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Zopa Italia, dopo poco meno di due anni di attività, chiude i battenti? Speriamo proprio di no! Il social lending nel nostro Paese ora è rappresentato solo da Boober, altra solida e seria realtà operante nel settore dei prestiti tra privati.
Ma vediamo nel dettaglio cos'è successo. Perché Zopa, al momento, non può più operare in Italia? Ad impedirglielo è un decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, su indicazione della Banca d'Italia, ha cancellato dall'elenco degli intermediari finanziari (si veda l'ex articolo 106 del Testo Unico Bancario) la società di via Savona a Milano.
La ragione risiederebbe nel fatto che Zopa, mantenendo sul proprio conto corrente di transito le somme "depositate" dai prestatori, si sarebbe trasformata, di fatto, in un vero e proprio operatore di raccolta del risparmio, venendo meno - questo è quanto afferma Bankitalia - allo svolgimento del ruolo di semplice intermediario di pagamenti.
Analizzando approfonditamente la situazione, Bankitalia ha ritenuto opportuno operare in questa direzione a tutela degli investitori in quanto, a ben vedere, il creditore si troverebbe, in maniera del tutto inconsapevole, in una posizione analoga a quella di un depositante senza, però, poter contare sulle tutele previste dall'ordinamento giuridico in atto per i risparmiatori.
Per quanto riguarda i prestatori, l'AD di Zopa Italia, Maurizio Sella, ha tenuto a precisare fin da subito che "a tutela di tutti i prestatori, rimane pienamente attiva la gestione dei prestiti posti in essere, sia per l'incasso delle rate sia per il recupero credito. Il denaro dato in prestito diventerà gradualmente disponibile al rientro delle rate mensili".
La giacenza sul conto corrente di transito, pari a circa un milione di euro nel momento in cui la società ha ricevuto la notifica dell'avvenuta cancellazione dall'elenco degli intermediari finanziari, è già in fase di redistribuzione a tutti i depositanti.
Il social lending, fenomeno del quale abbiamo più volte parlato ed anche in maniera approfondita in questo blog, resta una delle novità più apprezzate dell'intero panorama economico-finanziario italiano. Non lo diciamo solo noi ma è la gente che ha determinato il successo di questa formula proveniente dall'estero. Zopa Italia, attualmente, vanta più di 40.000 iscritti e, in poco più di un anno e mezzo, 5.000 persone si sono prestate complessivamente più di 7 milioni di euro (per l'esattezza 7.156.340 euro).
I prestiti tra privati offrono degli indiscutibili vantaggi sia ai prestatori che ai richiedenti. I primi, prestando il proprio denaro, possono ottenere dei rendimenti che difficilmente altri canali d'investimento possono garantire (siamo, in media, intorno al 7%), i secondi, invece, possono ottenere la liquidità di cui hanno bisogno spuntando dei tassi molto più convenienti rispetto a quelli proposti dalle tradizionali società finanziarie che, in media, non scendono mai sotto il muro del 14%.
Al momento Zopa ha sospeso la trattazione di nuovi prestiti e l'ingresso di nuovi prestatori.Così come si evince dal sito ufficiale che restano attivi, per i prestatori, i servizi di accredito mensile delle rate dei prestiti in corso, di controllo dei movimenti e del saldo del Portafoglio Zopa, il controllo dell'andamento dei prestiti finanziati, il ritiro dei fondi, l'aggiornamento dei propri dati personali. Per quanto riguarda i richiedenti, invece, restano operativi i servizi di addebito delle rate fino all'estinzione del prestito ottenuto, l'estinzione anticipata del prestito, la visualizzazione dei dettagli del prestito in corso, il controllo dell'avvenuto ripagamento delle rate, l'aggiornamento dei propri dati personali.
APPROFONDIMENTI
- Prestiti tra privati: il social lending prende piede in Italia!
- Il social lending cos'è e a chi è rivolto?
- Social Lending: vantaggi per i prestatori e per i richiedenti
- Zopa ed Experian insieme per ridurre i rischi di insolvenza da parte dei richiedenti
- Rientro Rapido di Zopa per far fronte ad improvvise esigenze di liquidità!
- Boober tutelerà i richiedenti attraverso uno strumento assicurativo