tag:blogger.com,1999:blog-42328358493813420752024-02-21T06:58:29.245+01:00Guida ai prestiti personaliNotizie utili e curiose in merito a prestiti personali e mutui, economia, fisco, alta finanza, leggi e normative fiscali, assicurazioni.Unknownnoreply@blogger.comBlogger1144125tag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-80591446159822160772014-04-14T16:14:00.000+02:002014-04-14T16:14:18.021+02:00Il capitalismo distrutto dalla finanza<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5gRHpUfMn0oA1RIJpjdP2SWjhsNNjPrj3IpHorqDZD4Ey7YwRgMstkKuPZLapBXt11_zmMj8xH9-upwCW-Mp70v8dLbAi9egvgEqe4MynpjQJG2-ZM9o4ptLLmtXl5teuwW6W4WqkHtbn/s1600/capitalismo+alta+finanza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5gRHpUfMn0oA1RIJpjdP2SWjhsNNjPrj3IpHorqDZD4Ey7YwRgMstkKuPZLapBXt11_zmMj8xH9-upwCW-Mp70v8dLbAi9egvgEqe4MynpjQJG2-ZM9o4ptLLmtXl5teuwW6W4WqkHtbn/s1600/capitalismo+alta+finanza.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dov'è il mio denaro? Aumenta il divario tra ricchi e poveri</td></tr>
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Fabrizio Pezzani, ordinario di Programmazione e Controllo dell'Università Bocconi di Milano, ha analizzato con grande lucidità l'incidenza della <b>finanza</b> sulla vita reale delle popolazioni. Il suo ragionamento si concretizza dando vita ad una tesi, assolutamente condivisibile, secondo cui <b>l'attuale modello egemone legato alla speculazione può generare soltanto nuova povertà</b>. L'unico rimedio, anche per l'Italia, è tornare all'economia reale, possibilmente prima che sia troppo tardi. Le 85 persone più richhe al mondo detengono un patrimonio pari a quello di 3,5 miliardi di persone, ovvero la metà della popolazione mondiale. Nei paesi di cultura anglosassone, considerati i più rappresentativi della democrazia, le disuguaglianze hanno spaccato le società. Negli USA il reddito dell'1% dei più ricchi è equivalente al 40% del reddito nazionale e il trend sta crescendo: un americano su sei ha bisogno di un buono pasto, la povertà è tornata ai livelli del 1963. Del resto, la crescita del Pil ha un'utilità negativa perché a parità di tassazione aumentano le disuguaglianze dando risorse superflue ai ricchi, sottraendole alla classe media che tiene in piedi il sistema. Nella Silicon Valley, punta di diamante degli Stati Uniti, si trova "<i>The Jungle</i>", il più grande accampamento dei senzatetto del Paese. In questi giorni, Barack Obama, è stato a Roma per confrontarsi con papa Francesco che si è fatto testimone della lotta alla povertà e alla disuguaglianza. Un incontro epocale il cui scopo doveva essere quello di stimolare anche negli USA politiche di sostegno ai ceti meno abbienti. Ma il divario fra ricchi e poveri è notevole anche in Gran Bretagna. Le cinque famiglie più abbienti hanno un patrimonio equivalente a quello del 20% più povero del Paese, eppure là si propongono meno tasse ai più ricchi e tagli al welfare. Anche noi, in Italia, siamo della stessa partita. La società si sta indebolendo e vive le stesse profonde contraddizioni. Secondo gli ultimi dati disponibili (<i>relativi al 2012, forniti dal dipartimento delle Finanze</i>), il 5% dei redditi più alti dichiarati è pari al 22,7% dei complessivi, e il 10% delle famiglie possiede il 46,6% della ricchezza. Come non vedere nella supremazia della finanza la causa di questi squilibri sociali? L'affermarsi della finanza come verità accademicamente incontrovertibile e come scienza esatta si basa su un'ipotesi falsa ma perseguita con lucida determinazione: ha accelerato i processi di concentrazione della ricchezza diventando uno strumento egemonico nelle politiche globali dei governi. Così è diventata un sistema parassitario, una sorta di locusta dell'economia reale, la quale viene spolpata fino al collasso perché la moneta non genera moneta. Si è erosa la tenuta dei sistemi sociali e compromessa la realizzazione del bene comune, diventato secondario rispetto a quello individuale, chi decide, in finanza, non si pone il problema delle conseguenze delle sue scelte che possono distruggere aziende sane e mettere in difficoltà la tenuta di interi paesi. La dinamica finanziaria ha continuato a dettare legge ma ha indebolito socialmente i paesi dove si è manifestata dominante (<i>USA e Gran Bretagna</i>). In queste condizioni è difficile ergersi a paladini della giustizia. L'esito delle tensioni in Siria in modo non bellico ha dato evidenza di questa debolezza contrattuale e ha riportato la Russia di Vladimir Putin a un ruolo da protagonista nei giochi globali. Inoltre, il naturale avvicinamento tra Russia e Germania è nella storia (<i>la grande Caterina era tedesca</i>) e ha contribuito ad evidenziare le difficoltà degli USA nel mantenere una posizione di forza come la vicenda della Crimea ha dimostrato. La finanza dominante comincia, dunque, a scontrarsi con un modello culturale fondato sull'economia reale, a mettere in discussione il suo potere egemonico oltre che il modello sociale da essa generato. Anche i recenti investimenti della finanza americana nel nostro Paese (<i>fondo Blackrock</i>), fatti con inusuale rapidità, non sembrano destinati a creare occupazione ma anzi ad avere un ruolo importante nelle politiche finanziarie del Paese. Ma occorre ricordare che la nostra storia si regge su una tradizione di economia reale e di capitale sociale, non di finanza. Quest'ultima non è nel nostro dna, su quel piano saremo sempre perdenti e dominati. Il vero scontro si giocherà, insomma, nei prossimi anni, nella messa in discussione di un modello socioculturale incardinato su un capitalismo finanziario fine a se stesso che ha generato una crisi sociale e di valori conflittuali. Può essere sostenibile un modello sociale con diseguaglianze e disgregazioni sociali? Può l'economia essere sovraordinata alla società? Può l'economia reale essere un'ancella della finanza? La storia ci dice che non è possibile, ma ancora una volta siamo qui a riprovarci e a rischiare di trovarci davanti al caos, in una sorta di Armageddon. Saremo capaci di capirlo e di sostituire al "bellum omnium contra omnes" (tutti contro tutti, ndb) la collaborazione e il senso antico di "societas"? Questa è la vera sfida che ci aspetta.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-21213033964832220162014-04-13T20:24:00.002+02:002014-04-13T20:24:18.156+02:00Widiba la banca online realizzata con il contributo degli utenti prende piede in Italia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilAWnq6Opy8ksJwIKskmDRqKognMRg4ceUB1R_UqMXg6IpFfflnwD-lDG3ZOPDAgd4IrMsoBwdX2VrqOmNopP71WLgiqcllPIgoswhP1_VYTlozylhiFiT-QhYCUE7_yvAW863hlVHklgP/s1600/widiba.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilAWnq6Opy8ksJwIKskmDRqKognMRg4ceUB1R_UqMXg6IpFfflnwD-lDG3ZOPDAgd4IrMsoBwdX2VrqOmNopP71WLgiqcllPIgoswhP1_VYTlozylhiFiT-QhYCUE7_yvAW863hlVHklgP/s1600/widiba.jpg" height="230" width="320" /></a></div>
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<b>Widiba</b> si presenta come una banca fuori dall'ordinario. Nata da un'idea del gruppo Montepaschi di Siena, si pone all'attenzione dell'opinione pubblica come il primo esperimento di banca partecipativa che abbia mai preso il via in Italia. Una sorta di mega referendum popolare fatto di proposte e domande di ogni genere sta dando vita a quella che promette di essere la <b>banca online</b> più vicina ai reali bisogni degli utenti e quindi dotata di una marcia in più rispetto alla concorrenza. I clienti fanno la banca e quelli di Widiba lo hanno capito bene, tanto da delegare a loro la scelta di tutto ciò che attiene il funzionamento della stessa. Operazioni, pacchetti di servizi, promozioni, prodotti e quant'altro non sono decisi a tavolino da manager strapagati ma sono frutto delle idee di oltre 71.000<b> </b>utenti che in maniera entusiasta stanno prendendo parte al progetto (al momento si contano più di 2.300 idee e opinioni). Widiba ha anche ideato un meccanismo assai interessante che mira a fidelizzare la clientela in questa prima fase di start-up e in seguito, quando la banca sarà realmente operativa. In base ai contributi che ogni utente fornisce al progetto, Widiba corrisponde dei <b>Widistock</b>, dei punti virtuali in grado di restituire valore alla comunità web degli utenti sostenendo progetti di interesse comune. A tal fine è sin d’ora previsto che tutti i punti accumulati dagli utenti (e computati attraverso un apposito contatore disponibile sul sito di Widiba) saranno utilizzati per finanziare fino a un massimo di dieci progetti legati alle scuole più meritevoli. In particolare, per ciascuna soglia di punti raggiunti dalla comunità, Widiba provvederà ad installare un impianto WIFI all’interno di una scuola. La comunità coinvolta segnalerà la scuola e il progetto o l’attività che grazie al nuovo impianto WIFI la scuola potrà mettere a disposizione degli alunni. Ciascuna soglia equivale a un milione di Widistock. L’insindacabile scelta del progetto e della scuola sarà discussa e votata da una giuria di qualità designata da MPS. Widiba, dunque, oltre a presentarsi come <b>banca partecipativa</b> e aperta alle reali esigenze degli utenti, svolge, almeno in questa prima fase e si spera anche in seguito, un ruolo interessante anche in ambito sociale. Ogni azione, proposta, intervento, <b>punti Widistock</b> generati e tutto ciò che l’utente ha effettuato sul <a href="http://www.widiba.it/" target="_blank"><b>sito di Widiba</b></a> concorrerà a determinare il profilo commerciale dell’utente stesso. Ciò, permetterà all’utente di beneficiare di eventuali ulteriori vantaggi legati a concorsi a premio (i cosidetti "<b>rewarding</b>"). Un utente, una volta registrato sul sito di Widiba, potrà scegliere tra due opzioni relative ad altrettante azioni:<br />A) inserire una proposta utile a migliorare l’offerta dei servizi bancari e finanziari online;<br />B) condividere un’esperienza non positiva avuta in passato rispetto al contesto bancario. Tutti gli utenti che all’interno di Widiba inseriscono una proposta vengono definiti “SOLUTION CREW”. Gli utenti che, invece, inseriscono un’opinione, vengono identificati come “QUESTION CREW”. Tutti i membri "QUESTION CREW" che dopo aver inserito un'opinione decidono di convertirla in proposta cambiano ruolo e diventano automaticamente "SOLUTION CREW".</div>
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<b>Ecco alcuni contributi interessanti forniti dagli utenti di Widiba:</b></div>
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<i>Sobery</i> suggerisce, ad esempio, la possibilità per l'utente di "creare" conti correnti personalizzati partendo da un contratto base, andando step by step ad aggiungere le opzioni che più desidera (carnet di assegni, carta di credito, internet banking) in modo "dinamico". Ogni opzione dovrà essere espressamente richiesta rispondendo via via a domande strutturate più o meno in questo modo: "vuoi inserire l'home banking (costo €1 al mese)? "Il cui risultato sarà un conto su misura per le sue esigenze (e le sue tasche) senza sorprese.</div>
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<i>lucabertone</i> invece si concentra sui mutui. La sua proposta è la seguente: "Sarebbe bello, se uno ha bisogno di un prestito-finanziamento avere una videata nell'home banking dove inserire le proprie peculiarità (reddito mensile, altri finanziamenti in essere, ecc...) ed alla fine avere subito la risposta della banca sulla fattibilità del prestito stesso: tutto on-line e tutto veloce".</div>
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<i>annibal</i> pone l'accento, invece, sulla comunicazione attraverso le app e propone di "avere la possibilità di comunicare con la banca tramite l'applicazione WhatsApp".</div>
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<i>Doddo1970</i> apre le porte a nuove frontiere per il trading: "Mi piacerebbe che si potesse fare trading su tutte le piazze finanziarie e per tutti i tipi di strumenti, senza escludere titoli come il btp mantello o le valute, e che tutti gli strumenti finanziari vengano censiti in piattaforma a partire dal primo giorno di quotazione".</div>
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<i>solestella</i> "Io in genere tendo ad inserire password, non molto diverse tra loro, mi aiuta a dimenticarle di meno ma offre poca sicurezza, possiamo utilizzare un sistema di riconoscimento vocale?"</div>
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<i>Barbara Damiano</i> fa un po' il bastian contrario ma in maniera assolutamente costruttiva: "Sono dubbiosa. Come ogni cittadino medio, nel corso degli anni la mia fiducia verso le Banche, tutte, è diminuita drasticamente: contratti troppo complicati e impossibili da capire e leggere veramente, commissioni che aumentano improvvisamente, finanziamenti sempre difficili da richiedere, poca digitalizzazione dei servizi, costi elevati.A maggior ragione quando si ha una famiglia (o addirittura un'azienda, come noi): in Italia mi sembra tutto molto complicato, per chi ha molti conti corrente e deve gestirli al meglio. Widiba si è proposta di creare una Banca sulle indicazioni degli utenti: una sfida forte, che deve essere trattata con cura. Widiba è pronta a recepire anche le critiche? In che modo? Io, chiaramente, lo vorrei: mi piacerebbe pensare di poter avere un giorno un conto corrente aziendale in una Banca che percepisco come alleato commerciale, e non come ostacolo alla crescita, o come puro costo di cui non posso fare a meno. Ecco quindi le mie idee forti, complicate e anche schiette: </div>
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- vorrei veder premiata la digitalizzazione: una riduzione significativa dei costi bancari per chi, come me, opera soltanto con la Banca online, senza recarsi agli sportelli;</div>
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- vorrei fidi aziendali flessibili, con commissioni giuste, che premiano chi ha un buon fatturato ma in certi periodi dell'anno ha bisogno di liquidità (per investire, per pagare le tasse...)</div>
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- e soprattutto vorrei avere aiuto: consulenze commerciali e finanziarie, indicazioni sugli investimenti aziendali, assistenza online da persone competenti che hanno a cuore il mio business (il mio cliente ha un'azienda florida, facciamolo crescere ancora, così vinciamo tutti).</div>
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Allo stesso modo, come membro di una famiglia, vorrei poter contare sulla mia Banca per gestire al meglio le finanze della famiglia e la mia casa: </div>
<div style="text-align: justify;">
- vorrei un piano di risparmio in cui i miei soldi vengano investiti eticamente;</div>
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- vorrei agevolazioni per ristrutturazioni o miglioramenti della casa;</div>
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- sicuramente mi piacerebbe poter risparmiare del denaro per mia figlia, per pagarle l'Università in futuro;</div>
<div style="text-align: justify;">
- vorrei trasparenza: di chi è la mia Banca? opera eticamente?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non mi sento ottimista: un caso più unico che raro. Un caso in cui vorrei essere smentita, se si può."</div>
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<br /></div>
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Widiba appare come un nuovo modo di concepire il concetto di banca. Sarà una nuova era? c'è da auspicare cambiamenti significativi a favore dei cittadini e il progetto Widiba pare vada verso la realizzazione di un sogno, la banca di tutti fatta dagli utenti. Tra realtà e utopia, una mosca bianca accende un barlume di speranza all'interno del vecchio e decrepito sistema bancario. Staremo a vedere.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-52781408301188496942014-04-04T18:06:00.001+02:002014-04-04T18:06:27.520+02:00É scontro sui conti Ior appoggiati presso banche italiane<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipSt-Xt18v0aTLLSv7LN0FYWuFtBcSuo2PJTCavkEXai7VvTIMXGAaeBxya39hmXoL_qZbK5yGfpSxynPWEHf0eXOHCcEmkjbeFOOMEWYrSVAj9oSk-gSYi-AvTsoENPVl4hP6rnoeJnnR/s1600/von-freyberg-ernst-presidente-ior.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipSt-Xt18v0aTLLSv7LN0FYWuFtBcSuo2PJTCavkEXai7VvTIMXGAaeBxya39hmXoL_qZbK5yGfpSxynPWEHf0eXOHCcEmkjbeFOOMEWYrSVAj9oSk-gSYi-AvTsoENPVl4hP6rnoeJnnR/s1600/von-freyberg-ernst-presidente-ior.jpg" height="266" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ernst von Freyberg - Presidente dello IOR</td></tr>
</tbody></table>
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Papa Francesco promette di trasformare lo <b>IOR</b> in una casa di vetro, cominciando dai 18.900 conti correnti per un valore complessivo di 6,3 miliardi di euro. Ma la Santa Sede è gelosa dei suoi segreti finanziari, perciò, dietro le quinte, si sta consumando un duro braccio di ferro tra autorità italiane e vaticane. In ballo ci sono i <b>conti IOR appoggiati presso le banche italiane</b>: si parla di almeno una quarantina di milioni di euro presso Banca Intesa, Unicredit, Credito artigiano, Mps e altri ancora. Si tratta di "conti calderone" o "conti misti", utilizzati dallo IOR per trasferimenti di denaro, avendo cura di custodire l'anonimato dell'effettivo titolare. I conti sono stati congelati: l'unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia diretta da Claudio Clemente e la Procura di Roma guidata da Giuseppe Pignatone chiedono con insistenza al presidente dello IOR, Ernst von Freyberg (<i>Ernst von Freyberg pone due obiettivi alla base del suo impegno presso lo IOR: il primo è di rendere le strutture e i regolamenti dello IOR più trasparenti. Il secondo è di chiarire e, se necessario, porre fine a pratiche come il riciclaggio e l'evasione fiscale poiché, in passato, lo IOR è stato associato a tali attività illecite. In riferimento a questi argomenti, von Freyberg ha dichiarato che lo IOR praticherà una politica di "tolleranza zero" contro le attività illegali</i>), e al direttore dell'Autorità di informazione finanziaria del Vaticano, René Brulhart, di accendere un faro su questi conti. All'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, è stata affidata la "moral suasion" sul segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin. Ma alla fine lo stesso Greco non ha potuto nascondere una certa irritazione, complice anche il rifiuto dello IOR di fornire la lista delle 35 banche estere con conti di corrispondenza e le generalità dei titolari dei 1.300 conti presso la banca vaticana chiusi nelle scorse settimane. Molti dei depositi custoditi in quei conti hanno già preso il volo, probabilmente verso la Germania e alcuni paradisi fiscali. L'Italia, intanto ha dato corso alla rogatoria su monsignor Nunzio Scarano, fornendo al tribunale del Vaticano le informazioni richieste. Bankitalia si aspetta, infine, di essere consultata per definire i futuri assetti dello IOR e dell'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio delle sede apostolica. Ma neppure su questo sembra esserci stato un confronto. </div>
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<i><b>Ignazio Ingrao</b></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-38983039025252856362014-03-21T17:53:00.003+01:002014-03-21T17:53:47.446+01:00Il Diavolo di piazza Affari e i retroscena dell'alta finanza<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPM9HmgiIU_eM4aDF8BkOeAyWXeka0Z8JO1_toA8nFnvPxB_NLaU-4G4EwXNRCtGZQW93CXBwg-LdRgqGsb9Ph3ItHu53B52IM_6Mh1EXv0JvtcZ3PnqEPXSGqGCQoY4ogulQ-EN_HaLur/s1600/i+diavoli+di+guido+maria+brera.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPM9HmgiIU_eM4aDF8BkOeAyWXeka0Z8JO1_toA8nFnvPxB_NLaU-4G4EwXNRCtGZQW93CXBwg-LdRgqGsb9Ph3ItHu53B52IM_6Mh1EXv0JvtcZ3PnqEPXSGqGCQoY4ogulQ-EN_HaLur/s1600/i+diavoli+di+guido+maria+brera.jpg" height="320" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La finanza raccontata dalla sua scatola nera</td></tr>
</tbody></table>
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Incontrarlo con ancora negli occhi le immagini di depravazione del Lupo di Wall Street può essere fuorviante. Le suggestioni cinematografiche e quel po' di esperienza biografica indurrebbero a cercare conferme allo stereotipo: il banker rampante che sotto quel sorriso seducente sa comunque di amaro. Invece, assieme alle prime chiacchiere, si mescolano indizi che lo allontanano da un cliché che forse è pure scaduto. Niente scarpe superlucide di chi è arrivato ma Nike nere sotto un completo blu che pare anonimo; molta più voglia di parlare di emozioni che di cose e persone; una non consueta curiosità verso il prossimo e una profonda fede religiosa. <i><b>Guido Maria Brera</b></i>, 44 anni, è un <b>banker</b> che ha fatto presto tanti soldi. Oggi che è ancora un finanziere, ai vertici di una società di gestione patrimoniale da 150 dipendenti, è in libreria con un romanzo, "<b><i>I Diavoli</i></b>", che ha l'ambizione di raccontare la finanza dalla sua scatola nera. </div>
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Dalla meravigliosa penna di una delle giornaliste più brillanti del palcoscenico giornalistico italiano, <i>Lucia Scajola</i>, è venuta fuori una gustosa intervista a quello che si sta rivelando come uno degli autori più sorprendenti di questo primo scorcio del 2014. </div>
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<b>Perché ha deciso di scrivere questo libro?</b></div>
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Per due ragioni. La prima, vagamente altruistica, ha a che fare con un'intenzione divulgativa che maturo da anni. Mi sembra utile che le persone sappiano più cose possibile su questo mondo che determina le loro vite. Per ragionare su una cura, che è necessaria, serve prima la diagnosi. La seconda ragione, invece, è di tipo autobiografico. A un certo punto sono entrato in crisi, esattamente come Massimo, il protagonista: quando arriva in cima alla sua piramide, realizza che in fondo sta molto male. Il libro è un'autoanalisi.</div>
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<b>Da Roma, sbarcato a Londra, lei è diventato uno tra i più importanti gestori di capitali d'Europa, prima di fondare la sua società. Cosa l'ha messa in crisi?</b></div>
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Prendere atto che <i>la finanza può essere "biopolitica": incide nella carne delle persone</i>. Nel libro, non a caso, i protagonisti investono in titoli di Stato, una sorta di bastone con cui si influenza la collettività.</div>
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<b>Per quanto lei, "gestore di patrimoni", si collochi tra i buoni, è pur sempre funzionale a un sistema che può fare male. O no?</b></div>
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Certo che si: come gli avvocati d'affari, un determinato circuito mediatico e un'ampia élite globale. Quando ho iniziato, pensavo facesse bene a me, non male agli altri. Ora divido la finanza in cattiva e buona: la prima è sperequativa, fa i soldi con i soldi e funziona solo con chi li ha; la seconda porta i soldi dove ci sono idee e ha l'ambizione di essere più democratica.</div>
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<b>"Alle 7.53 ha estratto una bustina di carta da zucchero... Quindi ha steso una riga di polvere bianca. Poi ha sminuzzato i cristalli col taglio di una carta di credito Centurion Black... Ora, 7 minuti e 36 secondi dopo l'inizio delle contrattazioni, il Diavolo ha le pupille dilatate e si sente un dio". Sembra una scena del film "The Wolf of Wall Street". Anche lei è stato "Lupo"?</b></div>
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Quello qui descritto è un "Diavolo" alla vecchia maniera, anni 90, come quelli del film con Di Caprio. Io non ho fatto in tempo. E poi ho studiato in un collegio di preti, che mi hanno fatto crescere con un sacco di sensi di colpa: anche volendo, non ci sarei riuscito.</div>
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<b>"Eppure nel floor, il piano delle contrattazioni, c'è tutto... Lo stato maggiore, i reduci di molte guerre e le reclute alle prime battaglie, quelli che credono in qualcosa, chi non ha mai creduto. Ci sono i migliori tra i migliori". Ha ancora senso che i migliori ambiscano a lavorare là?</b></div>
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Come ai miei tempi, la finanza è rimasta il buco nero verso cui puntano i più bravi: è il settore più retribuito. Per come stanno le cose oggi, sarebbero dei Don Chisciotte a non volere stare nel floor. Sta a noi creare le condizioni perché la situazione cambi.</div>
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<b>É un lavoro in cui tutto, a cominciare dal movente, ruota intorno ai soldi.</b></div>
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É così all'inizio. Quando si arriva al successo, piano piano ci si distacca dal denaro e si cerca il potere: i soldi smettono di essere il fine e diventano un mezzo.</div>
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<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdCWe8pylSd2TOIwxalt8_CkVgocIVzBOWzwkykbVAScRHEkcV1DkmLdfalqtDq09RVzCTFYSItqriq9s5IgyMc9iSFRkbn7Rz6lyo1EEBcUMlMa6ocM763lhEXZTpHMNmvr3oQ8cBcH1O/s1600/guido+maria+brera+i+diavoli+libro+piazza+affari.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdCWe8pylSd2TOIwxalt8_CkVgocIVzBOWzwkykbVAScRHEkcV1DkmLdfalqtDq09RVzCTFYSItqriq9s5IgyMc9iSFRkbn7Rz6lyo1EEBcUMlMa6ocM763lhEXZTpHMNmvr3oQ8cBcH1O/s1600/guido+maria+brera+i+diavoli+libro+piazza+affari.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Guido Maria Brera, autore de "I Diavoli"</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>Nel libro si racconta anche della disgregazione di una famiglia. É possibile, per un banker, averne una?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Credo di si. Ma la donna deve essere molto brava a tenerla in piedi; oppure molto ipocrita, per sopportare compromessi e una vita fatta di assenze e anche di vizi. Con la mia prima moglie non ha retto perché eravamo entrambi troppo giovani e onesti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Lei scrive: "C'è gente pericolosa che guarda all'Europa. Sono dei prestigiatori e per evitare che si dubiti del Dollaro o del debito americano sono disposti a tutto. Anche a usare la paura". Il suo romanzo è profondamente antiamericano.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'America è un Minotauro che ha sempre bisogno di sacrificare qualcuno per proliferare. Per un periodo la sua vittima è stata l'Europa. Nel romanzo si racconta del complotto di chi, a un certo momento, ha deciso di accendere i riflettori sull'Europa, a vantaggio di Stati Uniti e Germania. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Cosa pensa delle tesi complottiste sulla situazione economica italiana del 2011, che segnò fortemente la fine del governo di Silvio Berlusconi a favore di quello di Mario Monti?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Credo che nella primavera del 2011 sia mancata l'attenzione politica a ciò che stava accadendo. Prima dell'estate, ebbi modo di incrociare a un matrimonio l'allora premier Silvio Berlusconi. Ero molto allarmato per ciò che vedevo sui mercati e avrei voluto avere più di quei 30 secondi per parlargliene.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Le dicerie, oltre l'età e il look, la collocherebbero fra i renziani: è vero?</b></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Credo sia un altro il finanziere giovane vicino a Renzi... Scherzi a parte, vista la liquidità della politica di oggi, non saprei nemmeno dove collocarmi. Quanto al nuovo premier, è presto per giudicarlo: per ora, mi piace si capisca quello che dice.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Altre voci vogliono che il libro sia stato scritto da Walter Siti, che l'anno scorso ha vinto il premio Strega con "Resistere non serve a niente", ispirato anche da lei.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Walter è stato la prima persona cui l'ho fatto leggere, una volta finito. Comunque lo prendo come un complimento: vuole dire che è scritto bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Lei ha creato una fondazione che aiuta bambini con problemi di salute, ma tende a negarlo.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le cose si fanno, ma non si dicono. Aggiungo solo che sono stato molto fortunato in un triste frangente che mi ha toccato nel privato. L'ho fatto per sdebitarmi con la Provvidenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Quindi lei è credente?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La fede mi ha salvato tante volte. Sono cattolico praticante: anche se divorziato, faccio la comunione senza sensi di colpa, grazie a un prete di Aversa che mi confessa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>É fidanzato con la show girl Caterina Balivo: a lei, e ai suoi tre figli, è dedicato il romanzo. Qual'è il minimo comun denominatore fra il libro, la sua compagna e la finanza?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La copertina: c'è un lingotto e a lei piace l'oro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>É vero che punta a farne un film?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si, ma ho frenato su tutto: vorrei che avesse un'ambientazione anglosassone e che fosse girato in inglese.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Parla di questo libro come di un percorso di guarigione. Da cosa?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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A 30 anni ero già vecchio. Avevo tutto: la carriera e due figli. Ma non ero contento di nulla. Vivevo nel più assoluto individualismo, convinto di dover essere per forza il migliore. Sono guarito quando ho imparato che condividere è più bello che competere.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-37310954803629085132014-03-16T20:30:00.003+01:002014-03-16T20:30:41.086+01:00Ecco cosa cambia con l'introduzione della nuova tassazione sulle rendite finanziarie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi49vfxxCHaHOnwhJdkgiOD02q0PAgrLXe3WPcIVNM65XjTHMedh_Jo8D_NHMwsJ4y76Ecpfbxk0q8sMXI0emE16PjqG3kY-zKEY3PBsgGfawxuF34920LkONerY4Gg21vhTAuPD_2DCtuZ/s1600/governo+renzi+tassazione+rendite+finanziarie.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi49vfxxCHaHOnwhJdkgiOD02q0PAgrLXe3WPcIVNM65XjTHMedh_Jo8D_NHMwsJ4y76Ecpfbxk0q8sMXI0emE16PjqG3kY-zKEY3PBsgGfawxuF34920LkONerY4Gg21vhTAuPD_2DCtuZ/s1600/governo+renzi+tassazione+rendite+finanziarie.jpg" height="242" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il governo Renzi, per bocca dello stesso Premier, ha annunciato una clamorosa stretta sulle <b>rendite finanziarie</b>. Il provvedimento, che servirà a garantire un'adeguata copertura alla <b>riduzione del 10% dell'Irap</b> alle imprese (questa operazione avrà una portata stimata in 2,4 miliardi di euro), mira ad innalzare la tassazione di ben 6 punti percentuali. Dal primo maggio, quindi, l'attuale percentuale di tassazione sui proventi dei principali prodotti finanziari passerà dal 20% al 26%. Da più parti si sono levate aspre critiche. L'intervento sull'Irap appare ai più, per molti versi, troppo timido. Inoltre il suo finanziamento viene affidato ad un intervento sulla tassazione delle rendite finanziarie che da sempre genera polemiche per un settore già gravato da altre forme di prelievo. Ogni punto di aliquota di tassazione sulle rendite finanziarie, stando almeno alle recenti ipotesi di aumento (limitato a soli 2 punti) formulate con l'ultima legge di Stabilità targata Letta, vale circa 420 milioni di euro. Con un aumento di 6 punti percentuali della tassazione il conto presentato da Renzi ai risparmiatori, come detto, si assesta a 2,4 miliardi. Sul tributo regionale, al di là della percentuale di riduzione, il Premier non ha ancora scoperto le carte. Si sa che il tributo regionale pagato dal solo settore privato, e certificato dal Mef con le entrate 2013, è stato pari a quasi 25 miliardi di euro. Tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe una riduzione della componente costo del lavoro che passa o per la deducibilità integrale del costo sostenuto per dipendenti e assimilati dalla base imponibile o per una deducibilità in misura percentuale di circa il 75%. Tutto dipenderà dal costo complessivo dell'operazione su base annua che potrebbe ridursi con una decorrenza, almeno per il 2014, di soli 8 mesi circa. Questa misura appare assai coraggiosa e segna una netta discontinuità con l'operato dei predecessori del toscanaccio Premier dalla verve indiscutibile. Il trottolino Renzi, corre e sembra anche saperlo fare, almeno in termini di efficacia nel modo di comunicare. Speriamo che la sua azione di governo porti i frutti sperati e riesca a dare una svolta alla tanto malconcia economia tricolore.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-20487704200811155822013-06-20T18:43:00.001+02:002013-06-20T18:45:48.656+02:00Si va verso la riduzione dei costi e dei tassi dei mutui<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht6m77GJVMI5cz6ekbJszFiMzHYzo4gHKAIFjeatoze1HqSWaaTf461Yg1Qmyx_4VlnUg_pHwxqGYZv6rE8wIs8CVYdnt_2kAbYOV5jEjxrwzUBdx3qgVb1rr38-9hrGkDpyZ0E_69DNgi/s1600/Stefano-Fassina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht6m77GJVMI5cz6ekbJszFiMzHYzo4gHKAIFjeatoze1HqSWaaTf461Yg1Qmyx_4VlnUg_pHwxqGYZv6rE8wIs8CVYdnt_2kAbYOV5jEjxrwzUBdx3qgVb1rr38-9hrGkDpyZ0E_69DNgi/s320/Stefano-Fassina.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il nodo mutui è assai annoso e stringe nella morsa migliaia di famiglie in crisi di liquidità che si vedono costrette a perdere la propria casa poiché impossibilitate a far fronte alle obbligazioni assunte con le banche. Nella legge di stabilità, al fine di tamponare questa vera e propria emergenza sociale, potrebbe essere inserito un meccanismo per
ridurre il costo dei mutui per le famiglie che intendono acquistare
immobili, riducendo i tassi e ipotizzando anche una cartolarizzazione
dei crediti. Lo ha annunciato il viceministro dell'economia
Stefano Fassina, intervenendo alla presentazione dell'Osservatorio
congiunturale sull'industria delle costruzioni presso la sede
dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Fassina, dopo avere riconosciuto che il tema del credito, alle
imprese e alle famiglie, costituisce uno dei problemi di maggiore
rilievo in una crisi che è sistemica, ha affermato che il Governo sta
studiando un sistema di interventi sul sistema bancario finalizzato al
sostegno dei mutui. L'obiettivo è quello di ridurre i costi per le
famiglie, riducendo i tassi. "Per fare ciò", ha detto Fassina, "si dovrebbe operare attraverso una diversificazione dei rischi delle
banche cartolarizzando i crediti e quindi mettendo a punto anche delle
garanzie che consentano di abbassare i costi dei mutui stessi". Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e la politica italiana è fatta di proclami senza esito. Speriamo che almeno questa volta alle parole seguano fatti concreti.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-10867038265635784892013-06-19T16:49:00.000+02:002013-06-19T16:49:00.446+02:00I migliori prestiti per le vacanze<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhicmzzTX2B3INO4BN9tRQ_On8JsxzsVtd9J-1bIBBExtbQC0UAJOMfi56_sSMxHPowac9hdqU7GoZ0SZyklEeYZcV3OO9trC6P4UlDeGOqqLppISeToxZr0x7OxG-DYl41ES32gleE5qjz/s1600/prestiti+per+le+vacanze.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="272" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhicmzzTX2B3INO4BN9tRQ_On8JsxzsVtd9J-1bIBBExtbQC0UAJOMfi56_sSMxHPowac9hdqU7GoZ0SZyklEeYZcV3OO9trC6P4UlDeGOqqLppISeToxZr0x7OxG-DYl41ES32gleE5qjz/s320/prestiti+per+le+vacanze.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
I <b>prestiti personali per le vacanze</b> sono quantomai attuali in questo periodo e attengono una fetta sempre più ampia della popolazione che, stretta dalla morsa della crisi economica, pur di concedersi qualche giorno al mare o in montagna, ricorrono sempre più spesso ad apposite linee di credito studiate per finanziare le proprie vacanze. In tal senso si segnalano tre prodotti dai costi abbastanza contenuti. Siamo passati dallo 0,7% allo 0,83% del totale delle richieste di prestito personale presentate in Italia. La nostra simulazione ha preso in esame il caso di un lavoratore dipendente a tempo indeterminato con 13 anni di servizio alle spalle e 36 anni di età, residente a Roma. La richiesta attiene un prestito per le vacanze di importo pari a 5.000 euro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dei tre prodotti analizzati, afferenti alle società finanziarie Findomestic Banca, Rataweb e Fiditalia, solo il primo non prevede spese iniziali, mentre gli altri prevedono una spesa iniziale pari a 14,62 euro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Findomestic Banca propone il cosiddetto "Credito Vacanze"</b>, un prestito personale classico con TAN fisso all'8,80% e TAEG al 9,16% senza costi accessori, che prevede una rata di 227,97 euro per 24 mesi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Rataweb, invece, sfida la concorrenza con il suo prestito denominato "Credito Personale"</b>. Molto simile al precedente, questo finanziamento ha un TAN fisso pari al 7,95% e un TAEG pari al 9,21%. La rata in questo caso ammonta a 227,32 euro per 24 mesi e non ci sono costi inerenti l'istruttoria della pratica. Da notare che, nonostante vi siano dei costi lievemente superiori rispetto al credito vacanze Findomestic, questo prodotto ha una rata lievemente più leggera di 0,65 centesimi di euro che per 24 rate, si traduce in un risparmio pari a 15,60 euro, una cifra in grado di coprire le spese iniziali sostenute che sono, come detto in precedenza, pari a 14,62 euro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Infine, ma non per ultimo, <b>Fidiamo di Fiditalia</b>, un prestito personale che ha un TAN fisso dell'8,55% e un Taeg pari a 9,32% (il più alto del lotto analizzato). La rata ammonta a 227,39 euro e non sono previsti né costi d'istruttoria né costi legati all'addebito sul conto corrente a mezzo R.I.D. Tutto questo basta a giustificare la competitività del prodotto che si colloca al secondo posto rispetto al prestito proposto da Rataweb.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-78625794059049597432013-06-15T17:14:00.000+02:002013-06-15T17:14:50.218+02:00Decreto del Fare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDFvejCIP4LCgmcpDSjxDotWCB1MvMrPXz8uQvc19KGmuGYSBuQLvWby3PvpW2QGRtTkrOKMILhNEMSs2pQb_Qiw_WZPQThQINJow1GiOEQ40HT9qp3cdITArNNQFxPCGXjNH-IJXQn406/s1600/Enrico_Letta_2009.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDFvejCIP4LCgmcpDSjxDotWCB1MvMrPXz8uQvc19KGmuGYSBuQLvWby3PvpW2QGRtTkrOKMILhNEMSs2pQb_Qiw_WZPQThQINJow1GiOEQ40HT9qp3cdITArNNQFxPCGXjNH-IJXQn406/s1600/Enrico_Letta_2009.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Con il "<b>decreto del Fare</b>" il governo Letta prova dare una svolta al proprio operato, fin qui veramente lento e farraginoso. Il pacchetto delle misure messe in campo prevede un decreto e un disegno di legge che avrà lo scopo di intervenire su diversi temi: dall'alleggeriemnto delle bollette al divieto di pignoramento sulla prima casa, fino all'addio al libretto sanitario e la digitalizzazione dei servizi. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>BOLLETTE</b> - Previsto il taglio delle bollette elettriche ai cittadini e alle aziende per oltre 500 milioni di euro l'anno, attraverso la riduzione di oneri impropri e rendite. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>EQUITALIA CASA E MUTUI</b> - Per le espropriazioni della prima casa, Equitalia manterrà le garanzie e la prelazione nell'incasso del credito, ma non potrà più far suo l'immobile, con l'eccezione di ville, castelli e case signorili. Respirerà anche chi non riesce a pagare il mutuo: prima di decadere dal piano di dilazione, lo Stato concede 5 mesi di tempo (e non solo 2 come è stato fino a oggi). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>PICCOLE OPERE</b> - Il governo mette in campo finanziamenti per rilanciare 6 mila cantieri, attingendo dagli investimenti per Tav e Ponte sullo Stretto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>LIBRETTO SANITARIO</b> - Viene creata l'Anagrafe nazionale degli assistiti (Ana), che dovrà monitorare le prestazioni erogate dalle Asl. Il libretto sanitario personale scomparirà: le informazioni saranno online. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI</b> - Se le Pubbliche Amministrazioni tarderanno ad arrivare alla conclusione di un procedimento amministrativo, gli utenti potranno rivalersi. La sanzione sarà di 50 euro al giorno per un massimo di 4.000 euro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>UNIVERSITA' E RICERCA</b> - Nelle università salirà il turnover (dal 20 al 50%). Per gli studenti diplomatisi con 95/100 o con un voto superiore che intendono frequentare l'università fuori dalla propria città, ci sono a disposizione 19 milioni di euro in borse di studio fino al 2017. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sul fronte dell'Imposta sul valore aggiunto c'è da dire che nessuna decisione è stata presa allorquando mancano 15 giorni all'aumento di un punto percentuale. Letta, Saccomanni e Zanonato sono stati chiari. "Le risorse per scongiurare l'aumento non ci sono". Frange di Pd e Pdl, però, insistono nella direzione opposta. Fassina e Brunetta, per una volta d'accordo, spingono per lo stop all'incremento dell'imopsta. Trovare le coperture in due settimane è pressocché impossibile, perché significherebbe tagliare in modo sostanzioso altrove e, si sa, il taglio degli sprechi non è una strada percorribile da nessun governo, in Italia. L'unica alternativa all'aumento pare essere, in questo momento, una proroga. Sarebbe un modo per prendere tempo in vista di uno stop definitivo. Una soluzione classica all'italiana, insomma.
</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-9170045416729851752013-06-13T16:43:00.000+02:002013-06-13T16:43:54.851+02:00Nei contratti di mutuo clausole che permettono alle banche di superare il tasso di usura<div style="text-align: justify;">
La Federconsumatori, nello specifico la sezione di Cosenza, si mobilita dopo la decisione della Suprema Corte di Cassazione di permettere alle banche di inserire nei contratti di mutuo clausole che, di fatto, non contrastano la possibilità, da parte degli istituti di credito, di superare il tasso di usura, grazie al cumulo del tasso di interesse sul mutuo e del tasso di mora.<br /><br />In seguito alla sentenza, moltissimi cittadini si sono rivolti allo sportello della Federconsumatori di Cosenza, chiedendo delucidazioni sulla vicenda e assistenza tecnico-legale. La Federconsumatori di Cosenza ha, di conseguenza, deciso di prendere posizione al riguardo, orientandosi a chiedere la nullità parziale dei contratti, ritenendo il contratto valido in sé, ma nulle le singole clausole “incriminate”.<br /><br />La Federconsumatori di Cosenza, inoltre, chiederà sia all’Abi sia alla Banca d’Italia la rinegoziazione dei vecchi contratti di mutuo, al fine di cancellare la clausola in questione; l’eliminazione di tale clausola dai contratti futuri; la restituzione delle somme pagate in più e relative al superamento dei tassi di usura.<br /><br />La Federconsumatori di Cosenza ha intenzione di chiedere anche, alle singole banche, la restituzione delle somme pagate in più, in tutti i casi in cui sia stato superato il tasso di usura. A tal proposito, prevedendo una certa resistenza da parte degli istituti di credito, la Federconsumatori di Cosenza sta valutando l'opportunità di rivolgersi ai Tribunali competenti per avviare cause pilota con l’obiettivo di chiedere la nullità parziale dei contratti e la restituzione delle somme pagate in eccesso.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-70041139506579355602013-06-10T17:13:00.000+02:002013-06-10T17:13:31.554+02:00Prestiti personali per i matrimoni in aumento anche se gli importi sono inferiori rispetto al passato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_OnB7wg5tsU6n9VykNFQxV0sTeWxfokZYeXVM1eFmxriR0vJyOgUtE6Fn-WNsy5rTbkZ6bgLghXemJCtFl06eOKkOagcWNnva4SsV3gaj4uR3a07rlpj5MKPWcU6M0PrtDxgz3HPny3h4/s1600/sposi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_OnB7wg5tsU6n9VykNFQxV0sTeWxfokZYeXVM1eFmxriR0vJyOgUtE6Fn-WNsy5rTbkZ6bgLghXemJCtFl06eOKkOagcWNnva4SsV3gaj4uR3a07rlpj5MKPWcU6M0PrtDxgz3HPny3h4/s200/sposi.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La bella stagione, si sà, porta con se oltre al risveglio della natura in tutte le sue forme ed espressioni, anche gli esseri umani ad intraprendere un percorso di vita insieme. Ecco quindi arrivare in massa matrimoni su matrimoni che, da maggio fino a ottobre invadono festosamente le chiese di tutta Italia e del mondo intero. Però sposarsi ai giorni nostri non è certo cosa facile e richiede sicuramente uno sforzo economico non indifferente. A tal fine si evidenzia una netta impennata dei prestiti personali richiesti proprio per questo fine anche se, a dire il vero, gli importi medi sono sensibilmente diminuiti. Come dire, un aiutino serve senz'altro ma non più di tanto per non trovarsi in una situazione ancora più pesante determinata dal pagamento di numerose rate alla finanziaria o alla banca che ha erogato il finanziamento. Fino ad un paio di anni fa l'importo medio richiesto dai futuri sposi si avvicinava a 16.000 euro, oggigiorno è sceso a 9.000 euro. Il dato è alquanto significativo e segna una svolta negativa pari quasi al 50%. La crisi è stringente sotto tutti i punti di vista e i matrimoni, riti tradizionali ai quali siamo affezionatissimi, iniziano a dover fare i conti con un regime di austerity decisamente pessimo. Le cerimonie sono divenute più sobrie ed anche l'indotto ne ha risentito moltissimo. Le sale ricevimento sono spesso meno affollate rispetto ad un tempo. Sposarsi è un lusso e non sempre conviene farlo, anche se si ha la possibilità di prendere un piccolo prestito. </div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-36805171533084366212013-05-30T17:41:00.002+02:002013-05-30T17:41:47.780+02:00Il conto corrente a costo zero esiste davvero?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNSpfzY9auqsoasXKgmy0owx8C6cC0_p9UDDL-Wrg92uiMa3yF3NtJdymB-LjnSYSujy7Eisnlb0YJ9P-RziSsRRzLR7rRoVTiET_2sBebrg4tLr1Az8vggnX2Pr_frQOlOzVSGNsryC78/s1600/conto+corrente+zero+spese.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNSpfzY9auqsoasXKgmy0owx8C6cC0_p9UDDL-Wrg92uiMa3yF3NtJdymB-LjnSYSujy7Eisnlb0YJ9P-RziSsRRzLR7rRoVTiET_2sBebrg4tLr1Az8vggnX2Pr_frQOlOzVSGNsryC78/s1600/conto+corrente+zero+spese.jpg" /></a></div>
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Il <b>conto corrente a costo zero</b> esiste davvero? Si c'è. Ma per trovarlo devi sapere quali sono le spese nascoste e quali banche pagano al posto tuo anche le tasse dovute allo Stato. Lo pubblicizzano in tanti, ma i dubbi restano. É possibile che un conto corrente sia a zero spese? Solo in casi rarissimi. Perché qualcosa da pagare c'è sempre, a partire dalle imposte. Ecco come difenderti da brutte sorprese. "Regola numero uno: imparare a leggere le condizioni economiche del conto che propongono e contrattare" spiega Vito Di Dario, responsabile del sito specializzato OF - Osservatorio Finanziario. Vediamo le principali voci a cui fare attenzione per capire la convenienza o meno di un conto.</div>
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Occhio alle imposte di bollo. Si tratta dei soldi prelevati dallo Stato. Su ogni conto si pagano 34 euro l'anno, con due eccezioni: se si ha una giacenza inferiore a 5.000 euro o un reddito annuo minore di 7.500 euro. "Se si possiede un dossier titoli, c'è un'ulteriore imposta" aggiunge l'esperto "cioè lo 0,15% annuo sul valore totale delle azioni o degli altri strumenti di risparmio".</div>
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Calcola le tue operazioni. Le spese nascoste scattano ogni volta che utilizzi il conto. Magari effettui molti prelievi al Bancomat e paghi 1 o 2 euro ogni volta che lo fai da un istituto diverso dal tuo. Oppure c'è un costo per tutti i bonifici che fai allo sportello.</div>
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Punta sull'online. L'abitudine di andare alla banca sotto casa oggi ha un prezzo. "I conti più convenienti sono quelli online" consiglia l'esperto. "Di solito non hanno costi per le operazioni più comuni, l'estratto conto arriva sul computer e alcune banche si accollano anche l'imposta statale, quella di 34 euro, fornendo davvero un conto a costo zero".</div>
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Chiedi l'estratto conto via email. Ricevere a casa il dettaglio delle spese ogni mese o trimestre ha sempre un costo di 1 o 2 euro. Come evitarlo? Si può chiedere di sospendere l'invio o di farselo mandare soltanto via email.</div>
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Se poi hai in mano il foglio informativo sul conto corrente che vorresti sottoscrivere, stai bene attento all'ISC (Indicatore sintetico di costo). Qui ogni istituto di credito è obbligato a scrivere una media delle spese secondo profili standard individuati dalla Banca d'Italia. Se trovi "zero" sei a posto. Ma in tutti gli altri casi, cioé se viene indicata una cifra, quella è il costo reale. Fatti allora spiegare bene quali operazioni quel conto comprende e inizia a contrattare. Oppure cerca altrove.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-21146936468693379332013-05-10T12:32:00.001+02:002013-05-10T12:32:06.099+02:00SpecialCash Postepay il mini prestito personale di Poste Italiane<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhROGCojScq5Z4uAvEXszwa5A1G20E9wKXdR50JSEcrCzTiAsnl2C5DaBy-etRYcmls84G_cK4ALXI5jBwXXsy5_ij3lZAqnAzG_6W0xoFygXu28a1VQi8ZCCBDlvaq-4lFLbAWsIrScSR9/s1600/specialcash+postepay.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="175" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhROGCojScq5Z4uAvEXszwa5A1G20E9wKXdR50JSEcrCzTiAsnl2C5DaBy-etRYcmls84G_cK4ALXI5jBwXXsy5_ij3lZAqnAzG_6W0xoFygXu28a1VQi8ZCCBDlvaq-4lFLbAWsIrScSR9/s200/specialcash+postepay.jpg" width="200" /></a></div>
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<b>SpecialCash Postepay</b> è un <b>piccolo prestito</b> erogato da Poste Italiane, in collaborazione con Compass S.p.A., che ha la caratteristica di poter essere richiesto da chiunque sia in possesso di una carta PostePay attiva, senza che vi sia la necessità di giustificare il motivo per il quale si richiede il prestito e senza dover offrire alcuna garanzia reddituale di particolare entità. Richiedere SpecialCash Postepay è facilissimo. Basta recarsi presso un qualsiasi ufficio postale e compilare un apposito modellino. Insieme a quest'ultimo vanno presentati un documento d'identità valido e la propria tessera sanitaria. Per i cittadini stranieri, invece, è necessario presentare un documento che attesti il reddito percepito, il passaporto unitamente ad un altro documento d'identità e il permesso di soggiorno in corso di validità. Il plafond disponibile è stato tarato su tre misure diverse, in grado comunque di assolvere esigenze di credito di piccola entità. Si parte dal mini prestito da 750 euro, rimborsabile in 15 mesi al Taeg del 17,83% con una rata di 54,50 euro, per passare al taglio medio da 1.000 euro al Taeg del 16,29% rimborsabile in 20 mesi pagando una rata pari a 56 euro, per finire al piano più consistente che ha un ammontare di 1.500 euro al Taeg del 15,34% e prevede un piano di ammortamento costituito da rate di importo pari a 71,50 euro. Il costo complessivo dell'operazione, a seconda del tipo di ricarica prescelta, varia da un minimo di 83,93 euro, ad un massimo di 232,43 euro. Decisamente buono. Il rimborso delle rate avviene direttamente su conto corrente o tramite bollettino postale a seconda delle preferenze. L'invio delle comunicazioni e l'eventuale estinzione anticipata sono gratuite. Il TAN fisso è pari allo 0%. Si tratta di un buonissimo servizio a nostro parere. Comodo, semplice e chiaro, con costi contenuti e procedure snelle. <span style="color: blue;"><b>VOTO: <span style="color: #38761d;">9</span></b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-27483604471179637932013-04-19T16:54:00.001+02:002013-04-19T16:54:43.430+02:00Il crowd funding in Italia finanzia nuove idee imprenditoriali grazie a Com Unity<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0nsJ1IDTIoqr1ITbrjXeLx5TVAIFlG65eVEHkq2E_poSWOa4Ys79dqXZQjtd1SRo6AZKYcoXDATeahm-rio6RApQ2C71M-qQswT_GcRcZ8PLwDqyr7AXw4s_eZYTS0bLLCuSPzw2_uZ7D/s1600/com-unity+banca+interprovinciale+crowd+funding.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0nsJ1IDTIoqr1ITbrjXeLx5TVAIFlG65eVEHkq2E_poSWOa4Ys79dqXZQjtd1SRo6AZKYcoXDATeahm-rio6RApQ2C71M-qQswT_GcRcZ8PLwDqyr7AXw4s_eZYTS0bLLCuSPzw2_uZ7D/s200/com-unity+banca+interprovinciale+crowd+funding.jpg" width="200" /></a></div>
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<b>Ottenere prestiti</b> è diventato sempre più difficile e la crisi impone a banche e clienti di cercare nuove soluzioni per dare vita ai loro progetti. O di copiarle dalla rete, come ha fatto <b>Banca Interprovinciale</b> (spa fondata nel 2009) con <a href="http://www.com-unity.it/" target="_blank" title="Sito Ufficiale Com-Unity"><b>Com Unity</b></a>, un portale che ospita <b>idee imprenditoriali</b> da sostenere esclusivamente attraverso il <b>crowd funding</b>. Le regola chiave del modello nato con Kickstarter sono note: c'è un progetto proposto e un limite di tempo per raccogliere una somma di denaro. In questo caso c'è di mezzo anche una banca che, se il tetto viene raggiunto, trattiene il 4%. Altrimenti le quote vengono restituite. Inoltre i singoli contributi devono essere contenuti, per privilegiare l'estensione del finanziamento piuttosto che il valore pro capite. Ma cosa differenzia questa piattaforma di crowd funding da siti che svolgono un servizio simile? La presenza di un comitato etico e di un business coach. Il primo attesta la fattibilità economica dei progetti, il secondo fornisce consulenze a chi intende avviare una campagna in cambio dell'1% del valore della stessa. Si tratta di professionisti esterni alla banca, che svolgono la funzione di garanti. Secondo il direttore generale, Alessandro Gennari, si tratta di "un riavvicinamento all'essenza oggi un po' estinta della missione originaria: selezionare idee, puntare sui progetti migliori e capire, conoscendoli, quali imprenditori sostenere". Insomma, è ora che le banche tornino a fare le banche.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-15704696003260720972013-04-18T19:37:00.000+02:002013-04-18T19:37:17.461+02:00Per ottenere un prestito non conta solo essere solvibile, contano anche gli amici di Facebook<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5539WRbZRBkVMnG50OpzuBw7Vc-ZYK1qMee3cJwmPkF5cWwfV8O1O2YsV9onTJQKyPuYP4dKL68Ki-0o-A3l0sfuUnY2UFuphmny-VT6EutB-mKBJalloiI8Xk_V_1hcAQezVAkDGiihN/s1600/mutui+prestiti+garante+amici+facebook+linkedin.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5539WRbZRBkVMnG50OpzuBw7Vc-ZYK1qMee3cJwmPkF5cWwfV8O1O2YsV9onTJQKyPuYP4dKL68Ki-0o-A3l0sfuUnY2UFuphmny-VT6EutB-mKBJalloiI8Xk_V_1hcAQezVAkDGiihN/s1600/mutui+prestiti+garante+amici+facebook+linkedin.jpg" /></a></div>
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La rete di contatti sui <b>social network</b> è più importante di quello che pensavamo. E non solo per la riuscita di una festa o per organizzare una partita di calcetto. Dal livello delle nostre conoscenze può, infatti, dipendere anche il nostro <b>mutuo</b>. O un <b>prestito per comprare l'auto</b>. Tutto merito, o colpa, di un manipolo di startup convinte che nelle relazioni online si nascondano indicazioni sulla solvibilità di chi chiede aiuti finanziari. L'americana Neo, per esempio, sbircia, con il permesso dell'interessato, le connessioni su LinkedIn per decidere se concedere o meno un aiuto all'acquisto di una macchina. Analizzando la rete di colleghi, un software valuta l'autenticità dei posti di lavoro dichiarati oppure, attribuendo un punteggio ai contatti, stima quanto velocemente un licenziato può trovare un nuovo lavoro. Lenndo, azienda di Hong Kong, permette, invece, agli <b>amici di Facebook</b> di <b>garantire per chi chiede un prestito</b>. E per assicurarsi che siano effettivamente amici, il programma investiga l'effinità lessicale dei post. Anche in Europa qualcosa, in tal senso, si muove: Kreditech, startup specializzata in elargizioni di piccola entità in Germania, Spagna e Polonia, decide se sganciare o meno i soldi anche sulla base dei quartieri in cui vivono i contatti di Facebook dei potenziali clienti o degli impieghi che sostengono di avere. E se un conoscente digitale ha fatto bancarotta ecco che le chances di ottenere denaro diminuiscono assai. Morale: attenti, un'amicizia sbagliata può costare molto caro!</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-62891082867955828982013-04-13T17:01:00.003+02:002013-04-13T17:02:13.454+02:00Il miraggio dei mutui agevolati per le giovani coppie italiane<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrzch5P-IkpJpUPF1xRYfIHJtriX2oq6Pojp580MvDjzOdztiDjCE_A4jCzPwDeOE9jFoLNoiouH2BWnBi96Rg9N2j0fohsHqaLAlmouhuN6463ccQhtydwAL_w0Z5JH9fauACnGTy9ahF/s1600/mutuo+casa+giovani+coppie.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="148" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrzch5P-IkpJpUPF1xRYfIHJtriX2oq6Pojp580MvDjzOdztiDjCE_A4jCzPwDeOE9jFoLNoiouH2BWnBi96Rg9N2j0fohsHqaLAlmouhuN6463ccQhtydwAL_w0Z5JH9fauACnGTy9ahF/s200/mutuo+casa+giovani+coppie.jpg" width="200" /></a></div>
In Italia ci sarebbe un Fondo destinato ad agevolare l'accesso al credito di una miriade di giovani coppie eppure, inspiegabilmente, le banche, in totale, da quando è stato istituito il Fondo, hanno erogato appena 96 mutui! Le condizioni di accesso al credito per molti istituti operanti in Italia sono sensibilmente peggiorate (mancanza di fiducia tra le banche) e questo si è riflesso non tanto sugli indici Euribor ma più sugli spread applicati dalle banche. Così, se ad agosto lo spread medio era inferiore all'1,5% da settembre è salito al 3%, raddoppiando. Inoltre, per la stessa logica, molti istituti hanno deciso di defilarsi dal mercato applicando spread carissimi (anche superiori al 5%). Il rincaro degli spread è certamente la causa principale del mancato decollo del fondo. E il motivo per cui molti istituti hanno creato ostacoli alle giovani coppie che si sono presentate allo sportello, requisiti alla mano, chiedendo il prestito agevolato. Per questa ragione il governo uscente ha deciso di modificare i requisiti di accesso al Fondo. Le ultimissime novità in materia stabiliscono che non si conteggia più uno spread dell'1,5% ma viene indicato che il tasso finale applicato sul mutuo non deve essere superiore al tasso effettivo globale medio, pubblicato trimestralmente dal ministero dell'Economia. Per rendere meno selettivo il fondo, è previsto anche che salti il vincolo del possesso di almeno il 50% di un reddito da lavoro dipendente e a tempo indeterminato e che salga da 35.000 a 40.000 euro il reddito complessivo ai fini Isee necessario per l'accesso al Fondo. Gli istituti di credito e tutti i soggetti finanziatori, inoltre, non potranno più chiedere ulteriori garanzie non assicurative ai giovani futuri mutuatari. Speriamo che queste misure siano sufficienti a dare nuova linfa ad uno strumento che nelle intenzioni è sicuramente meritevole di lodi, ma che nei fatti è diventato una chimera per tutti.Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-10863561152795801222013-04-03T16:31:00.000+02:002013-04-03T16:31:03.099+02:00Nuovo conto Bancoposta Più<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRwT4TbPoOJYxZa9Yn9I-G5Ceg16veEALTTKO_lMOI8ds0_6w94hAf7Rk1yumKQHU3xc3GE2fSV59I8hdr-7itOECVbAxnDWtI0LlmgWtdYs0Zuh_lX393yZO_PumOl2bvqtJmGmCUXxPu/s1600/conto+bancoposta+piu.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRwT4TbPoOJYxZa9Yn9I-G5Ceg16veEALTTKO_lMOI8ds0_6w94hAf7Rk1yumKQHU3xc3GE2fSV59I8hdr-7itOECVbAxnDWtI0LlmgWtdYs0Zuh_lX393yZO_PumOl2bvqtJmGmCUXxPu/s1600/conto+bancoposta+piu.jpg" /></a></div>
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<b>Conto BancoPosta Più</b> è un conto corrente che vi offre un'ampia gamma di prodotti e servizi adatti a ogni esigenza finanziaria. Il canone mensile ammonta a 4 euro e comprende:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<ul style="text-align: justify;">
<li>una carta di debito Postamat Maestro utilizzabile presso gli sportelli automatici ATM bancari e postali (i prelievi da ATM Postamat sono gratuiti);</li>
<li>servizio di Internet Banking (BancoPosta Online) gratuito per accedere al tuo conto corrente anche online;</li>
<li>estratto conto mensile cartaceo oppure online gratuito;</li>
<li>domiciliazione utenze gratuite;</li>
<li>tasso creditore annuo lordo dello 0,25%.</li>
</ul>
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Conto BancoPosta Più vi offre la possibilità di azzerare il canone mensile di 4 euro se sul vostro conto accreditate lo stipendio, la pensione o ricevete un bonifico mensile di almeno 700 euro e se, in più, scegliete due tra i seguenti prodotti o servizi finanziari: </div>
<div style="text-align: justify;">
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<ul style="text-align: justify;">
<li>Domiciliazione utenze: classica modalità di pagamento delle bollette senza che vi sia la necessità di recarsi presso un ufficio postale e senza alcun costo aggiuntivo;</li>
<li> Secondo accredito di stipendio o pensione: con l'accredito della pensione si ha un'assicurazione gratuita contro il furto di contante fino ad un massimo di 700 euro l'anno, nelle due ore successive al prelievo effettuato presso gli Uffici Postali o presso gli sportelli automatici postali e bancari;</li>
<li>Carta di credito BancoPosta Più, carta di credito BancoPosta Classica o carta di credito BancoPosta Oro: un'offerta completa di carte di credito, a saldo o con modalità di rimborso rateale, idonee a soddisfare ogni esigenza di acquisto in Italia e all'estero o anche su Internet;</li>
<li>Mutuo BancoPosta: la soluzione più adatta alle proprie esigenze che permette di finanziare i progetti più importanti;</li>
<li>Fondi BancoPosta Piani di Accumulo Capitale (PAC): le soluzioni di investimento per un agestione professionale del risparmio;</li>
<li>Obbligazioni Poste Italiane S.p.A.: l'opportunità di investimento per diversificare i propri risparmi (possesso rilevato nell'ultimo giorno del mese di riferimento del prodotto regolato sul mercato primario);</li>
<li>Prodotti assicurativi Poste Vita Ramo I e Piano di previdenza integrativa PosteVita;</li>
<li>Telepass Family BancoPosta: un sistema pratico e veloce per il pagamento telematico dei pedaggi autostradali.</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
Per i conti BancoPosta Più in essere al 31/12/2012 e per i Conti BancoPosta che migrino al Conto BancoPosta Più, per poter azzerare il canone mensile è necessario che almeno uno dei suddetti casi sia nuovo, ovvero non sia già presente nei sei mesi precedenti al primo gennaio 2013 o dalla data di sostituzione dei conti BancoPosta con il Conto BancoPosta Più.</div>
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La verifica della presenza delle condizioni che determinano l'azzeramento del canone è effettuata mensilmente, i primi giorni del mese successivo al mese di riferimento. L'azzeramento è realizzato mediante riaccredito del canone mensile contestualmente all'addebito dello stesso, con stessa data contabile e stessa data valuta. Nel mese di estinzione del conto corrente non sarà rimborsato l'ultimo addebito del canone mensile. </div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-12423394385471026012013-04-02T17:28:00.001+02:002013-04-02T17:40:01.974+02:00Investire sui Paesi emergenti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit3XunI0otXshTQ0d62NQwEsdibvHRqB1ZEQMP6LEMQhcRutMbOZ1ze60cUmcB_UPvW_eqdok25IZ3pm0dFsYYhxtry1hkNouNLhRALBZ6bGTFtK8sqNJu-emURsvhbCDN6MOiJGSYLxlH/s1600/africa.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit3XunI0otXshTQ0d62NQwEsdibvHRqB1ZEQMP6LEMQhcRutMbOZ1ze60cUmcB_UPvW_eqdok25IZ3pm0dFsYYhxtry1hkNouNLhRALBZ6bGTFtK8sqNJu-emURsvhbCDN6MOiJGSYLxlH/s200/africa.png" width="200" /></a></div>
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I Paesi emergenti producono il 50% della ricchezza mondiale, hanno una popolazione giovane e il debito pubblico è sotto controllo, a differenza dell'Europa. Persino Banca Etica ha rivisto la scelta di non vendere prodotti finanziari legati a queste aree (i problemi sono corruzione, povertà, mancanza di democrazia). "Ne abbiamo messo sotto osservazione alcuni e penso che il Brasile sarà una delle nostre proposte per il 2013" - spiega Alessandra Viscovi, direttore generale di Etica Sgr - "ma la vera novità è l'Africa subsahariana è uno dei mercati più promettenti per gli investitori ma le società quotate in Borsa sono ancora poche per cui può essere difficile trovare titoli da acquistare" - ha spiegato, invece, Alida Carcano, vicepresidente della società d'investimenti Valeur. Sul mercato ci sono fondi specializzati (soprattutto Sudafrica) o con un approccio più ampio (i <i>global emerging markets</i>), che investono dalla Cina al Brasile, alla Malesia, passando per Monzambico e Ghana. Il colosso svizzero Pictet ha lanciato un fondo che investe in società quotate nelle Borse di Paesi emergenti che distribuiscono alti dividendi: si guadagna dalla crescita del titolo in Borsa e anche dalla cedola. Il Fondo monetario internazionale, in merito agli investimenti relativi ai Paesi africani, prevede una crescita superiore al 5,5% nel corso di quest'anno. L'investimento va fatto minimo per 5 anni, in modo da assorbire le fluttuazioni dovute a Paesi ancora instabili sotto il profilo politico e dell'inflazione. Il rischio dell'investimento è medio-alto, il che vuol dire che è consigliabile affidarsi a dei professionisti piuttosto che ricorrere al fai da te.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-77089897289048288762013-03-10T14:53:00.000+01:002013-03-10T14:53:23.348+01:00Non mi dai il mutuo? Mi faccio un prestito per acquistare i mobili<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6R1-C43loaLNg_sku4QcsrnMnvHXuvqpTbK2jxFpFsI0bRrAY9pEcvetlRpQ66q-F-guLb_ARmJ7yMNqMuEwDGqE6nHyIH42SP8ZF6LV6rTSPA8tlRReJIY7oQa3ZGglbcBN39OIYolEJ/s1600/prestiti+per+ristrutturare+la+casa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6R1-C43loaLNg_sku4QcsrnMnvHXuvqpTbK2jxFpFsI0bRrAY9pEcvetlRpQ66q-F-guLb_ARmJ7yMNqMuEwDGqE6nHyIH42SP8ZF6LV6rTSPA8tlRReJIY7oQa3ZGglbcBN39OIYolEJ/s320/prestiti+per+ristrutturare+la+casa.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La banca non mi concede il mutuo per l'acquisto della casa? Mi faccio un prestito per acquistare i mobili o per ristrutturare un immobile, pago più interessi, ma almeno posso comprare casa! Ecco a cosa sono costretti a ricorrere sempre più italiani, a mezzucci sconvenienti pur di avere una casa di proprietà! C'è da chiedersi come mai le banche non danno soldi alle famiglie mentre le società finanziarie dedite all'erogazione di piccoli prestiti continuino a farlo. Ma si sà, in Italia i misteri sono talmente tanti che è inutile star lì ad arrovellarsi le cervella. In ogni modo, questa scoperta è data dal fatto che, incrociando i dati dei prestiti concessi per l'acquisto dei mobili, ad esempio, e i prestiti concessi per questa specifica esigenza, sono disallineati. Per non parlare del caso, ormai sempre più frequente, dei genitori che, pur di aiutare i figli, contraggono un prestito per la ristrutturazione della propria casa e poi girano la somma ricevuta ai figli. Secondo i dati resi noti dall'Osservatorio SuperMoney, portale per il confronto dei prestiti online, delle richieste di finanziamento giunte negli ultimi tre mesi, il 29% ha come obiettivo la casa e l'11% riguarda l'arredamento,e il 18% le ristrutturazioni. Per la casa, la regione con la percentuale più alta di finanziamenti è la Calabria, dove mobili e ristrutturazioni pesano per il 37,75% sulle domande.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-89181382616497771492013-03-04T14:36:00.001+01:002013-03-04T14:36:41.924+01:00Salari italiani più bassi di quelli tedeschi di circa il 15%<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsdD8zYGmYtdnTGPzGr2yUo9KqG67onNN13AcQtu5CBQUW6NMJFztDLHXKSCmjSpnzuOJ5EY01rEQOYnKW56mAhyJrAg5B3YofXC6fzT9D9r4ICdGKrnnLUuRJ3HWjfMd8I3rqCI5xWKN6/s1600/austerity.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsdD8zYGmYtdnTGPzGr2yUo9KqG67onNN13AcQtu5CBQUW6NMJFztDLHXKSCmjSpnzuOJ5EY01rEQOYnKW56mAhyJrAg5B3YofXC6fzT9D9r4ICdGKrnnLUuRJ3HWjfMd8I3rqCI5xWKN6/s1600/austerity.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La Germania continua ad invocare l'austerity e, mai come in questo caso, si può affermare che il livello di ottusità sia pari alla spocchia della puffa che ne governa le sorti e che, in pieno stile hitleriano, pretende ancora di dettare legge su tutta l'eurozona. Ma si sa, la persona sazia non crede a quella che sta digiuno, quindi nemmeno un dato come quello relativo alla media dei salari europei, frutto di un report dell'Istat, potrà "convincere" o quantomeno "invogliare" gli amministratori di questa Ue ingessata a cambiare rotta in tempi ragionevolmente rapidi. La Bce preferisce mantenere il livello dell'inflazione al di sotto del 3%, che ovviamente ha la priorità assoluta rispetto all'economia reale, fatta di gente che perde il posto di lavoro e non sa cosa mangiare perché di soldi non ne ha più. Ma si sa, chi occupa poltrone di grande prestigio guadagna anche tanto e quindi non può sapere cosa si prova a vivere di stenti. Comunque sia, andiamo ai dati di questa indagine condotta dall'Istat. Nella classifica dei salari l'Italia si piazza al dodicesimo posto nell'Ue
a 27, sotto la media della zona euro, ma leggermente sopra quella
dell'intera Ue. La
retribuzione oraria lorda a ottobre 2010, espressa in termini nominali
(<b>senza tener conto del potere di acquisto</b>), è inferiore di circa il
14,6% a confronto con quella della Germania, del 13% nel paragone con il
Regno Unito e dell'11% con la Francia; risulta invece superiore del
25,9% rispetto alla Spagna. Il confronto è relativo alla retribuzione oraria del mese di ottobre dei
dipendenti che hanno un contratto a tempo pieno ed esclude gli
apprendisti. Questo vuol dire che, molto probabilmente, includendo i salari dei lavoratori precari, il dato sarebbe di gran lunga peggiore. Viva l'austerity!</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-86386872230314833942013-03-01T17:47:00.001+01:002013-03-01T17:47:26.262+01:00Dieci milioni di euro per i mutui prima casa dalla Banca di Viterbo Credito Cooperativo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsyjw6xb5dMary2M5_sozcfxH7nqIhakZIFZ_nYqGn7-UmDXlo7HuLdEM2UV0Rts7KpUcrzkDwGrzyEZ-owQ7o-5FAOgxaDTE2yRPS3CozTA6yvIlwcqrgC3xSxRnZUPX7Wdi0e-wr1-hN/s1600/palazzo+dei+papi+viterbo+banca+di+credito+cooperativo+mutui+mutuo+casa.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsyjw6xb5dMary2M5_sozcfxH7nqIhakZIFZ_nYqGn7-UmDXlo7HuLdEM2UV0Rts7KpUcrzkDwGrzyEZ-owQ7o-5FAOgxaDTE2yRPS3CozTA6yvIlwcqrgC3xSxRnZUPX7Wdi0e-wr1-hN/s200/palazzo+dei+papi+viterbo+banca+di+credito+cooperativo+mutui+mutuo+casa.JPG" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
In tempi di vacche magre notizie come questa aprono il cuore alla speranza. Di giovani che non possono tuffarsi nell'avventura di crearsi una famiglia, perché impossibilitati prevalentemente da fattori di ordine economico, ne è pieno lo stivale. In loro aiuto, almeno per ciò che attiene il territorio viterbese, è andata la Banca di Viterbo Credito Cooperativo che ha deciso, in controtendenza con il malcostume nazionale delle banche di chiudere i rubinetti del credito alle famiglie, di stanziare dieci milioni di euro per l'acquisto o la costruzione della prima casa di abitazione, finanziando fino al 70% del valore dell'immobile. I mutui a tasso agevolato, potranno essere sottoscritti sia nella versione a tasso fisso che in quella a tasso variabile ed avranno una durata massima di 25 anni, mentre per i soci della banca è di 30 anni. La scadenza dei pagamenti, inoltre, sarà a scelta, da mensile a semestrale. Non c'è che dire, si tratta sicuramente di una iniziativa lodevole che è auspicabile, possa essere presa ad esempio anche da altri istituti di credito italiani.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-8271815414075232112013-02-21T19:42:00.000+01:002013-02-21T19:42:31.863+01:00Codacons contro gli interessi anatocistici pretesi dalle banche per il pagamento dei mutui<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsTujW7x30K-JHO-uw2iYyzOoe3zzCd3HX9YwBmP8-VQ8Yx6iRboW9_E2aELlw17bGqpMoA-I4NHWOnUVkkIc2wLSw-ZgSP2F5Ece30T038sHWxaSXZlyl5DCn55XJuHCFhmCmjheRqhqf/s1600/anatocismo+bancario+mutui+economia+banca+carisbo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsTujW7x30K-JHO-uw2iYyzOoe3zzCd3HX9YwBmP8-VQ8Yx6iRboW9_E2aELlw17bGqpMoA-I4NHWOnUVkkIc2wLSw-ZgSP2F5Ece30T038sHWxaSXZlyl5DCn55XJuHCFhmCmjheRqhqf/s320/anatocismo+bancario+mutui+economia+banca+carisbo.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il <b>Codacons</b> è una delle associazioni di consumatori più attive nel campo della lotta all'<b>anatocismo bancario</b>. Questa pratica, ritenuta illegittima, ma ampiamente diffusa nel settore bancario, prevede la capitalizzazione degli interessi su un capitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi. Un esempio di anatocismo è quello di sommare, al capitale di debito residuo, gli interessi ad ogni scadenza di pagamento, anche se sono regolarmente pagati. Una vertenza legale che ha visto il Codacons contrapporsi a Banca Carisbo ha dato nuova linfa e slancio all'azione dell'associazione che, forte della sentenza emessa, è pronta ad affrontare l'argomento con ancora maggiore fervore in difesa dei diritti dei consumatori. Il caso esaminato dal Tribunale di Bologna e deciso con sentenza numero 325/13, emessa da Cinzia Gamberini, ha riguardato un cliente della Banca Carisbo e fa seguito a un'altra sentenza emessa non molto tempo fa, contro lo stesso istituto sempre dallo stesso Tribunale. Banca Carisbo ha sostenuto una tesi oramai sconfessata da ogni tribunale italiano, e che si basa sull'ignoranza dei clienti in merito al diritto di chiedere la restituzione, nel 99% dei casi, di somme pretese dalle banche ogni qualvolta si sia in presenza di linee di credito o di rossi di conto corrente.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-20349780547339266622013-02-17T18:19:00.000+01:002013-02-17T18:19:26.209+01:00In Italia su un mutuo si pagano 69 euro in più al mese rispetto alla media europea<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhatD3MyvAvFdxmvVI08gbiLt6CYqWDGfDMBFZdkZvEpNhQny-XtpECyshm2xSUgEU_anl1_-pWb3OY6iJPD-UpMQOtJoj_56LgNbmG4zfdbOiDASH1ZGDBkb9f4kxYUxaiK92RnNLqKh_t/s1600/rapina+banca+mutui+soldi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhatD3MyvAvFdxmvVI08gbiLt6CYqWDGfDMBFZdkZvEpNhQny-XtpECyshm2xSUgEU_anl1_-pWb3OY6iJPD-UpMQOtJoj_56LgNbmG4zfdbOiDASH1ZGDBkb9f4kxYUxaiK92RnNLqKh_t/s1600/rapina+banca+mutui+soldi.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
In Italia su un mutuo di 100 mila euro a trent'anni è possibile pagare anche 69 euro in più al mese sulla rata rispetto alla media europea. A dirlo è l'Adusbef di concerto con Federconsumatori. Secondo le due associazioni dei consumatori, alla fine del contratto il cliente avrà sborsato circa 25.000 euro in più rispetto a quanto avrebbe speso, nello stesso caso, un cittadino residente in un altro stato dell'Unione Europea. Di certo nessuno si affanna a spiegare i motivi di una tale differenza di trattamento. I politici italiani quando si tratta di comunicare notizie infauste agli italiani lo fanno con piglio deciso dichiarando che "ce lo chiede l'Europa", ma in questo caso non ci pare che l'Europa abbia chiesto nulla. Eppure il trattamento economico è assai penalizzante per noi italiani e le banche continuano a fare quello che vogliono senza freni. In un anno (da novembre 2011 fino a dicembre 2012) è quasi raddoppiato il differenziale tra i tassi medi applicati a mutui e prestiti tra Italia ed Eurozona. A dicembre 2012, il differenziale per i mutui è risultato essere di +119 punti base a nostre spese (era +67 nel novembre 2011). Per i prestiti personali e il credito al consumo risulta +152 (contro il + 84 di novembre 2011). Non c'è che dire, le banche sono delle vere e proprie sanguisughe e, a riprova di ciò, basta pensare al fatto che pur rimanendo, l'Euribor, su livelli decisamente bassi, gli spread sui mutui a tasso variabile restano elevatissimi e vanno da un minimo del 2,70% ad un massimo di circa il 4,50%. Peggiore è, se possibile, la situazione inerente i mutui a tasso fisso. In questo caso gli spread vanno dal 3% al 5% e oltre.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-17298546019964813262013-02-10T18:27:00.000+01:002013-02-10T18:31:27.777+01:00I lettori di carte di credito applicati agli Smartphone stanno rivoluzionando il mercato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOoP5iaRkhECpZGhLDLZHi4OLyGbLYQe4plz7DYUsCRqmN9ZAzeh6GGa4HSKJ805KFRVgAYoomD405s6qGFvrhpFVsF4xeoIxksOpZvPaIKfH8oZxmbFk660xh9dk5-46lYbRIuxpqQmfW/s1600/jusp.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOoP5iaRkhECpZGhLDLZHi4OLyGbLYQe4plz7DYUsCRqmN9ZAzeh6GGa4HSKJ805KFRVgAYoomD405s6qGFvrhpFVsF4xeoIxksOpZvPaIKfH8oZxmbFk660xh9dk5-46lYbRIuxpqQmfW/s1600/jusp.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono piccoli, discreti, esteticamente gradevoli da vedere ma estremamente pratici e funzionali. Stiamo parlando di quei piccoli dispositivi che con sempre maggiore frequenza vediamo negli esercizi commerciali attaccati a dei semplici Smartphone o a dei Tablet e che servono per effettuare pagamenti con la carta di credito. Non si tratta dei dispositivi Nfc (tecnologia che permette ai clienti di perfezionare gli acquisti strisciando il dispositivo sul Pos) ma di piccoli aggeggi in cui infilare carte di credito e bancomat, per intercettare i gestori di piccole attività o quanti devono accettare i pagamenti in mobilità. In Italia esistono già diverse soluzioni offerte da competitor di respiro internazionale. Una è interamente italiana e si chiama Jusp. Jusp accetta carte di credito, American Express compresa, e Bancomat. Come i concorrenti intasca una percentuale su ogni transazione effettuata. L'intenzione è quella di ottenere 60.000 clienti nel 2013, anche grazie ad accordi con alcuni operatori telefonici. Dalla Germania arriva, invece, Sumup, un gadget presente già in dieci Paesi europei. Il lettore dialoga con carte di credito via chip o banda magnetica. Per ora niente Bancomat e American Express, ma sono previsti aggiornamenti nel corso dell'anno per risolvere queste mancanze. Poi c'è Payleven, un lettore diverso dagli altri poiché dialoga con il telefonino tramite bluetooth e permette di digitare il Pin nel caso in cui si usi il Bancomat. Legge Visa, MasterCard, Diners e presto anche American Express. Obiettivo dell'azienda: coinvolgere 50.000 esercizi commerciali nel 2013. In quanto a Izettle c'è da dire che la società finlandese ha piazzato 80.000 lettori di chip fra Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Regno Unito, Germania e Spagna. In Italia non c'è, ma a livello europeo è chiaramente l'avversario da battere. Accetta carte di credito Visa, MasterCard, American Express e Diners e trattiene il 2,75% su ogni transazione. Paypal Here è il lettore di casa eBay. Per ora è attivo negli Stati Uniti, in Canada, a Hong Kong, in Australia e Giappone. La percentuale applicata alla transazione è del 2,7% e vengono accettate carte MasterCard, Visa, American Express e Discover. Infine parliamo di Square, il primo lettore per carte di credito da attaccare agli Smartphone della storia. Disponibile negli Stati Uniti e in Canada, gestisce 8 miliardi di dollari di transazioni all'anno e trattiene il 2,75% di ogni operazione. Nel corso del 2013 dovrebbe cominciare l'espansione internazionale. Legge solo le carte di credito con banda magnetica, è disponibile sia per iPhone che per iPad, sia per Smartphone Android.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-77078790942058226612013-02-04T18:53:00.000+01:002013-02-04T18:53:10.687+01:00Certificato di deposito salvadanaio oro di Unicredit Banca<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0RdDVaeHlasX_gJLmkF2L8YhsngGR_zJPJxBYkD2NB4C05268hqGF0cy7JmsePSpZ0pPl0Ep-PhZmhbNUnYrwxQwbJN-367j8lAk2kkTzo1uFc1uRD76i_LAlwCnnwgbaI7tb8x6Pln4s/s1600/certificato+di+deposito+salvadanaio+oro+unicredit+banca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0RdDVaeHlasX_gJLmkF2L8YhsngGR_zJPJxBYkD2NB4C05268hqGF0cy7JmsePSpZ0pPl0Ep-PhZmhbNUnYrwxQwbJN-367j8lAk2kkTzo1uFc1uRD76i_LAlwCnnwgbaI7tb8x6Pln4s/s1600/certificato+di+deposito+salvadanaio+oro+unicredit+banca.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Aumentare la raccolta è un imperativo d'obbligo per tutti gli istituti di credito e pur di riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati ci si inventa veramente di tutto. In questo caso Unicredit Banca ha lanciato un prodotto destinato a tutti coloro i quali desiderano ottenere un rendimento discreto lasciando delle somme vincolate per un determinato periodo di tempo. Si tratta del Certificato di deposito salvadanaio oro che, per depositi vincolati a 24 mesi, garantisce un rendimento pari al 2,10% lordo. L'importo minimo sottoscrivibile è pari a 10.000 euro incrementabili di trance di 1.000 euro. Il rendimento varia in funzione della durata del vincolo e va da un minimo dell'1,10% lordo per 6 mesi fino ad un massimo del 2,10% per 24 mesi, con scadenze intermedie fissate a 9, 12 e 18 mesi. Il certificato non prevede alcun costo di apertura e nessuna spesa alla scadenza. Il vincolo è stringente e non permette il prelievo parziale di somme che dovessero essere necessarie ai propri fabbisogni prima della naturale scadenza contrattuale. Il tasso è fisso e può essere corrisposto con cedola semestrale oppure con regolamento degli interessi a scadenza, in quest'ultimo caso alla scadenza vengono rimborsati capitale ed interessi. Il certificato di deposito salvadanaio oro può essere sottoscritto solo attraverso iniezioni di liquidità nuova e, quindi, non derivante da rapporti già in essere con l'istituto bancario. Questo vuol dire che se avete 10.000 euro sul vostro conto corrente aperto presso Unicredit Banca non potrete utilizzarli per sottoscrivere questo tipo di certificato a meno che non effettuate una nuova iniezione di liquidità, anche proveniente da altre fonti, come ad esempio un conto corrente bancario detenuto presso un altro istituto di credito diverso da Unicredit. Questo prodotto non brilla particolarmente in quanto a flessibilità, pressoché inesistente, né in termini di interessi riconosciuti ai sottoscrittori. Per importi pari o superiori ai 10.000 euro, in molti casi risulta essere preferibile aprire un conto deposito. <span style="color: blue;"><b>VOTO: <span style="color: #274e13;">6</span></b></span></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4232835849381342075.post-66871798376590433672013-02-03T19:30:00.000+01:002013-02-03T19:42:05.859+01:00Contomax di Banca Ifis, il conto corrente crowd nato da un'esperienza social<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9Y9tiKQW-MACAIeXmG9IdTfAlnnI-iTar3702Il_rfSKlJ38KQOtCSb4ppcU1C1CHlvWmdXYq3vflQ9r1y5rq7bs-ay6j3SYg-bJ4dsOxE8UEg4AHvwgZ_V-cEnehqS14jaU08KcbD426/s1600/conto+corrente+contomax+banca+ifis.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9Y9tiKQW-MACAIeXmG9IdTfAlnnI-iTar3702Il_rfSKlJ38KQOtCSb4ppcU1C1CHlvWmdXYq3vflQ9r1y5rq7bs-ay6j3SYg-bJ4dsOxE8UEg4AHvwgZ_V-cEnehqS14jaU08KcbD426/s1600/conto+corrente+contomax+banca+ifis.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo poco meno di un mese dal lancio del primo conto corrente crowd esistente in Italia, frutto della collaborazione di una moltitudine di utenti che attraverso i social network hanno dato il loro contributo di idee per sviluppare un prodotto innovativo e in linea con i reali bisogni dei consumatori, è giunto il momento di effettuare un'analisi per verificare l'effettiva convenienza del Contomax di Banca Ifis. A dire il vero lo scambio di idee tra Banca Ifis e utenza è attivo tutt'ora e appare assai proficuo. Ultima, in ordine temporale, è la querelle che riguarda la gratuità dei bonifici interni. Banca Ifis sostiene, dopo le insistenze dei clienti, che i bonifici interni, oltre ad essere gratuiti, non concorrono più al conteggio dei bonifici gratuiti mensili. Non tutti però concordano con questa impostazione della banca e gradirebbero che tutti i bonifici online non contemplassero commissioni e non solo il primo effettuato ogni mese. Banca Ifis, dal canto suo, pur sforzandosi di venire incontro a queste richieste ha precisato che Contomax ha un costo per la banca e, a fronte di zero spese di apertura, gestione, bollo a carico della banca, quest'ultima ha previsto il primo bonifico gratuito del mese e i primi 5 prelevamenti gratuiti del mese per il bancomat evoluto. É possibile effettuare bonifici tra due Contomax. Quelli tra rendimax e Contomax a breve saranno disponibili. Ancora mancano giroconti con Rendimax, carta di credito e prepagata ma, la banca ha fatto sapere che oltre a ciò, tra non molto saranno disponibili anche bonifici SEPA e bonifici urgenti. Contomax è un conto corrente in grado di soddisfare le esigenze più comuni in quanto dispone di tutti gli strumenti tipicamente associati ad un conto corrente di tipo tradizionale ma, a differenza di questi, può offrire tassi di interesse decisamente più elevati. Il tasso base è pari all'1,50% ma vincolando le somme si può arrivare anche al 4,35%. Esistono diverse formule di investimento. La cosiddetta One vi permette di ottenere un rendimento del 3,50% sulle somme depositate che, tra l'altro, sono sempre disponibili prenotandone lo svincolo con 33 giorni d'anticipo. Le formule Now e Up, invece, vengono applicate ai depositi vincolati a un mese e fino a 2 anni con rendimenti che, come dicevamo, possono raggiungere il picco del 4,35%. Nel complesso si tratta di un prodotto unico nel suo genere, anche e soprattutto perché nasce come progetto collaborativo e perché è in continua evoluzione. Da seguirne sicuramente con attenzione l'evoluzione e lo sviluppo. <span style="color: blue;"><b>VOTO: <span style="color: #274e13;">6,5</span></b></span></div>
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