giovedì 31 gennaio 2008

Regime fiscale dei contribuenti minimi: molti vantaggi e poche complicazioni

Dal 1 gennaio 2008 è in vigore il nuovo regime fiscale che prevede una significativa semplificazione degli adempimenti e della contabilità per i piccoli imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti in possesso di determinati requisiti che li identifichino come contribuenti minimi.

Il nuovo regime è particolarmente vantaggioso perché prevede una imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle addizionali con aliquota unica del 20%, l'esenzione totale dall'IRAP, l'esonero dagli obblighi di liquidazione e versamento IVA e di tenuta delle scritture contabili e l'esclusione dagli studi di settore (fate attenzione alle fatture: queste devono essere emesse senza l´addebito dell´Iva e non è possibile detrarre l´Iva dagli acquisti, pertanto l´Iva si trasforma in un costo deducibile dal proprio reddito).

I contribuenti che rientrano nel nuovo regime iniziano automaticamente ad operare come contribuenti minimi, applicando le disposizioni proprie del regime senza dover fare alcuna comunicazione preventiva o successiva all'Agenzia delle Entrate.

CHI SONO I CONTRIBUENTI MINIMI?

Possono considerarsi conribuenti minimi, tutte le imprese individuali e i singoli professionisti che, nell'arco dell'anno, non hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 30.000 euro e che non hanno dato lavoro a personale dipendente o a collaboratori di qualsiasi natura, anche a progetto. E', altresì, da considerarsi contribuente minimo nel triennio precedente chi non ha effettuato acquisti di beni strumentali per un ammontare superiore a 15.000 euro e che non ha effettuato cessioni all'esportazione e non ha erogato utili da partecipazione agli associati con apporto di solo lavoro.

Attenzione! Il limite di 30.000 euro va ripartito in base al periodo di inizio attività. Ad esempio, per una nuova attività che inizia l'1 settembre 2008 il limite è di 10.000 (4/12 di 30.000 euro).

Per quanto riguarda gli adempimenti burocratici, è obbligatorio conservare la numerazione e la conservazione delle fatture d'acquisto e delle bollette doganali; la certificazione dei corrispettivi; la conservazione dei documenti emessi e ricevuti; l´integrazione delle fatture di acquisto intracomunitario o in regime di reverse charge; è altresì obbligatorio avere la titolarità di un conto corrente bancario o postale.

I contribuenti minimi sono esonerati dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili e dall´invio degli elenchi clienti e fornitori.

mercoledì 30 gennaio 2008

Prestiti e mutui Kiron: comodita' a caro prezzo!

Oggi parliamo di Kiron, azienda specializzata nella concessione di mutui e prestiti personali, appartenente al network Tecnocasa.

In particolare, questa opinione, vuol mettere a nudo quelli che sono i vantaggi e le pecche inerenti i prestiti personali e i mutui ipotecari erogati attraverso i servizi Kiron che, è bene ricordarlo, è una società di intermediazione creditizia, ovvero si pone in mezzo tra il cliente e l'istituto di credito erogante.

Quanto mai seria ed affidabile, Kiron offre servizi d'intermediazione creditizia perlopiù legati a transazioni poste in essere attraverso le agenzie immobiliari Tecnocasa, ma può garantire l'erogazione dei finanziamenti anche a coloro i quali hanno necessità di immediata liquidità per l'acquisto di beni immobili al di fuori della rete in franchising.

Le note positive attengono senz'altro la rapidità che si registra nella valutazione della pratica e l'erogazione del finanziamento stesso, con la garanzia che l'importo del mutuo venga messo a disposizione il giorno stesso del rogito. Per contro, però, trattandosi, come dicevamo, di un intermediario creditizio, sarà necessario corrispondergli una commissione che, di norma, si attesta intorno al 3% del valore del finanziamento. Ciò, di fatto, ne inficia in parte la convenienza derivante dalle migliori condizioni di mercato inerenti i tassi d'interesse e lo spread applicati.

Se ad esempio si ricevono 100.000 euro di finanziamento, la commissione da versare a Kiron è pari a 3.000 euro. Attenzione, però, a non fermarvi subito alla commissione richiestavi dall'intermediario. Di norma, infatti, trattando si può scendere di parecchio fino a raggiungere soglie dell'1,50%.

Un'altra nota a favore di Kiron è quella che attiene il finanziamento totale della pratica notarile oltre al mutuo acceso per l'acquisto della propria casa.

I tassi d'interesse e lo spread applicati ai finanziamenti, di solito, sono un pò più convenienti rispetto a quelli applicati direttamente dalla banca anche se, girando ed informandosi, magari rivolgendosi direttamente al direttore delle propria banca di fiducia, si possono ottenere perfino condizioni migliori (stiamo parlando però di casi sporadici!).

Il lavoro svolto da Kiron è quello di contattare le banche in nome e per conto vostro, di elaborare l'intera pratica alle migliori condizioni di mercato possibili e di accompagnarvi fino alla stipula dell'atto notarile. In molti casi, la banca erogante, pretende che il cliente apra un conto corrente presso la propria filiale al fine di attivare il RID, ovvero l'addebitamento automatico in conto corrente della rata del mutuo. Questi costi, erroneamente, alcuni mutuatari li mettono in conto all'intermediario ma è un errore! I costi legati al conto corrente sono legati solo alla banca e non c'entrano niente con l'intermediario, sia esso Kiron o qualsiasi altro operatore finanziario.

Essendo impossibile effettuare una simulazione ci limitiamo per ora a queste semplici riflessioni che, di sicuro, mettono in risalto la comodità dei servizi Kiron, la competenza e la professionalità, nonché la cortesia del personale (riscontrati personalmente da chi scrive), a cui però fanno da contraltare le commissioni, (meglio sarebbe dire le provvigioni), ancora un pò troppo alte rispetto alla media di mercato che, il più delle volte possono inficiarne la convenienza. VOTO COMPLESSIVO: 6,5

domenica 27 gennaio 2008

Prestiti Credial: velocità e tassi da capogiro!

Oggi parliamo dei prestiti personali concessi dalla società finanziaria Credial e, a dire il vero, ci saremmo aspettati qualcosina in più in termini di convenienza.

Diciamo subito che Credial è una tra le società finanziarie più serie che operano nel mercato del credito europeo ed in Italia è rappresentato da Findomestic Banca SpA. Credial si contraddistingue per l'agile prassi legata all'avvio della pratica di finanziamento ed alla sua approvazione, nonché per i tassi d'interessi elevatissimi applicati.

I documenti necessari per valutare ed istruire la pratica sono: a) documento di identità non scaduto; b) codice fiscale; c) permesso di soggiorno (se il richiedente è un cittadino straniero); d) ultima bolletta dell'Enel o del GAS; e) ultime 2 buste paga (se lavoratore dipendente); f) ultimo modello UNICO con delega F24 (se lavoratore autonomo); g) ultimo cedolino o certificato di pensione (se pensionato).

Terminata la valutazione della pratica, una volta che Credial avrà inviato al domicilio del richiedente la lettera di accettazione, questi potrà riscuotere il denaro recandosi presso qualsiasi ufficio postale presente sul territorio italiano. In maniera del tutto automatica, inoltre, verrà inviata presso il domicilio del richiedente una carta di credito revolving con un plafond iniziale di 500 euro.

Ma veniamo alle note dolenti! I tassi d'interesse, come dicevamo, sono tra i più alti del mercato e possono superare la soglia del 25%! Per un prestito di 5.000 euro bisognerà rimborsare mensilmente, per 56 mesi, ben 148,60 euro con un Taeg del 24,93%. In buona sostanza, alla fine del prestito, il richiedente avrà rimborsato alla finanziaria 8.321,60 euro, ovvero 3.321,60 euro in più rispetto a quanto concessogli. Si tratta del 66,43% in più e ci sembra veramente eccessivo!

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI PRESTITI PERSONALI CREDIAL

Ottima la tempistica legata alla fase di valutazione ed istruttoria della pratica di finanziamento. Eccellente, inoltre, si è rivelato il servizio clienti, (attivo da lunedì a sabato dalle 8 alle 20 al numero 848.848.354 - attenzione, non è un numero verde ed il costo della chiamata è a tariffa urbana), composto da personale serio, cortese e preparato.

Pessimi i tassi d'interesse applicati ai finanziamenti che rasentano la soglia d'usura stabilita dalla legge! VOTO FINALE: 5,5

UTILITA': Pannello dal quale è possibile effettuare preventivi gratuiti (attualmente sono disponibili 5 società finanziarie)

venerdì 25 gennaio 2008

L'economia sommersa in Italia vale 549 miliardi di euro!

L'economia sommersa, in Italia, nel 2007 sie è attestata su livelli record! Ad affermarlo è l'Eurispes che, nel "Rapporto Italia", ha stimato in 549 miliardi di euro il sommerso del bel Paese, una cifra paragonabile alla somma dei Prodotti Interni Lordi della Finlandia (177 miliardi), del Portogallo (162 miliardi), della Romania (117 miliardi) e dell'Ungheria (102 miliardi).

Il fenomeno dell'economia sommersa coinvolgerebbe svariati settori. Servizi, edilizia, industria, agricoltura sono solo alcuni dei comparti maggiormente interessati da forme di lavoro nero continuativo.

Il 54,6% dell'economia non osservata è rappresentato dal lavoro sommerso, il 28,4% dall'evasione fiscale ad opera di aziende e imprese ed il 16,9% dalla cosiddetta economia "informale". Il flusso di denaro generato dal lavoro sommerso si è attestato su livelli prossimi ai 300 miliardi di euro.

Ai fini dell'indagine condotta da Eurispes, è stato preso in considerazione il numero di coloro che esercitano attività in nero a fianco di attività, par-time o a tempo pieno, inserite in un contesto istituzionalizzato e regolarizzato.

mercoledì 23 gennaio 2008

Ubi Banca riduce tassi e spread sui prestiti personali e sui mutui

Una nuova filosofia inizia a pervadere gli istituti di credito italiani. E' nata l'era dei saldi!

Può sembrare una battuta, ma non lo è affatto! Ubi Banca, per prima in Italia, sta sperimentando l'offerta di alcuni prodotti finanziari a prezzi scontati, ma solo per un periodo di tempo limitato ed in alcune città campione: Bari, Torino, Roma e Verona.

L'esperimento , che avrà una durata di 6 settimane, fino al prossimo 29 febbraio 2008, prevede riduzioni consistenti, fino al 50%, sul canone dei conti correnti a pacchetto, delle carte di credito e delle carte revolving; verrà ridotto anche il tasso e lo spread sui prestiti personali e abbassato, sempre del 50%, il costo delle polizze danni.

martedì 22 gennaio 2008

Convenzione Inps - Banca Intesa

Inps e Banca Intesa hanno stipulato una convenzione volta a favorire l'accesso al credito dei pensionati che beneficiano di un rapporto pensionistico con l'ente previdenziale.

I finanziamenti potranno essere rimborsati attraverso la cessione del quinto della pensione ed a richiederli potranno essere tutti i pensionati che alla scadenza del finanziamento richiesto non superano gli 80 anni di età.

Ad esempio, se il richiedente ha 70 anni e chiede un prestito personale, il piano d'ammortamento delle rate non potrà superare i dieci anni.

Le principali caratteristiche della convenzione sono le seguenti:

1) CONDIZIONI

richiedendo un finanziamento di durata decennale, un pensionato sessantenne che abbia una pensione netta di 1.000 euro al mese e che decide di cedere il quinto della propria pensione, potrà ricevere da Banca Intesa fino a 15.500 euro;

2) SPESE D'ISTRUTTORIA

non sono previsti costi d'istruttoria della pratica di finanziamento;

3) TEMPI D'EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO

la tempistica è nella media e, in alcuni casi, un pò più lunga del normale se si riscontrano anomalie nella documentazione richiesta dall'ente previdenziale e dalla Banca;

4) TRASPARENZA CONTRATTUALE

il contratto di finanziamento comprende in maniera chiara ed esplicativa tutte le voci di costo poste in essere, con particolare riferimento ai tassi d'interesse applicati (TAN e TAEG - ISC) ed ai costi inerenti la copertura dei premi assicurativi.

N.B. In attesa che venga completata la connessione informatica tra INPS e Banca Intesa, i pensionati dovranno consegnare, presso la più vicina filiale della Banca, la cosiddetta "Comunicazione di Quota Cedibile" rilasciata dalla Sede Provinciale INPS di competenza. Quando sarà stata ultimata l'informatizzazione della procedura sarà sufficiente presentare solo il cedolino della pensione.

lunedì 21 gennaio 2008

La surroga del mutuo non è più una chimera!

Pare che il mercato del credito, dopo una lunga e controversa fase di stallo, caratterizzata da pretese e ostruzionismi vari ad opera degli istituti di credito, ordine dei notai ed associazioni dei consumatori, si stia adeguando alla prassi inerente la surroga del mutuo ipotecario.

Le proposte iniziano a divenire molteplici e variegate. Iniziamo col parlare dell'anticipo a tasso agevolato offerto da Micos Banca (Mutuo Orizzonte), sull'abitazione di proprietà in attesa di venderla per acquistare la nuova. L'agevolazione inerisce anche l'ulteriore eventuale riduzione del tasso, pari all'1,50%, se l'immobile viene venduto entro 6 mesi e di un ulteriore 0,50% se l'acquirente dell'immobile usufruisce di un mutuo Micos Banca. Un'altra importante caratteristica del "Mutuo Orizzonte" di Micos Banca è determinata dalla possibilità, per il cliente, di trovare un acquirente entro 24 mesi, ottenendo così un'ulteriore agevolazione, ovvero la possibilità di pagare le rate per i primi 9 mesi ad interessi zero.

Anche Intesa Sanpaolo ha pensato una formula che dovrebbe garantire dei benefici ai clienti. In pratica sarà possibile attivare, su tutte le tipologie di mutuo, l'"opzione posticipo rata", per un massimo di 18 mensilità non consecutive e solo dopo che siano state regolarmente rimborsate almeno 24 mensilità.

Ubi Banca, invece, ha posto in essere una procedura sperimentale di portabilità, che prevede una sostanziale spartizione delle spese tra l'istituto di credito e il cliente. Più in dettaglio, le spese notarili e le tasse restano a carico della banca mentre 150 euro è il costo stimato per il cliente.

Banca per la Casa sta studiando un meccanismo legato al livello di rischio del cliente, in base al quale lo spread non dipenderà più solo dalla durata e dalla copertura del finanziamento ma dall'affidabilità del cliente stesso.

Macquarie Bank è stata la prima, in senso assoluto, ad adeguarsi alla nuova normativa inerente la surroga del mutuo, tanto da aver studiato un prodotto specifico denominato "Area Scambio" in cui è possibile scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze di liquidità. "Scambio Standard" finanzia non solo il capitale residuo del mutuo già in essere, comprensivo di tutte le spese per la sua estinzione, ma anche una percentuale aggiuntiva pari al 10% di tale importo (con un limite massimo di 15.000 euro) e LTV fino all’80%, senza spese di istruttoria e di perizia. "Scambio Plus", invece, finanzia oltre al capitale residuo del mutuo in essere, anche una somma aggiuntiva (che può arrivare al massimo fino a 150.000 euro), per eventuali ulteriori esigenze finanziarie. In buona sostanza mutuo Scambio offre un importo pari all’80% del valore dell’immobile, con durate fino a 40 anni.

Approfondimenti: Guida ai mutui ipotecari

venerdì 18 gennaio 2008

Bollettino Bce: i tassi sui mutui crescono del 5,2%

I tassi d'interesse per l'acquisto delle abitazioni sono aumentati del 5,29%. A rilevarlo è stata la Bce che, nel bollettino di gennaio 2008, evidenzia che i tassi d'interesse sui nuovi prestiti, con un tasso variabile e determinazione iniziale del tasso, fino a un anno, concessi alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, sono aumentati di 6 punti base, mentre quelli sui nuovi prestiti con tasso variabile e medesima determinazione iniziale del tasso a favore delle società non finanziarie sono cresciuti di 3 punti base.

Tuttavia, si legge in una nota diramata dalla stessa Bce, tra settembre e ottobre 2007, i tassi d'interesse applicati sui nuovi prestiti a fini di consumo erogati alle famiglie, sono scesi in maniera considerevole, annullando, di fatto, l'incremento registrato nel mese precedente.

giovedì 17 gennaio 2008

Direttiva sul credito al consumo

Ieri, l'Unione europea si è dotata di una nuova regolamentazione che mira a standardizzare alcune caratteristiche proprie dei piccoli prestiti. In pratica, la direttiva sul credito al consumo, tenterà di mettere ordine ed armonizzare un settore quanto mai frammentato, soprattutto a livello di tassi d'interesse.

Le differenze che si possono riscontrare in giro per l'Europa sono elevate. Contrarre un piccolo prestito in Finlandia (tasso medio 6%) è molto più conveniente che in Italia (tasso medio 9,4%) o in Portogallo (tasso medio 12%).

Saranno interessati, a partire dal 2010, da questa direttiva, tutti i prestiti compresi tra 200 euro e 75.000 euro.

Non rientreranno nel campo d'applicazione della normativa i contratti di locazione o di leasing che non prevedevano obbligo di acquisto, oltre alla concessione di scoperto da rimborsarsi entro un mese e i crediti che non prevedono il pagamento di interessi o altre spese. Anche i crediti concessi dal datore di lavoro al proprio dipendente, senza interessi o a tassi preferenziali, restano esclusi dalla normativa.

Per ciò che attiene la pubblicità, se questa contiene una cifra precisa, essa dovrà rispondere a standard comuni in tutta l'Unione Europea, in merito ai tassi applicati. Le offerte di credito saranno proposte ai consumatori tramite un modulo sulle "informazioni europee di base relative al credito ai consumatori", stabilito dalla direttiva stessa, che contiene tutte le informazione di cui il consumatore ha bisogno (TAN, Taeg o ISC, spese d'istruttoria, ecc.), in modo da poter confrontare agevolmente le varie offerte. Inoltre è previsto che il diritto di recesso potrà essere esercitato senza bisogno di giustificazioni e senza oneri per i clienti.

mercoledì 16 gennaio 2008

Prestiti tra privati: il social lending prende piede in Italia!

Questa nuova ed innovativa forma di prestito personale, denominata "social lending", che ai più ha fatto storcere il naso tra diffidenza e magari poca informazione, sta pian piano conquistando la fiducia dei consumatori italiani che, a detta degli utenti da noi intervistati, si sta rivelando come un modo alternativo e soprattutto più conveniente di accedere al credito.

Zopa (acronimo di Zona di possibile accordo), ha da oggi chiuso la fase ad invito ed è ufficialmente aperta a tutti.

Attualmente sui mercati Zopa vi è una disponibilità finanziaria pari a € 1.088.490,00 ed i tassi d'interesse applicati, oscillano dal 4,90% all'8,50%. Abbiamo effettuato anche una simulazione per un importo di 10.000,00 euro da rimborsare in 36 rate mensili. L'offerta prevede rate di rimborso pari ad € 305,20 mensili ad un tasso del 6,4% a cui vanno sommati € 40,00 di commissioni una tantum. Il totale da rimborsare sarà quindi pari a € 10.987,37 ovvero, alla fine del prestito si saranno pagati 987,37 euro in più rispetto al capitale ottenuto in prestito. In buona sostanza gli interessi e le commissioni corrisposte arrivano al 9,87% complessivo contro un ben più esoso 14% che è l'attuale media di mercato.

Per quanto concerne l'altra piattaforma operante in Italia, Boober, vi invitiamo a prendere visione degli approfondimenti.

APPROFONDIMENTI: Il social lending cos'è e a chi è rivolto? - Social Lending: vantaggi per i prestatori e per i richiedenti

martedì 15 gennaio 2008

L'economia italiana è un crogiuolo di contraddizioni!

Dal nuovo bollettino economico diramato dalla Banca d'Italia si evince un sostanziale miglioramento del quadro economico nazionale, per quanto riguarda le entrate fiscali,ed un rallentamento nonché una vera e propria sofferenza per le famiglie e i consumi in generale.

Per ciò che attiene la cosiddetta crisi dei mutui subprime americani, non c'è da preoccuparsi. Il sistema finanziario italiano, nel complesso, ha retto bene (anche se, secondo noi è una stima un pò troppo ottimistica - ndr).

Il costo del denaro è comunque molto elevato, nonostante la BCE non abbia aumentato i tassi, aumenta, infatti, al 7,6% la quota del reddito che gli italiani devono pagare di interessi sui prestiti personali e sui mutui casa in particolare.

Rallentano i consumi delle famiglie italiane (+2% nei primi 9 mesi 2007) anche se il reddito disponibile reale sarebbe cresciuto (sempre nei primi 9 mesi 2007) dell'1,5% (ovvero ben al di sotto del tasso d'inflazione reale che alcuni analisti stimano sia intorno al 3%!). Questa contrazione dei consumi è determinata dalla minore spesa in beni durevoli e generi alimentari e, solo in parte è compensata dal trend positivo della spesa in servizi.

sabato 12 gennaio 2008

Breve analisi dei mercati monetari

Il problema del caro mutui, in Italia, è divenuto un vero e proprio caso d'emergenza sociale! Non sono rari i casi in cui le famiglie, per far fronte all'incremento delle rate, sono ricorse a nuove forme d'indebitamento o, nei casi più disperati, siano state costrette a vendere beni di vario genere, come ad esempio l'automobile.

In un siffatto scenario, dominato, fra l'altro, dall'estrema incertezza che pervade i mercati finanziari, non sorprende più di tanto che gli istituti di credito si siano fatti più cauti.

Anche se la tendenza a ridurre lo spread si è attenuata, al di là di qualche piccolo ritocco al rialzo o al ribasso, non si può dire che vi siano, sul mercato monetario, movimenti degni di nota.

L'unica, concreta speranza per i risparmiatori, è che la concorrenza attenui gli effetti di possibili, ulteriori rincari, dovuti, in buona sostanza, alle perdite dovute all'attuale crisi dei mercati monetario e immobiliare.

venerdì 11 gennaio 2008

Titoli garantiti da ipoteca: una forma d'investimento particolare che fa "tendenza"!

Oggi parliamo di un tema un tantino complesso: i titoli garantiti da ipoteca. Vediamo un pò meglio di cosa si tratta e che vantaggi ne possono trarre gli investitori.

I mutui soggetti al rischio del rimborso anticipato rappresentano una particolare tipologia d'investimento, adatta ad investitori consapevoli della necessità di raggiungere determinati obiettivi, entro termini prestabiliti e non necessariamente raggiungibili nel breve periodo.

I vantaggi derivanti dal mercato dei mutui sono molteplici. In estrema sintesi, potremmo dire che garantiscono liquidità e permettono un maggiore accesso al capitale aggiuntivo, entrambi a costi presumibilmente inferiori per i debitori.

Per chi investe abitualmente il proprio denaro in titoli di Stato (Bot, CCT e similari), passare alle obbligazioni ipotecarie soggette al rischio del rimborso anticipato, non è certo cosa facile, anzi, comporta indubbiamente una certa dose d'incertezza rispetto alla precedente strategia d'investimento che, per sua natura, è scevra da rischi.

Nel caso in cui dovesse verificarsi un crollo dei tassi d'interesse a lungo termine, i proprietari fondiari procederanno al rifinanziamento dei propri mutui. Questo fenomeno genererebbe un rimborso anticipato dell'obbligazione ipotecaria con conseguente riduzione della capacità dell'obbligazione stessa di garantire un determinato livello di reddito futuro, dovendo, il reddito rimborsato anticipatamente, essere reinvestito a tassi d'interesse inferiori.

In un siffatto scenario è prevedibile che le obbligazioni ipotecarie rendino meno rispetto ai titoli di Stato. Ovviamente c'è da aspettarsi l'esatto contrario nel caso in cui i tassi d'interesse a lungo termine aumentino.

Questa tipologia d'investimento prevede anche l'incasso, appannaggio degli investitori, di un premio assicurativo che, di fatto, rappresenta un rendimento aggiuntivo offerto dai titoli garantiti da ipoteca, rispetto alle obbligazioni "convenzionali". Questo premio assicurativo è, in pratica, un emolumento che i debitori devono corrispondere agli investitori per far fronte all'opzione di rimborso anticipato dei mutui, prima della data di scadenza del prestito. In buona sostanza, si tratta di una fonte di guadagno per gli investitori.

All'interno di un portafoglio ben diversificato, la posizione dei titoli ipotecari, dovrebbe sempre essere legata all'analisi del premio atteso, al suo coefficiente di rischio e da come i titoli stessi si legano ad altre fonti di rendimento.

APPROFONDIMENTI: Guida pratica ai fondi comuni, titoli e azioni

martedì 8 gennaio 2008

Esenzione del Canone Rai per gli ultra settantacinquenni

Con la Legge Finanziaria 2008 è stata introdotta una gradita novità riguardante uno dei più discussi balzelli esistenti in Italia, ovvero il Canone Rai.

La Finanziaria stabilisce l'esenzione totale per tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 75 anni d'età e che "vantino" un reddito annuo non superiore a € 6.197,52, ovvero non superiore a € 516,46 mensili.

Il reddito da prendere in considerazione è quello dell'intero nucleo familiare e l'esenzione è valida soltanto per l'apparecchio televisivo utilizzato nell'abitazione di residenza.

Questo provvedimento, poco pubblicizzato e colpevolmente taciuto ad opera della Rai e dei mezzi d'informazione, si va ad inquadrare in una serie di iniziative volte a fornire servizi agevolati a favore delle categorie economicamente svantaggiate.

A rendercene edotti è stata una telefonata di un ascoltatore della trasmissione radiofonica di Radio 24 "Salvadanaio", nel corso della puntata dello scorso 3 gennaio, alla quale ha risposto il dottore commercialista Luca De Stefani.

Documento Audio (MP3): Estratto audio della trasmissione "Salvadanaio" inerente l'esenzione dal pagamento del canone rai per gli anziani con più di 75 anni d'età.

domenica 6 gennaio 2008

Quali sono i migliori siti per il trading online?

Far trading, ovvero comprare e vendere beni finanziari, non è certo cosa facile! Anzi, il più delle volte si rischia di perdere gran parte del capitale investito, se non si hanno le necessarie competenze.

E' bene avvicinarsi con cautela a questo mondo, per molti aspetti affascinante, che se gestito da personale qualificato può riservare delle piacevoli sorprese legate ai ricavi che possono derivarne.

Abbiamo deciso di indicare alcune tra le più importanti società di trading online operanti in Europa, alle quali eventualmente rivolgersi per effettuare i propri investimenti, consci, però, sempre dei rischi legati a questo tipo di attività.

Tra le società che ci sentiamo di definire affidabili e serie un posto d'onore lo merita senz'altro la "Twice S.I.M. S.p.A", che può vantare soci istituzionali del calibro di Banca Intesa, Gruppo De Agostini, Telecom Italia Media e Investitori Associati e che, attraverso una piattaforma tecnologica di grande qualità, è in grado di fornire gli elementi informativi e tecnici atti a facilitare le decisioni di investimento sui principali mercati azionari, monetari e derivati.

Un'altra importante realtà nel mondo del trading online è rappresentata da "IWBank Trader" che propone ai suoi clienti ben quattro piattaforme tecnologiche differenti: IW QuickTrade Revolution (piattaforma che si interfaccia alla perfezione con TradeStation®2000i), 4trader (piattaforma accessibile da qualsiasi browser web che permette l'aggiornamento costante dei singoli dati senza il refresh completo delle pagine), 4Forex (piattaforma web completamente in push e dedicata al trading sul foreign exchange market, il mercato internazionale delle valute) ed infine, ma non ultima IWlite (interfaccia progettata per i dispositivi mobili di ultima generazione, telefonini e Computer Palmari, che possono navigare in Internet con browser HTML).

Anche il canale dedicato al trading online di Banca Sella si rivela un buon punto di riferimento per gli operatori del settore. Anche in questo caso le piattaforme disponibili sono quattro: Tol Investor (la piattaforma web di base per chi desidera iniziare a scoprire il mondo del trading on line), Tol Plus (la piattaorma web gratuita per soddisfare le esigenze dei trader più attivi), Tol Web Derivati (la piattaforma web dediata ai trader più esigenti che vogliono operare sui mercati derivati) e SellaExtreme (piattaforma operativa destinata ai trader professionisti).

Tra gli altri servizi di trading online segnaliamo: We@bank, Millennium Sim, Directa, TraderLink, Eptatrading, Fineco.

venerdì 4 gennaio 2008

Ancora phishing ai danni di Poste Italiane

La fantasia dei truffatori non sembra avere mai fine! Questa volta sono stati presi di mira i correntisti di Poste Italiane. Il messaggio è veramente subdolo ed ingannevole.

A differenza delle migliaia di email truffaldine fin qui inviate agli utenti di questo o quell'altro istituto di credito, questa comunicazione è scritta in un italiano corretto e millanta la pubblicazione online del proprio estratto conto.

Di seguito il testo integrale dell'email truffaldina

Gentile Cliente,

la informiamo che e' disponibile on-line "www.poste.it" il suo estratto conto (riferito al codice del rapporto 06370-38631):
potra' consultarlo, stamparlo e salvarlo sul suo PC per creare un suo archivio personalizzato.
Le ricordiamo che ogni estratto conto rimane in linea fino al terzo mese successivo all'emissione.

Grazie ancora per aver scelto i servizi on-line di Poste.
I migliori saluti.

Servizio Clienti Poste Italiane

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VUOLE CONTESTARE SU UNA SPESA?

Easy Claim è il servizio che fa per lei!

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Per favore, non risponda a questa mail: per eventuali comunicazioni, acceda al servizi online per i titolari di carta postepay (https://bancopostaonline.poste.it/bpol/cartepre) e ci scriva attraverso 'Lo sportello del Cliente': e' il modo piu' semplice per ottenere una rapida risposta dai nostri operatori.
Grazie della collaborazione.

Come dicevamo, la sintassi è perfetta il che lascia pensare che si possa trattare di un'organizzazione a delinquere tutta italiana. Inoltre, in questa comunicazione, i link diretti al falso sito delle Poste sono due (quelli evidenziati in rosso nel testo dell'email).

Il messaggio sembra volutamente autentico. C'è anche un bel numero di rapporto, in evidenza, che ovviamente è falso! E poi bisogna sempre ricordare che Poste Italiane invia le proprie comunicazioni ufficiali ed importanti tramite l'apposito indirizzo email messo a disposizione della propria clientela, ovvero quello del tipo "nome.cognome-xxxx@poste.it". Altra cosa da segnalare e da ricordare è che Poste Italiane, l'estratto conto, lo spedisce direttamente a casa del cliente. Se poi, questi avesse necessità di controllare i propri movimenti di denaro online potrebbe consultarli presso il sito ufficiale delle Poste nella sezione dedicata al conto Banco Posta.

Inflazione a quota 2,6%. E' il massimo dal 2003 ad oggi!

I dati oggetto della periodica indagine condotta dall'Istat sono sconfortanti. L'inflazione è cresciuta considerevolmente e, nell'ultimo periodo oggetto della rilevazione dei prezzi al consumo, ovvero Dicembre 2007, si è attestata al 2,6%. Questo dato è il più alto che sia stato registrato dal novembre 2003 ad oggi! La media, su base annua dell'indice armonizzato per il 2007 è pari al 2,1% contro il 2,2% del 2006.

Rispetto alla precedente rilevazione, Novembre 2007, l'inflazione è cresciuta dello 0,20% e i tecnici dell'Istat hanno anche calcolato il tasso medio che verrà ereditato se il carovita restasse sui livelli di dicembre 2007: 1,30% a fronte dello 0,50% dello scorso anno. Quindi ben lo 0,80% in più!

Il quadro non è certamente dei più rosei. Vediamo un pò più nel dettaglio quelle che sono le stime dei tecnici dell'Istituto Nazionale di Statistica, diramate attraverso una nota Ansa: "Gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati per i trasporti (+1%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,5%). Variazioni nulle nei capitoli mobili, articoli e servizi per la casa, comunicazioni e servizi ricettivi e di ristorazione, mentre i servizi sanitari e le spese per la salute registrano un calo dello 0,1%. Gli incrementi tendenziali più elevati si sono avuti per i trasporti (+4,8%), i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,1%) e i mobili, articoli e servizi per la casa (+2,9%). Una variazione negativa del 7,5% si è avuta per le comunicazioni."

giovedì 3 gennaio 2008

Gli analisti di Morgan Stanley puntano sull'oro!

L'oro non smetterà di brillare! Questa è la decisa convinzione degli analisti della Morgan Stanley, colosso finanziario fondato nel lontano 1935.

"Il positivo movimento del prezzo dell'oro riafferma la nostra convinzione - hanno detto gli analisti - che le azioni aurifere siano attraenti in questo periodo e che subiranno dei rialzi piuttosto consistenti ne prossimi mesi. Un'occasione da cogliere al volo, in particolar modo se si guarda all'americana Barrick Gold Corp. "

"Il gruppo ha basi solide ed una capacità estrattiva tale da lasciar presagire un contenimento dei costi di estrazione, con conseguenti proficui ritorni economici nell'arco dei prossimi due anni."

A fare la parte del leone tra i titoli auriferi vi è anche "Newmont" che, grazie ai suoi progetti di acquisizione di nuove miniere in Nevada e di Miramar Minino Corporation detiene una base adeguata per poter seguire di pari passo i rialzi dell'oro.

Sempre secondo gli analisti della Morgan Stanley, la Compania de Minas Buenaventura registrerà una crescita molto interessante, per ciò che attiene la produzione, a partire dalla metà del 2008.

Riflettori puntati anche su Novagold Resources, che potrebbe acquisire l'immensa miniera Donlin nel Nord America, Bhp Billiton, Newcrest e Sino Gold, invece, sono tra le migliori opzioni dell'emisfero australe.

Tra le azioni aurifere europee, Morgan Stanley, consiglia di puntare su Polymetal, uno dei più grossi produttori russi d'oro e d'argento. Questo gruppo, infatti, sta sviluppando un portafoglio di ricche miniere, attraverso un'intensa esplorazione del territorio. Polymetal ha stimato una crescita della produzione d'oro pari al 67% nel periodo che va dal 2008 al 2011, con un incremento del 13% previsto quest'anno.

mercoledì 2 gennaio 2008

Codice IBAN obbligatorio anche per i bonifici nazionali a partire dal 1 gennaio 2008

Per chi non lo sapesse, il codice IBAN è quel codice alfanumerico di 27 cifre che, a livello internazionale già dal 2000, identifica in maniera univoca il conto corrente, lo sportello della banca, la nazione in cui il conto è ubicato ed altri codici di controllo quali Abi, Chek, CAB e Cin.

Finora adoperato solo ed esclusivamente per l'emissione di bonifici internazionali, a partire da ieri è diventato obbligatorio indicarlo espressamente anche per le transazioni nazionali che, è bene ricordarlo, potranno comunque essere effettuate in maniera "tradizionale" nel corso del cosiddetto periodo di transizione che va dal 1 gennaio al 1 giugno 2008, ad un costo più elevato e con tempi tecnici un pò più lunghi.

Al fine di evitare esborsi superiori, in termini di commissioni bancarie è bene, dunque, chiedere preventivamente al beneficiario del bonifico che si intende effettuare, il codice IBAN del conto sul quale vuole riceverlo.

Reperire il proprio codice IBAN è semplicissimo. Di norma è chiaramente indicato all'interno dell'estratto conto che la vostra banca usa inviarvi periodicamente per rendervi edotti delle vostre movimentazioni di denaro.

Fate attenzione alle truffe! Gli istituti di credito e le Poste non vi invieranno MAI delle email all'interno delle quali vi inviteranno ad accedere ad aree riservate dei propri siti istituzionali al fine di indurvi a modificare o aggiornare i dati inerenti le vostre coordinate bancarie. Se doveste ricevere comunicazioni del genere allertate la Polizia Postale, (organismo competente in materia di truffe telematiche, meglio note come phishing), e non comunicate a nessuno e per nessun motivo i vostri dati sensibili (nome utente, password, codici dispositivi, ecc.).

Gli istituti di credito e le Poste Italiane hanno già i vostri dati e il fatto che sia, da ieri, obbligatorio indicare il codice IBAN per disporre bonifici nazionali, richiede un adeguamento telematico tutto interno al sistema bancario dal quale il cliente finale è escluso nella maniera più categorica!

Questa precisazione, per quanto possa apparire superflua, riteniamo sia stato doveroso farla, poiché, c'è da scommetterci, l'anonima truffatori che da anni ormai sta svuotando i conti correnti di ignari utenti, non perderà di certo un'occasione del genere per far cassa!
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