sabato 31 dicembre 2011

Informazioni sulle relazioni creditizie per valutare il merito dei clienti

Per una corretta valutazione del merito di credito dei clienti, banche e intermediari finanziari hanno bisogno di un numero sempre crescente di informazioni aggiornate (dette referenze creditizie) sui comportamenti finanziari dei clienti. Le referenze creditizie rappresentano il quadro sintetico della reputazione che il cliente ha presso le banche e gli intermediari finanziari e riflettono la sua correttezza nei rapporti di finanziamento: banche e intermediari ne tengono conto quando decidono se concedere o meno un prestito, un credito, un finanziamento, un mutuo. Le referenze sono positive quando i pagamenti delle rate o l'estinzione del debito sono state sempre regolari, o negative in caso di ritardi, morosità, insolvenze. I cattivi pagatori possono vedersi ridurre o negare nuovo credito. Poiché si tratta di informazioni delicate, la legge ha introdotto un codice di comportamento sottoscritto dalle associazioni degli operatori del credito (per esempio dall'Abi), che stabilisce le garanzie per i clienti e le procedure di trattamento dei dati. Se questo viene violato espone gli intermediari a sanzioni e anche al risarcimento del danno causato al cliente.

venerdì 30 dicembre 2011

Alla scoperta del TEGM

Il TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) è il tasso di interesse pubblicato ogni tre mesi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e, come previsto dalla legge sull'usura, corrisponde al valore rilevato ogni tre mesi dalla Banca d'Italia per conto del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il TEGM, che comprende commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, si riferisce agli interessi annuali praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari per operazioni della stessa natura (ad esempio, conti correnti, scoperti, fidi, prestiti, mutui). La classificazione delle operazioni per categorie omogenee, che tiene conto della natura, dell'oggetto, dell'importo, della durata, dei rischi e delle garanzie è effettuata ogni anno dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che affida alla Banca d'Italia la rilevazione dei dati. Per verificare se un tasso di interesse è usurario e, quindi, vietato, dal 14 maggio 2011 è stato fissato il limite oltre il quale gli interessi sono ritenuti usurari, calcolato aumentando il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) di un quarto, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. In precedenza, il tasso soglia oltre il quale scattava l'usura si determinava aumentando il TEGM del 50%. La Banca d'Italia emana le Istruzioni per la rilevazione del TEGM, che tengono conto delle caratteristiche tecniche delle diverse operazioni di finanziamento e, nell'ambito dei controlli di vigilanza, verifica che le banche e gli intermediari finanziari si attengano ai criteri di calcolo previsti dalle istruzioni e rispettino il limite delle soglie di usura. Le tabelle dei TEGM sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale, sui siti della Banca d'Italia e del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

giovedì 29 dicembre 2011

L'importanza del prospetto informativo

Il prospetto informativo è un documento molto importante, oltreché obbligatorio, con il quale un soggetto che intende offrire titoli, prodotti finanziari o strumenti di investimento (per esempio una società che offre le proprie azioni al mercato nel momento in cui si quota in Borsa) comunica all'Autorità di vigilanza (la Consob) e al mercato (risparmiatori compresi) le caratteristiche dell'operazione che vuole realizzare. Il prospetto informativo deve riportare tutte le informazioni sulla società che propone l'investimento e tutte le caratteristiche (legali, finanziarie, di costo, di rischio) che riguardano il titolo, il servizio o il prodotto finanziario offerto al pubblico. Deve essere preventivamente approvato dalle autorità di vigilanza per il settore al quale si riferisce (per esempio, la Consob per gli strumenti di investimento quali azioni, obbligazioni, quote di Fondi Comuni, Etf o Sicav) e va sempre consegnato al cliente prima dell'investimento in modo che questi possa comprendere correttamnente tutte le caratteristiche dell'operazione, i rischi e i possibili rendimenti.

mercoledì 28 dicembre 2011

Analisi del mercato dei mutui ipotecari

Il mercato dei mutui a fine 2011 e nel 2012 continuerà ad essere influenzato dai fattori che da sempre guidano il mercato. Innanzitutto le politiche di credito delle banche: dopo l'irrigidimento degli scorsi anni abbiamo assistito nel 2010 ad una graduale riapertura che è continuata anche nei primi mesi del 2011. E' auspicabile che questo approccio da parte delle banche continui anche in futuro. Il mercato sarà fortemente influenzato anche dai tassi finali che gli istituti di credito applicheranno ai prodotti di mutuo e che saranno discriminante per l'accesso al credito da parte delle famiglie. Tassi che dipenderanno a loro volta dai costi di approvvigionamento che gli istituti di credito sosterranno durante la provvista sul mercato dei capitali. Ad oggi, le attese sugli approvvigionamenti sono viste al rialzo rispetto al recente passato. Il fattore "prezzo" sarà condizionato anche dall'andamento dei parametri di riferimento ai quali, di solito, vengono indicizzati i prodotti di mutuo: stiamo parlando, in quest'ultimo caso, delle politiche monetarie che la BCE adotterà in merito al costo del denaro. Per quel che concerne l'andamento dei tassi, segnaliamo che i contratti futures sull'Euribor 3 mesi, con scadenza dicembre 2012, quotano poco sopra ad un tasso dell'1%. E' quindi intuibile l'aspettativa ribassista del mercato. Fiducia dei consumatori e andamento del ciclo economico sono altri fattori da cui l'andamento del mercato dipenderà e sui quali, al momento, permane un sentiment prudenziale.

martedì 27 dicembre 2011

Si sente spesso parlare di rating, ma cosa è?

Si sente spesso parlare di rating, ma cosa è? I telegiornali parlano di Spread, di Rating, di triple A e il cittadino, invaso di paroloni e tecnicismi appare disorientato e confuso, inerme ed in balia di fenomeni dei quali non riesce a percepire nè la natura, nè tanto meno la funzione economica. A tal fine è bene chiarire cosa sia il Rating e perché è tanto importante all'interno dello scenario economico attuale. Il Rating è una valutazione, formulata da un'agenzia privata specializzata, dell'affidabilità di una società che emette azioni od obbligazioni o di uno Stato o ente locale che emette titoli di debito pubblico quotati sui mercati finanziari. Il Rating fornisce agli operatori finanziari e ai risparmiatori un'informazione sul grado di rischio degli emittenti e riveste una grande importanza. L'assegnazione di un Rating agevola gli emittenti perché concorre a definire le caratteristiche del titolo, dunque il prezzo di collocamento. Per questi motivi, i soggetti che desiderano collocare titoli sui mercati finanziari sono indotti a richiedere una valutazione del loro merito di credito alle agenzie di Rating. In alcune situazioni le agenzie di Rating assegnano le loro valutazioni su decisione autonoma e non su richiesta dell'emittente. I Rating sono assegnati in base ad una scala di valori o graduatoria che contiene di fatto un giudizio sul grado di solvibilità dell'emittente; si parte da un Rating o giudizio di affidabilità massima, indicato di solito con la sigla AAA (rischio minimo), per poi scendere e per ogni grado di Rating inferiore il rischio aumenta. Maggiore è il grado di rischio di un titolo maggiore deve essere l'interesse pagato a chi lo compra. Le principali agenzie di Rating sono Standard & Poor's e Moody's, le uniche a fornire una gamma completa di valutazioni, differenziata sia per tipologia dell'emittente, sia per strumento finanziario.

lunedì 26 dicembre 2011

Cosa è il funding?

Cosa è il funding? Con il termine funding si intende la raccolta di denaro da parte di una banca, operazione che avviene attraverso vie differenti: con i depositi della clientela, con l'emissione di Bond, oppure facendosi prestare soldi da altre banche ricorrendo al mercato interbancario. Il costo della raccolta, cioè il tasso che si versa per ricevere fondi in prestito è fondamentale per la redditività di una banca e anche per determinare il prezzo al quale poi il denaro viene concesso alla clientela. Diversi indicatori segnalavano ancora nelle ultime settimane difficoltà per alcuni istituti europei nel reperire il denaro attraverso il canale interbancario. La Bce ha ripristinato i flussi di liquidità. Tutto questo bailamme, che al consumatore medio poco o nulla interessa ma che è, a ben vedere, un pilastro fondamentale per l'intera economia bancaria e non, inerisce la natura stessa dell'intermediazione. Perché le banche cercano denaro? Raccogliere e far girare il denaro è una funzione molto importante degli istituti di credito tanto quanto la protezione del denaro, la fornitura di prestiti alle imprese, ai privati e agli enti locali. Il margine di interesse, cioè fra quanto costa raccogliere e quanto si riesce ad ottenere prestando, costituisce una delle voci principali del conto economico. In questo momento particolare, le esigenze di patrimonializzazione hanno tempi molto ravvicinati. E' necessario un certo equilibrio fra la raccolta e gli impieghi, infatti, troppa raccolta rispetto agli impieghi può generare un disequilibrio di gestione. Non avere soldi da prestare, vuol dire perdere clienti. Aver preso troppi impieghi di prestito e non avere denaro è gravissimo per una banca. Più in generale, per l'intera economia, ridurre la capacità di prestito delle banche vuol dire non supportare imprenditori e famiglie in momentanea difficoltà.  Gli impegni di pagamento fra privati possono slittare o peggio non essere onorati. La crisi di un soggetto non solvibile alimenta la morosità di altri. Non avere soldi da prestare vuol dire, ad esempio, negare mutui e rendere, in tal modo, difficile o addirittura impossibile, acquistare o ristrutturare un immobile. In questo particolare momento storico, la crisi dei debiti sovrani di diversi Paesi europei ha innalzato i rendimenti dei titoli di Stato. Quindi anche gli altri soggetti in cerca di denaro devono corrispondere un interesse maggiore. Il peggioramento dei rating comporta anche che alcuni investitori istituzionali si tengano alla larga da diverse banche. Più concorrenti alla ricerca di denaro, meno investitori disposti a rischiare il proprio denaro, sfiducia nel futuro. Un mix che si trasferisce nei prezzi del denaro e dei rendimenti.

venerdì 23 dicembre 2011

Che differenza c'è tra bollo fisso e proporzionale?

Che differenza c'è tra bollo fisso e proporzionale? Tra il mare magnum delle norme partorite dal Governo ve ne è una che riguarda praticamente chiunque sia titolare di un conto corrente, bancario o postale non ha importanza, o abbia in portafoglio prodotti e strumenti finanziari di vario genere. In entrambi i casi si è soggetti al pagamento di un'imposta, definita bollo, ma non tutti sanno che esistono due tipi di bollo, quello fisso e quello proporzionale e che si applicano a seconda dello strumento finanziario posseduto. Vediamo di fare un minimo di chiarezza al riguardo partendo dal Bollo Fisso.

Iniziamo col dire che il Bollo Fisso riguarda tutti i conti correnti e depositi bancari e postali non rappresentati da strumenti finanziari. Vediamone ora i campi di applicazione a seconda del prodotto sottoscritto:

  • Conti correnti bancari e postali: per ogni estratto conto con periodicità annuale (ex articolo 13, comma 2-bis, Tariffa) se il cliente è una persona fisica paga 34,20 euro, altrimenti 100 euro l'anno.
  • Libretti di risparmio bancari e postali: per ogni rendiconto con periodicità annuale (ex articolo 13, comma 2-bis, Tariffa) se il cliente è una persona fisica paga 34,20 euro, altrimenti 100 euro (nota 3-bis). Se il cliente è persona fisica, limposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo è complessivamente inferiore a 5.000 euro. La comunicazione si considera in ogni caso inviata almeno una volta l'anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell'anno, l'imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato.
  • Conti di deposito: per ogni rendiconto o estratto conto (ex articolo 13, comma 2, Tariffa) per ogni esemplare 1,81 euro, quando la somma supera 77,47 euro. Contrattualmente riconducibili a un generico rapporto di deposito bancario. Si tratta di rapporti diversi dai conti correnti di corrispondenza e dai libretti di risparmio e, in quanto depositi bancari non rappresentati da strumenti finanziari, non sono nemmeno tassabili con bollo proporzionale. L'inquadramento precisato in passato dalle Entrate (risoluzione numero 15/2009) non sembra essere messo in discussione dalle novità introdotte dal DL 201 del 2011.
Il Bollo Proporzionale, invece, inerisce prodotti e strumenti finanziari, compresi i buoni postali fruttiferi ed esclusi i fondi pensione e sanitari. Anche in questo caso andiamo ad analizzare i campi d'applicazione di questa imposta a seconda del prodotto sottoscritto:

  • Azioni, obbligazioni, certificati, fondi, Etf, CW, derivati, Buoni postali fruttiferi: (nota 3-ter). Sono esenti i buoni postali fruttiferi di valore di rimborso complessivamente non superiore ai 5.000 euro.
  • Pronti Contro Termine: I Pct sono considerati due contratti distinti anche dall'amministrazione finanziaria (circolare 149/2000).
  • Gestioni patrimoniali: nel mandato l'intermediario gestore agisce in nome suo ma per conto del cliente.
  • Polizze vita finanziarie: Index linked, unit linked, polizze di capitalizzazione (ex articolo 13, comma 2-ter, Tariffa). Per ogni comunicazione relativa ai prodotti sopra elencati, sul complessivo valore di mercato o, in mancanza, sul valore nominale o di rimborso. Per l'anno 2012: 1 per mille annuo con un minimo di 34,20 euro e un massimo di 1.200 euro; a decorrere dal 2013: 1,5 per mille annuo, minimo 34,20 euro, senza tetto massimo. La comunicazione relativa a strumenti e prodotti finanziari, anche non soggetti all'obbligo di deposito, si considera in ogni caso inviata almeno una volta nel corso dell'anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. L'imposta è comunque dovuta una volta l'anno o alla chiusura del rapporto. Se le comunicazioni sono inviate periodicamente nel corso dell'anno, l'imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato.

giovedì 22 dicembre 2011

Prestito Superflash di Intesa Sanpaolo

Prestito Superflash di Intesa Sanpaolo è un prodotto molto conveniente dedicato ai giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni. Il finanziamento è a tasso fisso e non prevede spese di istruttoria, di gestione della pratica, di incasso rata o per comunicazioni di legge, né l'addebito dell'imposta di bollo. E' flessibile, dal momento che si può saltare il pagamento di una rata per ogni anno di ammortamento, senza costi aggiuntivi, semplice da richiedere: l'esito della domanda viene comunicato in breve tempo, senza obbligo di giustificativo di spesa. Un prodotto che Intesa Sanpaolo dedica ai giovani, Offerta Superflash, prevede una serie di sconti, promozioni e condizioni agevolate sull'acquisto di altri prodotti della banca oltre a modalità di comunicazione che parlano il loro stesso linguaggio (ad esempio: sito internet costruito sui bisogni dei giovani, filiali dedicate, pagina Facebook). L'importo massimo finanziabile è pari a 30.000 euro e il piano di ammortamento (a tasso fisso TAN 7,50% e Taeg 7,80%) può avere una durata massima di 6 anni. E' obbligatorio avere un conto corrente presso Banca Intesa Sanpaolo. A titolo meramente esemplificativo, un prestito di 15.000 euro, da rimborsare in 60 rate mensili, prevede il pagamento di una rata di circa 300 euro (fatta salva la rata comprensiva degli interessi di preammortamento che ammonta a 396 euro circa). L'esborso totale in termini di interessi sarà, quindi, pari a circa 3.130 euro. VOTO: 6,5

Prestito Smart Genius di Unicredit Banca

Il prestito finalizzato Smart Genius di Unicredit Banca è un esempio di iniziativa promozionale innovativa realizzata da Unicredit e rivolta esclusivamente alla sua clientela. Grazie ad un accordo con Mercedes Benz, il cliente che desidera comprare una nuova Smart Genius può farlo ottenendo un prezzo molto competitivo, 11.900 euro per un valore commerciale di 14.000 euro. Inoltre, con l'attivazione del prestito personale e il possesso del conto corrente Unicredit, il cliente riceve da Mercedes Benz un bonus di 1.900 euro, pari all'anticipo obbligatorio fisso versato all'atto di acquisto. L'iniziativa è valida anche per chi non è correntista presso Unicredit Banca ma provvede ad aprire un conto Genius Smart prima dell'erogazione del finanziamento. (Verificare la disponibilità dell'offerta in concessionaria).

venerdì 16 dicembre 2011

Carta Kdue white del Banco Popolare

Kdue White è la carta prepagata con Iban in grado di offrire massima flessibilità di acquisto al cliente, in Internet e nei normali punti vendita. Grazie al sistema di pagamento contactless PayPass di Mastercard il cliente può pagare i propri acquisti presso i punti fisici aderenti avvicinando semplicemente la carta al lettore, senza strisciarla o inserire il Pin.Per importi inferiori ai 25 euro non è necessario nemmeno firmare la memoria di spesa a vantaggio ulteriore della semplicità e rapidità. In internet, il cliente può operare in completa tranquillità anche grazie all'innovativo servizio opzionale denominato Web Safe che permette di abilitare in modo selettivo gli acquisti sul web. A disposizione del cliente, diverse modalità per verificare i saldi e i movimenti effettuati: il servizio by Web (via internet), by Call (gratuitamente via telefono) o presso tutti gli sportelli automatici ATM del Gruppo Banco Popolare. Le spese di attivazione della carta sono pari a 10 euro una tantum. I limiti di utilizzo per acquisti e prelievi possono essere personalizzati in qualsiasi momento tramite i servizi by Web, by Call oppure in Filiale, per adattarli alle proprie esigenze. Il limite complessivo di utilizzo mensile, al momento dell'attivazione della carta è fissato a 3.000 euro e può essere aumentato fino a 5.000 euro. Il prelievo da sportelli ATM è pari ad un massimo di 250 euro (il limite può essere aumentato fino a 500 euro). I costi per la ricarica sono sempre pari a 1,50 euro, fatto salvo il servizio di ricarica online che ha un costo più contenuto e precisamente pari a 1 euro.

martedì 13 dicembre 2011

E-Postepay bancoposta l'evoluzione della carta Postepay

E-Postepay è l'evoluzione digitale della più classica carta prepagata che permetterà a Poste Italiane di esplorare le nuove forme di pagamento via web, tablet e Sim telefoniche ampliando l'offerta e-commerce. Si tratta di una carta virtuale e immateriale richiedibile direttamente online dal cliente attraverso pochi click nel portale dedicato e ottenibile, in tempo reale, senza doversi recare presso gli Uffici Postali. Dal momento di ricezione del numero di carta via email e dei codici di sicurezza via sms, il cliente è libero di fare acquisti sui siti e i portali web aderenti al circuito internazionale MasterCard in completa sicurezza. Alla semplicità di sottoscrizione si affianca la semplicità nell'utilizzo: le ricariche possono essere effettuate sul sito web, presso i 14.000 Uffici Postali presenti in tutta Italia, tramite gli Atm Postamat, attraverso la Sim Poste Mobile abilitata nei 24.000 punti vendita Sisal e nelle 10.000 tabaccherie abilitate. I costi di emissione e di attivazione della carta sono completamente gratuiti. La carta E-Postepay ha una consistenza massima di 1.000 euro, una durata di 2 anni dalla data di emissione ed un'operatività massima annuale di 2.500 euro. La carta è ricaricabile, al costo di 1 euro, in contanti presso tutti gli uffici postali, o sportelli ATM con Postamat o Postepay, tramite conto Bancoposta Online, tramite il conto Bancopostaclick e da Sim Postemobile. Al costo di 2 euro presso tutte le ricevitorie Sisal abilitate, e a 3 euro da tutti gli sportelli ATM Poste Italiane con carta di credito. Non è previsto nessun costo di emissione né di attivazione, né per i pagamenti, nè per il blocco. Ammonta a 1 euro la commissione per il rimborso e di 5 euro per la sostituzione con carta Postepay NewGift.

giovedì 8 dicembre 2011

Carta esperienza Italia 150 di Intesa Sanpaolo

Carta Esperienza Italia 150° è una carta multifunzione con opzione prepagata, pensata per coloro che vogliono vivere appieno le iniziative legate alla ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Il look&feel e il concept della carta è innovativo, coinvolgente e collegato a un ricco catalogo di promozioni e privilegi: a titolo di esempio, al cliente viene offerta la possibilità di acquistare contestualmente alla carta o in un momento successivo il pacchetto di "Esperienza Italia" che contiene il diritto di accesso a mostre nella città di Torino, biglietti a tariffa ridotta per un'ampia selezione di musei in tutta Italia, biglietti e abbonamenti per i teatri Regio e Stabile di Torino, la possibilità di accedere a uno sconto del 10% nei book shop così come tante altre offerte anche nei trasporti. Oltre ad essere un passepartout per tanti eventi, la carta attivata con funzione di prepagata permette di accedere a servizi tradizionali.

mercoledì 7 dicembre 2011

Carta Maestro e-commerce Bnl Bnp Paribas

Maestro e-commerce è la nuova funzionalità offerta ai titolari di carta Bancomat Bnl del Gruppo Bnp Paribas che consente di effettuare transazioni sicure di commercio elettronico con il circuito Maestro. Si tratta di un'innovazione radicale che sposta i tradizionali confini di prodotto, mettendo a disposizione dei clienti con carta Bancomat servizi propri di una carta di credito. Grazie al codice di 16 cifre riportato sul fronte della carta e al codice di sicurezza riportato sul retro, è possibile effettuare acquisti su tutti i siti internet che accettano il circuito Maestro. I pagamenti online sono garantiti dalla massima sicurezza grazie al servizio di protezione MasterCard SecureCode abbinato al già esistente strumento Pass Bnl. Ad ogni acquisto al cliente è richiesto l'inserimento di tutti i dati della carta oltre alla digitazione della password dinamica Otp generata dal Pass Bnl. La soluzione non è solo innovativa, ma anche conveniente. Infatti, la carta Bancomat con la nuova funzionalità è offerta senza alcun aumento di pricing.

martedì 6 dicembre 2011

Carta Nova Findomestic, la revolving tutto fare

Carta Nova Findomestic è la nuova carta revolving tutto fare di Findomestic Banca (Gruppo BNP Paribas) che mette a disposizione dei clienti una linea di credito (o fido) utilizzabile in tutti i negozi aderenti ai circuiti Visa e Mastercard.

Ma vediamo più nel dettaglio di che si tratta e, soprattutto, quali sono le caratteristiche salienti di questa carta revolving. Carta Nova Findomestic è dotata di un fido pari a 1.500 euro che vi consente di rimborsare i vostri acquisti, effettuati all'interno di un network di punti vendita selezionati (la carta è accettata anche da Mediaworld, Saturn, Bata, Athletes World, Toys), in tre rate mensili. Ogni volta che usate la carta potete decidere se rimborsare la somma utilizzata, in un'unica soluzione senza interessi (scadenza fine mese) o a rate mensili (scelta di credito) con un TAN fisso del 15,36% e un Taeg pari al 21,13% massimo. Ovviamente, trattandosi di una carta revolving, ad ogni utilizzo il plafond a disposizione diminuisce e, mana mano che avvengono i rimborsi, si ricostituisce. Carta Nova Findomestic è una carta abbastanza flessibile in quanto può essere utilizzata per fare acquisti nei negozi, per prelevare agli sportelli Bancomat, per effettuare shopping online e anche per ricevere in ogni momento una somma di denaro richiedendola via internet o per telefono. Carta Nova Findomestic è anche dotata di microchip e la password 3D secure è attivabile online per rendere ancora più sicuri gli acquisti effettuati sul web. La carta è dotata anche del codice di sicurezza CVC2/CVV2 (il CVV2/CVC2 è un codice di sicurezza a tre cifre stampato sul retro della carta di credito. Tale codice ci permette di verificare che l'utilizzatore sia effettivamente in possesso della carta usata per il pagamento. Tutte le carte MasterCard, sia di credito che di debito, sono sottoposte all'obbligo di riportare il CVC2 dal primo Gennaio 1997. Le carte Visa riportano il CVV2 dal primo Gennaio 2001). La carta è anche dotata di due numeri per effettuare gli acquisti e scegliere la modalità di rimborso. A tal fine, per rimborsare a rate gli acquisti online, è sufficiente inserire il numero di carta stampato in rilievo sul fronte e il CVC2/CVV2, invece, per rimborsare gli acquisti in un'unica soluzione, senza interessi, è sufficiente inserire il numero di carta stampato sul retro e il CVC2/CVV2. Carta Nova Findomestic prevede il pagamento di spese di tenuta conto pari a 3,99 euro mensili (addebitate solo nei mesi in cui il cliente ha dei rimborsi in corso), imposta di bollo su ogni estratto conto pari a 1,81 euro e un premio mensile di assicurazione pari, al massimo al 4,90% della rata (l'assicurazione è facoltativa). Tutti i movimenti della carta sono riassunti nell'estratto conto e, con il servizio gratuito denominato "Opzione Sms" sarete sempre aggiornati sulla disponibilità residua della carta e su tutti i movimenti di importo superiore ai 50 euro. Le rate di rimborso sono fisse e la modalità con cui effettuarle è a discrezione dei clienti che, qualora dovessero cambiare idea, hanno la possibilità di mutare il piano di rimborso chiamando direttamente il Centro Clienti Findomestic (numero verde 800.311.311, attivo 24 ore su 24). Carta Nova Findomestic non prevede alcuna quota associativa annuale, nessuna spesa di incasso rate, zero spese per l'emissione di una nuova carta, nessuna commissione per prelievi Bancomat, nessuna spesa per la richiesta di assegno o bonifico. A titolo meramente esemplificativo: per un utilizzo dell'importo totale del credito pari a 2.500,00 euro, in un'unica soluzione, con rimborso in 32 rate da 100 euro cadauna e una rata finale da 55,35 euro, l'importo totale dovuto dal cliente sarà pari a 3.255,35 euro, con un Tan fisso del 15,36% e un Taeg pari al 19,27%. Come tutte le carte revolving, anche la Carta Nova Findomestic si rivela alquanto esosa sotto il profilo degli interessi da pagare. Anche per importi inferiori non brilla certo per economicità. Per un utilizzo dell'importo totale del credito pari a 1.500 euro in un'unica soluzione, con una rata da 60 euro, il rimborso previsto è pari a 34 rate da 60 euro ciascuna più una rata finale da 20,09 euro. In tal modo, l'importo totale dovuto dal cliente ammonterà a 2.060,09 euro, con un Tan fisso del 15,36% e un Taeg del 21,13%. Da preferire per usi di piccola entità rimborsabili in un'unica soluzione, quindi senza dover corrispondere alcun interesse, Carta Nova Findomestic, sul lungo periodo, invece, offre prestazioni che meritano un'attenta riflessione da parte dei clienti sulla sua effettiva convenienza. Ben inteso, Carta Nova Findomestic è in linea con altri prodotti presenti sul mercato delle carte revolving, ma è proprio questo strumento che risulta particolarmente costoso per gli utenti, poiché i tassi applicati sono, per prassi, molto elevati. VOTO: 6

lunedì 5 dicembre 2011

Mutuo Merito Casa BCC

Il mutuo Merito Casa è un'interessante iniziativa nata dall'accordo tra BCC (di Busto Garolfo e Buguggiate) e l'associazione costruttori di Varese (Ance) che prevede l'offerta di un mutuo agevolato anche a tutti coloro che vogliono acquistare una casa ma non dispongono del necessario 20% per accedere al finanziamento. Il cliente concorda e blocca, con il costruttore, il prezzo dell'immobile e si rivolge alla banca per scegliere la formula di mutuo più adatta alle sue esigenze. Per un periodo che va da  2 a 4 anni, vive nella nuova casa versando al costruttore un affitto, che si trasformerà in risparmio: le rate accantonate, infatti, costituiranno il 20% di acconto sul rogito. Al termine del periodo scelto la casa diventerà di proprietà e inizierà il pagamento del mutuo. Un ulteriore vantaggio è che il cliente può usufruire della polizza assicurativa gratuita, offerta dalla BCC per la prima fase a copertura del rischio di insolvenza derivante dalla perdita del posto di lavoro.

domenica 4 dicembre 2011

Mutuo Natura MPS

Mutuo Natura fa parte del pacchetto di iniziative "Linea Ambiente" che MPS ha pensato per soddisfare l'interesse sempre crescente verso il mercato "ecologico". Il prodotto è un mutuo ipotecario destinato ai clienti che acquistano un immobile costruito con criteri di bioedilizia e/o ristrutturano un immobile di proprietà per il miglioramento dell'efficienza energetica e dell'impatto ambientale. Mutuo Natura presenta condizioni più contenute rispetto ai competitor, che offrono prevalentemente finanziamenti chirografari, e la partnership con gli Enti può contenere ulteriormente il costo finale per il consumatore. La possibilità di scegliere durate più lunghe (fino a 30 anni), poi, permette una compressione della rata e una più facile sostenibilità della stessa in sede di rimborso del debito.

venerdì 25 novembre 2011

Mutuo Mediolanum Freedom

Tra le soluzioni della linea Mutuo Mediolanum Freedom che Banca Mediolanum offre ai suoi clienti, il mutuo a tasso variabile e spread variabile è un prodotto al tempo stesso dinamico e innovativo. Dà al cliente il massimo della flessibilità, assicurando un'ampia libertà di scelta: durante il periodo di ammortamento, il cliente ha la possibilità di saltare la rata, cambiare la tipologia di piano, aumentare o ridurre la durata del mutuo. Questa soluzione prevede, inoltre, un meccanismo vantaggioso per cui, per tutta la durata del mutuo, all'aumentare dell'indice di riferimento, lo spread diminuisce automaticamente e senza necessità di rinegoziazione, per non comportare eccessivi aumenti dell'importo della rata. Non esistono, infine, costi aggiuntivi per chi volesse lasciare la banca o modificare le condizioni del Mutuo Freedom in base all'andamento della propria situazione finanziaria.

giovedì 24 novembre 2011

L'Fmi vara il Precautionary and Liquidity Line

L'Europa discute, l'America decide. Mentre l'Unione europea dibatte su come affrontare la crisi dei debiti sovrani, a Washington il Fondo Monetario Internazionale dà il via libera a un nuovo sistema per fornire liquidità a breve e in modo più flessibile in modo da rompere la catena del contagio. Nasce così Pll, Precautionary and Liquidity Line, una nuova linea di credito precauzionale e di liquidità. Si tratta di uno strumento che può essere usato in circostanze più ampie, anche come assicurazione contro shock futuri e come finestra di liquidità a breve termine. La nuova linea di credito è rivolta ai paesi con i fondamentali sani, lambiti dalla crisi e in momenti di stress. Un identikit molto simile a quello dell'Italia e anche della Spagna. I paesi che faranno uso del nuovo strumento, potranno chiedere fondi per sei mesi e per un massimo di 5 volte la propria quota annua di contributi al Fondo. In casi eccezionali la durata del prestito potrà durare fino a 24 mesi e la quantità di risorse potrà arrivare fino a 10 volte la propria quota. L'Italia, ad esempio, con la sua quota di 7,88 miliardi di diritti speciali di prelievo nel Fmi (pari a circa 12,3 miliardi di dollari) potrebbe chiedere 61 miliardi e mezzo di dollari da restituire in sei mesi. E poi, se le difficoltà dovessero permanere e se il Fmi lo ritenesse necessario, raddoppiare a oltre 120 miliardi di dollari. La nuova linea di credito va ad aggiungersi a quella introdotta ad agosto e di cui si era avvalsa solo la Macedonia: in questo caso si prevedeva che i fondi venissero tenuti come riserva dal paese beneficiario. La nuova linea invece consente che i fondi possono essere utilizzati immediatamente per far fronte alle proprie esigenze di finanziamento.

mercoledì 23 novembre 2011

Conto Youbanking del Banco Popolare

YouBanking è il conto corrente online, con canone gratuito, dedicato ai nuovi clienti. Il conto corrente consente di operare senza alcun costo aggiuntivo su tutti i canali (internet, smartphone, telefono, filiale), offrendo anche supporto diretto tramite un call center e un professionista in filiale. Grazie a bymobile, applicazione scaricabile, il cliente può accedere al proprio homebanking direttamente dal cellulare o da un tablet in totale serenità. Inoltre, grazie alla card di sicurezza che genera una password usa e getta ogni 30 secondi, è possibile operare online in condizioni di massima protezione. Il conto è attivabile direttamente dal sito internet dedicato alla linea di prodotti Youbanking (conto corrente, conto deposito, carta conto), attraverso il quale è anche possibile personalizzare la carta bancomat secondo il proprio stile.

Chi è il conciliatore bancario finanziario?

Chi è il conciliatore bancario finanziario? Si tratta di un'associazione specializzata nella soluzione delle controversie tra banca (o altro intermediario finanziario) e cliente che offre vari sistemi alternativi alla via giudiziaria.

I principali servizi offerti sono: 

  • la conciliazione;
  • l'arbitrato.
Il Conciliatore Bancario Finanziario gestisce inoltre l'Ombudsman - Giurì Bancario (che si occupa delle controversie che hanno per oggetto i servizi di investimento per montanti inferiori ai 100.000 euro).

La Conciliazione è un modo stragiudiziale per tentare di risolvere una controversia tra clienti e banche o altri intermediari finanziari. Le due parti affidano a un terzo indipendente, il conciliatore, il compito di agevolare il raggiungimento di un loro accordo, organizzando uno o più incontri per facilitare il confronto e trovare la soluzione del problema. La procedura di mediazione, che presso il Conciliatore Bancario Finanziario può essere attivata anche senza essersi già rivolti all'Ufficio Reclami della Banca,  si svolge in tempi rapidi e non si conclude con un giudizio, ma con un accordo fra le parti. In ogni caso, se l'accordo non viene raggiunto è sempre possibile chiedere l'intervento arbitrale (anche presso lo stesso Conciliatore Bancario Finanziario) oppure ricorrere al giudice civile.

Come si attiva il ricorso al servizio di conciliazione?

Si può richiedere al Conciliatore Bancario Finanziario di organizzare l'incontro di conciliazione inviando la domanda di mediazione, che trovate in calce a questo post, al seguente indirizzo: Conciliatore Bancario Finanziario - Via delle Botteghe Oscure, 54 - 00186 Roma

La segreteria del Conciliatore Bancario finanziario provvede a contattare la banca o l'intermediario e dà avvio alla procedura. Il procedimento si conclude al massimo entro 4 mesi dalla presentazione della domanda. I costi di attivazione della pratica ammontano a 40 euro più un importo che varia in funzione del valore della controversia.

L'arbitrato, invece, è una procedura diretta a chiudere una controversia con l'intervento di uno o più esperti, l'arbitro (o il Collegio arbitrale), cui viene affidato il compito di giudicare. L'arbitro non è un giudice ordinario, ma le parti, assistite dai propri legali, stabiliscono di sottoporgli la questione riconoscendogli il potere di decidere chi ha torto e chi ha ragione in una controversia. Si può, però, ricorrere all'arbitrato solo se espressamente previsto dal contratto relativo al tuo servizio, o se le parti sono d'accordo ad attivare tale procedura. Lettera Tipo Ricorso Ombudsman

lunedì 21 novembre 2011

Carta Alitalia di Intesa Sanpaolo

Carta Alitalia è la carta di credito di Intesa Sanpaolo co-branded associata al programma di fidelizzazione "Mille Miglia" del Gruppo Alitalia. La carta non solo premia i Sici Millemiglia che effettuano gli acquisti di ogni giorno con la carta tramite POS e che viaggiano con Alitalia, ma consente anche l'accesso ad un pacchetto di vantaggi esclusivi. Ad esempio, per ogni 1.000 euro spesi con la Carta Alitalia il cliente ha diritto a un e-Couponing con tre buoni sconto, può godere di una copertura assicurativa (protezione acquisti, infortuni, scippo/ aggressione allo sportello automatico) e può imbarcare un bagaglio in più rispetto alle normali condizioni di trasporto. E' possibile richiedere (a un canone scontato) una o più carte aggregate per i familiari per accumulare punti più velocemente. Se il cliente aderisce all'offerta entro il 31 novembre 2011 può beneficiare inoltre di uno sconto del 50% sul canone annuo della carta (pari a 72 euro).

domenica 20 novembre 2011

Carta Nova Findomestic

Carta Nova è la carta innovativa lanciata da Findomestic sempre nel rispetto del principio del Gruppo di sviluppare prodotti per un "Credito Responsabile". Operativamente, il titolare ha la possibilità di decidere ad ogni transazione (anche online) la modalità di rimborso che preferisce. La modalità di restituzione, che può essere selezionata grazie a due codici sulla carta, permette al cliente di scegliere tra: un rimborso a rate di importo costante o in un'unica soluzione senza interessi. La soluzione garantisce al cliente di poter gestire in modo autonomo, personalizzato e tramite un unico strumento il proprio universo di esigenze finanziarie. La linea di credito e la mensilità di rimborso collegate possono essere modificate facilmente contattando il centro clienti consentendo perciò al cliente di pianificare le spese e di tenere facilmente sotto controllo il budget familiare anche grazie ad un unico estratto conto. (Per approfondimenti vi rimandiamo alla lettura del post: Carta Nova Findomestic, la revolving tutto fare)

sabato 19 novembre 2011

Conto professionisti Cariparma

Conto Professionisti Cariparma è il conto riservato esclusivamente ai liberi professionisti, regolarmente iscritti all'albo, che, a fronte di un canone mensile di 8,50 euro, offre operatività illimitata, una carta Bancomat, una carta di credito (se utilizzata per almeno 5.000 euro all'anno) e il servizio di internet banking. Il Conto Professionisti fa parte del pacchetto Mondo Professionisti, offerta in grado di soddisfare appieno le esigenze del target attraverso un mix di prodotti bancari completi e innovativi (conto corrente e servizi correlati, gamma di finanziamenti flessibili e dinamici) e di prodotti extrabancari interessanti, ad esempio una partnership con Vodafone consente di contattare la banca 24/7 con Samsung Galaxy Tab, offerto ad un prezzo vantaggioso.

martedì 15 novembre 2011

Chiarimenti sulla nuova aliquota del 20% sul conto corrente

L'articolo 2 commi 6 e 7 del Decreto Legge 138/2011, che entrerà in vigore il prossimo primo gennaio 2012 prevede che, la nuova aliquota del 20% prevista per le rendite finanziarie si applica agli interessi dei conti correnti bancari e postali divenuti esigibili dal 1° gennaio 2012. Gli interessi sui conti correnti bancari e postali diventano esigibili dalla data in cui, venendo accreditati sul conto, il loro ammontare può essere effettivamente utilizzato dal correntista per pagamenti e prelievi. Questo momento coincide con la data in cui gli interessi sono registrati sul conto, data che, a sua volta, coincide con l'ultimo giorno del periodo di capitalizzazione degli interessi. Si ritiene, quindi, che gli interessi del secondo semestre 2011 continueranno ad essere tassati al 27% in quanto accreditati entro il 31 dicembre 2011.

lunedì 14 novembre 2011

Genertel lancia Genertel Visa, una innovativa carta di credito

"Genertel Visa" è la nuova carta di credito lanciata per i propri clienti da Genertel, l'assicurazione online del gruppo Generali. Il prodotto consente di pagare le polizze Genertel e il prodotto vita denominato "Casomai" di Genertellife in 10 rate mensili a tasso zero, senza costi di emissione o canone, spese di invio estratto conto e commissioni carburante. Acettata in oltre 600.000 punti vendita in Italia e 20 milioni in tutto il mondo, la carta di credito è stata sviluppata in collaborazione con Consel, società di credito al consumo appartenente al gruppo Banca Sella e per il 32,5% da Alleanza Toro (gruppo Generali). Può essere utilizzata per ogni tipo di acquisto sia come carta di credito a saldo, sia come carta rateale (con una telefonata è possibile passare da una modalità all'altra senza alcun costo aggiuntivo). Per richiedere Genertel Visa è sufficiente un documento d'identità, le coordinate bancarie del conto corrente di addebito, andare sul sito della compagnia, entrare nella sezione dedicata, denominata "come richiederla", seguire le istruzioni indicate e, infine, inviare tutta la documentazione a Consel.

Tassazione buoni fruttiferi postali

Per i Buoni fruttiferi postali gli interessi continuano ad essere tassati secondo i regimi vigenti in relazione alla data di emissione. Non sono, quindi, interessati dalla nuova tassazione prevista per le rendite finanziarie. In particolare, ai Buoni fruttiferi postali, se emessi a partire dal 1° gennaio 1997, si applica l'imposta sostitutiva del 12,5% prevista dal Decreto Legislativo 239/1996, mentre a quelli emessi precedentemente (ma successivamente al 20 settembre 1986) viene applicata la ritenuta alla fonte prevista dalla previgente normativa. La ritenuta è applicata nella misura del 6,25% per i buoni emessi nel periodo che va dal 21 settembre 1986 al 31 agosto 1987 e nella misura del 12,5% per le emissioni successive. Le emissioni precedenti al 21 settembre 1986 sono, invece, del tutto esenti da ritenuta. I Buoni fruttiferi postali, infatti, sono ricompresi tra le obbligazioni e gli altri titoli pubblici di cui all'Articolo 31 del Dpr 601/73 (risoluzione 58/E del 2000; si veda anche la circolare Abi, serie tributaria numero 13 del ° aprile 1997). Il provvedimento (Articolo 2 commi 6 e 7 DL 138/2011), la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2012.

Conto Easy freedom professional di Banca Mediolanum

Easy Freedom Professional è il conto corrente dedicato ai liberi professionisti, che abbina alla principale operatività bancaria un servizio di investimento sulla polizza vita Mediolanum Plus. La Polizza è gratuita e, grazie ad un meccanismo automatico di prelievi e versamenti con il conto, offre una remunerazione elevata (2,08% netto garantito) sulle somme oltre i 15.000 euro. Le somme remunerate sono immediatamente disponibili per l'operatività corrente del cliente. Il conto Easy Freedom Professional, inoltre, presenta un canone gratuito in presenza di una giacenza media complessiva superiore a 15.000 euro o di un patrimonio gestito superiore a 30.000 euro. Easy Freedom Professional offre anche gratuitamente MyTrade, il servizio di Trading online. Il conto include operazioni illimitate, una carta Bancomat, il servizio di internet e phone banking e la possibilità di agganciare il servizio POS.

martedì 8 novembre 2011

Conto Facile Intesa Sanpaolo

Conto Facile è il nuovo conto di Intesa Sanpaolo che, grazie alla sua struttura modulare, consente a ciascun cliente la massima personalizzazione del proprio conto sottoscrivendo solo i prodotti realmente corrispondenti alle proprie necessità. Presenta, inoltre, un canone mensile omni-comprensivo, in modo che il cliente possa avere la chiara percezione dei costi da sostenere ogni mese relativamente a tutti i prodotti e servizi sottoscritti. A fronte di un canone di 4 euro, il conto offre operazioni illimitate su tutti i canali, carta Bancomat e servizio di Internet Banking. Per i clienti con meno di 26 anni, invece, il canone è sempre gratuito. Infine, è possibile beneficiare di un sistema premiante di promozioni e sconti per ridurre il canone del conto e quello dei singoli prodotti e servizi aggiuntivi.

domenica 6 novembre 2011

Nasce easy credit di Arena Broker

Arena Broker, in collaborazione con la Banca Popolare di Verona - S. Geminiano e San Prospero (gruppo Banco Popolare) ed Euler Hermes Siac (gruppo Allianz), ha elaborato Easy Credit, un prodotto bancario-assicurativo che ha l'obiettivo di agevolare le Pmi nell'accesso al credito. Destinata ai clienti della Banca Popolare di verona, la polizza ha lo scopo di agevolare l'anticipo fatture concesso dalla banca e copre il rischio di mancato pagamento. L'iniziativa è stata presentata da Carlo Luciano Tonet, amministratore delegato di Arena Broker, Leonello Guidetti, direttore generale della Banca Popolare di Verona - S. Geminiano e San Prospero, e Massimo Falcioni, direttore centrale di Euler Hermes Siac. Arena Broker , nata nel 1990 su iniziativa della famiglia Galbusera di Verona, fa parte del gruppo Banco Popolare ed è partecipata da imprenditori e professionisti del settore assicurativo. Opera prevalentemente nel settore middle corporate e affinity group. La sua clientela business è costituita da circa 2000 aziende, alcune di grandi dimensioni, presenti nei territori di attività, cioè nel Nord Italia e in Toscana. Ha sedi oltre che a Verona, anche a Milano, Lucca, Nuoro, Treviso, Padova, Bologna, Cremona e Imola. Nel 2001 ha ottenuto la certificazione Iso e nel 2010, unica azienda nel settore dei servizi assicurativi e finanziari, e con oltre 16 in Italia, ha ottenuto 400 punti nella valutazione del modello Efqm (european foundation for quality management), principale organismo valutativo europeo.

lunedì 31 ottobre 2011

Conto Revolution più Bnl Bnp Paribas

Il conto Bnl Revolution Più prevede un canone gratuito, se si opera attraverso i canali evoluti, o un canone di 6,90euro nel mese in cui si effettuano eventuali operazioni allo sportello. Per clienti con meno di 27 anni, invece, il canone è sempre gratis. Il conto Bnl Revolution Più, inoltre, comprende operatività illimitata, una carta Bancomat, una carta di credito (gratuita per il primo anno), il servizio di internet banking e prezzi vantaggiosi per ulteriori prodotti e servizi, nonché l'offerta gratuita delle spese d'istruttoria per il prestito personale.

Conto DB partner studenti Deutsche Bank

Db Partner Studenti è il conto corrente dedicato a tutti gli studenti universitari che hanno bisogno di ridurre al massimo le proprie spese mensili, infatti ha canone gratuito e include anche la carta Bancomat e il servizio di Internet e phone banking. E' possibile richiedere l'attivazione del conto corrente direttamente online e scegliere se appoggiare il conto corrente su uno specifico sportello Deutsche Bank vicino alla propria abitazione oppure se essere seguito completamente online dallo Sportello Virtuale Deutsche Bank. Inoltre, per tutti i correntisti e titolari di un prodotto di investimento Deutsche Bank, è possibile partecipare al Db Talent Award, un'iniziativa dedicata agli studenti universitari che si laureano con 100 e lode, tramite cui è possibile vincere un premio di 500 euro erogato sotto forma di buoni acquisto.

giovedì 27 ottobre 2011

I want tubì di Ubi Banca, il conto per ragazzi dai 13 ai 17 anni

I Want Tubì è l'innovativa offerta riservata ai ragazzi tra i 13 e i 17 anni, che prevede prodotti e servizi studiati appositamente per questo segmento di clientela, presentati attraverso un apposito sito internet giovane e innovativo. Il conto I Want Tubì è completamente gratuito e comprende una carta Bancomat, per poter effettuare prelievi e acquisti sicuri in Italia, online e durante le vacanze all'estero, e il servizio di Internet Banking "Qui Ubi Informativo", per il controllo di tutte le spese. Il Bancomat, inoltre, è dotato dell'innovativa funzione ON/OFF che consente di attivare e disattivare la carta in qualsiasi momento, a seconda delle necessità. Il conto I Want Tubì offre anche una remunerazione al tasso creditore lordo dell'1%. L'adesione all'offerta consente, inoltre, di accedere ad un vero e proprio mix di opportunità, grazie alla collaborazione con partner e marchi di interesse per il target, offrendo concorsi con ricchi premi e la possibilità di essere selezionati per una borsa di studio.

mercoledì 26 ottobre 2011

Conto Be1, il conto corrente dedicato ai giovani

Conto Be1, della Banca Popolare di Milano, è un conto corrente innovativo destinato ai giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni. Prevede un canone vantaggioso (gratuito dai 18 ai 26 anni e di 2 euro dai 27 ai 30 anni), carta Bancomat e servizi di internet e phone banking. Il conto include Be1 save, l'esclusivo servizio di accantonamento che consente di far fruttare i risparmi in modo libero, sicuro e senza rischi, incentivando i giovani al risparmio. Il cliente, infatti, può mettere da parte la somma desiderata oppure predisporre trasferimenti periodici, gestendo tutto in completa autonomia grazie al servizio di Internet Banking. Conto Be1 è parte della linea prodotti Be1, specificatamente studiata per soddisfare tutte le esigenze di studenti e giovani lavoratori, che include Be1 start, il prestito che aiuta a sostenere i costi per lo studio o per l'avvio di un'attività lavorativa, Be1 home, il mutuo conveniente per la prima casa, Be1 money, il piano di accumulo in fondi, e Be1 future, il fondo pensione per la sicurezza del domani.

lunedì 24 ottobre 2011

Prestito Pronto tuo web di Banca Sella

Banca Sella offre, esclusivamente online e in collaborazione con Consel SpA, Pronto Tuo Web, un prestito "comodo" e conveniente dedicato a tutti i clienti titolari di un conto corrente WebSella.it, che possono richiedere un importo massimo di 30.000 euro per finanziare qualsiasi esigenza. Il prestito Pronto Tuo Web è veloce e comodo da richiedere dal momento che tutte le operazioni sono svolte online: una volta inoltrata la domanda, l'esito per la richiesta di Pronto Tuo Web viene comunicato al cliente entro 24 ore lavorative. A questo si aggiungono condizioni economiche vantaggiose: zero spese di gestione rata, zero costi per le comunicazioni periodiche e zero commissioni di istruttoria della pratica. Pronto Tuo Web è un prestito rateizzabile da un minimo di 6 a un massimo di 120 mesi, TAN 8,40% e TAEG 14,62%. Un prestito di 5.000 euro, rimborsabile in 36 rate mensili da 157,65 euro, ad esempio, verrebbe a costare complessivamente 5.690,02 euro. VOTO: 7

mercoledì 19 ottobre 2011

Progetti di social housing finanziati dal fondo Marche e Umbria

Il fondo Marche e Umbria, innovativo perché destinato a finanziare piccole operazioni di housing sociale di medi comuni è stato istituito dai 12 promotori (costruttori, cooperative abitazione, imprese di servizi e cooperative sociali, riunite in un contratto di rete del 2011). E' il primo fondo promosso dai promotori uniti su un progetto immobiliare. Il fondo ha messo insieme una rete di progetti nelle Marche, 25 interventi di social housing per 400 alloggi in 15 comuni, e sei strutture socio-sanitarie assistite per gli anziani da costruire entro la primavere del 2015. Il mix residenze assistite e case rende più che il solo social housing. La dotazione del fondo è di circa 100 milioni, tra aree in sviluppo e immobili finiti, cofinanziato dal Cdp investimenti sgr per 20 milioni, promotori e investitori istituzionali 30 milioni, il resto debito. Il fondo è stato già deliberato il 19 luglio in via preliminare da Cdp investimenti sgr. Apre la strada a iniziative analoghe per realtà abitative che non hanno una dimensione di città metropolitana. Praticamente è un nuovo modello di puro social housing a locazione a lungo termine (Rsa 25%), locazioni a riscatto con prelazione (51%) e vendite convenzionate 25% degli alloggi previsti dall'operazione. Gli alloggi sparsi sul territorio sono messi in rete per i servizi: controllo sul risparmio energetico, servizi socio-sanitari che possono essere erogati dalle rsa, assistenza domiciliare. Servizi messi in rete con una piattaforma domotica brevettata che comunica con le diverse forme di tlc che possono essere immesse in un appartamento, e l'innovazione passa sul nuovo gateway che può essere implementato all'infinito.

La casta esentata dai tagli

Il prelievo dagli stipendi di ministri e sottosegretari era soltanto uno scherzo. Adesso, infatti, una nota del Tesoro ne autorizza la restituzione.

Questo blog tratta argomenti di natura diversi rispetto a questo, ma ritengo fosse doveroso far da cassa da risonanza ad un articolo pubblicato stamane sul quotidiano economico, giuridico e politico "Italia Oggi", di cui riporto integralmente uno stralcio. L'articolo, realizzato da Antonio G. Paladino, provoca un senso di profonda indignazione, soprattutto per l'escamotage legale utilizzato al fine di sfuggire alla scure dei tagli.

"La casta si salva di nuovo dai tagli. Ci ha pensato il Ministero dell'Economia. In una nota, di cui Italia Oggi è in possesso, ha spiegato che il taglio del 5% per i redditi sopra i 90.000 euro, e quello del 10% per quelli sopra i 150.000 euro, valgono per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, ma non per ministri e sottosegretari. Siccome ricoprono cariche politiche, e non sono titolari di un rapporto di lavoro dipendente, a loro non si applicano i tagli disposti dall'articolo 9, comma 2 della manovra correttiva del 2010. Perciò sarà rimborsato, nella mensilità di novembre, quanto già trattenuto".

Tutto legale, dunque, ci mancherebbe altro, ma l'amaro in bocca resta ed è tanto.


martedì 18 ottobre 2011

Isee e cedolare secca

L'opzione della cedolare secca condiziona i redditi da dichiarare ai fini Isee. Dal prossimo anno coloro che hanno optato per il pagamento delle imposte sugli affitti degli immobili locati a fini abitativi, scegliendo la cedolare secca, dovranno indicare nella Dichiarazione sostitutiva Unica da presentare ad un Caf per ottenere la certificazione Isee, anche l'intero canone d'affitto contrattualmente previsto. Il regime della cedolare secca consente di pagare un'imposta in percentuale fissa del 21% o 19%, in sostituzione dell'Irpef e relative addizzionali, calcolata sul canone di affitto senza alcun abbattimento. I redditi dei fabbricati per i quali si è scelto il regime della cedolare secca non partecipano alla determinazione del reddito complessivo Irpef. Ai fini Isee dovrà essere indicato l'intero canone di affitto. In questo modo, a parità di altre condizioni, se si sceglie il regime della cedolare secca, da un lato si pagheranno meno imposte, dall'altro il rischio è quello di pagare maggiori tasse universitarie, perdere il diritto al bonus gas o al bonus elettrico, e altre agevolazioni.

Detraibilità mutui misti

Nei casi, molto frequenti, di mutui misti, stipulati sia per l'acquisto che per la ristrutturazione dell'immobile, è possibile ricorrere ad un'autodichiarazione finalizzata a ripartire l'importo del mutuo tra le diverse finalità. Questo per non perdere il diritto alla detrazione fiscale relativa alla sola quota di mutuo, e quindi di interessi passivi, riconducibile all'acquisto dell'immobile.

Detrazione fiscale mutui negata alle forze armate

I contribuenti appartenenti alle forze armate che risultano essere proprietari, seppur in quota parte, di un'altra unità immobiliare di cui non possono disporre in quanto gravata da diritto di abitazione, non possono beneficiare della detrazione fiscale prevista per gli interessi passivi relativi al mutuo contratto per l'acquisto dell'abitazione principale. La detrazione spetta al personale delle forze armate in servizio permanente, per l'immobile costituente unica abitazione di proprietà, a prescindere dal requisito della dimora abituale.

domenica 16 ottobre 2011

Detrazione interessi mutuo in caso di separazione

Gli interessi passivi sul mutuo ipotecario stipulato per l'abitazione principale da entrambi i coniugi comproprietari dell'immobile, possono essere detratti interamente dal coniuge che, a seguito di separazione, è diventato proprietario esclusivo dell'immobile. La condizione è che si sia accollato le residue rate di mutuo, ancorché non sia intervenuta alcuna modifica del contratto stipulato con l'istituto di credito erogante, e che pertanto continua ad essere cointestato ai coniugi. L'accollo deve essere formalizzato con atto pubblico o con scrittura privata autenticata, e le quietanze relative al pagamento degli interessi devono essere integrate dall'attestazione che l'intero onere è stato sostenuto dal coniuge proprietario, anche per la quota riferita all'ex coniuge. L'altro coniuge, seppure anch'esso titolare del contratto di mutuo, avendo ceduto l'immobile, non ha diritto alla detrazione degli interessi.

sabato 15 ottobre 2011

Detraibilità mutuo a seguito decesso

Il coniuge superstite può usufruire della detrazione degli interessi passivi e oneri accessori relativi al mutuo ipotecario contratto per l'acquisto dell'abitazione principale di cui è contitolare insieme al coniuge deceduto. A tal fine il contribuente, sempre che sussistano gli altri requisiti per poter esercitare il diritto alla detrazione fiscale, deve regolarizzare l'accollo del mutuo. L'amministrazione finanziaria ritiene che l'agevolazione può essere riconosciuta agli eredi anche nel periodo che precede la regolarizzazione del contratto di mutuo con l'Istituto di credito erogante.

martedì 11 ottobre 2011

Finanziamenti per i disabili dal Ministero delle Pari Opportunità

E' di 5350 milioni di euro l'ammontare delle risorse destinate a due avvisi pubblicati dal Dipartimento delle Pari Opportunità per interventi rivolti all'affermazione delle pari opportunità per le persone disabili. Il primo avviso, cui sono riservati 350 mila euro, prevede l'assegnazione di contributi, a favore di studiosi laureati con disabilità, inseriti in percorsi di ricerca ufficiali, a titolo di rimborso spese sostenute per l'acquisizione di attrezzature specialistiche o materiale didattico differenziato (scadenza : 14 ottobre 2011). Il secondo avviso, pari a 5 milioni di euro, intende finanziare progetti diretti a valorizzare ed accrescere le capacità delle persone con disabilità attraverso la fruizione e la pratica delle discipline sportive e artistiche o mediante proposte a forte valenza culturale (scadenza: 28 ottobre 2011).

L'Olanda vieta i bonus ai dirigenti delle banche assistite. E l'Italia?

L'Olanda vuole mettere un freno alla politica dei mega bonus ai banchieri. Quelli, perlomeno, che lavorano negli istituti salvati con i soldi pubblici. Un progetto di legge che va in questa direzione è già stato preparato. Se l'iniziativa andasse in porto, la decisione sarebbe retroattiva nel caso in cui le banche avessero ancora bisogno di essere sostenute prima dell'adozione della nuova normativa. Per i banchieri non è una sorpresa . I premi annunciati dalla direzione di Ing per il 2011 sarebbero stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L'istituto di credito ha rimborsato finora soltanto metà della somma avuta dal Governo: in tutto 10 miliardi di euro concessi a fine 2008. E pensare che il direttore generale Jan Hommen avrebbe voluto concedersi, alla faccia dei contribuenti olandesi, 1,25 milioni di euro di bonus per l'anno in corso, altre al suo salario annuale di 1,35 milioni di euro. Alla fine, per questioni di immagine, ha preferito rinunciare. I deputati di sinistra hanno parlato di bancarotta morale. Ma c'è anche chi ha deciso di dare il buon esempio. Gerrit Zalm, ex ministro delle finanze e direttore generale di Abn Ambro-Fortis, banca nazionalizzata durante la crisi, aveva preteso dai suoi quadri che restituissero i 67 milioni di euro distribuiti sotto forma di premi nel 2008. Tutt'altra musica per il numero uno di Ing, che si è concesso un aumento del 46% nel 2009 e del 2% l'anno scorso. Pochi mesi fa i 27 paesi dell’Unione Europea e l’Europarlamento hanno trovato l’intesa per introdurre una stretta sui bonus incassati dai banchieri a partire dal 2011. L’annuncio è arrivato proprio dall’Europarlamento che in un comunicato ha sottolineato che il tetto ai bonus dei manager del settore finanziario è la prima iniziativa a livello mondiale per calmierare le retribuzuioni milionarie dei banchieri. In buona sostanza, le nuove regole avrebbero dovuto prevedere che la componente cash dei bonus e incentivi sarebbe stata al massimo il 30% del totale e il 20% per importi molto elevati. I bonus inoltre avrebbero dovuto essere legati alla remunerazione fissa e ogni banca avrebbe dovuto stabilire il tetto massimo delle retribuzioni sulla base delle linee guida definite dall’Unione europea per contribuire a ridurre il ruolo sproporzionato giocato dai bonus nel settore finanziario. In Italia, i bonus dovrebbero essere collegati all’effettivo benessere economico del singolo ente bancario, punto da sempre caro al ministro Giulio Tremonti. Ma se questo è l'auspicio, non si capisce perché istituti di credito con i conti in rosso, o che versano in situazione di grave dissesto finanziario, o ancora che perdono punti su punti in Borsa, elargiscano bonus milionari ai propri manager che, è bene ricordarlo, determinano in proprio l'ammontare del bonus, nella stragrande maggioranza dei casi.

sabato 8 ottobre 2011

Cosa sono i longevity bond?

I longevity bond sono titoli obbligazionari sottoscritti da chi deve erogare rendite pensionistiche, innanzitutto fondi pensione. Ad emettere questi titoli sono soggetti sovranazionali (talvolta in collaborazione con istituti di credito) che costruiscono ed emettono i longevity bond in base alle esigenze dei sottoscrittori. Strumenti, dunque, su misura e dalla durata variabile (in genere tra i 10 e i 20 anni), che producono ogni anno una cedola variabile indicizzata alla sopravvivenza delle coorti (generazioni) di pensionati, destinatari delle prestazioni previdenziali del fondo pensione. In altre parole, la cedola erogata dal bond copre l'eventuale esborso suppletivo che il fondo deve sostenere, nel caso in cui i suoi pensionati vivano più a lungo di quanto previsto al momento della loro quiescenza. In questo modo il longevity bond rappresenta uno strumento di copertura (hedge) del longevity risk, che viene trasferito a uno strumento finanziario costruito da un emittente esterno. Secondo i maggiori esperti, il longeviti risk è superiore al rischio mortalità: i progressi della medicina, cioè, sono più forti dell'occorrenza di eventi individuali o collettivi che determinano il decesso dei soggetti.

giovedì 6 ottobre 2011

Credito alle imprese, siglato accordo Confindustria - Bnl

Favorire le reti di imprese attraverso un migliore accesso al credito da parte delle aziende a vantaggio della capitalizzazione e dell'internazionalizzazione. Questo è l'obiettivo principale dell'accordo siglato tra Confindustria e Bnl, che segna l'inizio di un percorso che promuove, tra le singole imprese, la collaborazione nella rete, premiandole con forme di credito alternative. Le imprese che si uniscono in una rete, infatti, sono più competitive e possono ottenere più attenzione dalla banca in un periodo critico, come quello attuale. "Sono molto felice per la firma di questo accordo", ha commentato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, "perché la mission di RetImpresa è quella di essere supporto vero per la promozione del lavoro delle reti di imprese". "Questo accordo", ha detto il presidente di Bnl, Luigi Abete, "è frutto di lavoro, analisi e approfondimento. Portiamo un prodotto fatto da una banca per le imprese; il paese reale lavora per favorire lo sviluppo".

mercoledì 5 ottobre 2011

Deutsche Bank in crisi non raggiungerà gli obiettivi prefissati

Allarme utili per Deutsche Bank. L'istituto di credito ha annunciato che non raggiungerà i profitti prefissati quest'anno, per colpa della crisi. "A causa delle turbolenze finanziarie in corso", afferma la banca, "i nostri obiettivi di utile programmati prima delle tasse di 10 miliardi di euro, derivanti dal nostro core business, non saranno raggiungibili nel 2011". "L'intensificazione della crisi del debito europeo", ha detto l'a.d. Josef Ackermann, "sta comportando forti incertezze nel terzo trimestre e quindi a una significativa riduzione delle entrate e dei volumi". Per questo, la banca prenderà in considerazione controlli aggiuntivi sui costi, oltre a quelli già adottati e ridurrà il personale di oltre 500 unità. "Gli esuberi", ha specificato la banca, "saranno decisi soprattutto al di fuori della Germania". Inoltre Db farà svalutazioni contabili per 250 milioni, ma come ha detto l'a.d., "resteremo in profitto nel quarto trimestre e ci aspettiamo un robusto livello degli utili nel 2011".

mercoledì 28 settembre 2011

Se il valore del mutuo è basso rispetto a quello della casa le banche offrono spread migliori

Le banche stanno rispondendo all'aumento delle tensioni finanziarie ritoccando al rialzo gli spread, quella componente decisa dall'istituto di credito che, unita all'indice interbancario (Euribor o Bce per i mutui variabili o Eurirs per i mutui a tasso fisso) determina il tasso di interesse pagato sul mutuo. Ormai si possono contare sul palmo di una mano le banche che offrono spread molto contenuti (dall'1% all1,2%). In molti casi si parte dalla soglia dell'1,5%. Oltre alla contrattazione, ci sono altri modi per provare ad arginare lo spread. Tra questi c'è il Loan to value (Ltv), ovvero il valore del mutuo in reloazione al valore dell'immobile. Valore che, per legge, in tema di mutui fondiari, non può superare la soglia dell'80% (per finanziare la parte eccedente la banca è obbligata a sottoscrivere una polizza assicurativa). La regola generale è: più è basso il Loan to value minore dovrebbe essere, a livello teorico, lo spread applicato dalla banca, in quanto il rischio dell'operazione è naturalmente inferiore rispetto a un mutuo di ammontare più elevato. Tra gli istituti bancari che applicano questa regola ad arte c'è, ad esempio, Webank che, per richieste entro il 70% del valore dell'immobile applica spread che oscillano tra l'1% e l'1,3% (in funzione dell'importo) mentre su loan to value superiori alza lo spread fino all'1,4%. Applica la regola del loan to value anche Banca popolare di Vicenza: per richieste entro il 60% del valore dell'immobile lo spread oscilla nel range 1,6%-1,7%. Arriva all'1,8% sulla base di un Ltv superiore. Banco popolare calcola uno spread nella fascia 1,5%-1,8% su loan to value inferiori al 70%, si spinge invece fino al 2% per Ltv superiori. Il loan to value non è tuttavia l'unico fattore su cui il mutuatario può lavorare per ridurre lo spread. Molti istituti, infatti, riducono lo spread in funzione della somma richiesta, non perdendo di vista ovviamente la soglia dell'80% del loan to value. Più è alta la somma richiesta minore è lo spread. IngDirect, ad esempio,  su importi superiori a 175.000 euro, parte da spread dell'1,1% mentre su cifre sotto questa soglia non scende sotto l'1,25%. Quella dei 175.000 euro è la stessa soglia utilizzata da Webank per far scattare lo spread dall'1%.

lunedì 26 settembre 2011

Titoli e libretti al portatore, cosa fare?

Con la manovra d'agosto, nuove restrizioni sono entrate in vigore anche per i libretti di deposito al portatore, siano essi bancari o postali, così come per qualsiasi altra categoria di titoli al portatore, in euro o in valuta estera (ad esempio gli assegni). Innanzitutto scatta il divieto di trasferimento a qualsiasi titolo tra soggetti diversi di questi libretti al portatore, quando il valore dell'operazione, anche frazionata, è pari o superiore a 2.500 euro. Inoltre, da venerdì 30 settembre, il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 2.500 euro. Finora il tetto massimo era fissato a 5.000 euro. Tutti i libretti di deposito al portatore, siano essi bancari o postali, esistenti al 13 agosto, se hanno un saldo pari o superiore a 2.500 euro, devono essere estinti dal portatore. In alternativa, il loro saldo dev'essere riportato entro i 2.500 euro. E' bene ricordare che la violazione delle nuove norme, entrate in vigore lo scorso 13 agosto, fa scattare una sanzione pecuniaria variabile tra il 20% e il 40% del saldo del libretto. Dunque, nel caso in cui 5.000 euro non venissero ridotti a 2.500 euro, ci si potrà vedere comminata una multa compresa tra i 1.000 euro e i 2.000 euro.

venerdì 23 settembre 2011

Poste Italiane ha comunicato le modalità per la sospensione delle rate del mutuo

Poste Italiane ha comunicato le modalità per la sospensione delle rate del mutuo. 

La proroga della moratoria sui mutui interessa migliaia di mutuatari e Poste Italiane, potendo vantare uno dei prodotti più richiesti dal mercato, come il Mutuo BancoPosta, ha reso note le modalità secondo cui sarà possibile sospendere il pagamento delle rate del mutuo.

A partire dal 1° febbraio 2010 e fino al 31 gennaio 2012 Poste Italiane, a seguito dell’adesione di Deutsche Bank al "Piano Famiglie" ABI, offre ai titolari di Mutuo BancoPosta la possibilità di richiedere la sospensione della quota capitale delle rate di rimborso del mutuo.

La sospensione, ai sensi del Piano Famiglie, può essere richiesta dai mutuatari che abbiano questi requisiti minimi: un reddito imponibile non superiore a 40 mila euro annui e un mutuo di importo non superiore a 150 mila euro. Tale sospensione, applicabile per un periodo massimo di 12 mesi, è offerta ai clienti che sono stati interessati da uno dei seguenti eventi:

- Cessazione del rapporto di lavoro subordinato;
- Cessazione dei rapporti di lavoro di cui all'art. 409 n. 3 Codice Procedura Civile;
- Morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza;
- Sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni.

Gli eventi di cui sopra devono essersi verificati in un arco temporale compreso tra il 1 gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011.

Per richiedere la sospensione delle rate del tuo mutuo è necessario presentare la seguente documentazione presso qualsiasi Ufficio Postale abilitato alla vendita del Mutuo BancoPosta:

- copia dell’atto di mutuo per il quale si richiede la sospensione delle rate;
- copia della documentazione reddituale comprovante l’ultimo reddito imponibile di tutte le persone fisiche intestatarie del mutuo: Modello CUD o ultima dichiarazione dei redditi;
- documentazione specifica relativa all’evento che determina la possibilità di richiedere la sospensione del rimborso delle rate del mutuo.

giovedì 22 settembre 2011

La seconda moratoria sui mutui

88.000. Tante sono le persone che secondo gli ultimi dati diffusi da Unioncamere si ritroveranno, alla fine dell'anno, senza un posto di lavoro. La recessione, dunque, non è affatto finita, e la crisi fa sentire la sua morsa. Ed è proprio tenendo conto di questo difficile contesto congiuntorale che l'Associazione bancaria italiana (Abi), insieme alle associazioni dei consumatori, ha annunciato una proroga di sei mesi per la moratoria sui mutui prima casa. Vale a dire, quel provvedimento contenuto nel Piano Famiglie che consente di sospendere fino a 12 mesi il pagamento delle rate a fronte di eventi sfavorevoli, tra cui la cassa integrazione e la morte di un componente familiare percettore di reddito, oltre, appunto, alla perdita del posto di lavoro. Si tratta, nel dettaglio, della seconda proroga, rispetto alla prima, che sarebbe scaduta il 31 luglio scorso. Ora, invece, c'è tempo, per la presentazione delle domande, fino al 31 gennaio del 2012, a fronte di eventi verificatisi entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2011. Possono accedere alla moratoria, con i termini prorogati, quelle famiglie che nel rispetto dei requisiti non hanno fruito della stessa misura nei mesi scorsi. Il tutto, fermo restando che i mutuatari possono ottenere agevolazioni sul mutuo e sui relativi pagamenti dal proprio istituto di credito nell'ambito della libera iniziativa bancaria. Dalla rinegoziazione del proprio mutuo alla surroga è bene comunque guardarsi intorno per cercare di spuntare condizioni migliori.

mercoledì 7 settembre 2011

Pacchetto Diritto al Futuro mutui agevolati per giovani coppie, precari, studenti

Mutui per l'acquisto della prima casa per le giovani coppie e i precari, mutui a tassi favorevoli, finanziamenti agevolati per gli studi universitari, per lo studio della lingua straniera, per poter ottenere un dottorato, per seguire un master, sono tutte cose che sarà possibile ottenere grazie ad alcuni Fondi di Garanzia attivati dal Ministero della Gioventù in collaborazione con l'Abi, l'Inps e la Consap. In totale si potrà contare su una dote di 120 milioni di euro (50 milioni per il Fondo Casa, 19 milioni di euro per il Fondo Studi e 51 milioni per il Fondo Genitori Precari). Questi Fondi fanno parte del cosiddetto "Pacchetto Diritto al Futuro". Ma come funzioneranno questi progetti? Da quando sarà possibile andare in Banca a chiedere questi finanziamenti? Che tassi hanno questi finanziamenti? Bisogna andare in Banca accompagnati dai genitori poiché è necessario fornire solide garanzie patrimoniali? Come funziona il Fondo di Garanzia Consap? Cercheremo di dare una risposta a tutti questi quesiti all'interno di questo post.

Come funzionerà il pacchetto dei mutui nel Fondo Casa?

Al momento, circa il 40% degli sportelli ha aderito all'iniziativa e, gradualmente la copertura diverrà totale. E' già possibile andare in una delle seguenti Banche aderenti al progetto: Banca Credito Cooperativo Monte Pruno di Roscigno e Laurino (SA), Unicredit, Intesa San Paolo, Banca Popolare S. Angelo, Banca Popolare di Lajatico, Banca Sella, Banca Credito Cooperativo CENTRO EMILIA, Monte dei Paschi di Siena, Carige, Banca Antonveneta, Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli. Il tasso applicato e le condizioni del mutuo sono stabiliti dai singoli istituiti bancari entro i parametri consentiti dal Protocollo d’intesa tra il Ministro della Gioventù e l’Abi. Il Fondo per la Casa consente alle giovani coppie con un reddito sufficiente, seppur di natura precaria, di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa, anche se prive delle garanzie abitualmente richieste. Nello specifico, il Fondo per la casa rilascia una garanzia a copertura del 50% di un mutuo ipotecario destinato all'acquisto dell'abitazione principale, a tassi agevolati, di importo non superiore a 200.000 euro (metratura massima 90 mq, non rientrano nelle agevolazioni le abitazioni di lusso), erogato a giovani coppie di età inferiore a 35 anni, con un reddito Isee non superiore a 35.000 euro e con non più del 50% dello stesso derivante da un contratto a tempo indeterminato.Oltre alle giovani coppie coniugate, viene data la possibilità di fare richiesta per un mutuo di questo tipo anche a nuclei familiari composti da un unico genitore con figli minorenni.

Come funziona la Garanzia di sostegno della Consap?

Le giovani coppie si devono presentare in Banca, devono compilare un'apposita domanda alla quale andranno allegati tutta una serie di documenti. L'istituto di credito recepisce tutta la documentazione e la trasmette a Consap per via telematica. A tal fine è stato predisposto un apposito sistema per ricevere e trasmettere tutta la documentazione. Consap, valutata la domanda e i documenti allegati, dà l'ok alla Banca per l'ammissione alla Garanzia del Fondo entro 15 giorni successivi alla ricezione di tutta la documentazione. La Consap determina i requisiti oggettivi e soggettivi per l'ammissione alla Garanzia del Fondo (se il reddito Isee è inferiore ai 35.000 euro, se la coppia è coniugata, se si tratta di una famiglia mono genitoriale, eccetera). Per ciò che attiene la finanziabilità dei richiedenti è sempre compito della Banca stabilire se si tratta di soggetti affidabili o a rischio insolvenza. La Garanzia della Consap interviene nel momento in cui il mutuo va in default, quindi non c'è il rientro delle singole rate. Già dopo che la prima rata rimane insoluta, la Banca deve sollecitare il mutuatario al pagamento (dopo 135 giorni dal mancato pagamento della rata), altrimenti, decorso il periodo stabilito (ulteriori 190 giorni), può richiedere l'attivazione del Fondo di Garanzia (altri 190 giorni di tempo). Consap, esamina tutta la documentazione trasmessa dalla Banca per l'attivazione e rimborsa l'istituto di credito delle somme insolute, fino ad un massimo di 75.000 euro. Successivamente spetterà al Consap provvedere ad attivare le procedure di recupero crediti nei confronti del mutuatario insolvente. Il mutuatario insolvente non viene iscritto al Crif, ma è comunque buona norma verificare che questa ulteriore tutela derivante dal Pacchetto Diritto al Futuro, sia presente nel contratto di mutuo.

Che tassi hanno questi mutui?

I tassi applicati ai mutui hanno uno spread di 150 punti base, per durate da 20 anni in poi, e di 120 punti base per durate inferiori sia che si tratti di mutui a tasso fisso che di mutui a tasso variabile. Ovviamente, gli spread indicati sono più alti rispetto alla media poiché i soggetti beneficiari si presume che siano ad alto rischio d'insolvenza. Mediamente, infatti, oggi come oggi, è possibile trovare sul mercato mutui con spread che si aggirano attorno all'1%. Al momento non è specificato, per i mutui a tasso variabile, la tipologia di Euribor di riferimento. Storicamente, l'Euribor ad 1 mese è più basso rispetto a quello a 3 mesi, quindi più conveniente. Però, come detto, al momento nulla si sa di preciso in merito, anche se l'orientamento è quello di lasciare libertà di scelta ai singoli istituti di credito.

Cos'è il Fondo per lo Studio?

Il Fondo per lo studio rilascia una garanzia a copertura del 70% di un finanziamento erogato in rate annuali, di importo compreso tra 3.000 e 5.000 euro e comunque non superiore a 25 mila euro, agli studenti di età compresa tra 18 e 40 anni al fine di,conseguire una laurea, apprendere una lingua straniera, conseguire un dottorato di ricerca o seguire un master. Questi finanziamenti hanno un piano di ammortamento che inizia a decorrere dal trentesimo mese di erogazione dell'ultima rata del prestito.

Cos'è il Fondo Genitori Precari?

Il Fondo genitori precari riconosce ai giovani genitori disoccupati o precari una dote trasferibile ai datori di lavoro che li assumono alle proprie dipendenze con contratto a tempo indeterminato, anche a tempo parziale. La dote trasferibile è pari ad euro 5.000,00 per ogni assunzione fino al limite di cinque assunzioni per ogni singolo datore di lavoro.

BENEFICIARI 

1) Giovani: Soggetti di età inferiore a 35 anni; genitori di figli minori legittimi, naturali o adottivi, ovvero affidatari di minori; occupati con rapporto di lavoro subordinato (non a tempo indeterminato) o con contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Ovvero disoccupati iscritti a un centro pubblico per l¹impiego in seguito alla cessazione di un rapporto di lavoro precario.

2) Datori di lavoro: Non possono usufruire della dote messa a disposizione del fondo nelle seguenti ipotesi: a) se l¹assunzione costituisce attuazione di un obbligo derivante dalla legge, dal contratto collettivo, da un contratto individuale; b) se, nei mesi precedenti, il datore di lavoro abbia effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o per riduzione di personale, salvo il caso in cui l¹assunzione sia finalizzata alla acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori licenziati; c) se il datore di lavoro abbia in atto sospensioni dal lavoro o riduzioni di orario di lavoro, salvo il caso in cui l¹assunzione sia finalizzata all'acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi o in riduzione di orario. d) nel caso in cui il lavoratore sia stato licenziato, nei sei mesi precedenti l'assunzione, dalla medesima impresa o da impresa collegata, o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti. N.B. Il datore di lavoro può ricevere tale agevolazione anche nell¹ipotesi in cui abbia già beneficiato di altri contributi e sgravi eventualmente previsti dalla normativa vigente.

COME ACCEDERE AL FONDO

Per il riconoscimento della dote è necessario iscriversi alla "Banca dati per l'occupazione dei giovani genitori", creata appositamente dall' INPS. Ci si iscrive collegandosi direttamente alla sezione dei servizi al cittadino del sito dell'INPS; l'iscrizione sarà possibile dopo la pubblicazione di specifico avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana; fin da ora è comunque possibile richiedere all'INPS il Codice di identificazione personale (PIN), accedendo al sito dell'INPS ovvero contattando il numero verde 803.164; il PIN consente di fruire dei principali servizi telematici dell'Istituto, compresa l'iscrizione a questa nuova Banca dati. Per ottenere il trasferimento della dote in loro favore, i datori di lavoro che assumano i giovani iscritti nella Banca dati compileranno apposita istanza on-line, mediante il modulo disponibile presso il Cassetto previdenziale delle Aziende del sito dell'Inps.

giovedì 1 settembre 2011

Matteo Arpe entrerà in Bpm?

Matteo Arpe entrerà in Bpm? Questo è il lite motiv dell'estate che tiene banco a poco più di due settimane dal consiglio d'amministrazione della Bpm (la data è fissata per il 13 settembre 2011), che dovrebbe deliberare il maxi aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro. L'ingresso nel capitale della banca milanese da parte di Matteo Arpe, tramite Banca Profilo o il fondo Sator, è un'ipotesi che circola in quel di Piazza Affari con sempre maggiore insistenza. Matteo Arpe, secondo i bene informati, si starebbe muovendo con l'intenzione di acquisire il 5% del capitale della Bpm. Ora, posto come assunto corrispondente al vero, che qualcuno nell'arco delle ultime settimane abbia rastrellato azioni dell'istituto di credito meneghino è una realtà inconfutrabile e, a dire il vero, questo movimento di azioni è stato agevolato, e non poco, anche dal crollo delle quotazioni agostane dei titoli bancari. Tuttavia, dal quartier generale di Matteo Arpe, non arriva alcuna conferma in merito. Il suo eventuale ingresso come socio, peraltro, preluderebbe all'ascesa alla guida manageriale del gruppo. E questo passaggio non sarebbe né immediato, né tanto meno di semplice realizzazione, poiché dovrebbe avvenire d'intesa con i sindacati dei dipendenti azionisti che governano la banca. Per far capire le dimensioni economiche dell'evento, facciamo riferimento ai calcoli effettuati dal sito Dagospia: "Con la quotazione del titolo scesa intorno a 1,5 euro diventa infatti sempre più difficile varare un´operazione sensata per gli attuali azionisti. Che rischiano di vedere svenduta la banca per un tozzo di pane (400 milioni) a nuovi investitori venuti dal nulla o al consorzio di garanzia guidato da Mediobanca, se questo confermerà l´impegno. I conti sono presto fatti: per assicurare uno sconto sul Terp (valore teorico al netto del diritto d´opzione) almeno del 25% (l´aumento del Monte dei Paschi ha dovuto assicurare un 27,8%) la Bpm dovrà emettere circa 3 miliardi di nuove azioni a 0,40 euro l´una, per un concambio con le vecchie azioni di 1 a 7,2. In pratica chi vorrà seguire l´aumento di capitale della Bpm e non vedersi diluito dovrà comprare 7,2 azioni a 0,4 euro ogni vecchia azione posseduta. Vale a dire che tutti quei piccoli soci della Bpm che hanno un pacchetto di azioni che al momento valgono circa 10mila euro, si troveranno a doverne sborsare quasi il doppio (19.200 euro) per mantenere lo stesso peso. L´alternativa è vendere il diritto a circa un euro e lasciare il comando della banca a chi sottoscriverà l´aumento, che con questi termini arriverà a pesare per l´88% del capitale mentre agli attuali soci rimarrà un misero 12%." Ad escludere l'ingresso nel capitale della Banca Popolare di Milano, però, è un comunicato stampa diramato quest'oggi dall'Associazione degli Amici della Bpm. Nella nota si legge, infatti, per bocca di Alessandro Dall'Asta, presidente dell'Associazione Amici della Bpm che "non risultano allo stato attuale contatti con il dottor Matteo Arpe in relazione all'aumento di capitale di Bpm di prossima emissione". Peccato, però, che oggi su Finanza & Mercati sostiene che Matteo Arpe avrebbe trovato un alleato forte all'interno della banca, ovvero il sindcato Fiba-Cisl, tra le sigle che compongono l'Associazione che a sua volta esprime la maggioranza del Cda della banca milanese. L'obiettivo di Arpe sarebbe quello di puntare alla presidenza, sostituendo Massimo Ponzellini, aggiunge il quotidiano. Dunque, al di là di smentite che paiono piuttosto di facciata, l'interesse per Bpm da parte di Matteo Arpe pare molto serio ed in fase avanzata e crediamo che vi siano le condizioni affinché il suo ingresso nel capitale della Banca Popolare di Milano si concretizzi.

martedì 30 agosto 2011

Conto Rendimax lancia l'opzione interessi anticipati Top

Rendimax, il conto deposito di Banca Ifis, a partire da domani lancia l'opzione denominata "Interessi anticipati Top". L'opzione permetterà di aprire una serie di depositi con interessi posticipati su scadenze pari o superiori a 90 giorni, che riconosceranno ai clienti un tasso più elevato rispetto agli interessi anticipati, oggi accreditati sul conto deposito ad alto rendimento a parità di scadenza. La liquidazione degli interessi posticipati avverrà secondo il calendario solare con cadenza trimestrale. La nuova opzione consentirà di impiegare somme con scadenze oltre il 31/12/2011 beneficiando del nuovo regime fiscale a partire dal 1/1/2012 in conseguenza del D.L. 13 agosto 2011 che prevede il passaggio dell’aliquota fiscale al 20%. Così, ad esempio, per scadenze fino a 90 giorni, il tasso di interesse lordo sarà pari al 3,34%; su scadenze fino a 180 giorni, il tasso si assesta sul 3,56% lordo; e via via a salire fino al tetto massimo fissato a 730 giorni, con interessi lordi pari a 4,57%. Non c'è che dire, si tratta di un'ottima opportunità da cogliere senz'altro al volo. Se l'aliquota del 27% non venisse modificata l'opzione "Interessi Posticipati Top" rimarrebbe ma ovviamente la tassazione applicata sarebbe quella decisa per legge.

giovedì 25 agosto 2011

New economy: le imprese prestano soldi alle banche!

Banche e imprese hanno da sempre fatto sistema, con le imprese sempre alla ricerca di nuovi finanziamenti atti a soddisfare esigenze sempre maggiori sul fronte dell'incremento della produtiività e dell'innovazione tecnologica. Che in un momento tanto delicato, come quello che stiamo vivendo, le banche, anche se non in maniera esplicita, chiedessero alle imprese dei veri e propri prestiti, nessuno poteva aspettarselo. Ovviamente non si tratta di prestiti classici, ma di depositi assai consistenti che permettono agli istituti di credito di investire il denaro depositato e ottenere del profitto. Le imprese accettano le proposte dei loro banchieri e, di fatto, prestano soldi a chi invece dovrebbe prestarli a loro. In buona sostanza, dunque, le imprese tengono sempre più il denaro depositato in banca e comprano sempre più obbligazioni del loro istituto di credito. Non esistono dati precisi che confermino questo fenomeno, ma sul mercato lo conoscono tutti. E' questo l'ennesimo paradosso della crisi. E' vero che le imprese hanno sempre depositato i soldi in banca, ma se ora la cifra sale perché gli istituti fanno di tutto per tenere in casa soldi preziosi, significa che il mondo gira al contrario. Le banche che sono a caccia di liquidità, fanno di tutto per convincere le imprese a depositare ingenti somme di denaro per lunghi periodi, e per farlo non esitano ad offrire tassi sui depositi sempre più competitivi, propongono investimenti nelle loro obbligazioni, suggeriscono condizioni interessanti. Si strappano la liquidità delle imprese l'una con l'altra, a volte anche in maniera feroce e spietata.

lunedì 22 agosto 2011

I conti di deposito migliori offrono rendimenti elevati

Rendimenti buoni e zero rischi? Oggigiorno, la crisi economica mondiale offre poche alternative oltre al mattone, ma tra gli strumenti finanziari più appetibili, sicuri e remunerativi, senz'altro spiccano per convenienza e semplicità d'uso i conti di deposito. Alla stregua di veri e propri salvadanaio questi conti correnti atipici, offrono opportunità di guadagno assai interessanti rispetto a prodotti più conosciuti ma ormai poco efficienti come i Bot, i Pronti contro termine e simili. Il conto corrente tradizionale non offre quasi mai alcuna remunerazione e quando lo fa, gli interessi creditori sono bassissimi, nell'ordine dello zero virgola lordo. Tra i prodotti oggi maggiormente convenienti vi sono il conto deposito Rendimax di Banca Ifis che offre un tasso base del 2,50% lordo, ma per le somme vincolate a 12 e 24 mesi, rende rispettivamente il 3,80% e il 4,30%. Sulla stessa lunghezza d'onda si muovono anche altri istituti di credito che, a fronte di un vincolo sottoscritto dal cliente, sono disposti a concedere qualcosa in più in termini di rendimento. Santander infatti propone un conto di deposito che, a fronte di un tasso base del 2,25% lordo, offre il 3% e il 3,50% su somme vincolate a 12 e 24 mesi. Ibl Banca, dal canto suo, propone il ContosuIbl che, per tutti i nuovi clienti che sottoscriveranno il contratto offre il 3,03% lordo e sulle somme vincolate a 24 mesi, ben il 4,04%. Questi rendimenti, sommati al prossimo calo delle imposte applicate ai depositi che, come noto, diminuirà dall'attuale 27% al 20%, fanno dei conti di deposito il prodotto sicuramente da preferire al fine di ottenere rendimenti certi e sicuri. Nello schema in basso potrete leggere i dettagli della nostra indagine sui conti di deposito.


sabato 20 agosto 2011

Cosa significa vendere allo scoperto?

Cosa significa vendere allo scoperto? Significa cercare di guadagnare sfruttando i ribassi delle Borse. Se solitamente un'azione prima si compra e poi si vende, guadagnando dall'eventuale rialzo, le vendite allo scoperto funzionano all'opposto: prima si vende e poi si compra. In questo modo il guadagno si realizza se il titolo in questione scende, perché il prezzo di vendita iniziale è più alto di quello d'acquisto.

Come si fa avendere allo scoperto? Ci sono vari modi. Il più lineare ricorre al prestito titoli: dato che vuole vendere qualcosa che non possiede, l'investitore va da una banca e si fa prestare le azioni in questione. Così può venderle e, quando il prezzo è sufficientemente basso, le ricompra e le restituisce a chi gliele ha prestate. Le vendite allo scoperto, però, possono anche essere nude, senza cioè ricorrere al prestito titoli. In questo caso l'investitore sfrutta il fatto che il regolamento dell'operazione avviene tre giorni dopo averla effettuata, ci sono dunque tre giorni in cui non è necessario avere il titolo.

Tuttavia le vendite nude sono vietate da molto tempo. Quelle vestite (col prestito titoli immediato) erano invece consentite fino a pochi giorni fa. Ora, per 15 giorni, non lo sono più su 29 titoli, solo se portano l'investitore ad avere una posizione netta corta. La posizione netta su ogni singola azione si calcola così: se tutte le vendite (anche usando derivati) superano le posizioni lunghe (titoli in portafoglio, acquisti non ancora regolati e derivati) allora il saldo netto è corto, cioè ribassista, dunque vietato.

Elenco dei titoli interessati al blocco dello short selling

  1. Azimut Hldg
  2. Carige
  3. Finnat
  4. Generali
  5. Ifis
  6. Intermobiliare
  7. Mps
  8. Banca Popolare Emilia
  9. Banca Popolare Etruria Lazio
  10. Banca Popolare Milano
  11. Banca Popolare Sondrio
  12. Banca Profilo
  13. BD Brianza
  14. Banca Sardegna Rsp
  15. Banco Popolare
  16. Cattolica Assicurazioni
  17. Credito Artigiano
  18. Credito Emiliano
  19. Credito Valtellinese
  20. Fondiaria Sai
  21. Banca Generali
  22. Intesa Sanpaolo
  23. Mediobanca
  24. Mediolanum
  25. Milano Assicurazioni
  26. Ubi Banca
  27. Unicredit
  28. Unipol
  29. Vittoria Assicurazioni

venerdì 19 agosto 2011

Mutui: si stima un calo delle rate nell'ordine del 4%

Non tutti gli aspetti di una crisi finanziaria sono necessariamente da dimenticare e lo sa bene chi in questi giorni sta osservando l'andamento dei tassi Euribor, quelli ben noti alle famiglie perché servono a determinare le rate dei mutui variabili. Da quando la tensione per i debiti europei si è acutizzata (e le Borse sono crollate) il valore di questi indicatori è leggermente sceso (il tasso interbancario a un mese è adesso all'1,37% e quello a tre mesi all'1,53%). Per ora si tratta di pochi centesimi, che però sono piuttosto significativi perché arrivano ad interrompere una fase di rialzi che non era preoccupante, ma che qualche effetto sulle rate lo aveva già fatto sentire. Guardando al futuro prossimo la prospettiva sembra farsi più rosea, perché i mercati sembrano pronosticare una sostanziale riduzione dei tassi Euribor. Se i livelli dovessero confermarsi si potrebbe prevedere da qui a un anno una riduzione media attorno al 4% per le rate (e il 10% in meno rispetto ai valori che si temevano soltanto un mese fa). Le tensioni Hanno anche sortito l'effetto di abbassare sensibilmente gli Irs (il 10 anni è al 2,81%, il 20 anni è al 3,22%), cioè i tassi che servono da base per il mutuo fisso e che ora potrebbero tornare nuovamente appetibili se pur in un'ottica di lunghissimo periodo.

venerdì 12 agosto 2011

Possibile per le banche modificare i tassi dei finanziamenti alle imprese

Possibile per le banche modificare i tassi dei finanziamenti alle imprese. Anche per i contratti di durata diversi da quelli a tempo indeterminato. Il Decreto Sviluppo integra l'articolo 118 del Testo Unico Bancario e, con riferimento al cliente diverso dal consumatore o dalla micro impresa, nei contratti di durata diversi da quelli a tempo indeterminato, ammette la possibilità di inserire clausole, espressamente approvate dal cliente, che prevedano la possibilità di modificare i tassi di interesse al verificarsi di specifici eventi e condizioni, predeterminati contrattualmente. Ai fini dell'applicazione della disposizione va tenuto presente che, in base alla raccomandazione numero 2003/361/CE, nella categoria delle PMI, "microimpresa" è quella che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo, oppure un totale di bilancio annuo, non superiori a 2 milioni di euro. L'articolo 118 citato in generale stabilisce limiti alla facoltà di modifica unilaterale delle condizioni contrattuali; in particolare, nei contratti a tempo indeterminato subordina la facoltà di modificare unilateralmente i tassi, i prezzi e le altre condizioni previste dal contratto alla sottoscrizione di una clausola approvata specificamente dal cliente e al ricorrere di un giustificato motivo. Con la modifica in commento si introduce la modificabilità dei tassi per clienti diversi da consumatori e microimprese. Con una disciplina transitoria, poi, si stabilisce che le novità non si applicano ai contratti in corso alla data di entrata in vigore del decreto (14/05/2011) e, quindi, sono inefficaci le modifiche introdotte ai contratti in corso a quella data. Peraltro qualunque modifica unilaterale delle condizioni contrattuali deve essere sempre comunicata espressamente al cliente, secondo modalità contenenti in modo evidenziato la formula: "Proposta di modifica unilaterale del contratto", con preavviso minimo di due mesi, in forma scritta o mediante altro supporto durevole preventivamente accettato dal cliente. La modifica si intende approvata ove il cliente non receda, senza spese, dal contratto entro la data prevista per la sua applicazione. In tal caso, in sede di liquidazione del rapporto, il cliente ha diritto all'applicazione delle condizioni precedentemente praticate.

giovedì 11 agosto 2011

Soglia d'usura più alta, una manna per le banche!

Si allontana il pericolo di cadere nell'usura per le banche. Il Decreto Sviluppo rimodella il calcolo del tasso soglia dei finanziamenti illeciti e dà la possibilità di applicare tassi più alti. Vediamo come. Innanzitutto ricordiamo che in base alla legge sull'usura (legge 108/1996, articolo 2) la soglia oltre la quale l'interesse era da considerarsi usurario corrisponde al tasso medio, risultante dall'ultima rilevazione pubblicata in Gazzetta Ufficiale relativamente a ciascuna categoria di crediti, aumentato della metà. Con le modifiche il reato di usura scatta se il tasso del finanziamento supera il tasso medio risultante dalla rilevazione, ma aumentato di un quarto; e al tasso medio aumentato di un quarto va aggiunto un margine di ulteriori 4 punti percentuali; nella versione precedente lo spread era, invece, del 50%, senza aggiunte. Viene stabilito, inoltre, che la differenza tra il limite e il tasso medio non possa essere superiore a otto punti percentuali. Il risultato dell'operazione è che, per i tassi attualmente sul mercato, si alza il livello soglia a partire dal quale il tasso è considerato automaticamente usurario; c'è quindi più possibilità di applicare tassi più alti senza incorrere nell'usura. Lo scopo della modifica è, come si legge nel dossier di documentazione del disegno di legge di conversione del decreto legge, restituire margini d'azione agli istituti di credito e agli intermediari abilitati, stante la difficoltà di concedere finanziamenti senza superare le soglie stabilite dalla legge sull'usura nell'attuale congiuntura economica, in cui i tassi di mercato si sono mantenuti sostanzialmente bassi. Rimane ferma, ai fini del calcolo del tasso, la rilevazione trimestrale del tasso effettivo globale (TEG) degli interessi praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, nel corso del trimestre precedente, per operazioni aventi la medesima natura medio, comprensivo di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, riferito ad anno.

Facciamo alcuni esempi degli effetti delle novità. Nella rilevazione effettuata con il D.M. 27 giugno 2011 (applicazione dal 1° luglio fino al 30 settembre 2011). Tra le varie categorie di finanziamento si segnala per le aperture di credito oltre 5.000 euro un tasso medio di 9,27%; ad esso corrisponde un tasso soglia del 15,5875% calcolato con le nuove regole, mentre con le vecchie regole il tasso soglia avrebbe raggiunto il tasso del 13,905%; gli scoperti senza affidamento oltre 1.500 euro registrano un tasso medio del 13,94% con un tasso soglia del 21,4250% (nuovo metodo) contro il 20,91% (vecchio metodo); i prestiti con cessione del quinto dello stipendio fino a 5.000 euro registrano un tasso medio del 13,61% con un tasso soglia del 21,0125% (nuovo metodo) contro il 20,415% (vecchio metodo).
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