Ma quando si può presentare un'azione contro un'amministrazione pubblica?
I casi generalmente sono tre:
- Violazione dei termini;
- Mancata emanazione di atti amministrativi entro i termini fissati dalla legge o da un regolamento specifico;
- Violazione di carte di servizi adottate dalle amministrazioni.
Le linee guida Civit sono solo un atto prodromico che contiene le indicazioni di massima cui i singoli uffici devono attenersi per varare i propri standard qualitativi ed economici, dalla cui violazione scaturisce il diritto attribuito agli utenti di ottenere giustizia. A differenza di quella civile, però, la class action pubblica non da all'utente l'opportunità di ottenere alcun risarcimento danni ma, con essa, può ottenere il ripristino della funzione o la corretta erogazione di un servizio.
Ecco quali sono i passaggi da compiere per effettuare una class action pubblica:
- La diffida è il passaggio preliminare della versione pubblica della class action. Con questa il cittadino chiede all'amministrazione o al concessionario del servizio pubblico di effettuare entro 90 giorni gli interventi necessari alla soddisfazione dei soggetti interessati;
- Decorsi i 90 giorni senza che l'amministrazione o il concessionario del servizio pubblico abbiano risolto il problema, oppure lo abbiano risolto solo in parte, si può presentare ricorso per class action davanti al giudice amministrativo;
- A partire dalla scadenza del termine di 90 giorni, il cittadino ha a disposizione un anno di tempo per presentare il ricorso al Tar. Il termine è perentorio: il suo superamento esclude l'ammissibilità della class action pubblica.