Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

La Commissione Europea contro il cartello delle banche che applicano costi eccessivi sulle carte di credito

La Commissione Europea ha ordinato al "Groupement des Cartes Bancaires" "CB", di porre fine a queste pratiche definite "illegali".

E' bene specificare che si tratta di un intervento forte, posto in essere dalla Commissione Europea, riguardante le carte che circolano in Francia ma, l'azione appena intrapresa, visto il gran numero di istituti di credito coinvolti ed il respiro internazionale della loro geolocalizzazione, potrebbe risultare un anticipo di quello che accadrà anche nel nostro Paese se non si porrà un freno agli elevatissimi costi legati alle carte di credito. L'invito della Commissione Europea, nella persona del commissario alla concorrenza Neelie Kroes, è rivolto specificatamente ai 150 istituti di credito francesi aderenti al "CB" che controlla ben il 70% di tutte le carte di credito emesse oltralpe (comprese le Visa e le MasterCard). Non si tratta solo di porre un freno ai costi inerenti le operazioni effettuate ma anche di mettere mano ai tassi elevatissimi applicati dalle banche sui prestiti personali erogati attraverso le carte revolving (di questo ci eravamo già occupati in passato: leggi l'approfondimento inerente i tassi applicati alle carte di debito). L'auspicio è che non si risolvi tutto in una bolla di sapone e che in Italia si rimodulino al più presto le indecenti condizioni contrattuali legate alle carte di credito.

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