L'Italia, si sà, non è propriamente un Paese in cui l'innovazione la fa da padrona e soprattutto nei confronti dei giovani c'è una sorta di accanimento affinché riuscire a crearsi un futuro in ambito lavorativo sia quantomai difficile. Il regime fiscale rigidissimo ed oltre la naturale soglia di sopportazione soffoca le imprese, i lacci e lacciuoli più o meno stringenti dettati da una burocrazie tra le più caotiche del mondo completano il quadro d'insieme di uno scenario non propriamente ameno. Una soluzione alla portata di tutti non esiste, per fare impresa ci vogliono soldi e per averli, se si ricorre ai canali tradizionali, ovvero alle banche o alle società finanziarie, ci si rende conto che questi il denaro lo danno a chi già ne ha. Come fare dunque ad ottenere un minimo di liquidità per dar vita ad un progetto imprenditoriale? Esistono varie strade. Dai bandi regionali per le imprese giovanili, a enti come Invitalia, le soluzioni per accedere al credito non mancano, pur tuttavia essendo necessaria una premessa; queste forme di credito, per lo più agevolato, devono essere supportate da una certa disponibilità economica preesistente per far fronte alle prime fasi di avviamento dell'impresa in attesa che l'elefantiaca macchina burocratica faccia il suo corso e i soldi arrivino effettivamente nelle tasche dei giovani imprenditori. Una soluzione alternativa, che vanta, a dire il vero, ancora poche realtà attive in Italia, è il cosiddetto microcredito. Di certo non può fare miracoli, ma di sicuro aiuta. In questo articolo, tratto dal mensile millionaire (numero 3 - marzo 2012 - pagina 29) è citato la storia di una giovanissima microcreditrice anglo-italiana, tale Lily Lapenna che, appena trentunenne, ha fondato una banca che dà soldi ai più giovani che vogliono fare business. Di seguito riportiamo integralmente uno stralcio dell'articolo.
"Aiuta i giovani a raggiungere l'indipendenza e li educa al risparmio. Nel 2007 ha fondato a Londra "Mybnk", un programma di microcredito che raccoglie il risparmio degli studenti e dà prestiti da 10 a 1.000 sterline a chi ha progetti convincenti. Lily Lapenna è figlia di genitori italiani e vive e lavora a Londra. Si è laureata alla Soas School of Oriental and African Studies, ha vissuto sul campo i benefici del microcredito (il sistema di sviluppo locale ideato da Muhammad Yunus, Nobel per la pace 2006), impegnandosi come volontaria in Zimbabwe e Bangladesh. Oggi la sua impresa no profit, nata grazie a un finanziamento di 19.000 sterline, impiega 22 dipendenti, ha 170 sportelli attivi in tutta l'Inghiletrra e tanti affiliati in franchising".
Il sistema ideato da Lily Lapenna funziona così: i giovani inoltrano la loro richiesta tramite gli sportelli Mybnk. Il business plan è rivisto da Mybnk e, se approvato, si passa alla fase di erogazione del prestito dando avvio anche alla cosiddetta fase di mentoring. I tempi di restituzione dei prestiti vanno da poche settimane a tre mesi.
Info: info@mybnk.org
Tel. 020 7377 8770
Indirizzo: MyBnk @ Unit 4, Huguenot Place, Heneage Street, London, E1 5LN