mercoledì 14 marzo 2012

Si sente forte l'esigenza di un decreto salvacasa

Gli atti vessatori da parte del fisco nei confronti dei cittadini e le prove di forza delle banche nei confronti dei mutuatari, specie in questi periodi di profonda crisi, in cui la liquidità è poca ma la fame degli esattori è enorme, ha spinto alcuni esponenti politici e diversi movimenti e comitati ad avanzare una proposta quantomai opportuna, ovvero quella di varare un Decreto Salvacasa che preservi il diritto d'uso dell'immobile che costituisce l'unica proprietà di un individuo, rendendolo peraltro impignorabile. Ad oggi, ben 4.200.000 famiglie italiane sono a rischio di procedura esecutiva della propria e unica abitazione. Dal primo ritardo occorso nei pagamenti, specialmente nei confronti di Equitalia e delle banche, iniziano a decorrere e lievitare interessi passivi abnormi, tanto da rendere vano, nel giro di pochissimo tempo, ogni sforzo fino ad allora affrontato per pagare le rate dei debiti maturati. La Costituzione Italiana sancisce il diritto di abitazione e, partendo da questo presupposto, la proposta avanzata dai promotori dell'iniziativa recita, all'articolo 1: "In nessun caso può essere espropriato, pignorato, esecutato o comunque sottratto al godimento del legittimo proprietario, l'immobile di prima e unica abitazione e le relative accessioni e pertinenze. Non è ammessa alcuna forma di restrizione salvo espropriazione per motivi di interesse generale e salvo indennizzo". I mutui ipotecari sulla prima e unica abitazione contratti prima dell'entrata in vigore del Decreto Salvacasa verrebbero convertiti in prestiti vitalizi ipotecari, anche per chi ha un'età inferiore ai 65 anni.  Per chi non lo sapesse, il prestito vitalizio ipotecario, detto anche "mutuo inverso", è uno strumento finanziario riservato a chi ha più di 65 anni e, (di norma, viene proposto in alternativa alla "nuda proprietà"), che utilizza l'ipoteca su una casa per erogare un finanziamento con scopi diversi. Questi prestiti sono stati introdotti in Italia dalla Legge 248/2005. Gli over 65, mettendo un'ipoteca sulla loro casa, possono ottenere un prestito pari ad una percentuale sul valore di perizia dell'immobile. L'abitazione resta di proprietà del contraente fino alla morte. Il prestito, con le spese e gli interessi, è in capo agli eredi, se ve ne sono: se intendono tenersi la casa devono rimborsare il dovuto alla banca, altrimenti sarà l'istituto di credito a vendere la casa ed eventualmente a versare agli eredi la differenza tra l'incasso e quanto dovuto dal cliente. E' possibile comunicare la propria disponibilità a partecipare all'iniziativa "Decreto Salvacasa" contattando i promotori telefonicamente al numero 0983.851190 o via mail all'indirizzo coriglianoinazione@libero.it
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