Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

L'economia italiana frena! E le previsioni future non sono rosee!


Frena l'economia italiana e la crescita, nel primo trimestre del 2008, sarà minima (+ 0,1%) per poi riprendersi gradualmente nei periodi successivi, fino ad attestarsi allo 0,7% in più. Ad affermarlo è stata la Commissione Europea nel rapporto in cui sono contenute le nuove stime sull'andamento del PIL dei principali Paesi dell'Unione Europea.

L'attività economica italiana ha rallentato più che nel resto dell'Eurozona, nell'ultima parte del 2007, chiudendo l'anno all'1,8%, uno 0,1% in meno rispetto alle stime effettuate dai servizi del commissario agli affari economici e monetari Joaquin Almunia.

Questo è dovuto, in massima parte, a fattori eccezionali come gli scioperi che si sono verificati nello scorso mese di dicembre ad opera del comparto trasporti. Ma il dato registrato nel 2007, avrà inevitabilmente ripercussioni su quella che sarà la crescita nel 2008. Stando alle prime indicazioni, l'economia del Bel Paese è destinata a crescere ad un ritmo di gran lunga inferiore al resto d'Europa. Anche l'inflazione si attesterà su valori prossimi al 3% con una forbice che va da un minimo del 2,7% ad un massimo, appunto, del 3%.

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