A partire dal prossimo 7 marzo entreranno in vigore le nuove norme che regoleranno le transazioni in contanti oltre la soglia dei 1.000 euro. Si tratterà di una rivoluzione totale delle abitudini dei cittadini italiani, con particolare riferimento ai pensionati, che dovranno apprendere l'uso di uno strumento ai più non propriamente familiare come il conto corrente bancario o postale. La parola d'ordine del Governo Monti è tracciabilità dei flussi di denaro e, in quest'ottica va ad inquadrarsi la riduzione della soglia massima utile all'effettuazione delle operazioni in contanti. Dal 7 marzo, dunque, gli stipendi, le pensioni, ma anche i pagamenti effettuati dalle amministrazioni centrali, gli enti locali e gli enti da essi dipendenti dovranno avvenire, per somme pari o superiori a mille euro, con pagamenti telematici. Entro il 31 marzo 2012, inoltre, libretti di deposito bancari o postali al portatore con saldo pari o superiore ai mille euro dovranno essere estinti definitivamente oppure il loro saldo dovrà essere ridotto al di sotto della soglia minima.
Per ciò che attiene i pagamenti, è bene precisare che non vi sarà alcuna limitazione al trasferimento in contanti per importi fino a 999,99 euro. Per trasferimenti più elevati sarà necessario effettuare operazioni dispositive attraverso l'uso di mezzi tracciabili, tipo bonifico, assegno, carta di credito, bancomat. In particolare, per quanto riguarda gli assegni, il limite di mille euro si applicherà al singolo assegno. Assegni diversi utilizzati per la stessa transazione non sono cumulabili per il calcolo dell'importo totale del trasferimento.
Un importante chiarimento in merito alle operazioni bancarie che prevedono il versamento o il prelievo di denaro contante da parte del cliente, dal proprio conto corrrente o verso di esso, inerisce la possibilità di effettuare le suddette operazioni, liberamente, senza l'obbligo di giustificare il motivo dell'operazione, poiché l'intera transazione è avvenuta tramite un intermediario finanziario. Per i prelievi, così come per i versamenti in banca, non esiste un limite, in quanto l'operazione è soggetta di per se agli obblighi di monitoraggio fiscale e antiriciclaggio.
Sul fronte dei contratti, invece, se la suddivisione di un importo pari o superiore a mille euro dipende da contratti già stipulati tra le parti, che prevedono rateazioni o somministrazioni, è ammessa la molteplicità dei trasferimenti. Resta la possibilità di verificare se il divieto è stato violato. L'importo annualmente dovuto a titolo di locazione può essere corrisposto per contanti con cadenza mensile quando previsto dal contratto e a condizione che le somme mensili versate non siano superiori ai mille euro.
L'infrazione alla soglia di utilizzo del contante diventa una spia di illeciti a carattere tributario. Il Decreto salva Italia stabilisce che la violazione dovrà essere comunicata entro 30 giorni, oltre che al Ministero dell'Economia e delle Finanze per la contestazione, anche all'Agenzia delle Entrate, con modalità stabilite da uno specifico provvedimento del direttore. Ricevuta l'informazione, l'amministrazione finanziaria attiverà i controlli fiscali.