Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Inflazione a quota 2,6%. E' il massimo dal 2003 ad oggi!

I dati oggetto della periodica indagine condotta dall'Istat sono sconfortanti. L'inflazione è cresciuta considerevolmente e, nell'ultimo periodo oggetto della rilevazione dei prezzi al consumo, ovvero Dicembre 2007, si è attestata al 2,6%. Questo dato è il più alto che sia stato registrato dal novembre 2003 ad oggi! La media, su base annua dell'indice armonizzato per il 2007 è pari al 2,1% contro il 2,2% del 2006.

Rispetto alla precedente rilevazione, Novembre 2007, l'inflazione è cresciuta dello 0,20% e i tecnici dell'Istat hanno anche calcolato il tasso medio che verrà ereditato se il carovita restasse sui livelli di dicembre 2007: 1,30% a fronte dello 0,50% dello scorso anno. Quindi ben lo 0,80% in più!

Il quadro non è certamente dei più rosei. Vediamo un pò più nel dettaglio quelle che sono le stime dei tecnici dell'Istituto Nazionale di Statistica, diramate attraverso una nota Ansa: "Gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati per i trasporti (+1%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,5%). Variazioni nulle nei capitoli mobili, articoli e servizi per la casa, comunicazioni e servizi ricettivi e di ristorazione, mentre i servizi sanitari e le spese per la salute registrano un calo dello 0,1%. Gli incrementi tendenziali più elevati si sono avuti per i trasporti (+4,8%), i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,1%) e i mobili, articoli e servizi per la casa (+2,9%). Una variazione negativa del 7,5% si è avuta per le comunicazioni."

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