Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Codice IBAN obbligatorio anche per i bonifici nazionali a partire dal 1 gennaio 2008

Per chi non lo sapesse, il codice IBAN è quel codice alfanumerico di 27 cifre che, a livello internazionale già dal 2000, identifica in maniera univoca il conto corrente, lo sportello della banca, la nazione in cui il conto è ubicato ed altri codici di controllo quali Abi, Chek, CAB e Cin.

Finora adoperato solo ed esclusivamente per l'emissione di bonifici internazionali, a partire da ieri è diventato obbligatorio indicarlo espressamente anche per le transazioni nazionali che, è bene ricordarlo, potranno comunque essere effettuate in maniera "tradizionale" nel corso del cosiddetto periodo di transizione che va dal 1 gennaio al 1 giugno 2008, ad un costo più elevato e con tempi tecnici un pò più lunghi.

Al fine di evitare esborsi superiori, in termini di commissioni bancarie è bene, dunque, chiedere preventivamente al beneficiario del bonifico che si intende effettuare, il codice IBAN del conto sul quale vuole riceverlo.

Reperire il proprio codice IBAN è semplicissimo. Di norma è chiaramente indicato all'interno dell'estratto conto che la vostra banca usa inviarvi periodicamente per rendervi edotti delle vostre movimentazioni di denaro.

Fate attenzione alle truffe! Gli istituti di credito e le Poste non vi invieranno MAI delle email all'interno delle quali vi inviteranno ad accedere ad aree riservate dei propri siti istituzionali al fine di indurvi a modificare o aggiornare i dati inerenti le vostre coordinate bancarie. Se doveste ricevere comunicazioni del genere allertate la Polizia Postale, (organismo competente in materia di truffe telematiche, meglio note come phishing), e non comunicate a nessuno e per nessun motivo i vostri dati sensibili (nome utente, password, codici dispositivi, ecc.).

Gli istituti di credito e le Poste Italiane hanno già i vostri dati e il fatto che sia, da ieri, obbligatorio indicare il codice IBAN per disporre bonifici nazionali, richiede un adeguamento telematico tutto interno al sistema bancario dal quale il cliente finale è escluso nella maniera più categorica!

Questa precisazione, per quanto possa apparire superflua, riteniamo sia stato doveroso farla, poiché, c'è da scommetterci, l'anonima truffatori che da anni ormai sta svuotando i conti correnti di ignari utenti, non perderà di certo un'occasione del genere per far cassa!

Commenti

📊 L’economia cambia ogni giorno! Seguimi su Facebook per approfondimenti e analisi sempre aggiornate. 💡