venerdì 29 febbraio 2008

Altroconsumo chiede l'abolizione del canone Rai su Pc e Tvfonini

Il pagamento del Canone Rai anche per chi è in possesso di un computer o di un videofonino, sta facendo, a giusta ragione, discutere sulla leggittimità di una siffatta pretesa, figlia di un Decreto Regio obsoleto ed anacronistico datato addirittura 1938 che impone il pagamento del canone a "chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni".

A tal proposito, sono numerose le iniziative prese dalle associazioni dei consumatori, atte a richiedere al Governo un'immediata moratoria sul pagamento del canone per computer e videofonini.

Riportiamo di seguito uno stralcio di un interessante articolo tratto dal sito ufficiale di Altroconsumo, inerente per l'appunto l'abolizione del Canone Rai che, lo ribadiamo per l'ennesima volta, rappresenta un'anomalia tutta italiana!

"Il Governo deve a nostro avviso - dice Altroconsumo - intervenire subito con una moratoria sul pagamento del canone per Pc e Tvfonini. Il canone Rai è infatti ormai assurdo e obsoleto, tanto più su questi supporti.

Per questo ne chiediamo l'abolizione. Pur chiedendo il mantenimento del servizio pubblico, finanziato dalla fiscalità generale. In che modo? Destinando, a copertura del servizio, parte o tutta l'Iva versata sull'acquisto degli apparecchi atti a ricevere il segnale televisivo. In questo modo si finanzierebbe il servizio senza coinvolgere chi non ne usufruisce.

Altro punto importante è a nostro avviso che tutto l'archivio Rai sia reso libero e gratuito su internet: rappresenterebbe un notevole passo avanti, dal punto di vista culturale, per il nostro Paese. E che la Rai dia attuazione al Contratto di Servizio, rendendo disponibili sui suoi portali tutti i programmi trasmessi da radio e televisione "non appena terminata la trasmissione", offrendo all'utenza la "possibilità di scaricare, modificare e ridistribuire via internet i contenuti radiotelevisivi prodotti dalla Rai mediante proventi dei canoni di abbonamento".

Infine la pluralità del mercato televisivo, caratterizzato dal duopolio che è finito nel mirino di sentenze costituzionali ed europee. La privatizzazioni di una rete Rai può essere una via per offrire ai telespettatori una maggiore offerta.

Detto questo, ricordiamo che, ferma la legislazione vigente, il canone va comunque pagato per il possesso di uno solo dei terminali atti alla ricezione del segnale televisivo. Chi ha un televisore, quindi, non deve pagare anche per il possesso del tvfonino, ma chi non ha televisore ed ha un tvfonino dovrebbe pagare la tassa di possesso. Per quanto riguarda i celllulari, inoltre, il canone può essere richiesto per i tvfonini, ma non per i videofonini, che sono una cosa diversa (sono quelli che permettono di fare videochiamate, ma non di vedere programmi tv)".

giovedì 28 febbraio 2008

Il nuovo Conto Web Bancoposta non avrà spese!

Le Poste puntano decisamente sul mercato online: a partire dal mese di aprile 2008, con il nuovo conto Web Bancoposta, sarà possibile pagare i bollettini di conto corrente direttamente via Internet alle stesse condizioni applicate allo sportello. Il conto non ha spese e include la carta di pagamento Postamat (circuito MasterCard con microchip). La procedura telematica permetterà di versare tasse, contributi, contravvenzioni, bollettini Mav, ICI e altri tributi locali. Finora è stato invece possibile pagare un bollettino online con carta di credito e pagando due euro per transazioni fino a 100,00
euro o il 2% dell'importo per i pagamenti superiori.

martedì 26 febbraio 2008

L'Italia "vanta" due primati: con i salari più bassi d'Europa si deve far fronte alla spesa più cara di sempre, ed aumentano gli euro falsi!


In Italia si è raggiunto il livello d'inflazione reale più alto degli ultimi sette anni! A confermare la percezione dei consumatori su quanto caro sia, ormai da anni, fare la spesa nel nostro Paese è l'Istat che, nell'ultimo rilevamento effettuato nel mese di gennaio ha fatto emergere un netto rialzo dell'inflazione, ora al 2,9% (con un'inflazione reale che gli analisti stimano ben oltre l'8%), con un aumento congiunturale dello 0,4%.

Sulla spesa quotidiana i rincari sono stati ancora più consistenti. Sui generi alimentari, i tabacchi, i carburanti e i giornali, solo per fare qualche esempio, il tasso d'inflazione si è attestato ad un + 4,8%. In questo caso, addirittura, si tratta della crescita più alta mai registrata dal 1997 ad oggi.

Per quanto concerne la corsa dei carburanti, su cui gravano veramente troppe accise anacronistiche figlie di eventi del passato ormai abbondantemente accantonati, come ad esempio la guerra di Abissinia o il disastro del Vajont, si sono registrati ulteriori rincari. Il gasolio è a quota 1,33 euro al litro, la benzina verde a 1,41 euro.

Contemporaneamente aumentano anche le contraffazioni dell'euro. Nel 2007 sono cresciute del 5,39%, pari a 71.799 casi, contro i 68.121 registrati nel 2006.

lunedì 25 febbraio 2008

Prestiti personali: in Italia respinte il 30% delle domande!

Un'indagine condotta da "Il Sole 24 Ore", su dati elaborati e forniti da Experian, ha rivelato quanto sia divenuta restrittiva la politica adottata dalle banche e dalle società finanziarie in materia di erogazione di prestiti personali.

Il settore più colpito, e non poteva essere altrimenti, è quello del credito al consumo. Oramai, in Italia, si ricorre ai piccoli prestiti per acquistare qualunque cosa, dal telefonino al televisore, dalla lavatrice al frigorifero e all'automobile. Il giro d'affari è enorme e, a detta degli operatori del settore, grande starebbe diventando anche l'insolvenza dei contraenti il debito.

Si stima che ogni famiglia, in media, abbia contratto almeno 3 finanziamenti contemporaneamente, andando, molto spesso, al di là delle proprie reali possibilità economiche.

La città con il tasso d'insolvenza maggiore d'Italia, stando ai dati dell'indagine, risulterebbe essere Napoli seguita da un folto gruppo di locations centro-meridionali . L'effetto più immediato di un siffatto stato di cose è la contrazione decisa del mercato finanziario italiano. Nel mese scorso l'erogato è cresciuto del 2,7%, per complessivi 5 miliardi di euro circa. Il dato mette, dunque, in evidenza una flessione del 15,3% rispetto al mese di gennaio 2007.

domenica 24 febbraio 2008

Prestito d'onore, disonorato!

Il titolo del post è volutamente eloquente. Infatti, da quando è entrato in vigore l'istituto del "prestito d'onore", nell'ormai lontano 1985 con il Decreto legislativo numero 185 del 21/4/1985, i prestiti erogati e non rimborsati dai beneficiari, alla maturazione delle rate, ammonterebbero a circa 1,4 miliardi di euro (2.710 miliardi di vecchie lire), una cifra enorme!

La società di recupero crediti Equitalia ha, di recente, ricevuto mandato, da parte di Sviluppo Italia, per avviare le procedure più idonee al recupero delle somme prestate. Essendo, il "prestito d'onore" una forma di finanziamento agevolato, le somme da restituire riguarderebbero il 60% dell'ammontare complessivo del finanziamento, in quanto, è bene ricordarlo, il 40% è a fondo perduto. L'operazione di recupero,però, non è delle più semplici. Molti esercizi commerciali, avviati da giovani imprenditori, sono falliti prima del tempo; altri non sono mai stati aperti ad opera di abili personaggi intenzionati solo ad arraffare i 25.000 euro del finanziamento.

Il compito che spetta ad Equitalia non è certo dei più semplici. Non ci resta che attendere sviluppi, nella speranza che quanto sarà recuperato venga reimpiegato a favore di giovani di buona volontà.

venerdì 22 febbraio 2008

Intesa Sanpaolo e la portabilita' del mutuo gratis


Il provvedimento, adottato lo scorso 18 febbraio, da parte di Banca Intesa Sanpaolo, da la possibilità, ai tutti i titolari di un contratto di mutuo acceso presso altre banche, di trasferirli in una qualsiasi filiale di Banca Intesa, grazie ad un’operazione di surroga completamente gratuita.

Tutti i costi dell’operazione, infatti, compresi quelli notarili e dell’eventuale nuova perizia (laddove fosse necessaria) saranno interamente a carico della Banca. Questo provvedimento mira a favorire la piena portabilità dei mutui in forma totalmente gratuita, secondo i dettami della legge Bersani, più volte auspicato dalle Associazioni dei consumatori. Il nuovo mutuo avrà un ammontare uguale al debito residuo del mutuo preesistente.

Questa iniziativa del Gruppo Intesa Sanpaolo ha creato uno scossone nel mercato dei mutui casa. L'istituto guidato da Corrado Passera è stato il primo fra i grandi colossi finanziari italiani a muoversi in questa direzione.

La concorrenza si sta attrezzando adeguatamente. Unicredit, ad esempio, potrebbe adottare una politica simile a breve. Anche alcuni istituti di credito internazionali, come Ing Direct o Barclays, hanno puntato sulla riduzione dei costi applicando, alle volte, dei bonus sulle spese notarili. In molti altri casi, però, l'azzeramento degli oneri posti a carico dei clienti è ancora motivo di negoziazione tra la banca e i consumatori.

Già lo scorso 21 gennaio avevamo parlato della surroga del mutuo elencando alcune iniziative, tutt'ora in corso, poste in essere da diversi istituti di credito (La surroga del mutuo non è più una chimera!). (Foto: Ussaro Etneo)

giovedì 21 febbraio 2008

L'economia italiana frena! E le previsioni future non sono rosee!


Frena l'economia italiana e la crescita, nel primo trimestre del 2008, sarà minima (+ 0,1%) per poi riprendersi gradualmente nei periodi successivi, fino ad attestarsi allo 0,7% in più. Ad affermarlo è stata la Commissione Europea nel rapporto in cui sono contenute le nuove stime sull'andamento del PIL dei principali Paesi dell'Unione Europea.

L'attività economica italiana ha rallentato più che nel resto dell'Eurozona, nell'ultima parte del 2007, chiudendo l'anno all'1,8%, uno 0,1% in meno rispetto alle stime effettuate dai servizi del commissario agli affari economici e monetari Joaquin Almunia.

Questo è dovuto, in massima parte, a fattori eccezionali come gli scioperi che si sono verificati nello scorso mese di dicembre ad opera del comparto trasporti. Ma il dato registrato nel 2007, avrà inevitabilmente ripercussioni su quella che sarà la crescita nel 2008. Stando alle prime indicazioni, l'economia del Bel Paese è destinata a crescere ad un ritmo di gran lunga inferiore al resto d'Europa. Anche l'inflazione si attesterà su valori prossimi al 3% con una forbice che va da un minimo del 2,7% ad un massimo, appunto, del 3%.

mercoledì 20 febbraio 2008

Interessi sui prestiti al massimo storico: a gennaio il tasso medio per famiglie e società è salito al 6,22%. Due anni fa era al 4,72%

Nel mese di gennaio 2008, secondo i dati elaborati dall'Associazione Bancaria Italiana, il tasso medio sul totale dei prestiti, rivolti alle famiglie e alle società non finanziarie, ha raggiunto il massimo storico da quando viene rilevato: 6,22%, con un incremento pari allo 0,05% rispetto al 6,17% di dicembre 2007. Il tasso, esattamente un anno fa, era al 5,52% ovvero è cresciuto di ben 70 punti base. Rispetto a due anni fa il balzo è addirittura di 150 punti base: a gennaio 2006 il tasso medio era, infatti, al 4,72%.

Un fievole miglioramento, invece, sul fronte dei tassi d'interesse sui mutui. A gennaio 2008 i tassi applicati dagli istituti di credito, sui mutui ipotecari, per l'acquisto delle abitazioni, si sono attestati al 5,71%, in lieve calo rispetto al top segnato a dicembre 2007 (5,72%). "Il dato, si legge nel rapporto Abi, sintetizza l'andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato dalla variazione della composizione tra le erogazioni a tasso fisso e variabile".

Detrazione Irpef per la caldaia: per ottenere lo sconto vale solo il bonifico!

Ai fini della detrazione Irpef, pari al 36%, il Decreto ministeriale 41/1998 (articolo 1, comma 3 e articolo 4, comma 1, lettere b), prevede espressamente l'obbligo, a pena di decadenza, di effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario, cui si è aggiunto, quale modalità di assolvimento delle spese agevolate e su precisazione esplicita dell'Agenzia delle Entrate, anche il Bonifico Postale (Circolare ministeriale 24/E/2004).

Allo stesso modo, tale adempimento è necessario anche per la fruizione dell'agevolazione del 55% per gli interventi energetici eseguiti su edifici esistenti, quando beneficiari siano soggetti non titolari di reddito d'impresa, ai sensi del Dm 19 febbraio 2007 (art. 4, comma 1, lettera c).

Pertanto se avete provveduto al pagamento in contanti o a mezzo bollettini postali non avete diritto alla detrazione.

Assofin e Abi, i finanziamenti sono entro limiti sostenibili

Della serie: ai confini della realtà! Ecco a voi le dichiarazioni del segretario generale di Assofin, Filotto, e del direttore centrale dell'Abi Massimo Roccia:

"L'indebitamento delle famiglie italiane resta contenuto, non c'e' allarme, affermano Assofin e Abi commentando un'indagine di Bankitalia. Il segretario generale di Assofin, Filotto, osserva che 'i finanziamenti sono, complessivamente, contenuti entro limiti del tutto sostenibili'. 'Lo stato complessivo di indebitamento delle famiglie italiane, tra i piu' bassi d'Europa, non lascia intravedere segnali di allarme', aggiunge Massimo Roccia, direttore centrale dell'Abi". Beati loro che vivono nel mondo dei sogni...

martedì 19 febbraio 2008

BOT a 3, 6 o 12 mesi? Quale conviene di più?

Investire in BOT è nuovamente conveniente e sempre più spesso ci si chiede quale sia la forma d'investimento più redditizia, se i BOT trimestrali, quelli semestrali o gli annuali?

Dipende molto dalle effettive esigenze di chi investe nonché dalle sue aspettative in merito all'andamento dei mercati finanziari. Se, ad esempio, si pensa che la crisi sull'azionario sia di breve durata è opportuno non vincolarsi per lungo tempo per cogliere al volo il rimbalzo. Al contrario si può optare per la soluzione annuale.

I BOT annuali sono, di solito, più redditizi nelle fasi di espansione monetaria, quelle, per intenderci, in cui la BCE si appresta a tagliare i tassi d'interesse. Dati alla mano, i BOT annuali, dal 1999 a tutt'oggi, hanno garantito, mediamente, un rendimento superiore dello 0,38% rispetto alla sottoscrizione e al successivo rinnovo del titolo a tre mesi ogni volta che la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di almeno 50 punti base nell'arco temporale di un anno.

Il meccanismo che sta alla base di un siffatto andamento è piuttosto semplice. In pratica, quando il costo del denaro è in calo, si guadagna di più congelando il tasso per i successivi 12 mesi, anziché rinnovandolo ogni tre o sei mesi.

Se si considera che nell'arco dell'anno, la BCE, di sicuro, effettuerà dei tagli al costo del denaro, riteniamo che, in questo momento convenga di più sottoscrivere BOT a 12 mesi.

sabato 16 febbraio 2008

Sconto Ici ai residenti all'estero

Anche i cittadini italiani, residenti all'estero, possono beneficiare della nuova detrazione ICI pari all'1,33 per mille, per quanto riguarda gli immobili posseduti in Italia.

A precisarlo, in una nota, è stato il Dipartimento per le politiche fiscali del Ministero dell'Economia (risoluzione numero 5 del 15 febbraio 2008).

Secondo il Dipartimento, l'ulteriore detrazione ICI, va calcolata su tutte le unità immobiliari adibite ad abitazione principale dal legittimo proprietario, definito tecnicamente soggetto passivo. Non c'è alcun motivo per cui debbano essere escluse quelle possedute da cittadini italiani residenti all'estero. Del resto, è la stessa legge che considera direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta dai soggetti non residenti, a condizione che non risulti locata.

Cosa sono i tassi forward?

Brevissime

I tassi forward riguardano l'estrapolazione matematica dei tassi d'interesse a una determinata data futura partendo dai valori attuali. Non si tratta, quindi, di una previsione sui tassi futuri, ma di un calcolo che soddisfa la condizione di indifferenza che inerisce la possibilità di investire a condizioni prefissate per un determinato periodo ed effettuare lo stesso investimento a intervalli più brevi, reinvestendo di volta in volta a tassi diversi.

Un esempio concreto (fonte Borsatrend)

Se il tasso di interesse a 12 mesi fosse al 4%, e a 18 mesi fosse pari al 6%, investendo 1000 euro, dopo un anno mi troverei con 1040 euro, ovvero 1000 euro + 4% = 1040 euro; se decidessi, invece, di investirli a 18 mesi otterrei 1060 euro, ovvero 1000 euro + 6% = 1060 euro (N.B. il 6% a 18 mesi è dato dal 4% per 1,5 anni!).

Il tasso Forward implicito, dunque, è quel tasso che mi renderebbe equivalente investire i 1000 euro a 18 mesi con un investimento di 1000 euro a 12 mesi e poi reinvestito a 18 mesi.

In pratica, 1060 euro devono essere uguali ai 1040 euro più “x” % per sei mesi.

In questo caso il tasso “x” è pari all’1,923%, che è il tasso forward implicito a 6 mesi. Ovvero investendo i miei 1000 euro al 4%, dopo un anno otterrei 1040 euro. Questi 1040 euro se li reinvestissi al tasso Forward, che si è stimato pari all'1,923%, otterrei esattamente 1060 euro, pari al mio investimento iniziale a 18 mesi.

venerdì 15 febbraio 2008

Il mutuo rincara? Paga la Provincia!

Brevissime

La Provincia Autonoma di Trento interverrà direttamente per abbattere l'incidenza dei mutui casa in caso di aumenti delle rate, superiori al 20%, provocati dalle variazioni dei tassi d'interesse bancari.

La Provincia coprirà interamente la parte eccedente, incrementando l'entità del contributo provinciale per la prima casa. Questo è quanto prevede, a favore delle famiglie che già beneficiano di tale contributo, la delibera numero 235 dell'8 febbraio 2008 che riporta in oggetto: "Modifica della deliberazione della Giunta provinciale n. 3998 di data 29 marzo 1993 e s.m.i. Disposizioni attuative della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21 in materia di edilizia abitativa. Integrazione del contributo provinciale per i mutui agevolati".

Nello specifico la delibera dice che l’articolo 55, comma 2, della legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 23 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2008 e pluriennale 2008-2010 della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria 2008)", ha sostituito, con un nuovo comma, il comma 5 dell’articolo 38 della legge provinciale 13 novembre 1992 n. 21, relativo all’integrazione del contributo provinciale per i mutui agevolati.

Il nuovo comma stabilisce che dal primo gennaio di quest'anno, se il beneficiario è tenuto alla corresponsione della rata semestrale, aumentata in misura superiore al 20% rispetto alla rata posta inizialmente a suo carico, in seguito alla variazione dei tassi, il contributo provinciale è incrementato dell'importo eccedente la predetta percentuale, a decorrere dalla prima rata successiva all'aumento."

L'auspicio è che anche altre Amministrazioni Locali seguano questo esempio di buon governo a favore dei cittadini che hanno oggettive difficoltà economiche e che, di conseguenza, non riescono a far fronte al pagamento delle rate del mutuo.

Auction rate securities in crisi ad opera dei subprime

Arturo Zampaglione, su "la Repubblica" di stamane, ha posto l'accento sulle auction rate securities, un settore poco noto dell'attività creditizia che sta subendo gli effetti nefasti della crisi internazionale innescata dai mutui subprime americani.

"Questo settore, ha affermato Zampaglione, fa girare qualcosa come 330 miliardi di dollari e rappresenta una fonte di finanziamento essenziale per autorità locali, ospedali, istituti che concedono prestiti agli studenti. In pratica, si tratta di emissioni obbligazionarie di lunga durata ma con tassi determinati da aste settimanali o mensili. Hanno la tripla A delle agenzie di rating e fino a questo momento erano considerati sicuri".

"Le ultime aste delle auction rate securities, sono state disertate dagli investitori facendo lievitare i tassi, - continua Zampaglione - quelli della Port Authority di New York sono passati, in una settimana, dal 4,2% al 20%".

La ragione di un siffatto stato di cose qual'é?

Zampaglione pare non avere dubbi. La ragione va ricercata in una crescente "perdita di fiducia nei Bond insurers, ovvero nelle società che assicurano le emissioni obbligazionarie e che restano in gravi difficoltà a dispetto delle avances di Warren Buffett".

Il "virus" subprime, dunque, si espande e rischia ora di rendere più oneroso l'indebitamento per le aziende municipali e di incidere sui bilanci, già traballanti delle grandi banche.

mercoledì 13 febbraio 2008

Anatocismo: come ottenere la restituzione delle somme indebitamente trattenute dalla vostra banca


In questo periodo si sta facendo un gran parlare dell'anatocismo che, altro non è se non la capitalizzazione degli interessi sul capitale, in modo che questi producano altri interessi. In poche parole, l'anatocismo è il calcolo degli interessi sugli interessi. Un subdolo meccanismo atto a rimpinguare sempre più le casse degli istituti di credito a discapito dei consumatori.

In base all'articolo 1283 del Codice Civile, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi.

La Cassazione, prima con la sentenza numero 2374 del 16 marzo 1999 e, in seguito, con la numero 21095 del 4 novembre 2004, ha deciso e ribadito che gli interessi scaduti non possono produrre altri interessi trimestrali. Non esiste, infatti, un uso normativo che autorizza l'anatocismo al di fuori dei limiti imposti dalla legge. E', quindi, nulla l'eventuale clausola fatta sottoscrivere al cliente all'atto della stipula del contratto, ad opera della banca. Tanto più che il Decreto Legislativo 342 del 1999 all'articolo 25 impone di calcolare gli interessi attivi e passivi con la stessa periodicità.

Il Codacons ha proposto una "Class Action" retroattiva contro le banche che sta raccogliendo migliaia di adesioni da parte dei titolari di conto corrente che ritengono di essere in diritto di chiedere alle banche il rimborso di interessi debitori illegittimi.

Le cifre in ballo sono enormi! Nel 1999, all'epoca in cui la legge modificò gli usi bancari in materia di anatocismo, si stimò che l'eventuale recupero dei ricavi ottenuti indebitamente dalle banche, attraverso questo subdolo meccanismo, con gli interessi legali e le rivalutazioni monetarie, si sarebbe aggirato intorno ai 40 miliardi di euro!

L'ultima sentenza in materia di anatocismo è quella del Tribunale di Ancona (numero 1641 del 3 dicembre 2007). In quella sede si è sancita la nullità dell'ingiunzione ottenuta dalla Banca di Roma contro il fidejussore di un debitore, perché nel contratto di conto corrente bancario, stipulato prima del Decreto Legislativo 342 del 1999, oggetto del credito del quale si chiedeva l'escussione , era applicato l'anatocismo.

La somma di cui la banca chiedeva il rimborso era stata calcolata applicando la capitalizzazione trimestrale degli interessi sugli interessi. L'applicazione dell'anatocismo sugli interessi passivi ha convinto il giudice del Tribunale di Ancona, in merito all'illegittimità del credito e, di conseguenza, anche del decreto ingiuntivo con cui la banca ne aveva chiesto il rimborso al fidejussore.

Un esempio concreto (fonte Codacons)

Supponiamo che un correntista nell'arco del decennio che va dal 1993 al 2003 abbia uno scoperto medio sul conto corrente di 10.000 euro, ed il tasso di interesse passivo medio sia del 10% annuo. Con la capitalizzazione trimestrale gli interessi nel decennio ammonteranno a 16.868,57 euro, mentre senza capitalizzazione essi ammonteranno a 10.005,48 euro. L'esempio non pretende di aver alcun valore scientifico ma è utile per comprendere quali siano le reali proporzioni tra le due metodologie di calcolo degli interessi applicati dalle banche.

In conclusione, gli interessi sugli interessi, comunemente applicati da tutte le banche nei contratti di conto corrente passivi, sono da considerare del tutto illeciti e quindi debbono essere integralmente restituiti ai correntisti dall'inizio del rapporto di conto corrente. Se avete intenzione di ottenere la restituzione delle somme indebitamente trattenute dalla vostra banca (qualunque essa sia), occorre scriverle una lettera con cui si chiede la restituzione dell'anatocismo (ciò al fine di interrompere i termini di prescrizione, cosa estremamente importante se il conto corrente è stato chiuso) e successivamente rivolgersi ad un avvocato per intentare un'azione legale contro l'istituto di credito.

Adire le vie legali è, ad oggi, l'unico modo per ottenere il rimborso delle spettanze in quanto le banche, se non per ordine dei giudici, non hanno finora mai restituito niente a nessuno per vie "bonarie".

Come dicevamo il Codacons sta avviando una "Class Action", ovvero un'azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori. Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero unico nazionale 892007 (costo della telefonata € 1,80 al minuto più scatto alla risposta de € 0,12).

martedì 12 febbraio 2008

Detrazione IRPEF per le famiglie numerose

Con la Legge Finanziaria 2008 è stata introdotta un'ulteriore detrazione IRPEF per le famiglie numerose, con effetto retroattivo a partire dall'anno 2007.

In base alla nuova disposizione, le famiglie con almeno 4 figli a carico, godranno di una detrazione aggiuntiva di importo pari a 1.200 euro complessivi, ovvero, non per ciascun figlio. Il meccanismo non è simile alle ordinarie detrazioni poste in essere per i figli a carico. Questa somma viene sempre riconosciuta in misura piena e senza alcun riferimento al reddito complessivo del beneficiario.

Poiché il beneficio si applica a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2007, il sostituto d'imposta è tenuto, sulla base dei dati in suo possesso relativi al numero dei figli a carico, a riconoscere la detrazione in sede di conguaglio dei redditi erogati nel 2007 (scadenza 28 febbraio 2008), indicando nelle annotazioni del CUD 2008 l'ammontare della detrazione erogata che non ha trovato capienza nell'imposta dovuta dal dipendente.

lunedì 11 febbraio 2008

Prestiti Inps: ecco alcuni chiarimenti che possono tornare utili ai pensionati

Le banche e le società finanziarie che sottoscrivono la convenzione Inps, hanno l'obbligo di applicare tassi d'interesse che non devono superare l'8,45% per i prestiti fino a 5.000 euro e al 7,55% per i finanziamenti di importo superiore.

Per poter usufruire delle agevolazioni derivanti dalla convenzione Banca/Inps, il pensionato deve avere un'età non superiore agli 80 anni alla data di scadenza del prestito.

Tecnicamente, per istruire la pratica, per ottenere la concessione del prestito, il pensionato deve rivolgersi ad una banca o ad una società finanziaria autorizzata alla cessione del quinto sulle pensioni Inps.

Prima di stipulare il contratto, il pensionato, deve chiedere espressamente all'Inps, il rilascio della cosiddetta "Comunicazione di cedibilità" sulla quale viene indicato l'importo della quota di pensione cedibile.

La richiesta deve essere necessariamente presentata personalmente, poiché non è ammessa la delega in nessun caso, neanche a favore dei familiari più stretti.

sabato 9 febbraio 2008

Aumentano gli spread sui mutui ipotecari

E' il primo segnale d'incidenza della crisi legata ai mutui subprime statunitensi.

Già ad Ottobre dello scorso anno si erano avute delle avvisaglie di quanto sta accadendo oggi. L'aumento progressivo dei margini di guadagno delle banche sui mutui ipotecari, il differenziale applicato dalla banca sui tassi ufficiali, tecnicamente definito spread, si sta, via via, facendo sempre più consistente.

Il primo istituto di credito che si è distinto per la rapidità nel comprendere gli effetti della crisi internazionale è stata Banca Intesa Sanpaolo. Il ritocco allo spread sui mutui, per i prodotti offerti allo sportello, è compreso tra lo 0,4% e l'1%, ovvero un aumento pari allo 0,6%, un'enormità!

Anche altri importanti colossi del credito, purtroppo, si stanno adeguando a questa politica rialzista. Unicredit Banca, ad esempio, ha aumentato lo spread sul "Mutuo One" dello 0,20%, nell'ultimo trimestre, portandolo dallo 0,70% allo 0,9%.

Monte dei Paschi di Siena (MPS)ha effettuato ritocchi dello stesso ordine di grandezza, portando lo spread dall'1,20% all'1,40%.

Anche Ing Direct, che ha, da sempre, fatto dei costi ridotti il cavallo di Troia per conquistare fette di mercato nel nostro Paese, non ha resistito alla tentazione e, dal primo gennaio di quest'anno, ha incrementato dello 0,1% lo spread sul "Mutuo Arancio" a tasso fisso a 25/30 anni e dello 0,05% quello sui finanziamenti a rate costanti, per importi inferiori a 100.000 euro.

Se non si provvederà a ritoccare gli stipendi e le pensioni, in maniera adeguata, il rischio di ulteriori sofferenze per i cittadini è consistente, in quanto si fa sempre più frequente l'impossibilità di far fronte alle rate di rimborso dei mutui, con conseguente pignoramento dell'unità immobiliare. Un circolo vizioso che sta contribuendo in maniera consistente a dissestare l'economia, già fragile, delle famiglie italiane.

venerdì 8 febbraio 2008

Swap: cos'è il range accrual?

Il range accrual è una condizione utilizzata, di norma, per determinare l'importo variabile da riconoscere in un "Interest Rate Swap".

In pratica si stabiliscono un valore minimo e uno massimo; per ogni giorno che il tasso d'interesse si mantiene all'interno di un determinato intervallo predeterminato, detto range, l'importo variabile cresce secondo determinate condizioni, dette appunto "accrual".

Se, per contro, il tasso d'interesse esce dall'intervallo stabilito, l'importo variabile può crescere secondo condizioni diverse, o non crescere affatto.

In pratica, chi riceve un importo variabile secondo le condizioni "range accrual" scommette sul fatto che il tasso d'interesse resterà sempre all'interno dell'intervallo stabilito.

APPROFONDIMENTI: Imprenditori rovinati dagli swap faranno causa alle banche
Banche e Notai fanno fronte unito per eludere la legge Bersani!(Leggere il punto 6)

giovedì 7 febbraio 2008

Pronto Intervento Mutui del Codacons

Cresce l'indebitamento delle famiglie italiane e calabresi in particolare: è, infatti, salito del 21,1% il credito al consumo nel 2007 rispetto al 2006. Lo riferisce, in una nota, il Codacons, secondo cui i prestiti personali sono giunti a quota 3 miliardi di euro!

E' una situazione decisamente preoccupante - dice il Codacons - poiché le famiglie ormai si indebitano anche per effettuare acquisti di beni primari, come spese sanitarie e istruzione, oltre che per far fronte al pagamento delle rate dei mutui, sempre più esose.

Il Codacons, a tal fine, ha messo a disposizione dei cittadini in difficoltà col proprio mutuo, oppure alle prese con problemi relativi a conti correnti bancari o credito al consumo, un pool di avvocati specializzati nel settore.

Per rivolgersi agli avvocati del Codacons è sufficiente telefonare al servizio "PRONTO INTERVENTO MUTUI" chiamando il numero 1784402358 (NON gratuito), dal lunedì al venerdì dalle ore 13:30 alle 15:30

mercoledì 6 febbraio 2008

Servizi di investimento e consulenza: modalità, costi, conflitti d'interesse nell'era post Mifid


All'atto della proposta d'investimento, cosa viene sottoposto all'acquirente?

A questa e a molte altre domande inerenti le modalità, i costi e i conflitti d'interesse nell'era post Mifid ha risposto Lucilla Incorvati di "Plus 24", settimanale de "Il Sole 24 Ore" che si occupa di finanza e risparmio.

"Sia che ci si rivolga allo sportello, sia a un promotore finanziario nell'era post Mifid, a partire dal cosiddetto primo contatto, nulla è lasciato al caso, esordisce la Incorvati. Quando si tocca il tema dei servizi d'investimento e, in particolare, della consulenza tutto è precisato nero su bianco e l'investitore avrà sempre più a che fare con contratti che definiscono il perimetro dei servizi".

"Intanto, per una ragione molto semplice,- spiega Luca Zitiello, dello studio Zitiello&Associati - in tema di consulenza, sebbene la Mifid non preveda l'obbligo della forma scritta, la Consob, nel regolamento intemediari, ha suggerito agli operatori di precisare per iscritto, se quando e come viene prestata. L'orientamento prevalente della nostra authority è di considerare sempre una consulenza base tute le volte che c'è un rapporto di natura distributiva tra cliente ed intermediario. Ecco perché la maggioranza degli operatori si è indirizzata verso un contratto quadro che regola una serie di servizi di base con postille dedicate alla consulenza".

Insomma, la consulenza (come ha detto la Consob) diventa il momento iniziale di un qualunque servizio di investimento quindi, anche quando si fa solo collocamento o ricezione di ordini. Mentre sono pochi, per ora, i contratti focalizzati solo sulla consulenza e al momento vi stanno lavorando in prevalenza gli operatori che si focalizzano su questo servizio (family office, consulenti indipendenti, grandi operatori di private banking).

"Parlando di consulenza base, poiché molti la prestano gratuitamente - aggiunge Zitiello - per questi operatori nasce l'esigenza proprio con un contratto, di circoscrivere l'impegno e la propria responsabilità".

"I contratti che abbiamo predisposto - gli fa eco Francesco Di Carlo, socio dello studio Annunziata&Associati - definiscono e regolano i diversi aspetti del rapporto cliente/intermediario. Per quanto la forma scritta non sia richiesta dalla norma, reputiamo comunque opportuno che attraverso un contratto scritto l'intermediario dia chiarezza su modalità e termini di prestazione del servizio. Diversi sono, infatti, i profili delicati, che meritano di essere regolati per iscritto, anche nella prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti; si pensi, ad esempio, alla remunerazione del servizio o alla riservatezza sulle informazioni che l'intermediario raccoglie al fine di profilare il cliente ed essere in grado di valutare l'adeguatezza dei consigli resi o, ancora, al comportamento che l'intermediario deve tenere in presenza di conflitti d'interessi".

"Affinché la consulenza sia servizio di investimento - aggiunge Di Carlo - è necessario che l'intermediario fornisca consigli sui singoli investimenti. Diversamente, una consulenza generica, volta a definire la sola asset allocation ideale, non configura la prestazione di un servizio di investimento e non rientra nell'ambito di applicazione della normativa in materia di servizi d'investimento. Indicare in dettaglio le modalità di prestazione del servizio, serve, poi, a chiarire con il cliente cosa deve aspettarsi dall'intermediario".

APPROFONDIMENTI: Direttiva Mifid in vigore dal 1 novembre 2007
, Direttiva MIFID: ecco le principali novita'

martedì 5 febbraio 2008

Portabilita' dei mutui un'operazione complessa ma fattibile

Tra mille difficoltà e ostruzionismi, specie ad opera delle banche, stentano ancora a decollare le surroghe anche se qualcosa si sta muovendo, come abbiamo già detto nell'articolo: La surroga del mutuo non è più una chimera!.

Vediamo un pò più nel dettaglio quali sono le maggiori difficoltà che ancora oggi si incontrano quando si desideri surrogare un mutuo ipotecario.

Innanzitutto c'è da dire che l'idea di completa portabilità di un mutuo ipotecario, si poggia su un equivoco di fondo, ovvero, l'operazione può essere effettuata a costi ridotti, ma non del tutto gratis, poiché, ed è bene ricordarlo, restano sempre da sostenere le spese notarili. Inoltre, non vi è nessun riferimento di legge che obbliga la nuova banca, quella subentrante, ad accettare il trasferimento.

Ma c'è da considerare anche il fatto che il passaggio ad un nuovo istituto di credito, attraverso la surroga, può essere attuato solo ed esclusivamente se non variano importo e durata del mutuo. Pertanto, tutti coloro i quali hanno l'esigenza di aumentare il finanziamento o allungarne la scadenza, non rientrano nei parametri stabiliti dalla Legge Bersani e devono, di conseguenza, accollarsi per intero i costi notarili che, per la verità, sono decisamente esosi (circa 2.000 euro!), devono pagare le penali di estinzione anticipata e l'imposta sostitutiva dello 0,25%. Insomma un vero salasso!

lunedì 4 febbraio 2008

Conti dormienti: il 17 febbraio è l'ultima data utile per l'invio delle comunicazioni alla clientela da parte delle banche!

Brevissime

Il 17 febbraio sarà l'ultima data utile per le banche per comunicarci la situazione dei nostri eventuali conti dormienti, cioè quei conti inattivi da almeno dieci anni.

Avvenuta la comunicazione, si avvia un iter che vede gradualmente diminuire i diritti e le possibilità di recupero degli intestatari dei conti, fino alla totale perdita di diritti che si verifica dopo dieci anni e sei mesi dalla comunicazione della banca.

Valutazione dei prestiti personali Best Credit con cessione del quinto dello stipendio

Quest'oggi, sotto la lente d'ingrandimento del blog "Guida ai prestiti personali" è finita la società finanziaria romana "Best Credit S.p.A.", ed in particolare la formula che attiene i prestiti personali con cessione di quota parte dello stipendio, ovvero la cosiddetta cessione del quinto.

Questa formula è valida per tutti i lavoratori dipendenti e pensionati e, ad una prima analisi, ci siamo resi conto di quanta cautela ed attenzione la "Best Credit" dedichi alla valutazione della pratica, con particolare riferimento alla reale capacità economica del richiedente. Da questo punto di vista, questa società finanziaria, è sicuramente una delle migliori finora valutate, anche se questa prassi può rendere i tempi di erogazione del finanziamento un pò più lunghi rispetto alla media.

Trattandosi di prestiti garantiti, le cessioni del quinto comprendono per legge, all'interno dell'ammontare complessivo finanziato, una quota inerente una polizza rischio vita e una polizza rischio impiego che tutelano il dipendente e i familiari in caso di decesso o di perdita del lavoro da parte del contraente. Questa quota è ripartita in maniera omogenea su ogni singola rata.

La documentazione richiesta, all'atto della valutazione della pratica, è la solita, ovvero: le ultime due buste paga, il certificato di stipendio rilasciato dall’amministrazione di appartenenza e una fotocopia del proprio documento d'identità e del codice fiscale. Non è richiesta alcuna motivazione della richiesta e il prestito può essere erogato anche in presenza di altri finanziamenti già in essere.

Ma veniamo alla valutazione vera e propria del finanziamento. La simulazione ha preso in esame una richiesta pari ad € 15.000 rimborsabili mensilmente in 60 rate, ovvero 5 anni. La rata di rimborso è pari ad € 314, per cui alla fine del contratto di finanziamento avremo rimborsato alla società erogante € 18.840, ovvero 3.840 euro in più. In percentuale stiamo parlando di qualcosa come il 25,6% totale che, ripartito per 5 anni corrisponde al 5,12% annuo, veramente un ottimo tasso! Attualmente, crediamo che sia uno dei migliori presenti sul mercato del credito italiano.

VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 7,5

domenica 3 febbraio 2008

Guida fiscale per gli stranieri


L'Agenzia delle Entrate ha appena editato la "Guida fiscale per gli stranieri", un utile vademecum all'interno del quale è possibile trovare risposte precise a tutti i dubbi inerenti sei aree tematiche: 1) codice fiscale e partita iva; 2) contratti di locazione; 3) acquisto prima casa; 4) successioni; 5) rimborsi; 6) comunicazioni di irregolarità cartelle di pagamento.

L'ultima parte della guida è dedicata a tutta una serie di informazioni utili e sintetiche che riguardano il "Centro di Assistenza Multicanale (CAM)", il sito dell'Agenzia delle Entrate con i relativi indirizzi email e numeri telefonici.

La "Guida fiscale per gli stranieri" è stata scritta in arabo, albanese, romeno e serbo-croato-bosniaco. La versione italiana è stata tradotta dalla cooperativa "Città aperta" di Rovereto.

Download: Scarica la Guida fiscale per gli stranieri

Stabili gli investimenti non finanziari nell'UE secondo Eurostat

Il tasso d'investimento delle società non finanziarie è rimasto sostanzialmente stabile, al 22,7% nell'eurozona, rispetto al secondo trimestre dell'anno; quando nell'Unione Europea era attestato al 22,6% rispetto al 22,5%. A rilevarlo è stata la società Eurostat, l'ufficio di statistica europeo.

La quota di profitto registrata era al 39,4% nell'eurozona, contro il 39% registrato nel secondo trimestre. Nell'intera Unione Europea, la cifra scende al 38,8% contro il 38,4% precedente.

Eurostat ha posto l'accento anche sulla capacità di risparmio delle famiglie europee. Nel terzo trimestre 2007 l'indice è sceso al 13,8% rispetto al 14% fatto registrare in precedenza. Nell'Unione Europea il tasso di risparmio era a quota 10,6% rispetto all'11%.

Unicredit Banca si espande nell'Europa dell'Est

Brevissime

Una forte espansione della rete in Europa centro-orientale nel 2008, con l'aumento degli sportelli di 519 unità a un totale di 4193. Questi i progetti di Unicredit Banca che emergono dalla presentazione al convegno Ubs.

In particolare, le filiali aumenteranno di 426 per un totale di 2076 in Turchia, Russia, Romania, Ucraina e Kazakistan.
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