Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Progetto SEPA: area unica dei pagamenti in euro

Giovanni Carosio, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, nel corso della seconda edizione dell’International Payments Summit, ha parlato lungamente della nuova normativa europea sui servizi di pagamento, ponendo l'accento su un progetto ambizioso e di respiro internazionale come il SEPA. "La realizzazione del progetto SEPA, ha detto Carosio, è un obiettivo prioritario dell’Eurosistema per permettere di sfruttare appieno, nei pagamenti al dettaglio, i vantaggi della moneta unica".

"Si tratta, ha proseguito il Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, di consentire agli oltre 300 milioni di cittadini dell’area dell’euro di effettuare o ricevere pagamenti con strumenti diversi dal contante in tutta l’area, da un singolo conto e alle stesse condizioni di base, indipendentemente dal luogo in cui si risiede, utilizzando i diversi strumenti con la stessa facilità, efficienza e sicurezza su cui si può contare nel contesto nazionale. Il superamento delle segmentazioni fra mercati nazionali, la migliore fruibilità degli strumenti di pagamento più avanzati contribuiranno ad accrescere la concorrenza, ad abbassare i costi unitari dei servizi bancari, a ridurre i costi di transazione delle attività produttive".

"I più semplici degli strumenti di pagamento pan-europei, ovvero i bonifici bancari, saranno già
disponibili a partire dal 28 gennaio 2008. Il SEPA dovrebbe consentire ai consumatori di pagare servizi forniti da un’azienda straniera con la stessa facilità con cui pagano quelli erogati da un’azienda italiana. Pagare la retta dei figli che studiano a Londra come se studiassero a Milano. Rifornirsi di energia presso imprese estere senza il costo aggiuntivo di dover aprire nuovi conti o sottostare a nuovi adempimenti burocratici per rendere effettivi i pagamenti".

Il progetto SEPA ha un taglio decisamente innovativo e mira, senza mezzi termini, alla riduzione dell’uso del contante e degli strumenti cartacei. Il vero problema da affrontare, al fine di favorire la diffusione di un siffatto sistema è vincere la resistenza degli istituti di credito operanti sul territorio nazionale, poiché, com'è facile prevedere, le innovazioni introdotte dalla Direttiva sollecitano le banche a modificare le procedure utilizzate nei servizi di pagamento, tendono a comprimere i margini di guadagno ed obbligano a ripensare le strategie poste in essere.

Il SEPA prevede la nascita di nuovi soggetti in ambito finanziario. Si tratta dei cosiddetti "Istituti di Pagamento" che saranno abilitati a fornire un’ampia gamma di servizi di pagamento e a detenere fondi della clientela ai fini dell’esecuzione di tali operazioni.

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