Credito al consumo in crescita: tassi alti e rischi per le famiglie

Gli italiani e il credito al consumo: sempre più acquisti a rate e meno certezze sul fronte dei mutui   Il credito al consumo in Italia continua a crescere nel 2024, ma i costi restano tra i più alti d’Europa. Aumentano i prestiti personali, si consolidano le cessioni del quinto, e peggiorano le condizioni sui mutui. Ecco tutti i dati aggiornati e un’analisi approfondita dei rischi legati all’indebitamento delle famiglie italiane. Cresce il credito al consumo in Italia: +5,3% nel 2024 Negli ultimi anni, il credito al consumo in Italia ha registrato una crescita costante, e il 2024 non ha fatto eccezione. Secondo i dati raccolti dalla Fondazione Fiba di First Cisl, su base Bankitalia e Bce, il volume complessivo dei finanziamenti al consumo è aumentato del 5,3% , passando da 160,7 a 169,3 miliardi di euro. Un trend in salita che si inserisce in un contesto socio-economico in cui l’acquisto a rate non è più solo una comodità, ma spesso una necessità per le famiglie italiane...

Tassazione buoni fruttiferi postali

Per i Buoni fruttiferi postali gli interessi continuano ad essere tassati secondo i regimi vigenti in relazione alla data di emissione. Non sono, quindi, interessati dalla nuova tassazione prevista per le rendite finanziarie. In particolare, ai Buoni fruttiferi postali, se emessi a partire dal 1° gennaio 1997, si applica l'imposta sostitutiva del 12,5% prevista dal Decreto Legislativo 239/1996, mentre a quelli emessi precedentemente (ma successivamente al 20 settembre 1986) viene applicata la ritenuta alla fonte prevista dalla previgente normativa. La ritenuta è applicata nella misura del 6,25% per i buoni emessi nel periodo che va dal 21 settembre 1986 al 31 agosto 1987 e nella misura del 12,5% per le emissioni successive. Le emissioni precedenti al 21 settembre 1986 sono, invece, del tutto esenti da ritenuta. I Buoni fruttiferi postali, infatti, sono ricompresi tra le obbligazioni e gli altri titoli pubblici di cui all'Articolo 31 del Dpr 601/73 (risoluzione 58/E del 2000; si veda anche la circolare Abi, serie tributaria numero 13 del ° aprile 1997). Il provvedimento (Articolo 2 commi 6 e 7 DL 138/2011), la cui entrata in vigore è prevista il 1° gennaio 2012.

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