Le ultime due Leggi Finanziarie hanno favorito interventi di ripristino di edifici ed appartamenti ad uso abitativo, con lo scopo principale di ridurre i consumi energetici, agevolando e spingendo fortemente l'installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili (soprattutto solare fotovoltaica).
Gli oltremodo onerosi costi iniziali necessari agli interventi (circa 20.000 euro), però, hanno scoraggiato molte persone, pur interessate. Con l'obbligo, a partire dal luglio 2009, della certificazione energetica per la compravendita di tutte le abitazioni nuove o ristrutturate, l'avvio di alcuni lavori (dalla sostituzione delle caldaie al rifacimento del cappotto degli edifici, fino alla sostituzione di vetri e infissi) si renderà tuttavia necessario. Sarà anche per questo che l'offerta di
prestiti ad hoc da parte delle banche si estende e si amplia, seguendo le novità legislative.
Secondo un'indagine effettuata da Giovanna Mancini, brillante giornalista de "Il Sole 24 Ore" , "diversi istituti prevedono oramai finanziamenti specificamente rivolti tanto a privati, siano essi singoli proprietari o interi condomini, quanto a imprese, per l'installazione di pannelli fotovoltaici o altre fonti rinnovabili oppure per interventi di riqualificazione energetica, legati a strumenti quali il Conto energia (introdotto dal Decreto ministeriale datato19 febbraio 2007) o le detrazioni fiscali del 55% (previste dalla Finanziaria 2007 e 2008)".
"Parlando più specificamente del Conto energia, continua la Mancini, è proposto da molte banche il sistema di rimborso che segue generalmente passo per passo le fasi di realizzazione dell'impianto. Questo consente al cliente di cominciare a pagare quando inizia effettivamente a ricevere dal Gestore dei servizi elettrici (Gse) i contributi per l'energia prodotta (circa 40-50 centesimi di euro per kW prodotto, a seconda dell'impianto). Così, attraverso la canalizzazione degli incentivi o la cessione del credito alla banca, il contributo statale che entra nel conto corrente del cliente serve a coprire la rata del prestito. Considerando che la durata dei finanziamenti è in media attorno ai 12-15 anni, una volta rimborsato il debito al cliente restano l'utile dei contributi del Conto energia (erogati per 20 anni) e il risparmio sulla bolletta energetica pertutta la durata dell'impianto (in media 25 anni)".
"Il vantaggio di un finanziamento specifico - spiega Roberto Zerbola, responsabile settore agrario ed energie alternative del gruppo Banca Sella, intervistato da Govanna Mancini - sta nella possibilità di usufruire di modalità di erogazione commisurate alle esigenze di installazione. Anche la durata del prestito e la rata di ammortamento sono quindi stabilite in base ai flussi di ricavo derivanti dalla produzione di energia".
L'offerta è la più varia: si va dai mutui chirografari o ipotecari ai prestiti personali. La grande maggioranza degli istituti arriva a finanziare il 100% delle spese, mentre il tasso è fìsso o variabile. Non sempre è necessario (anche se può essere conveniente) avere un conto corrente nella banca a cui si chiede il prestito. In genere il periodo di preammortamento arriva a 6 mesi, in modo che il cliente abbia il tempo per avviare le pratiche con il Gse e realizzare l'impianto (operazione, quest'ultima, che richiede solo qualche giorno).
A conclusione della sua indagine, Giovanna Mancini, ha poi affermato che"le banche richiedono spesso la stipula di assicurazioni per coprire quei danni all'impianto che impediscano per un certo periodo di produrre energia e dunque di ricevere i finanziamenti dal Gse. Nessuna assicurazione serve invece per il prestito Energia XL di Bnl, che si distingue dagli altri perché non prevede come garanzia la cessione dei contributi derivanti dal Conto energia e offre un Taeg al 6.60%.
ESTREMA SINTESI DELLE AGEVOLAZIONI PREVISTE
Alcune delle opere che puntano al risparmio energetico sono agevolate con la detrazione fiscale del 55%. Questa misura ha debuttato l'anno scorso, essendo stata inserita nella legge Finanziaria 2007, ed è stata confermata con la Finanziaria 2008. Per riuscire a ottenerla, si devono raggiungere precisi standard di abbattimento dei consumi di energia. Previsti quattro tipi interventi con diversi tetti di spesa detraibile e rateizzazione da 3 a 10 anni.
Ai pannelli fotovoltaici si applicano le agevolazioni legate al "Conto energia", introdotto dal decreto ministeriale 19 febbraio 2007. In sostanza l'installazione (che, secondo i calcoli fatti, richiede una spesa di circa 7.000 euro a kW di potenza nominale) è a carico dell'utente, il quale però, per i successivi 20 anni, è pagato secondo la quantità di kWh prodotti.
Notizie utili e curiose in merito a prestiti personali e mutui, economia, fisco, alta finanza, leggi e normative fiscali, assicurazioni.
lunedì 5 maggio 2008
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