martedì 2 novembre 2010

Un Ente non può contrarre un mutuo per pagarne altri!

Utilizzare le risorse provenienti dalla rinegoziazione di un mutuo per finanziare la spesa corrente determina il maturare di responsabilità amministrativa nella forma non della sanzione di tipo risarcitorio, ma di quella connessa al mancato rispetto di una norma di legge.

E' questo il più importante principio dettato dalla Corte dei Conti della Basilicata nella recente sentenza numero 216 dello scorso 7 ottobre. Si deve pervenire alla condanna di chi si è reso colpevole di una tale condotta, anche se non si è prodotto uno specifico danno alle risorse dell'ente e se, in qualche modo, si può parlare di una sorta di condotta necessitata dall'esigenza di fare fronte ad una condizione di squilibrio nella gestione.

Nel caso specifico le risorse provenienti dalla rinegoziazione di un mutuo sono state utilizzate per pagare le rate di un mutuo precedentemente contratto da parte dello stesso ente. Alla base di tale conclusione il fatto che, in modo certo ed univoco, il pagamento delle rate di un mutuo costituisce spesa corrente e non spesa di investimento.

Sulla base delle previsioni dell'articolo 119, comma 6, della Costituzione, nel testo introdotto dalla Legge costituzionale numero 3/2001, gli enti locali possono ricorrere all'indebitamento esclusivamente per il finanziamento di spesa per investimenti.
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