Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Pignoramenti in aumento ma, nonostante tutto, Consob e Bankitalia sprizzano ottimismo da tutti i pori!

Secondo una recente indagine portata avanti dall'Adusbef, vi sarebbe un considerevole aumento dei casi d'insolvenza, da parte delle famiglie italiane, per ciò che attiene i mutui, con particolare riferimento a quelli a tasso variabile. La discutibile politica monetaria posta in essere dalla BCE e le turbolente bufere legate alla crisi dei mercati, innescata dai mutui subprime americani, ha reso estremamente esose le rate dei mutui tanto da renderne quasi impossibile il pagamento. In conseguenza di ciò, l'associazione che opera a tutela dei consumatori, stima un incremento del 19% dei casi di pignoramento dei beni immobili acquistati. Intanto Consob e Bankitalia cercano di diffondere ottimismo sulla base di dati, per altro non ancora diffusi, di un indagine posta in essere dalla stessa Consob, secondo cui "il quadro dell'Italia e' rassicurante riguardo alle recenti turbolenze delle Borse innescate dalla crisi dei mutui subprime". Ma allora, ci chiediamo, se l'Italia, come ormai da tempo cercano di farci intendere, non è stata sfiorata neanche minimamente da questa crisi perché le banche operano aumenti tanto consistenti che, a ben vedere, vanno ben oltre il tasso di sconto fissato dalla BCE? Perché oggi i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile hanno soglie tanto vicine e spread sempre al limite dell'1%? Se tutto è tranquillo, come da più parti si dice, allora perché continuamente si sta immettendo liquidità sui mercati? Il sospetto che si possa trattare di mere speculazioni è fortissimo e a farne, come sempre, le spese sono sempre e solo i poveri consumatori!

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