. Risultano evidenti gli errori grammaticali contenuti nella comunicazione inviata agli internauti. Ha a dir poco del grottesco.

Di seguito riportiamo il testo integrale dell'email truffaldina:

Cari stimato cliente, Giorni fa, il nostro team di sicurezza di banking online Ha osservato più accessi sul tuo conto, Da diversi lista nera IP, che è il motivo per cui Abbiamo emesso questo avviso di sicurezza. Banking online il tuo accesso è stato bloccato, Per prevenire l'accesso non autorizzato ulteriormente per la vostra sicurezza Abbiamo deciso di mettere un ulteriore processo di verifica
A garantire la tua identità e il tuo account di sicurezza. Si prega di cliccare su Accedi al attualizzazione Online Banking per continuare il processo di verifica.
(Assenza di verificare i dati del tuo account può portare a conto disconnessione)
Grazie.

Il testo evidenziato in rosso rappresenta il link diretto al sito dei truffatori NON cliccateci mai sopra!

mercoledì 5 dicembre 2007

Il retail banking in Europa resta ancora un obiettivo di lungo corso!

Il presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, si è detto preoccupato in merito alla lentezza con la quale, nel Vecchio Continente, si sta portando a compimento il processo di retail banking. Se, da un lato, il grado di integrazione dei mercati bancari e finanziari europei è aumentato sensibilmente, dall'altro vi sono ancora sostanziali differenze per ciò che attiene, ad esempio, i tassi d'interesse sui depositi e sugli impieghi. Secondo Jean Claude Trichet "l'adozione dell'euro ha contribuito ad una maggiore integrazione economico-finanziaria dell'Eurozona, riducendo i costi delle informazioni, aumentando la trasparenza sui prezzi ed eliminando il rischio di cambio tra i vari Paesi. Ma in alcuni settori - continua Trichet - molto resta da fare. Ad esempio, a livello di mobilità del lavoro tra i vari Paesi europei e nell'integrazione finanziaria del retail banking, ovvero dell’insieme delle operazioni di gestione bancaria che mirano alla prestazione di un servizio al grande pubblico".

lunedì 3 dicembre 2007

Mutui subprime: a breve verranno congelati i tassi d'interesse applicati sui mutui ipotecari

Finalmente una buona notizia sul fronte dei mutui subprime americani. Il segretario del Tesoro americano, Henry Paulson, si è detto fiducioso in merito ad un possibile accordo con le società operanti nel settore cardine che ha scatenato la famigerata crisi legata ai mutui subprime che, lo ricordiamo, sono mutui concessi a persone con un elevato range di insolvibilità e che, proprio per questo motivo, sono costrette ad accollarsi rate di rimborso molto elevate, gravate di tassi al limite della soglia d'usura, che il più delle volte hanno determinato il mancato pagamento delle quote d'ammortamento previste dal piano di rimborso. Questo sistema si è via via aggravato, fino a determinare effetti deleteri su tutto il sistema economico americano, che è a rischio recessione, facendo risuonare la sua eco anche nei mercati internazionali. In sostanza, l'accordo di cui ha parlato Paulson, mira ad evitare nuovi casi d'insolvenza attraverso il "congelamento" dei tassi d'interesse applicati sui mutui ipotecari. Questo provvedimento dovrebbe, quindi, far respirare un pò di più le famiglie americane consentendo loro il rispetto dei termini contrattuali con qualche affanno in meno. Gli effetti positivi che un siffatto accordo potrebbe avere su scala mondiale sono molteplici. Da un lato, potrebbe ridursi il divario tra dollaro ed euro che tanto sta penalizzando le industrie europee per ciò che attiene le esportazioni, dall'altro, potrebbe indurre la Bce ad attuare una politica meno attendista che non miri sempre e solamente a contenere l'inflazione entro il 2%.

domenica 2 dicembre 2007

Mutui: nuovo allarme da parte dell'Adusbef sul caro rate!

L'associazione dei consumatori Adusbef, ha lanciato stamane, l'ennesimo allarme inerente l'aumento indiscriminato delle rate dei mutui a tasso variabile. Molti contratti di mutui sono legati ai tassi dell'indice Euribor che, nell'ultimo periodo, sono cresciuti esponenzialmente. L'aggravio di spesa quantificato dall'Adusbef si aggira fra i 34 e gli 84 euro al mese. In un anno, dunque, secondo questa stima, i consumatori potrebbero dover sborsa fino a 1000 euro in più (un vero salasso!).
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