domenica 2 febbraio 2025

Legge di Bilancio 2025: bonus e misure fiscali per i lavoratori

 


La Legge di Bilancio 2025, varata dal governo italiano, introduce una serie di misure fiscali che vanno a favore dei lavoratori. Seppur la manovra possa sembrare complessa, in realtà sono tante le novità destinate a migliorare le condizioni economiche di chi lavora, sia nel settore pubblico che privato. Vediamo insieme le principali modifiche e i benefici che i lavoratori potranno aspettarsi a partire dal 2025.

1. Il taglio del cuneo fiscale

Una delle misure più significative della Legge di Bilancio 2025 è il taglio del cuneo fiscale. Questa misura, che diventa strutturale, ha lo scopo di alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori, aumentando di fatto il reddito netto che si porta a casa ogni mese.

Nel dettaglio, il taglio del cuneo fiscale non si applica più solo alla quota di contributi a carico del lavoratore, ma diventa una vera e propria defiscalizzazione. Questo significa che, a partire dal 2025, i lavoratori dipendenti con un reddito annuo fino a 40.000 euro (rispetto ai 35.000 euro previsti precedentemente) potranno beneficiare di un’aliquota fiscale ridotta.

Inoltre, il calcolo del cuneo fiscale non si baserà più solo sulla RAL (Retribuzione Annua Lorda), ma sul reddito complessivo. La detassazione sarà strutturata in scaglioni a seconda del reddito annuo, con una parte esentasse per chi guadagna meno di 20.000 euro, e una detrazione che cresce progressivamente fino a 40.000 euro.

Tuttavia, per i lavoratori con redditi tra 20.000 e 35.000 euro, la riduzione potrebbe non essere così vantaggiosa come in passato, con una perdita di circa 9-57 euro al mese. Ma per chi guadagna più di 35.000 euro, il beneficio fiscale sarà notevole.

2. Fringe benefit e auto aziendali

Il governo ha deciso di confermare per il 2025 l'agevolazione sui fringe benefit, ovvero quei beni e servizi concessi dai datori di lavoro ai dipendenti in aggiunta al salario. La Legge di Bilancio 2025 ha alzato la soglia esentasse dei fringe benefit a 1.000 euro per ogni lavoratore, che sale a 2.000 euro nel caso in cui il dipendente abbia figli a carico.

Un’altra novità riguarda il trattamento fiscale delle auto aziendali ad uso promiscuo. Il calcolo della base imponibile IRPEF per i veicoli aziendali non dipenderà più solo dalle emissioni di CO2, ma dalla tipologia di emissioni del veicolo stesso. In particolare, le auto elettriche vedranno una tassazione agevolata, con solo il 10% del valore del fringe benefit da includere nel reddito, mentre per le auto ibride la percentuale è del 20%. Le auto più inquinanti, invece, subiranno una leggera penalizzazione, ma comunque inferiore rispetto al passato.

3. Premi di produzione e congedo parentale

Un’altra novità positiva riguarda la detassazione dei premi di produzione, che sarà confermata anche per il 2025. I premi fino a 3.000 euro (4.000 euro in caso di coinvolgimento dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro) non saranno soggetti a imposte, a condizione che il reddito del lavoratore non superi gli 80.000 euro annui.

Sempre nell’ambito del welfare, è stata estesa la possibilità di beneficiare di un congedo parentale con una retribuzione all'80% nelle prime tre mensilità, anziché al 30% come avveniva in precedenza. Questo aiuterà moltissimi genitori, soprattutto quelli con bambini sotto i sei anni, a bilanciare meglio la vita familiare e lavorativa.

4. Benefici per le lavoratrici madri e congedi

Il governo ha deciso di implementare una misura che aiuti le madri lavoratrici, introducendo un esonero contributivo per le lavoratrici madri con almeno due figli, che avranno diritto a un sostegno che può arrivare fino a 3.000 euro. Questa misura si applica alle lavoratrici con un reddito annuo massimo di 40.000 euro e durerà fino al decimo anno di vita del figlio più piccolo.

Un’altra novità riguarda l’ulteriore sostegno alle lavoratrici madri con tre o più figli, che potranno continuare a beneficiare di un esonero contributivo al 100% (fino a 3.000 euro) anche per il 2025.

5. Nuovi rimborsi per i lavoratori in relocation

Per incentivare la mobilità lavorativa, la Legge di Bilancio 2025 prevede un rimborso fiscale per i lavoratori che trasferiscono la propria residenza in un’altra città per motivi di lavoro. In particolare, per i neo-assunti che abbiano un reddito inferiore ai 35.000 euro, le somme rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento dell’affitto e delle spese di trasloco possono arrivare fino a 5.000 euro annui, senza essere soggette a tassazione.

6. Settore turistico e indennità speciali

Per il settore turistico e alberghiero, la Legge di Bilancio 2025 prevede un trattamento integrativo speciale. I lavoratori del settore, che svolgono prestazioni di lavoro straordinario nei giorni festivi o di notte, riceveranno un’ulteriore indennità pari al 15% della retribuzione lorda, che non concorrerà alla formazione del reddito. Questa misura, che sarà attiva dal 1° gennaio 2025 al 30 settembre 2025, è stata pensata per incentivare il lavoro in un settore che, purtroppo, spesso vive di stagionalità e fluttuazioni.

In sintesi, la Legge di Bilancio 2025 prevede un’ampia gamma di misure destinate a migliorare il benessere economico dei lavoratori. Dal taglio del cuneo fiscale alla detassazione dei premi di produzione, passando per il potenziamento dei congedi parentali e le nuove agevolazioni per le lavoratrici madri, ci sono tante novità che possono rendere la vita lavorativa più semplice e soddisfacente. Non dimentichiamo, inoltre, i vantaggi per i lavoratori del settore turistico e quelli relativi alla relocation, che mirano a rendere più flessibile e vantaggiosa la mobilità professionale. Con queste misure, il governo italiano punta a sostenere il lavoro, la conciliazione famiglia-lavoro e la crescita economica del Paese.

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