mercoledì 31 ottobre 2007

Prestobusiness di Intesa Sanpaolo, il prestito personale riservato ai liberi professionisti e alle aziende

Prestobusiness, così si chiama questo nuovo prodotto finanziario dedicato, da Banca Intesa Sanpaolo, ai liberi professionisti ed alle imprese commerciali che necessitano di liquidità immediata per far fronte alle più svariate esigenze, dall'acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, strumentistica, arredi, acquisto e ristrutturazione di immobili ad uso aziendale. Caratterizzato dall'assoluta assenza di costi d'istruttoria e spese d'incasso rata, "Prestobusiness" è un finanziamento a tasso variabile che ha una durata minima di 2 anni e massima di 6 per importi che vanno da 5.000 euro a 75.000 euro. Di norma, l'istituto di credito, concede la somma richiesta in 5 giorni lavorativi, dopo un'attenta valutazione della documentazione prodotta dal cliente, al fine di verificare la reale solvibilità dello stesso, nonché la sua capacità finanziaria, in ottemperanza alle attuali norme di legge (Approfondimenti: Direttiva MIFID). Caso più unico che raro, Banca Intesa Sanpaolo, per questo tipo di finanziamento non prevede, a carico del cliente, alcuna penale per l'estinzione anticipata del debito. Come tutti i contratti di finanziamento, anche "Prestobusiness" offre la possibilità di stipulare una polizza assicurativa multirischi, a tutela del rimborso del prestito corredata di una copertura finanziaria aggiuntiva che mette il cliente al riparo da eventuali rialzi dei tassi d'interesse. Una pecca di Banca Intesa Sanpaolo risiede nel fatto che vi sia poca trasparenza in merito ai tassi d'interesse applicati e che chi voglia conoscerli debba per forza contattare tramite un apposita form un consulente dell'istituto di credito per fissare un appuntamento.
APPROFONDIMENTI: Condizioni contrattuali di Prestobusiness, il prestito personale riservato alle aziende ed ai liberi professionisti

Detrazione fiscale mutui prima casa

Con la finanziaria 2008 crescerà la soglia di detrazione fiscale inerente i mutui contratti per l'acquisto della prima casa. L'aumento, stimato intorno al 10%, porterà la detrazione dagli attuali 3.615 euro a 3.976,72 euro, ovvero 361,72 euro in più. E' da tener presente che resta comunque invariata la quota degli interessi passivi da portare in detrazione, pari al 19% e che le soglie appena indicate sono le massime previste dalla normativa vigente ed entreranno in vigore dal 1° gennaio 2008. Tra le altre novità introdotte con la nuova legge finanziaria citiamo l'abolizione del tetto di reddito, fissato in precedenza ad € 50.000, valido per beneficiare dello sconto Ici sulla prima casa. Di quest'ultimo provvedimento godranno tutti, anche i proprietari di case di lusso, ville e castelli.

lunedì 29 ottobre 2007

Progetto SEPA: area unica dei pagamenti in euro

Giovanni Carosio, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, nel corso della seconda edizione dell’International Payments Summit, ha parlato lungamente della nuova normativa europea sui servizi di pagamento, ponendo l'accento su un progetto ambizioso e di respiro internazionale come il SEPA. "La realizzazione del progetto SEPA, ha detto Carosio, è un obiettivo prioritario dell’Eurosistema per permettere di sfruttare appieno, nei pagamenti al dettaglio, i vantaggi della moneta unica".

"Si tratta, ha proseguito il Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, di consentire agli oltre 300 milioni di cittadini dell’area dell’euro di effettuare o ricevere pagamenti con strumenti diversi dal contante in tutta l’area, da un singolo conto e alle stesse condizioni di base, indipendentemente dal luogo in cui si risiede, utilizzando i diversi strumenti con la stessa facilità, efficienza e sicurezza su cui si può contare nel contesto nazionale. Il superamento delle segmentazioni fra mercati nazionali, la migliore fruibilità degli strumenti di pagamento più avanzati contribuiranno ad accrescere la concorrenza, ad abbassare i costi unitari dei servizi bancari, a ridurre i costi di transazione delle attività produttive".

"I più semplici degli strumenti di pagamento pan-europei, ovvero i bonifici bancari, saranno già
disponibili a partire dal 28 gennaio 2008. Il SEPA dovrebbe consentire ai consumatori di pagare servizi forniti da un’azienda straniera con la stessa facilità con cui pagano quelli erogati da un’azienda italiana. Pagare la retta dei figli che studiano a Londra come se studiassero a Milano. Rifornirsi di energia presso imprese estere senza il costo aggiuntivo di dover aprire nuovi conti o sottostare a nuovi adempimenti burocratici per rendere effettivi i pagamenti".

Il progetto SEPA ha un taglio decisamente innovativo e mira, senza mezzi termini, alla riduzione dell’uso del contante e degli strumenti cartacei. Il vero problema da affrontare, al fine di favorire la diffusione di un siffatto sistema è vincere la resistenza degli istituti di credito operanti sul territorio nazionale, poiché, com'è facile prevedere, le innovazioni introdotte dalla Direttiva sollecitano le banche a modificare le procedure utilizzate nei servizi di pagamento, tendono a comprimere i margini di guadagno ed obbligano a ripensare le strategie poste in essere.

Il SEPA prevede la nascita di nuovi soggetti in ambito finanziario. Si tratta dei cosiddetti "Istituti di Pagamento" che saranno abilitati a fornire un’ampia gamma di servizi di pagamento e a detenere fondi della clientela ai fini dell’esecuzione di tali operazioni.

domenica 28 ottobre 2007

Il nuovo mercato dei mutui e dei prestiti

Si svolgerà a Roma il 29 e 30 ottobre 2007 la VI edizione del convegno dedicato ai mutui e al credito al consumo organizzato congiuntamente da Abi e Assofin, dal titolo "Consumer Credit & Mortgage Day. Il nuovo mercato dei mutui e dei prestiti". Nell'ambito di questo attesissimo appuntamento si parlerà dell'andamento del settore creditizio, la cui crescita sembra più contenuta rispetto al recente passato. In Italia, rispetto ai principali mercati internazionali, il valore delle consistenze procapite, sia del credito al consumo sia dei mutui immobiliari, è notoriamente molto più contenuto e assai lontano rispetto a modelli economico - finanziari quali possono essere gli Stati Uniti d'America o la Gran Bretagna, paesi, questi ultimi, in cui le famiglie ricorrono con maggiore frequenza al credito per far fronte alle spese gravanti sui propri bilanci.Con riferimento all'attività di credito al consumo, le Società associate ad Assofin, hanno erogato nel corso dei primo 8 mesi del 2007, circa 40.222 milioni di euro, l'11,60% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tale aumento è in linea con il trend in atto da alcuni anni che vede il comparto ancora in crescita ma a ritmi decrescenti, segno di una raggiunta maturità del mercato. Questa analisi, prodotta dall'Osservatorio Assofin sul credito immobiliare, conferma l'andamento più dinamico dei prestiti non finalizzati e dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio e lo sviluppo al di sotto della media di settore di tutte le altre forme tecniche, caratterizzate da un grado di maturità più elevato. Nel corso del primo semestre dell'anno si evidenzia un significativo rallentamento della dinamica delle erogazioni di mutui immobiliari a favore delle famiglie consumatrici nel nostro Paese. L'Osservatorio Assofin sui mutui casa, indica una crescita dei flussi finanziati pari al 6,8%, in calo però, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le principali cause di tale andamento, si legge nell'ultimo bollettino diramato da Assofin, sono da ricercare nella flessione del mercato immobiliare e, più in particolare, alla domanda di unità immobiliari con finalità di investimento ed all'innalzamento dei tassi d'interesse (conseguenza anche delle politiche antinflazionistiche perseguite dalla BCE), mentre non si ritiene abbiano prodotto influenze rilevanti sull'offerta i primi echi provenienti da oltreoceano riguardanti la crisi dei mutui subprime.

sabato 27 ottobre 2007

CartaSì potrà essere utilizzata anche per il credito al consumo!

La più utilizzata carta di credito attualmente in circolazione cambia pelle e si rinnova, offrendo a tutti i propri utilizzatori, una nuova opportunità. In pratica CartaSì diventerà una vera e propria carta revolving con la quale sarà possibile, a partire dal 1° gennaio 2008, effettuare acquisti di ogni genere pagandoli poco per volta. La società che prenderà in carico questa nuova fase operativa della CartaSì, controllata dalla "Si Holding Spa", opererà nel settore delle carte revolving, della cessione del quinto dello stipendio e dei prestiti personali. A quanto si evince da una nota diramata da Pier Luigi Fabrizi, presidente, e Mauro Melis amministratore delegato del gruppo, il principale canale di vendita dei nuovi prodotti sarà quello bancario. A tal fine, sono attualmente in fase di definizione degli accordi commerciali con numerosi istituti di credito che garantiranno all’offerta CartaSì una rete distributiva capillare. La CartaSì revolving potrà anche essere acquistata online direttamente dal sito di CartaSì.

Massa monetraia in calo nell'Eurozona

La crescita della massa monetaria M3 nell'Eurozona è rallentata in settembre dello 0.30% passando dall'11,60% di agosto all'11,30% dello scorso settembre. A renderlo noto è stata la BCE. La media trimestrale (stimata a fine settembre 2007) ha accelerato dello 0,10% passando dall'11,40% all'11,50% mentre i prestiti al settore privato hanno subito una brusca frenata, pari allo 0,20%, attestandosi all'11%. Tuttavia, secondo gli analisti della Banca Centrale Europea, questi dati sarebbero perfettamente in linea con le stime sin qui fatte.

giovedì 25 ottobre 2007

Mutui: da oggi la stipula si può fare anche dall'agente immobiliare!

L'annuncio è stato dato dalla Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari, che opera nel contesto della nuova Confcommercio di Firenze.

E' una notizia inattesa ma che apre nuovi e più convenienti scenari nel mondo del credito. In pratica si tratta di una possibilità in più che spetta all'acquirente di un immobile per ciò che attiene l'accensione di una pratica di mutuo, anche a tasso agevolato, direttamente presso l'ufficio dell'Agente Immobiliare che si occupa dell'immobile transato. Alberto Pizzirani, Presidente nazionale della Fimaa ha precisato che "si tratta di uno strumento di finanziamento per l'acquisto di immobili con il quale l'agente immobiliare può far deliberare il mutuo bancario ancor prima che il cliente abbia definito l'immobile da acquistare". E', a nostro avviso, una piccola ma importante rivoluzione che tenderà a modificare i tradizionali e consolidati assetti del comparto finanziario. E, forse, potrebbero risentirne anche i tassi d'interesse applicati, infatti, a quanto è dato sapere, l'Agente Immobiliare avrebbe anche la possibilità di concedere mutui a tassi agevolati. Le modalità di erogazione non sono state ancora rese note, si sa però che la nuova struttura, attraverso la quale si potranno fare mutui direttamente dall'Agente Immobiliare, si chiama "Mediofimaa", società costituita dalla stessa Fimaa, in collaborazione con Unicredit Banca e dedicata specificatamente allo sviluppo ed alla promozione di servizi finanziari ed assicurativi. Mediofimaa è una solida società finanziaria interamente dedicata agli Agenti Immobiliari ed ai Mediatori Creditizi aderenti a Fimaa. Attualmente, in Italia, sono circa 1800 gli Agenti Immobiliari convenzionati presso i quali è già possibile stipulare contratti di mutuo attraverso Mediofimaa.

martedì 23 ottobre 2007

Direttiva Mifid in vigore dal 1 novembre 2007

Tra le altre novità che introdurrà, a partire dal prossimo 1 novembre, la Direttiva Mifid, ve ne sono due particolarmente vantaggiose per i piccoli risparmiatori. Il cosiddetto principio della "best execution" e la nuova disciplina dei conflitti d'interesse. Nel dettaglio, si tratta di due provvedimenti che mirano a risolvere l'ambiguo rapporto tra le banche e i clienti per ciò che attiene la gestione dei fondi. Gli intermediari saranno obbligati ad adottare misure adeguate per identificare e gestire i conflitti d'interesse che possano danneggiare i clienti. Questo può avvenire attraverso rigorosi presidi di governance o attraverso decisioni che incidano sugli assetti proprietari. Se non potranno eliminarli dovranno comunque esporli in modo chiaro. Rendendo autonome le società di gestione del risparmio, le banche permetteranno la concorrenza nella distribuzione dei prodotti finanziari, in maniera tale da ridurre considerevolmente i costi a carico dei risparmiatori. L'altro aspetto positivo della Direttiva Mifid, per ciò che attiene i piccoli risparmiatori, con particolare riferimento ai cosiddetti "clienti retail" è la "best execution", ossia l'obbligo imposto agli intermediari di eseguire l'ordine alle migliori condizioni di mercato in quel momento possibili, anche contro i propri interessi. In base a questo principio, l'intermediario, non solo dovrà valutare le quotazioni del titolo sui vari sistemi su cui viene trattato, ma anche i costi di settlement (Procedura attraverso la quale un emittente retrocede all'investitore una somma in contanti pari alla differenza fra il prezzo dell'attività sottostante ed il prezzo di esercizio nel caso di covered warrant di tipo call, o la differenza fra il prezzo di esercizio de il prezzo del sottostante nel caso di covered warrant di tipo put), le commissioni e la tempestività con la quale l'operazione viene effettuata. Di fatto, le società d'investimento dovranno attenersi alle regole stabilite in materia di trasparenza pre-trade e post-trade, al fine di permettere agli investitori di valutare e confrontare i servizi resi dai singoli intermediari e scegliere quello che gli conviene maggiormente.

lunedì 22 ottobre 2007

Crescerà lo spread sui finanziamenti alle imprese. Un magnifico modo per soffocare l'economia!

Ad affermarlo è stato l'Amministratore Delegato di Unicredit Banca, Alessandro Profumo.

Una vera e propria mazzata per le imprese italiane, (soprattutto quelle medio-piccole sono il vero motore dell'economia nazionale!), potrebbe essere l'aumento dello spread, ovvero il margine di guadagno degli istituti di credito sui finanziamenti erogati. Se la previsione dell'AD di Unicredit Banca, Alessandro Profumo, si realizzerà, potremo assistere ad una profonda crisi delle imprese italiane, già in sofferenza per via dell'enorme pressione fiscale cui sono sottoposte. Profumo ha dichiarato che "il credito diventerà più costoso per le imprese italiane, ma non mi aspetto delle ricadute sull'economia reale". Onestamente ci sembra che in quest'affermazione vi sia una contraddizione di fondo. Se, com'è noto, l'economia reale, in Italia, è movimentata dalle imprese che producono reddito e offrono lavoro, vorremmo sapere in che termini un aggravio dei costi delle somme erogate alle imprese non potrebbe avere conseguenze... Ancora secondo Profumo "le banche sono costrette a tenere sui propri bilanci i prestiti e, quindi, c'è meno capitale disponibile". Ma non è mica colpa delle imprese se i mercati, ogni giorno, bruciano miliardi di euro tra le maglie degli speculatori! In sostanza, le affermazioni di Profumo, non solo non ci convincono ma, a ben vedere, ci terrorizzano e non poco! Il costo del denaro è già alto ed i costi legati alle operazioni finanziarie sono diventati insostenibili! A nostro avviso si rischia il tracollo finanziario delle aziende e di sicuro non è una circostanza che l'Italia può permettersi!

INPDAP: stop al silenzio assenzo inerente il prelievo forzoso dello 0,15% mensile!

Finalmente una buona notizia per tutti i pensionati. E' stato approvato, lo scorso 17 ottobre, un emendamento che di fatto annulla il subdolo meccanismo del silenzio assenzo per ciò che attiene il prelievo forzoso dello 0,15% mensile sulle pensioni, al fine di rimpinguare le casse dell'Inpdap. Meglio sarebbe dire, costituire un "Fondo di Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali", che servirebbe ad erogare prestiti e mutui agli stessi pensionati (finanziatori del Fondo!). Tempo addietro avevamo espresso tutte le nostre perplessità in merito a questo meccanismo a dir poco discutibile (APPROFONDIMENTI: L'INPDAP preleverà lo 0,15% dalle pensioni!). Nel dettaglio, l'emendamento appena approvato sancisce la nullità del meccanismo secondo il quale chi tace acconsente al prelievo. Tuttavia l’emendamento collegato alla Finanziaria non impedirà ai pensionati di usufruire del fondo, basterà iscriversi alla “gestione unitaria” e scegliere volontariamente di versare i contributi. Questo particolare fondo offre la possibilità ai pensionati pubblici di richiedere non solo prestiti personali e mutui, ma anche soggiorni senior, case albergo e borse di studio per i propri figli. La modifica procedurale testè messa in atto dal Governo è più logica e soprattutto non sembra una mera furbata atta a far cassa, come la precedente appena abrogata. E' bene ricordare che è necessario comunque far pervenire una raccomandata A/R all'Inpdap con la quale si rinuncia espressamente a contribuire alla costituzione del fondo, poiché i mesi di Novembre e Dicembre 2007 risultano scoperti dal provvedimento che, essendo collegato alla Finanziaria 2008, entrerà in vigore a gennaio 2008. Per far pervenire all'Ente la propria rinuncia è necessario inviare l'apposito modellino allegato all'opuscolo informativo che l'Inpdap ha inviato a tutti gli iscritti a partire dal mese di settembre. Il tutto entro e non oltre il 31 ottobre 2007, altrimenti il prelievo scatterà in automatico!

venerdì 19 ottobre 2007

Conto Arancio offre il 4,75% ma non a tutti! Scopri come puoi ottenerlo!

Conto Arancio è un conto di deposito che non prevede costi di gestione ed offre un rendimento elevato. Il tasso di interesse è del 3% lordo (2,19% al netto della ritenuta fiscale); l'interesse medio offerto dalle altre banche è lo 0,8% (fonte ABI). Si tratta di un deposito bancario a tutti gli effetti che protegge i vostri risparmi dai rischi legati al mercato finanziario, mai come in questo periodo, così turbolento! Conto Arancio, come dicevamo, non costa nulla. Tutte le operazioni di apertura, deposito, trasferimento e chiusura sono gratuite. E non si paga neanche l’imposta di bollo (assolta in modo virtuale dalla stessa ING DIRECT).Può essere attivato anche con 1 euro e i prelievi possono essere effettuati 24 ore su 24, basta avere un computer, e in 2 giorni lavorativi la liquidità è a vostra disposizione sul vostro conto di appoggio (quello, per intenderci, classico su cui avete domiciliato il pagamento delle bollette o accreditato lo stipendio). Ad esempio se stamattina disponete un bonifico da Conto Arancio verso il vostro conto di appoggio, domani la cifra sarà a vostra disposizione per essere prelevata. Il calcolo degli interessi avviene su base giornaliera, con accredito al 31 dicembre di ogni anno. Vista la particolare situazione in cui versano i mercati, ING Direct, ha deciso per tutti i lettori del blog "Guida ai prestiti personali", che non hanno già un Conto Arancio che sarà, possibile usufruire del tasso del 4,75% per 15 mesi dal momento dell'attivazione, che dovrà avvenire entro e non oltre il 31/12/2008! Per farlo dovete scrivere a "guidaaiprestiti[chiocciola]email.it" (sostituire [chiocciola con @])e specificare nell'oggetto dell'e-mail "Richiesta codice attivazione CA". Vi risponderemo in tempi brevi (solitamente una volta al giorno). Nella speranza di rendervi un servizio utile e gradito, vi ringraziamo per l'attenzione e l'affetto con il quale seguite le nostre pubblicazioni.

giovedì 18 ottobre 2007

Euro troppo forte! Nuovo record: ora vale 1,4310 Dollari USA!

Non è di certo una buona notizia per nessuno, tanto meno per chi deve competere a livello internazionale con aziende che iniziano a bistrattare la costosissima merce venduta in Euro appannaggio di quella proposta in Dollari. Questo nuovo record storico (1,4310 USD) è, in massima parte, dovuto ai timori legati al rallentamento dell'economia americana e all'incertezza sui possibili, imminenti, tagli dei tassi d'interesse ad opera della FED. Ad influire sulla corsa della valuta europea è stata anche l'attesa di una possibile stretta monetaria della BCE.

mercoledì 17 ottobre 2007

La Commissione Europea contro il cartello delle banche che applicano costi eccessivi sulle carte di credito

La Commissione Europea ha ordinato al "Groupement des Cartes Bancaires" "CB", di porre fine a queste pratiche definite "illegali".

E' bene specificare che si tratta di un intervento forte, posto in essere dalla Commissione Europea, riguardante le carte che circolano in Francia ma, l'azione appena intrapresa, visto il gran numero di istituti di credito coinvolti ed il respiro internazionale della loro geolocalizzazione, potrebbe risultare un anticipo di quello che accadrà anche nel nostro Paese se non si porrà un freno agli elevatissimi costi legati alle carte di credito. L'invito della Commissione Europea, nella persona del commissario alla concorrenza Neelie Kroes, è rivolto specificatamente ai 150 istituti di credito francesi aderenti al "CB" che controlla ben il 70% di tutte le carte di credito emesse oltralpe (comprese le Visa e le MasterCard). Non si tratta solo di porre un freno ai costi inerenti le operazioni effettuate ma anche di mettere mano ai tassi elevatissimi applicati dalle banche sui prestiti personali erogati attraverso le carte revolving (di questo ci eravamo già occupati in passato: leggi l'approfondimento inerente i tassi applicati alle carte di debito). L'auspicio è che non si risolvi tutto in una bolla di sapone e che in Italia si rimodulino al più presto le indecenti condizioni contrattuali legate alle carte di credito.

martedì 16 ottobre 2007

Abi, Notai e Associazioni dei Consumatori non trovano l'accordo sulla portabilita' dei mutui

Che le banche e i notai operassero in maniera poco trasparente al fine di scoraggiare la portabilità dei mutui ipotecari è cosa nota ormai da tempo, (di questo argomento ci siamo già occupati in passato: Banche e notai fanno fronte comune per eludere la Legge Bersani) ma che continuassero a fare ostruzionismo prendendo tempo al fine di individuare una procedura condivisa sulla portabilità delle ipoteche, in pochi se lo sarebbero aspettati. Il tanto atteso tavolo di concertazione tra Abi, Consiglio del notariato e associazioni dei consumatori, non ha sortito gli effetti sperati anzi, sono emerse profonde divisioni in merito all'applicabilità delle penali d'estinzione anticipata, sostenuta fortemente dall'Abi. Ribadiamo che, a nostro avviso, esistendo una legge, quella Bersani appunto, atta regolamentare tale materia, le associazioni dei consumatori debbano fortemente lottare al fine di chiederne il rispetto e la totale applicazione. La prima occasione disponibile è quella che, giovedì 18 ottobre, vedrà le parti in causa esprimere i rispettivi pareri d'avanti alla commissione Finanze della Camera. Speriamo che quanto prima si arrivi ad una conclusione che, una volta tanto, vada nella direzione di favorire i consumatori, sempre eccessivamente penalizzati dal sistema bancario!
APPROFONDIMENTI: Ecco cosa prevede la Legge Bersani in merito alla portabilità dei mutui

lunedì 15 ottobre 2007

Prestito BancoPosta online: ridotto l'isc dello 0,55%

Nel variegato mondo dei prestiti personali, un'ormai consolidata realtà è costituita dal prestito BancoPosta online, riservato ai titolari di un conto BancoPosta. Semplice e comodo da richiedere, fin da subito si è distinto per i bassi tassi d'interesse applicati che, di norma, si attestano ben al di sotto della media di mercato. La novità più importante introdotta nell'ultimo periodo è l'abbassamento dell'ISC (ex Taeg) dello 0,55% rispetto al passato. Considerato che l'ISC è la voce più importante in assoluto per determinare la vera consistenza della massa debitoria, la riduzione è dunque da tenere in debita considerazione. Il tasso precedentemente applicato era pari al 9,40% a fronte dell'attuale 8,85%. Rimane invariato, invece, il TAN, fermo all'8,50%. E' bene notare che questi tassi sono riservati solo ai correntisti che accendono un contratto di prestito personale via internet. Se il medesimo contratto viene stipulato in agenzia, allo sportello, l'ISC applicato non è più dell'8,85% ma bensì del 9,83%. L'ammontare degli importi erogabili va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 10.000 euro, con impieghi temporali che vanno da 12 a 84 mesi. Poste Italiane, al fine di facilitare al massimo le operazioni di finanziamento ha prodotto un utile vademecum dei documenti necessari per istruire la pratica. Di seguito lo riportiamo in sintesi: a) fotocopia del documento di identità; b) fotocopia del codice fiscale; c) fotocopia dell'ultima busta paga o cedolino della pensione per lavoratori dipendenti o pensionati; d) fotocopia di un documento che attesti l'accredito dello stipendio o pensione sul conto BancoPosta; e) fotocopia della dichiarazione dei redditi con la ricevuta di pagamento della relativa imposta per i liberi professionisti; f) modulo di richiesta prestito compilato e sottoscritto (quest'ultimo viene stampato direttamente dalla procedura di richiesta online già compilato in tutti campi).

domenica 14 ottobre 2007

Caro contributi per i Co.Co.Co. L'aliquota sarà pari al 26,50% entro il 2010!

Vita dura per i collaboratori coordinati e continuativi, i cosiddetti Co.Co.Co. A partire dal 1° gennaio 2008, infatti, scatteranno tutta una serie di aumenti inerenti le soglie contributive che, complessivamente e gradualmente, innalzeranno la quota dovuta portandola dal 23,50% al 26,50% nel 2010. Nel dettaglio, si tratta di una misura che interessa tutti gli iscritti alla Gestione separata Inps del lavoro autonomo ed in particolare i Co.Co.Co. Per ciò che attiene gli iscritti che svolgono attività "tutelata", con o senza modalità contrattuale a progetto ed i lavoratori autonomi occasionali, nonché i venditori porta a porta che possono "vantare" un reddito superiore ai 5.000 euro l'anno, la soglia contributiva sarà innalzata di un punto percentuale e passerà dall'attuale 23,50% al 24,50%. Questo vale anche per i professionisti che non hanno poste in essere altre forme di previdenza obbligatoria. Per quanto riguarda, invece, gli iscritti che non hanno altre forme di assicurazione obbligatoria, l'aliquota aumenterà ancora a partire dal 2009 (25,50%) per attestarsi alla soglia massima prevista dal protocollo sul welfare dello scorso mese di luglio (26,50%). Questo aumento è da attribuirsi ad un'operazione volta a finanziare le prestazioni temporanee offerte dagli iscritti non assicurati. Verranno, altresì, coperte voci di costo quali, a titolo esemplificativo, le indennità di maternità e malattia oltreché gli assegni per il nucleo familiare. Seppur il protocollo sul welfare non abbia, di fatto, fissato alcun limite contributivo, l'accredito dell'annualità avviene soltanto se i contributi sono stati versati su un imponibile almeno pari a quello stabilito per i commercianti, ovvero 13.585 euro. Sono, invece, rimaste invariate le modalità di versamento dei contributi che, come già accadeva in precedenza, saranno a carico dei committenti per i due terzi e del collaboratore per il terzo restante.

sabato 13 ottobre 2007

Pignoramenti in aumento ma, nonostante tutto, Consob e Bankitalia sprizzano ottimismo da tutti i pori!

Secondo una recente indagine portata avanti dall'Adusbef, vi sarebbe un considerevole aumento dei casi d'insolvenza, da parte delle famiglie italiane, per ciò che attiene i mutui, con particolare riferimento a quelli a tasso variabile. La discutibile politica monetaria posta in essere dalla BCE e le turbolente bufere legate alla crisi dei mercati, innescata dai mutui subprime americani, ha reso estremamente esose le rate dei mutui tanto da renderne quasi impossibile il pagamento. In conseguenza di ciò, l'associazione che opera a tutela dei consumatori, stima un incremento del 19% dei casi di pignoramento dei beni immobili acquistati. Intanto Consob e Bankitalia cercano di diffondere ottimismo sulla base di dati, per altro non ancora diffusi, di un indagine posta in essere dalla stessa Consob, secondo cui "il quadro dell'Italia e' rassicurante riguardo alle recenti turbolenze delle Borse innescate dalla crisi dei mutui subprime". Ma allora, ci chiediamo, se l'Italia, come ormai da tempo cercano di farci intendere, non è stata sfiorata neanche minimamente da questa crisi perché le banche operano aumenti tanto consistenti che, a ben vedere, vanno ben oltre il tasso di sconto fissato dalla BCE? Perché oggi i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile hanno soglie tanto vicine e spread sempre al limite dell'1%? Se tutto è tranquillo, come da più parti si dice, allora perché continuamente si sta immettendo liquidità sui mercati? Il sospetto che si possa trattare di mere speculazioni è fortissimo e a farne, come sempre, le spese sono sempre e solo i poveri consumatori!

Indennita' integrativa speciale Inail assoggettata all'Irpef

Anche l'I.I.S. (Indennità integrativa speciale) Inail è da considerarsi assoggettata all'Irpef, in quanto va aggiunta ai normali compensi percepiti dai lavoratori. A renderlo noto è stata l'Agenzia delle Entrate attraverso la risoluzione numero 285/E del 12 ottobre 2007. Ciò che immediatamente risalta agli occhi, anche leggendo distrattamente il documento, è l'abnormità della misura applicata alla tassazione che è stata fissata all'87,5%, seppur limitatamente agli importi maturati fino al 31 dicembre del 2000. Ma niente paura! Le tasse, per qualcuno, sono pur sempre una cosa bellissima! Ed allora godiamoci appieno questo nuovo ulteriore salasso!

giovedì 11 ottobre 2007

Vaglia Postali: abolita la commissione di incasso a carico del beneficiario

Da ieri, Poste Italiane, ha "rivoluzionato" il suo più antico sistema per trasferire denaro, ovvero il vaglia postale. Le principali novità ineriscono i costi legati all'operazione. Non vi sarà più alcuna commissione di incasso a carico del beneficiario, anche per i vaglia incassati in contanti e per i vaglia versati su un conto BancoPosta o su un conto corrente bancario. Tuttavia, le commissioni a carico del mittente esistono ed ammontano a 5 euro per ciò che attiene un vaglia postale emesso allo sportello ed a 2,50 euro per quanto riguarda il cosiddetto vaglia online emesso attraverso il servizio BancoPosta online e riservato ai titolari del conto. Entrambe queste voci di costo sono applicate per importi massimi di 2.582,28 euro.

mercoledì 10 ottobre 2007

Rinegoziare un mutuo in Italia è un'impresa quasi impossibile. La surroga? Una chimera!

Rinegoziare un mutuo è conveniente soprattutto per chi ha posto in essere un contratto di importo elevato. Per prima cosa è necessario chiedere alla banca, presso la quale è stato sottoscritto il contratto di mutuo esistente, una revisione del contratto stesso, per iscritto, con una scrittura privata, all'interno della quale proporre la revisione del tasso d'interesse applicato e, contestualmente, della durata e della periodicità delle rate. Se non si arriva ad un accordo, (come spesso accade), bisognerà procedere ad una rinegoziazione attraverso un atto pubblico. Questa soluzione, dopo l'entrata in vigore della Legge Bersani, potrebbe essere soppiantata dalla cosiddetta "surrogazione del mutuo". Surrogare un mutuo significa , in buona sostanza, spostare il vecchio finanziamento presso un altro istituto di credito che può offrire condizioni contrattuali più vantaggiose. Il tutto dovrebbe avvenire producendo una semplice scrittura privata autenticata, senza oneri accessori né eccessive formalità. La realtà, purtroppo, è ben diversa! A tutt'oggi, in Italia, non si hanno notizie di surroghe andate a buon fine, o per lo meno, quelle realmente andate in porto si contano sulle dita di una mano (Approfondimenti: Banche e Notai fanno fronte comune per eludere la Legge Bersani). Qualora si volesse optare per l'estinzione anticipata, il pacchetto Bersani prevede l'esonero totale dal pagamento della penale (ciò è vero per i mutui contratti dopo il 2 febbraio 2007). Tuttavia, le banche hanno introdotto delle fantasiose ed inutili voci di costo che mirano a coprire le mancate entrate derivanti dalle penali appena abolite ed è bene dire che, sebbene la Legge sia chiara, nella fattispecie l'abbattimento della penale non è automatico e và richiesto dal cliente. Questi dovrà produrre una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà in cui si faccia evidenza della tipologia di contratto per cui si richiede l'esonero dal pagamento della penale per estinzione anticipata. In teoria, ma anche in questo caso alcuni istituti di credito fanno i furbi, chiudendo un mutuo ed aprendone un altro presso un'altra banca, non si dovrebbero pagare costi di perizia, di istruttoria pratica e notarili.

martedì 9 ottobre 2007

Finanziaria 2008: agevolazioni per la casa e contributi per l'acquisto di beni durevoli

Con la Legge Finanziaria 2008, il Governo ha stabilito tutta una serie di misure volte a favorire l'acquisto di beni durevoli, prevedendo sconti e agevolazioni alle volte anche piuttosto consistenti.

Di seguito pubblichiamo, in sintesi, un elenco degli incentivi previsti

1) Pannelli solari e isolamento termico;

Detrazione pari al 55% della spesa affrontata per migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni. La spesa massima riconosciuta è di € 109.090, per uno sconto massimo di 60.000 euro. La detrazione dall'Irpef potrà avvenire nei 3 anni successivi all'istallazione.

2) Ciclomotori elettrici;

Sconto che va dall'8% al 30% del prezzo di un ciclomotore, fino ad un massimo di € 700, se si tratta di un veicolo ad alimentazione elettrica. Lo sconto è valido solo se si rottama un ciclomotore appartenente alla categoria "Euro Zero" e comunque immatricolato prima del 2001.

3) Agevolazioni per la casa;

Detrazioni pari al 36% dei lavori di ristrutturazione. Lo sconto viene applicato su una spesa massima di 48.000 euro e può arrivare al massimo a € 17.280. La detrazione, in 10 anni, dall'Irpef deve avvenire negli anni successivi agli interventi di recupero posti in essere.

4) Frigorifero e congelatore;

Detrazione del 20% del costo per l'acquisto di un frigorifero o un congelatore di classe pari o superiore ad "A+", fino a uno sconto massimo di € 200 per ogni apparecchio acquistato. Lo sconto è valido solo per chi rottama un vecchio apparecchio del quale sia in grado di documentare l'avvenuto smaltimento. Lo sconto è detraibile dalla dichiarazione dei redditi che verrà presentata nel 2008.

5) Moto o quadriciclo elettrico;

Sconto del 30% per l'acquisto di una moto o di un quadriciclo elettrico, fino ad un massimo di 1000 euro. Lo sconto è valido solo se si rottama un ciclomotore appartenente alla categoria "Euro Zero" e comunque immatricolato prima del 2001.

6) Bicicletta elettrica o semplice;

Sconto del 30% del prezzo di listino di una bicicletta fino ad un massimo di € 300 che possono diventare € 700 se la bici è elettrica ed ha la cosiddetta "pedalata assistita". Lo sconto è valido solo se si rottama un ciclomotore appartenente alla categoria "Euro Zero" e comunque immatricolato prima del 2001.

7) Televisore digitale;

Contributo statale pari al 20% del costo di un televisore digitale semplice o con decoder digitale terrestre incorporato. Lo sconto massimo è di 200 euro e spetta agli utenti in regola con il pagamento del Canone Rai.

8) Acquisto di un'automobile nuova;

Bonus di € 800 per l'acquisto di un'auto nuova appartenente alla categoria "Euro 4" con emissioni di CO2 non superiori a 140 g/Km. In più è previsto il bollo gratuito da 2 a 3 anni, in base alla cilindrata. L'incentivo è valido solo se si rottama un'auto vecchia "Euro Zero" oppure "Euro 1",per tutte le auto acquistate entro il 31/12/2007 e immatricolate entro il 31/03/2008.

9) Acquisto di un Personal Computer nuovo di fabbrica;

Contributo statale di 200 euro per l'acquisto di un PC nuovo di fabbrica, solo per lavoratori co.co.co. e a progetto, che siano cittadini italiani residenti ed iscritti all'Anagrafe Tributaria.

10) Decoder Digitale Terrestre (DDT);

Contributo pari al 20% del costo di acquisto di un decoder digitale terrestre, fino ad un massimo di € 200, su una spesa minima di 1.000 euro. Lo sconto è valido e si applica ad ogni decoder acquistato a partire dal 1° gennaio 2007.

11) Acquisto di un'automobile a gas o bi-fuel;

Bonus di 1500 euro, che diventano 2000 euro se l'auto ha emissioni di CO2 inferiori a 120 g/Km. In caso di rottamazione si arriva ad un bonus massimo di 2.800 euro. Bollo gratuito da 2 a 3 anni a seconda della cilindrata. Le agevolazioni attengono alle auto acquistate entro il 2009 e immatricolate entro il 31/03/2008.

12) Acquisto o sostituzione della vecchia caldaia con una nuova ad alto rendimento;

Detrazione pari al 55% della spesa affrontata per l'istallazione di una caldaia ad alto rendimento, su una spesa massima di € 54.545, per uno sconto massimo di 30.000 euro. La detrazione dall'Irpef si avrà nei tre anni successivi all'acquisto della caldaia a condensazione.

lunedì 8 ottobre 2007

Banche e Notai fanno fronte unito per eludere la legge Bersani!

A dichiararlo, è l'Adusbef, particolarmente allarmata dall'assoluta mancanza di vigilanza da parte degli organi competenti. Intanto il danno economico per i clienti diviene sempre più ingente!

A più di un anno di distanza dall'approvazione della Legge Bersani sulle liberalizzazioni, si legge in una nota diramata dalla Adusbef, dove i provvedimenti quali, l’abolizione delle spese di chiusura dei conti correnti e del trasferimento titoli; l’abrogazione delle penali sui mutui e la cancellazione gratuita dell’ipoteca; l’attuazione della surroga già prevista dal Codice Civile e la simmetria dei tassi di interessi, sia sui depositi che sugli impieghi quando varia il costo del denaro; l’abolizione della commissione di massimo scoperto, già cancellata da sentenze di Cassazione, restano lettera morta, Adusbef continua nella sua azione di denuncia.

L’articolo 10 della Legge recita: "5. Le variazioni dipendenti da modifiche del tasso di riferimento devono operare, contestualmente e in pari misura, sia sui tassi debitori sia su quelli creditori".Le quotidiane vessazioni ed i costanti abusi perpetrati a danno della clientela, hanno fruttato agli istituti di credito, in questo anno e mezzo, circa 5,7 miliardi di euro!

Da un'indagine condotta da Adusbef, su diverse banche,sono emerse le seguenti violazioni (di seguito riportiamo il testo integrale del comunicato stampa diramato dall'associazione dei consumatori):

1) Simmetria dei tassi. L’art.10 del decreto Bersani obbliga le banche ad un adeguamento automatico dei tassi bancari, debitori e creditori, che devono essere adeguati in contemporanea con le variazioni stabilite dalla Bce. In un anno, la Bce ha effettuato 5 aumenti del costo del denaro, pari all’1,25%. Dalle 5 decisioni BCE, le banche italiane, hanno tempestivamente aumentato il costo del denaro sui mutui, prestiti personali fidi e finanziamenti, con una stangata di 1.350 euro l’anno su un modesto mutuo a tasso variabile, senza aumentare minimamente i tassi sui depositi. L’elusione sistematica dell’art. 10 del decreto Bersani, ha consentito alle banche un guadagno illecito pari a 5,7 miliardi di euro al 30 settembre 2007, calcolato su un monte depositi di 682 miliardi di euro.

2) Portabilita’ dei mutui: Recita l'art. 8 del Decreto Bersani: "Portabilita' del mutuo; surrogazione" a) In caso di mutuo, apertura di credito od altri contratti di (finanziamento da parte di intermediari bancari e finanziari) la non esigibilità del credito o la pattuizione di un termine a favore del creditore non preclude al debitore l'esercizio della facoltà di cui all'articolo 1202 del codice civile. b) Nell'ipotesi di surrogazione ai sensi del comma 1, il mutuante surrogato subentra nelle garanzie accessorie, personali e reali, al credito surrogato. L'annotazione della surrogazione può essere richiesta al conservatore senza formalità, allegando copia autentica dell'atto di surrogazione stipulato per atto pubblico o scrittura privata. c) E' nullo ogni patto, anche posteriore alla stipulazione del contratto, con il quale si impedisca o si renda oneroso per il debitore l'esercizio della facoltà di surrogazione di cui al comma 1. (La nullità del patto non comporta la nullità del contratto). d) La surrogazione per volontà del debitore di cui al presente articolo non comporta il venir meno dei benefici fiscali. Le banche monitorate da Adusbef e Federconsumatori non hanno ancora applicato la portabilità del mutuo, forse perché consigliate dalla corporazione dei notai,che lamentano incertezza e caos nelle registrazioni alla conservatoria che solo loro sarebbero in grado di garantire, hanno l'obbligo di trasferire il mutuo ad una banca più conveniente e senza spese,che chieda meno oneri e tassi inferiori.

3) Equità sulle penali dei vecchi mutui: dopo la trattativa con l'ABI ed il protocollo di intesa stipulato al fine di estendere la tutela a 3,5 milioni di mutuatari (3,2 milioni di mutui a tasso variabile o misto, 300.000 a tasso fisso per un controvalore di 255 miliardi di euro), banche distratte o in malafede, cercano di fare orecchie da mercante perfino su un accordo chiaro,che prevede sconti per tutti i mutui,sia fissi che variabili contratti prima del 2001, con una penale massima dello 0,50% e con una clausola di garanzia dello 0,20% anche per quella penale massima dello 0,50%, che in tal caso diventa dello 0,30%. Ad oltre cinque mesi dall’accordo, le banche che avevano incassato penali non dovute, fanno fatica a restituire il conguaglio ai consumatori. Solo dopo i reclami degli utenti e gli interventi delle associazioni, le banche cedono, affermando di aver male interpretato la norma (guarda caso!), ma si prendono tutto il tempo per effettuare i rimborsi spettanti ai clienti, provando anche ad addebitare commissioni illecite e non dovute.

4) Cancellazione della ipoteca sui vecchi mutui: La legge Bersani (Legge 2 aprile 2007 n. 40), oltre ad aver abrogato le penali sui nuovi mutui, ha stabilito una disciplina nuova sulla semplificazione delle cancellazioni ipotecarie (senza bisogno dei notai), applicabile nei casi di estinzione totale dell'obbligazione garantita (compresi gli oneri accessori, quali interessi, spese, ecc.). L'applicabilità delle nuove norme sulla cancellazione automatica dell'ipoteca è espressamente prevista anche ai mutui estinti in precedenza all'entrata in vigore della legge, laddove alle modalità di applicazione, impone che "l'ipoteca si estingue automaticamente all'estinzione della obbligazione garantita del mutuo senza alcun onere aggiuntivo per il debitore. Nei trenta giorni successivi all'estinzione dell'obbligazione l'ipoteca va in uno stato di "stand by", si ha una sorta di ipoteca quiescente, nel senso che essa si estinguerà solo se in tale periodo di tempo il creditore non comunica alla conservatoria un giustificato motivo che ostacola l'estinzione. Quindi per l'estinzione automatica dell'ipoteca devono ricorrere due fondamentali presupposti: a) l'estinzione dell'obbligazione; b) il decorso dei trenta giorni dalla predetta estinzione senza che il creditore abbia inviato dichiarazione contraria alla conservatoria. Nonostante la legge sia ben chiara, le banche continuano a provarci, chiedendo da 400 euro a 1.000 euro, per una cancellazione dell'ipoteca che deve essere estinta gratuitamente alla fine del pagamento dell'obbligazione. Solo dopo interventi duri dell’Adusbef, banche che richiedevano il notaio per cancellare l’ipoteca, promettono di estinguerla gratuitamente.

5) Rinegoziazione dei mutui per eccessiva onerosità: Anche se il decreto Bersani non ha previsto la rinegoziazione del mutuo dalla stessa banca per eccessiva onerosità, intervenuta non solo dall’aumento dei tassi, determinato dalla Bce, ma anche da decisioni arbitrarie delle banche, che fanno la cresta sui tassi (basta vedere la circolare di Banca Intesa, che a fronte di costi di raccolta più onerosi dello 0,15% - 0,20%, ha effettuato una manovra di aumenti pari allo 0,40% - 1,00% dal 1 ottobre ad oggi), le banche non dimostrano alcun interesse ad andare incontro alle esigenze dei loro clienti. Invece di favorire le richieste per consentire,tramite l’allungamento della durata del mutuo, per esempio da 25 a 28 anni, e permettere così di riportare i costi delle rate a livelli accettabili, chiedono costi esosi per effettuare nuove istruttorie (da 800 euro a 1.000 euro) e nuovi, inutili, oneri notarili, variabili nella misura da 1.200 euro a 1.800 euro, per modificare un atto che non cambia nulla se non la volontà delle parti, che può essere sancita da una semplice scrittura privata. Poiché le banche hanno messo le mani anche nei Tribunali fallimentari con apposite società, sotto l'egida dell’Abi (quella di Roma si chiama Soc. Asteimmobili ha la sede sociale presso l'A.B.I. (via delle Botteghe Oscure 46 di Roma) e come soci un pool di banche: Intesa San Paolo S. p. A., SI TE BA S. p. A., UGC Banca (Gruppo Unicredit), ICCREA Holding, Banca Monte Paschi di Siena, Credit Servicing, Banca Sella, Banco di Desio, Banca Carige, Banca Popolare di Verona e Novara, Interhol 2001 s.r.l., Banca del Piemonte, Bipielle S.G.C., Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare di Lajatico, Banca Popolare di Sondrio; in un gigantesco conflitto di interessi che Adusbef ha denunciato penalmente alle Procure, pensano così di portare le famiglie all’insolvenza, per poter fare ulteriori affari sulla pelle dei cittadini accaparrandosi anche la vendita delle case alle aste giudiziarie.

6) Swap e derivati. La legge di riforma del risparmio, approvata a settembre 2006, ha il compito di rendere più trasparenti i prodotti finanziari confezionati da banche ed assicurazioni , per prevenire crack finanziari e vendita di bond bidone ai risparmiatori. Decine di migliaia di cittadini, specie piccole e medie imprese, alle quali le banche avevano offerto prodotti derivati dai nomi fantasiosi, per garantirli dal rischio tassi, sono sull’orlo della bancarotta perché tali prodotti non hanno affatto garantito dal rischio. Famiglie indotte ad indebitarsi a tasso variabile,che avevano sottoscritto una copertura contro l’aumento dei tassi sui mutui, dopo aver pagato per tale assicurazione salate commissioni, si ritrovano a corrispondere anche 3.000 euro in più di rata l’anno, senza che gli swap, dai nomi fantasiosi, abbiano offerto il paracadute promesso nell’atto della sottoscrizione del contratto. Due recenti sentenze del Tribunale di Torino che hanno condannato Unicredit banca a risarcire imprenditori truffati dagli swap, lasciano ben sperare, ma l’ottusità delle banche e delle autorità monetarie volte a negare gli effetti della crisi dei mutui subprime, non aiuta a risolvere la questione.
7) Abrogazione spese di chiusura conti correnti. Il decreto Bersani prevedeva l’abrogazione totale delle spese di chiusura dei conti correnti e del trasferimento dei titoli. Mentre le banche, in un primo momento, avevano applicato alla lettera la norma sulla gratuità dei costi di chiusura, adesso continuando ad applicare costi per il trasferimento dei titoli da una banca all’altra, con una cresta usuraria sui costi industriali, da 0,30 centesimi a titolo, ricaricata fino a 90 euro per ogni titolo trasferito, hanno fatto rientrare dalla finestra quelle voci di costo uscite dalla porta.
I costi di estinzione del conto sono stati sostituiti, in maniera anche più onerosa da “oneri e spese di liquidazione interessi”, che variano da 12 euro di Banca Fideuram,fino a 95 euro del Monte dei Paschi di Siena. Alcune banche come Intesa San Paolo, Unicredit, Banca di Roma, applicano questo nuovo balzello con cadenza trimestrale, quadruplicando gli oneri da 72 euro l’anno di banca Intesa (18 euro trimestrali); 96 euro annui Banca di Roma (24 euro trimestrali), fino a 104 euro annui di Deutche Bank (26 euro trimestrali).
Il povero correntista che vuole quindi chiudere il proprio conto corrente e che ha una giacenza, ipotizziamo di 10.000 euro, incasserà così lauti interessi pari a 25 euro lordi su base annua (se il conto è regolato al tasso dello 0,250 per cento), 6,25 euro su base trimestrale che diventano 4,56 euro al netto della trattenuta fiscale del 27%, ma dovrà pagarne tra i 12 e i 26 euro alla banca.
La questione bancaria, che non applica le leggi dello Stato e che irride alle esigenze di trasparenza e di legalità, appioppa bond e derivati bidone a risparmiatori ed utenti, applica arbitrariamente tassi e condizioni capestro, erige un muro di censura sulle sue malefatte, è diventata la prima emergenza democratica in un paese dove soffia il vento dell’antipolitica, non solo sui politicanti di professione e su un Governo debole sotto schiaffo e che si fa prendere in giro dagli istituti di credito, ma anche sulla casta dei banchieri intoccabili, che non può continuare indisturbata a scippare e rapinare i cittadini.

TABELLA RIEPILOGATIVA DEI NUOVI COSTI APPLICATI DALLE BANCHE

Conto Corrente/profilo per famiglie con esigenze di base. Rilevazione (4.10.2007) Adusbef su Patti Chiari
BANCHE Oneri e spese di liquidazione interessi Euro Spese di liquidazione interessi debitori Euro
Banca Fideuram Spa - '
“Conto FIDEURAM”' 12,00 12,00
Banca Monte dei Paschi di Siena – “'CONTO IDENTYKIT START”' Max 95,00 Max 95,00
Banca Popolare di Verona - S. Geminiano e S. Prospero S.p.A. – “'Specchio - TUTTOFARE'” 20,00 0,00
Credem – Credito Emiliano - '
“Accordi Allegro New'” 15,00 (a liquidazione interessi) Incluso
Banca Antonveneta - '
“CONTO INTERNET”' 40,00 40,00 (T)
Intesa Sanpaolo SpA-Rete Intesa - 'Intesa Sanpaolo Spa - Rete Banca Intesa – CONTO INTESA LIGHT' Per saldi debitore: esente (s) sito a euro 30.000 – euro 8,00 sino a euro 5.000,00 – euro 30,00 (s) oltre 5.000,00 (T) 0,00
Intesa Sanpaolo SpA-Rete Sanpaolo - 'Sanpaolo “Conto Facile”' 18,00 (T) Esente
UniCredit Banca - 'GENIUS ONE' 20,00 (T) 15,00
Deutsche Bank- Conto Db Componi modulo base” 26,00 (T) incluse
Banca Di Roma-“ Conto Blue Light Family” 24,00 (T) 24,00 (T)
Bpm- “Bpm Contoservice1” Da 0,50 a 20,00 incluse
Sono state inoltre esaminate: Banca Popolare di Lodi, il Banco di Sicilia, la Banca delle Marche, Banca Sella, Bibop Carire e Bnl, le quali però non presentano tali voci di costo. Le voci di spesa menzionate sono riferite ai servizi di finanziamento, rispettivamente: per utilizzo di fido di c/c e per utilizzi su posizioni non affidate. I dati sono estrapolati dal sito di Patti Chiari.

domenica 7 ottobre 2007

Mutuo Arancio di INGDirect è ancora il top del settore!

Mutuo Arancio di INGDirect, a tasso variabile, si conferma come l'opzione più conveniente attualmente proposta sul mercato del credito. Caratterizzato dall'assoluta assenza di costi d'istruttoria pratica, costi di perizia, spese di assicurazione e penali per l'eventuale estinzione anticipata, "Mutuo Arancio" è particolarmente flessibile ed offre al cliente la possibilità di scegliere la durata che preferisce, da 10 a 40 anni (sono ammesse anche durate intermedie come ad esempio 11, 14, 18, 22 anni e così via). Il tasso d'interesse, 4,55%, è particolarmente conveniente ed è determinato sulla base del tasso di riferimento Euribor (Euro Interbank Offered Rate è un valore che varia quotidianamente in relazione ai movimenti dei mercati finanziari, e costituisce il parametro di indicizzazione del mutuo) al quale va sommato lo spread (ovvero la percentuale di guadagno della banca), in questo caso lo 0,80%. Mutuo Arancio può essere concesso, fino ad un massimo dell'80% del valore dell'immobile, per l'acquisto di cespiti residenziali a chiunque abbia intenzione di acquistare la sua prima casa o una seconda abitazione ed anche al fine di rifinanziare mutui ipotecari già in essere. Anche questa volta, questo prodotto finanziario merita un bell'8 pieno! Approfondimenti: "GUIDA AI MUTUI IPOTECARI"

venerdì 5 ottobre 2007

Immobilismo BCE: tassi fermi al 4% e nel prossimo trimestre è prevista una riduzione dei finanziamenti

Il costo del denaro nell'Euro Zona resterà a lungo inchiodato al 4%. Ad affermarlo è stato il numero uno della Banca Centrale Europea Jean Claude Trichet. Prima di effettuare nuovi ritocchi ai tassi, la BCE intende continuare a monitorare l'andamento dei mercati al fine di individuare quali possano essere le ripercussioni sull'economia reale. Un atteggiamento, questo, alquanto discutibile. Da più parti, infatti, si chiede a gran voce un intervento che ridia ossigeno all'economia europea, schiacciata com'è da un Euro fortissimo che condiziona pesantemente le esportazioni made CE. La BCE, tuttavia, pare sorda e conferma, in buona sostanza, il suo scenario previsionale di base per le prospettive economiche dell'area. Trichet è convinto che "la crescita economica proseguirà robusta ma con rischi inflazionistici che restano al rialzo". Intanto, come se non bastasse, le banche operanti sul territorio dell'Unione Europea, ritengono, a ragion veduta, che la crisi innescata dai mutui subprime americani possa pesare sul mercato del credito nei prossimi 3 mesi. Ad incidere pesantemente sono non soltanto le mutate condizioni di accesso al credito, decisamente più restrittive e severe ma, anche e soprattutto, le oggettive difficoltà, da parte dei clienti, di far fronte a rimborsi sempre più onerosi.

giovedì 4 ottobre 2007

E' nata PerMicro societa' specializzata nell'erogazione di microcrediti ed operante su tutto il territorio nazionale

Ancora poco in uso nel nostro Paese, il micro credito è una realtà consolidata e presente da molti anni, in aree particolarmente depresse come, ad esempio, alcuni stati dell'Africa, del Sud America e dell'Asia. Per micro credito, in Italia, si intende la concessione di prestiti personali di importo molto contenuto a dipendenti del Terzo Settore. Il prestito mira a supportare la crescita socio-economica dei soggetti richiedenti e dei loro nuclei familiari. I tassi d'interesse e le commissioni sono altamente competitivi. Questa forma di credito, particolarmente vantaggiosa, è concessa da pochissime società operanti sul territorio nazionale. Tra queste citiamo la neonata "PerMicro" che ha visto la luce lo scorso mese di giugno. Questa società si distingue nel panorama nazionale del credito perché propone soluzioni di microcredito atte a soddisfare anche le esigenze di soggetti che vogliono avviare o sviluppare un'attività imprenditoriale o che vogliono intraprendere un percorso formativo (corsi professionali, corsi di laurea e master). Accanto all'erogazione del credito, la "PerMicro" offre anche l'accompagnamento ed il monitoraggio del percorso formativo e/o imprenditoriale del cliente. L'accesso al credito, nella misura da 2.000 a 15.000 euro, è appannaggio di tutti i cittadini italiani e stranieri appartenenti a una rete di riferimento conosciuta e che siano dotati di capacità imprenditoriali. Per approfondire l'argomento potete telefonare alla "PerMicro" al numero 011 658 778. Può tornarvi utile anche la lettura di un nostro precedente articolo inerente la medesima tematica "Microcredito dalla Caritas di Reggio Emilia".

mercoledì 3 ottobre 2007

Riduzione Ires non apportera' vantaggi secondo il centro studi dei Ragionieri Commercialisti

Il Centro Studi dei Ragionieri Commercialisti, nella persona di Paolo Moretti, Presidente della Fondazione Luca Pacioli, ha criticato aspramente il provvedimento, approvato nella Finanziaria 2008, volto a riconsiderare al ribasso l'aliquota Ires, portandola dal 33% al 27,5%. Secondo Moretti "la riduzione dell'Ires non apporterà alcun reale vantaggio. A conti fatti l'imposta peserà sui soggetti a tassazione esattamente come prima, poiché, se è vero che come ha detto il Governo, gli interventi sull'Ires avranno costo zero per l'Erario, è evidente che per il contribuente i vantaggi per la diminuzione dell'aliquota sono destinati ad essere compensati da svantaggi conseguenti all'aumento della base imponibile".

martedì 2 ottobre 2007

Tartassati d'Italia: l'evasione fiscale è considerata una patologia della nostra società

Un'indagine condotta dalla Confcommercio ha portato alla luce un diffuso malcontento dei cittadini italiani in merito alla pressione fiscale cui sono sottoposti. Per il 76,9% di loro, le tasse che pagano sono ingiuste e, tra questi ben il 48,8%, circa la metà del campione (1311 persone intervistate), considera il livello della tassazione molto pesante. Il 53,7% degli intervistati si colloca nella fascia che percepisce una pressione fiscale fra il 21% e il 40% e il 15% circa fra il 41% e il 50%. La pressione fiscale è aumentata con la finanziaria 2007 per il 54,7% degli italiani e il 51,4% non crede che le tasse saranno abbassate nel corso di questa legislatura. L'evasione fiscale, compresa l'elusione e le entrate in nero, viene considerata alla stregua di una patologia che affligge tutta la società italiana. L'indagine, infine, focalizza l'attenzione su imprenditori e lavoratori autonomi accentuando l'esigenza di intervenire sulla semplificazione delle norme e degli adempimenti con conseguente riduzione della pressione fiscale. Per quanto concerne gli operatori economici le tasse maggiormente odiate sono l'Ires e l'Irpef.

lunedì 1 ottobre 2007

Conto Zero24 di Banca Popolare di Bari

Il "Conto Zero24", proposto dalla Banca Popolare di Bari, che sarà ufficialmente presentato al pubblico il prossimo 15 ottobre nel corso della 71esima edizione della Fiera del Levante, è un prodotto complesso realizzato per soddisfare diverse esigenze, coniugando le funzionalità del conto corrente con quelle di altri servizi bancari, in particolare connessi ai circuiti telematici.

Le caratteristiche principali di questo conto corrente sono la totale gratuità delle operazioni effettuate via Internet, la comodità dell'estratto conto online, la concessione di carte di debito, revolving, Bancomat e Pagobancomat, carnet di assegni e soprattutto il servizio di Phone Banking.

Il servizio di Phone Banking (gratuito per info automatizzate ma a pagamento, 2 euro, per info ottenute da operatore) permette, ai titolari del conto "Zero24", di gestire telefonicamente i propri rapporti con la Banca Popolare di Bari, con particolare riferimento alle proprie risorse finanziarie. Tra le voci liberamente consultabili citiamo: saldo e movimenti del conto corrente, dossier titoli (comprese le informazioni sugli ordini disposti). Tra le altre operazioni permesse vi sono quelle dispositive, ovvero le operazioni di pagamento attraverso bonifici e le operazioni di compravendita di strumenti finanziari di vario genere.

L'attivazione del conto "Zero24" è accompagnata, automaticamente, da una polizza d'assicurazione, denominata Programma Futuro Assicurato" (costo 20 euro l'anno), che mira a coprire i danni, subiti dal titolare del conto, ai quali faccia seguito una invalidità permanente di grado pari o superiore al 60%. La copertura assicurativa è, altresì, estesa al decesso del contraente.

Quali servizi include il Conto Zero24 della Banca Popolare di Bari?

Il conto, di base, prevede i seguenti servizi:

- Agenzi@BPB;
- Carta Bancomat/Pagobancomat, carta Europay;
- Phone Bank;
- Carta di credito revolving "Cartasì Pegaso";

Quali commissioni sono previste sui bonifici?

Sui bonifici disposti ed eseguiti allo sportello è prevista una commissione di 1,50 euro che, diviene di 0,80 centesimi di euro per la medesima tipologia di operazioni effettuate online. Il costo aumenta notevolmente se il bonifico lo si dispone attraverso il servizio di Phone Banking (2 euro verso BPB e 2,50 euro verso altra banca).

Le comunicazioni periodiche che la banca ha cura di inviare alla clientela sono tutte a pagamento e non costano neanche tanto poco! Si va, infatti, dai 2,84 euro per le comunicazioni inviate per posta ordinaria, fino ai 5,68 euro per quelle inviate per raccomandata. Veramente un pò troppo care!

TASSI D'INTERESSE

- Tasso creditore 0%;
- Tasso debitore 17,50% entro € 5.000;
- Tasso debitore 14,925% oltre i 5.000 euro;
- Commissione di massimo scoperto (trimestrale e calcolata sul massimo saldo debitore registrato nel periodo) pari all'1,05%

Attenzione, poi, agli altri costi accessori previsti quali, a titolo esemplificativo, possono essere le spese per singola scrittura allo sportello (2 euro), spese per la produzione e l'invio dell'estratto conto (3,50 euro), spese per il rilascio di un duplicato dell'estratto conto (ben 5,16 euro) e le spese per la richiesta di movimenti allo sportello (1,29 euro).

E' possibile mantenere il vecchio numero di conto, se disponibile, o crearne uno nuovo, personalizzato di lunghezza definita.

VALUTAZIONE FINALE DEL CONTO ZERO24 DELLA BANCA POPOLARE DI BARI

Troppi costi nascosti e tassi debitori molto elevati non rendono questo conto dissimile dalla media dei prodotti presenti oggi sul mercato. Ottima l'idea di poter personalizzare il numero di conto ed anche la possibilità di conservare il proprio vecchio numero. Troppo poco, però, per un conto il cui slogan recita "tutti i numeri per farti felice!".
VOTO COMPLESSIVO: 6
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