Credito al consumo in crescita: tassi alti e rischi per le famiglie

Gli italiani e il credito al consumo: sempre più acquisti a rate e meno certezze sul fronte dei mutui Il credito al consumo in Italia continua a crescere nel 2024, ma i costi restano tra i più alti d’Europa. Aumentano i prestiti personali, si consolidano le cessioni del quinto, e peggiorano le condizioni sui mutui. Ecco tutti i dati aggiornati e un’analisi approfondita dei rischi legati all’indebitamento delle famiglie italiane. Cresce il credito al consumo in Italia: +5,3% nel 2024 Negli ultimi anni, il credito al consumo in Italia ha registrato una crescita costante, e il 2024 non ha fatto eccezione. Secondo i dati raccolti dalla Fondazione Fiba di First Cisl, su base Bankitalia e Bce, il volume complessivo dei finanziamenti al consumo è aumentato del 5,3% , passando da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Un trend in salita che si inserisce in un contesto socio-economico in cui l’acquisto a rate non è più solo una comodità, ma spesso una necessità per le famiglie italiane . Presti...

Progetto SEPA: area unica dei pagamenti in euro

Giovanni Carosio, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, nel corso della seconda edizione dell’International Payments Summit, ha parlato lungamente della nuova normativa europea sui servizi di pagamento, ponendo l'accento su un progetto ambizioso e di respiro internazionale come il SEPA. "La realizzazione del progetto SEPA, ha detto Carosio, è un obiettivo prioritario dell’Eurosistema per permettere di sfruttare appieno, nei pagamenti al dettaglio, i vantaggi della moneta unica".

"Si tratta, ha proseguito il Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, di consentire agli oltre 300 milioni di cittadini dell’area dell’euro di effettuare o ricevere pagamenti con strumenti diversi dal contante in tutta l’area, da un singolo conto e alle stesse condizioni di base, indipendentemente dal luogo in cui si risiede, utilizzando i diversi strumenti con la stessa facilità, efficienza e sicurezza su cui si può contare nel contesto nazionale. Il superamento delle segmentazioni fra mercati nazionali, la migliore fruibilità degli strumenti di pagamento più avanzati contribuiranno ad accrescere la concorrenza, ad abbassare i costi unitari dei servizi bancari, a ridurre i costi di transazione delle attività produttive".

"I più semplici degli strumenti di pagamento pan-europei, ovvero i bonifici bancari, saranno già
disponibili a partire dal 28 gennaio 2008. Il SEPA dovrebbe consentire ai consumatori di pagare servizi forniti da un’azienda straniera con la stessa facilità con cui pagano quelli erogati da un’azienda italiana. Pagare la retta dei figli che studiano a Londra come se studiassero a Milano. Rifornirsi di energia presso imprese estere senza il costo aggiuntivo di dover aprire nuovi conti o sottostare a nuovi adempimenti burocratici per rendere effettivi i pagamenti".

Il progetto SEPA ha un taglio decisamente innovativo e mira, senza mezzi termini, alla riduzione dell’uso del contante e degli strumenti cartacei. Il vero problema da affrontare, al fine di favorire la diffusione di un siffatto sistema è vincere la resistenza degli istituti di credito operanti sul territorio nazionale, poiché, com'è facile prevedere, le innovazioni introdotte dalla Direttiva sollecitano le banche a modificare le procedure utilizzate nei servizi di pagamento, tendono a comprimere i margini di guadagno ed obbligano a ripensare le strategie poste in essere.

Il SEPA prevede la nascita di nuovi soggetti in ambito finanziario. Si tratta dei cosiddetti "Istituti di Pagamento" che saranno abilitati a fornire un’ampia gamma di servizi di pagamento e a detenere fondi della clientela ai fini dell’esecuzione di tali operazioni.

Commenti

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡