La pressione fiscale sui conti di deposito potrebbe diminuire drasticamente dall'attuale 27% al 20%, è quanto emerge dalle indicazioni del Governo. I conti di deposito sono da sempre uno strumento finanziario eccezionalmente sicuro e privo di rischi e, i piccoli risparmiatori vi fanno confluire i propri soldi conservandoli così come avrebbero fatto utilizzando un classico salvadanaio, con la non trescurabile differenza che il conto di deposito frutta interessi decisamente interessanti.
I migliori conti di deposito presenti oggi sul mercato, consentono di ottenere rendimenti in grado di tutelare i risparmiatori dall'inflazione che, a giugno si attestava intorno al 2,7%. E' il caso, ad esempio, del Contosuibl Deposito Vincolato a 24 mesi di Ibl Banca che rende il 2,95% e, qualora l'imposizione fiscale dovesse diminuire, maturerebbe una performance ancora più allettante attestandosi al 3,23% netto. Non da meno è il conto deposito Rendimax vincolato a 24 mesi di Banca Ifis che, come il precedente prodotto, offre rendimenti di tutto rispetto, 2,92% (imposta 27%) oppure 3,20% (imposta 20%). Sul terzo gradino del podio troviamo il conto IWPower Special Summer Edition di IWBank, vincolato anch'egli a 24 mesi, con rendimenti pari al 2,68% (imposta al 27%) e al 2,94% (qualora l'imposta venga ridotta al 20% dal Governo).
Queste performance, in termini di rendimenti, fanno si che i conti di deposito siano da preferire rispetto a strumenti come i Pronti Contro Termine. Attenzione però! Come tutte le cose belle, c'è il rischio che non duri a lungo questo privilegio. Infatti, con l'abbassamento dell'imposizione fiscale è prevedibile che vi sarà un considerevole travaso di liquidità su questo strumento e, quindi, le banche avranno tutto l'interesse a ridurre i rendimenti in linea con quelli degli strumenti in cui allocheranno i flussi in entrata.
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