Imposizione fiscale in Italia: storia, impatto e strategie future

L'evoluzione dell'imposizione fiscale in Italia: dalle radici del boom economico ai giorni nostri L'evoluzione del sistema fiscale italiano è una storia intricata, ricca di cambiamenti e influenze che hanno modellato l'economia, la società civile, e il tessuto industriale del Paese. Questo articolo esplora come il sistema fiscale italiano si sia trasformato dal boom economico degli anni '50 e '60 fino ai giorni nostri, analizzandone l'impatto su famiglie, mercato del lavoro, industria, e tracciando possibili scenari futuri. Il boom economico e la nascita di un sistema fiscale moderno Durante gli anni '50 e '60, l'Italia era un Paese in piena rinascita. Il boom economico, sostenuto da massicci investimenti pubblici e privati, portò a una rapida industrializzazione. In questo contesto, il sistema fiscale italiano aveva due obiettivi principali: incentivare gli investimenti e favorire il benessere sociale attraverso una redistribuzione del reddi...

Prestito BancoPosta online: ridotto l'isc dello 0,55%

Nel variegato mondo dei prestiti personali, un'ormai consolidata realtà è costituita dal prestito BancoPosta online, riservato ai titolari di un conto BancoPosta. Semplice e comodo da richiedere, fin da subito si è distinto per i bassi tassi d'interesse applicati che, di norma, si attestano ben al di sotto della media di mercato. La novità più importante introdotta nell'ultimo periodo è l'abbassamento dell'ISC (ex Taeg) dello 0,55% rispetto al passato. Considerato che l'ISC è la voce più importante in assoluto per determinare la vera consistenza della massa debitoria, la riduzione è dunque da tenere in debita considerazione. Il tasso precedentemente applicato era pari al 9,40% a fronte dell'attuale 8,85%. Rimane invariato, invece, il TAN, fermo all'8,50%. E' bene notare che questi tassi sono riservati solo ai correntisti che accendono un contratto di prestito personale via internet. Se il medesimo contratto viene stipulato in agenzia, allo sportello, l'ISC applicato non è più dell'8,85% ma bensì del 9,83%. L'ammontare degli importi erogabili va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 10.000 euro, con impieghi temporali che vanno da 12 a 84 mesi. Poste Italiane, al fine di facilitare al massimo le operazioni di finanziamento ha prodotto un utile vademecum dei documenti necessari per istruire la pratica. Di seguito lo riportiamo in sintesi: a) fotocopia del documento di identità; b) fotocopia del codice fiscale; c) fotocopia dell'ultima busta paga o cedolino della pensione per lavoratori dipendenti o pensionati; d) fotocopia di un documento che attesti l'accredito dello stipendio o pensione sul conto BancoPosta; e) fotocopia della dichiarazione dei redditi con la ricevuta di pagamento della relativa imposta per i liberi professionisti; f) modulo di richiesta prestito compilato e sottoscritto (quest'ultimo viene stampato direttamente dalla procedura di richiesta online già compilato in tutti campi).

Commenti

  1. ciao, è possibile avere accesso a tale prestito anche se il proprio stipendio non viene versato sul conto bancoposta, essendo che, si lavora all'estero???

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  2. Gentile lettore, i requisiti per ottenere un prestito Bancoposta sono i seguenti: è necessario essere lavoratore dipendente, pensionato o libero professionista.

    I lavoratori dipendenti e i pensionati dovranno provvedere all'apertura di un Conto BancoPosta con accredito dello stipendio o della pensione.

    I liberi professionisti devono essere titolari di Conto BancoPosta da almeno sei mesi.

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