Phishing telefonico: truffa tassazione criptovalute e rischi da evitare

Phishing telefonico: una nuova truffa a tema tassazione criptovalute Negli ultimi tempi, il fenomeno del phishing sta evolvendo rapidamente, diventando sempre più sofisticato e mirato. Una recente campagna segnalata dall’Agenzia delle Entrate mette in luce un nuovo tentativo di truffa telefonica (noto anche come “voice phishing” o “vishing”) legato alla tassazione delle criptovalute. Questo articolo mette in evidenza i dettagli della truffa, i rischi del phishing e le sue gravi conseguenze. Come funziona questa campagna di phishing Secondo l’Agenzia delle Entrate, il nuovo tentativo di phishing utilizza la tecnica dello spoofing telefonico , che consente ai truffatori di falsificare il numero chiamante. In questo modo, le telefonate sembrano provenire da numeri ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, aumentando la probabilità che le vittime cadano nella trappola. Il piano dei truffatori è articolato: Alle vittime, in particolare investitori in criptovalute, viene chiesto di verificare la...

Crescerà lo spread sui finanziamenti alle imprese. Un magnifico modo per soffocare l'economia!

Ad affermarlo è stato l'Amministratore Delegato di Unicredit Banca, Alessandro Profumo.

Una vera e propria mazzata per le imprese italiane, (soprattutto quelle medio-piccole sono il vero motore dell'economia nazionale!), potrebbe essere l'aumento dello spread, ovvero il margine di guadagno degli istituti di credito sui finanziamenti erogati. Se la previsione dell'AD di Unicredit Banca, Alessandro Profumo, si realizzerà, potremo assistere ad una profonda crisi delle imprese italiane, già in sofferenza per via dell'enorme pressione fiscale cui sono sottoposte. Profumo ha dichiarato che "il credito diventerà più costoso per le imprese italiane, ma non mi aspetto delle ricadute sull'economia reale". Onestamente ci sembra che in quest'affermazione vi sia una contraddizione di fondo. Se, com'è noto, l'economia reale, in Italia, è movimentata dalle imprese che producono reddito e offrono lavoro, vorremmo sapere in che termini un aggravio dei costi delle somme erogate alle imprese non potrebbe avere conseguenze... Ancora secondo Profumo "le banche sono costrette a tenere sui propri bilanci i prestiti e, quindi, c'è meno capitale disponibile". Ma non è mica colpa delle imprese se i mercati, ogni giorno, bruciano miliardi di euro tra le maglie degli speculatori! In sostanza, le affermazioni di Profumo, non solo non ci convincono ma, a ben vedere, ci terrorizzano e non poco! Il costo del denaro è già alto ed i costi legati alle operazioni finanziarie sono diventati insostenibili! A nostro avviso si rischia il tracollo finanziario delle aziende e di sicuro non è una circostanza che l'Italia può permettersi!

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