Il settore culturale italiano sta vivendo un momento di trasformazione, grazie all'approvazione del Decreto Cultura che introduce misure innovative e strumenti per promuovere la cultura e la rigenerazione delle aree più svantaggiate del Paese. Un ampio ventaglio di iniziative coinvolge dall’editoria alla cooperazione internazionale, dalle librerie alle biblioteche, con un focus particolare sulle periferie e le aree interne.
Sostegno all’editoria e alle librerie
Il Decreto Cultura riserva particolare attenzione al settore dell’editoria, con tre misure principali. La prima riguarda un fondo di 4 milioni di euro per il 2024, destinato a favorire l'apertura di librerie da parte di giovani imprenditori (fino a 35 anni), con una particolare priorità per le aree interne e svantaggiate o per i Comuni privi di librerie e biblioteche. Un milione di questi fondi sarà dedicato a librerie nei piccoli Comuni, dove queste rappresentano l'unico punto di vendita di libri.
Inoltre, il decreto destina 24,8 milioni di euro per l’anno 2025 e 5,2 milioni per il 2026 a finanziare l’acquisto di libri da parte di biblioteche pubbliche, enti culturali e librerie storiche, nonché a sostenere la filiera dell’editoria, compreso il settore digitale. Infine, un fondo sperimentale di 10 milioni di euro per il 2025 mira a potenziare l’offerta culturale dei quotidiani cartacei, arricchendo le loro sezioni dedicate alla cultura, spettacolo e audiovisivo.
Il Piano Olivetti: Rigenerazione culturale delle periferie
Un aspetto centrale del Decreto è il Piano Olivetti, un ambizioso progetto volto a promuovere la rigenerazione culturale nelle periferie e nelle aree interne del Paese. Ispirato alla figura di Adriano Olivetti, imprenditore e filantropo, il Piano prevede interventi mirati a valorizzare biblioteche, archivi storici, istituti culturali e la filiera dell’editoria libraria. Il progetto punta a rilanciare le zone più marginalizzate, caratterizzate da degrado urbano, denatalità e spopolamento.
L’intento è anche quello di promuovere la cultura del movimento, favorendo il cinema, lo spettacolo e l’audiovisivo, e incentivare la digitalizzazione del patrimonio librario, supportando al contempo la produzione culturale giovanile. Inoltre, sarà data grande attenzione alla diffusione delle biblioteche scolastiche e delle librerie per bambini, coinvolgendo anche il Terzo Settore nelle attività di rigenerazione culturale.
Cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo
Un altro importante aspetto del Decreto Cultura è la creazione di un'unità di missione per la cooperazione culturale con l'Africa e il Mediterraneo allargato. L’obiettivo è sviluppare ulteriori iniziative culturali e rafforzare la collaborazione tra l’Italia e i Paesi africani, attraverso un’azione coordinata con il Piano Mattei. Un dirigente del Ministero dell'Economia e delle Finanze sarà incaricato di supportare questa cooperazione culturale.
Iniziative per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale
Il Decreto Cultura prevede anche fondi per il settore del patrimonio storico e culturale. Tra le misure più rilevanti, si segnala un finanziamento di 800 mila euro per il venticinquesimo anniversario della Convenzione europea sul paesaggio, e 2 milioni di euro a partire dal 2025 per sostenere enti e istituti storici italiani come l’Istituto italiano di numismatica e la Domus Mazziniana.
Le "Carte giovani" e il sostegno alle iniziative culturali
Il Decreto introduce anche modifiche legate all’uso delle "Carte giovani", strumenti che permettono ai giovani di accedere a iniziative culturali. Tra le novità, si stabilisce l’obbligo per i soggetti coinvolti di trasmettere la fattura per il rimborso delle spese entro 90 giorni dalla fine dell’iniziativa. Inoltre, il “Bonus Cultura 18app” avrà scadenza entro il 31 marzo 2025 per la trasmissione delle fatture.
Fondi per la Fondazione Memoriale della Shoah
Infine, il Decreto Cultura autorizza una spesa di 300 mila euro all’anno, a partire dal 2025, per sostenere la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, al fine di valorizzare e facilitare la fruizione del Memoriale.
Il Decreto Cultura rappresenta un passo significativo per il rilancio della cultura italiana, con un occhio di riguardo alle periferie e alle aree più svantaggiate. Le misure di sostegno all’editoria, alle librerie e alle biblioteche, unito alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla cooperazione internazionale, offrono nuove opportunità di crescita e sviluppo. Con il Piano Olivetti e l'attenzione al digitale, l’Italia si prepara a rinnovare la propria identità culturale, affrontando le sfide della contemporaneità con uno sguardo verso il futuro.