domenica 28 settembre 2008

Meglio la surroga o la rinegoziazione del mutuo?

Al momento, in Italia, esistono diversi strumenti, creati ad hoc, per favorire una riduzione dei tassi d'interesse applicati sui mutui ipotecari. Tra i più conosciuti vi sono sicuramente la surroga, la sostituzione e la rinegoziazione.

Ma cos'è più conveniente? La surroga o la rinegoziazione del mutuo? Di sicuro riteniamo la surroga uno strumento molto più interessante e conveniente, rispetto alla rinegoziazione, per vari motivi.

Innanzitutto, confrontando la surroga con la rinegoziazione ci si rende subito conto di come gli interessi possono essere, in molti casi, più bassi e la durata minore. Un'altra cosa da tenere presente è che, a partire dallo scorso mese di giugno, ha preso il via la procedura automatica sulla portabilità grazie alla quale, il cliente, può rivolgersi direttamente alla banca subentrante che si fa carico di tutte le incombenze di natura burocratica.

La rinegoziazione del mutuo, invece, presenta un alto rischio perché, se è vero, com'è vero, che si riduce l'importo della rata, d'altro canto la differenza rispetto alla rata originaria viene addebitata su un conto regolato al tasso Irs a 10 anni (maggiorabile fino allo 0,5%) cosicché va ad accumularsi un debito aggiuntivo. In questo modo, un cliente, non può stabilire il costo finale del suo mutuo e quando veramente finirà di pagarlo.

Queste caratteristiche, proprie della rinegoziazione, rendono questo strumento idoneo a soddisfare le esigenze di tutte quelle persone che hanno iniziato ad accumulare ritardi nel pagamento delle rate e sono già insolventi.

sabato 27 settembre 2008

La centrale rischi finanziari passerà a Bankitalia

Evitare l'insolvenza dei clienti è diventata un'esigenza primaria per tutti i soggetti che operano nel campo dell'intermediazione creditizia, con particolare riferimento ai soggetti eroganti, ovvero banche e società finanziarie. A tal fine esiste un organismo, denominato Crif (Centrale rischi finanziari) nato appositamente per verificare, in tempi rapidi, se una persona che richiede un prestito è potenzialmente un cattivo pagatore.

Oggigiorno è di fondamentale importanza verificare la condizione economica del richiedente per evitare che questi, chiuso nella morsa di tassi d'interesse sempre maggiori, si trovi in difficoltà a far fronte agli impegni assunti.

Moltissime persone, che hanno sempre pagato puntualmente le rate di rimborso dei finanziamenti ottenuti, si sono trovate iscritte nelle liste del Crif per degli importi assolutamente irrisori. E' divenuto famoso il caso di una signora di Brescia che si è dimenticata di pagare una rata del materasso acquistato in tv, per un importo pari a 24,90 euro, che è stata iscritta in automatico al Crif e che ha dovuto fare i salti mortali per ottenere la cancellazione del proprio nominativo dalla Centrale rischi.

Lo strumento ideato per contrastare i cattivi pagatori è molto valido ma dovrebbe essere tarato in maniera tale da fare una certa distinzione tra soggetti insolventi recidivi e chi si trova a dover saltare il pagamento di una sola rata per i motivi più svariati.

Comunque, dopo questo ampio preambolo, arriviamo alla notizia vera e propria che inerisce l'estensione dei compiti della Centrale rischi finanziari.Il provvedimento, ritenuto necessario da parte di Governo ed Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia e Consob), è stato perfezionato dal Ministro dell'Economia Giulio Tremonti che, è bene ricordarlo, è anche presidente del Comitato per il credito ed il risparmio.

Nel dettaglio, questo provvedimento, che diverrà attuativo a partire dal primo gennaio 2009, trasferirà a Bankitalia il controllo dei piccoli prestiti: da quelli al consumo, ai mutui, ai prestiti personali. In questo modo, gli intermediari finanziari potranno conoscere in tempo reale i rischi a cui andranno incontro erogando prestiti a questo o quel soggetto.

Al momento, questo tipo di controllo sui prestiti di importo limitato è affidato ad un archivio in gestione alla Società interbancaria per l’automazione. Il suo trasferimento nell’ambito della Centrale rischi finanziari della Banca d’Italia permetterà di effettuare maggiori e più accurate verifiche e controlli incrociati sulla solvibilità di chi contrae un prestito.

E' come se i criteri per l’erogazione del credito previsti da "Basilea 2" venissero applicati (con le modifiche del caso) anche ai piccoli prestiti.

lunedì 22 settembre 2008

Rinegoziazione dei mutui: le lettere delle banche sono incomplete e riportano errori nei calcoli

Dallo scorso 29 agosto, in virtù dell'accordo stipulato tra Abi e Governo, le banche hanno inviato, ai mutuatari, delle lettere contenenti tutte le indicazioni per rinegoziare il proprio mutuo. Però, secondo un'indagine condotta dall'associazione dei consumatori "Altroconsumo", le missive sono risultate poco trasparenti, mancava, infatti, l'ISC (Indicatore Sintetico di Costo), uno strumento essenziale per i clienti poiché fornisce il costo effettivamente pagato dal risparmiatore per tutta l'operazione, oltreché il piano d'ammortamento del mutuo.

Gli errori di calcolo e le omissioni riscontrate, hanno indotto Altroconsumo ad intraprendere un'azione legale nei confronti di Unicredit Banca, Intesa San Paolo, UBI Banca, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Sondrio e Banca Toscana. Le ragioni del provvedimento assunto da Altroconsumo sono la mancata applicazione dell'accordo del giugno 2008 tra Abi e Governo, ed il mancato rispetto della normativa sulla trasparenza bancaria del luglio 2003.

Altroconsumo ha predisposto il numero verde 800.239.932 al quale è già possibile telefonare per valutare, con i fogli di calcolo, l'effettiva convenienza della proposta della banca o percorrere la strada della surrogazione (cioé portare il proprio mutuo in un'altra banca a costi zero).

domenica 21 settembre 2008

Boober tutelerà i richiedenti attraverso uno strumento assicurativo

Boober, società operante nel settore dei prestiti tra privati, meglio conosciuto come Social Lending, tra qualche mese garantirà, a tutti i richiedenti un prestito, una copertura assicurativa che li tutelerà in caso di morte, infortunio o perdita del lavoro, al fine di non far gravare il debito residuo sugli eredi.

Al momento in cui scriviamo non vi è alcuna tutela, invece, per chi presta denaro: le insolvenze eventuali sono esclusivamente a suo carico. Se il richiedente non paga, il gestore si limita a comunicarlo al prestatore che direttamente può effettuare dei tentativi di recupero del credito.

A oggi Boober si fa carico solo di una parte del rischio per i finanziamenti legati a persone a cui è stato dato rating tripla e doppia A, per chi avesse prestato denaro a questi utenti il gestore, infatti, garantisce il rientro del 15% del capitale, fino a scendere a un 5% per le classi di merito inferiori.

Crediamo che molto ancora si debba fare a tutela dei prestatori, lasciarli da soli dopo che questi, con il proprio denaro, garantiscono laute entrate alla piattaforma tecnologica non è affatto giusto. Crediamo che andrebbero studiate, quanto prima, delle soluzioni tali da garantire in toto l'investimento posto in essere da parte dei prestatori.

venerdì 19 settembre 2008

Zopa ed Experian insieme per ridurre i rischi di insolvenza da parte dei richiedenti

Il Social Lending, in Italia, è un fenomeno in netta espansione. Moltissime persone, in virtù dei migliori tassi d'interesse applicati si prestiti, ricorrono a questa soluzione per far fronte alle più svariate esigenze.

Come in tutte le operazioni finanziarie, anche nel Social Lending, esistono dei rischi, legati principalmente al mancato pagamento delle rate di rimborso da parte dei richiedenti ai soggetti finanziatori.

Al fine di minimizzare al massimo tali, comunque sporadici episodi (1,89% sul totale), una delle piattaforme specializzate in questo settore, ovvero Zopa (l'altra è Boober), ha stretto un importantissimo accordo con Experian società, questa che, forse, al momento attuale è la migliore, a livello europeo, per ciò che attiene lo sviluppo di soluzioni software ad alto valore aggiunto volte a selezionare i clienti migliori, prevenendo di conseguenza i rischi d'insolvenza.

Questo modello di valutazione dei rischi, detto "scorecard", consentirà di stimare, non solo la solvibilità del richiedente, ma fornirà anche, a chi presta denaro, informazioni circa l'ammontare e la sostenibilità dei diversi piani di rimborso effettuabili.

Il nuovo servizio verrà utilizzato in aggiunta alla classica consultazione del Crif che gestisce, in Italia, il principale Sistema di Informazioni Creditizie, l'EURISC.

lunedì 15 settembre 2008

Ridurre lo spread contraendo un mutuo sostenibile si può!

Oltre alla boccata d'ossigeno che proviene dall'accordo Abi-Governo sulla rinegoziabilità dei tassi legati ai mutui a tasso variabile, riconducendoli sui valori del 2006, esistono altri modi per ridurre il peso della rata.

Abbiamo, in precedenza, già parlato della riduzione unilaterale della rata (pari allo 0,64% mensile) applicata da Banca Mediolanum in favore di tutti i vecchi clienti, possibilità, questa, che può aggiungersi al cosiddetto "Decreto Tremonti", in maniera del tutto facoltativa, al fine di sommarne gli effetti.

Quest'oggi, invece, vogliamo porre l'accento sui cosiddetti mutui sostenibili (altrimenti detti "mutui ecologici"). Questa tipologia di mutui è riservata alle imprese che costruiscono in edilizia sostenibile e, ovviamente, alla loro clientela.

Oltre a garantirsi un risparmio che, in media, viene stimato sui 4.000 euro, per ciò che attiene ipoteche, perizie e spese di istruttoria, il cliente che acquista un immobile "ecologico" si fa carico del mutuo nella fase finale, senza alcun onere aggiuntivo e con in aggiunta una riduzione dello spread che va dallo 0,20% fino allo 0,30%. Ad esempio, su un prodotto di 10 anni l'indice di riferimento sarà pari allo 0,90-1% massimo a fronte dell'1,20% che pagherebbe normalmente.

Investire in un immobile ecologico sembra, a conti fatti, un buon affare: si paga in partenza, almeno il 10-15% in più, secondo una stima fatta da Banca Intesa Mediocredito in collaborazione con Aedifica Bioedilizia, ma dopo 4-5 anni, calcolando anche i costi di gestione, inferiori del 40%-50%, si ha un saldo decisamente in attivo.

sabato 13 settembre 2008

La Bei potrebbe essere trasformata in un fondo sovrano!

Il momento di crisi che sta attraversando il settore finanziario legato ai mutui non è ancora del tutto passato. A lanciare, per l'ennesima volta, l'allarme è stato il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi che ipotizza, per i prossimi mesi, ulteriori consistenti perdite.

Finora, a livello globale, sono state dichiarate perdite per 500 miliardi di dollari. A fronte di queste perdite è stato raccolto capitale per 350 miliardi di dollari. Ma per sostenere tutto il sistema - ha spiegato Draghi - ne serviranno almeno altri 350. E non tutti gli istituti di credito saranno in grado di raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, il capitale del sistema bancario sarebbe, nel complesso, sufficiente per evitare che si scenda sotto la soglia della vigilanza.

Intanto, in questo contesto non propriamente roseo, sono arrivate aperture sulla proposta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di trasformare la Banca europea degli investimenti (Bei) in un fondo sovrano che abbia il compito di finanziare opere pubbliche che rilancino l'economia del Vecchio Continente. "È una proposta decisamente interessante che non va assolutamente rigettata" ha detto il presidente di turno dell'Ecofin, Christine Lagarde, che, inoltre, ha dato la propria disponibilità a discuterne.

Nel frattempo, i ministri finanziari dell'Eurozona hanno dato il via libera a una proposta presentata proprio dalla presidenza francese dell'Ue: stanziare attraverso la Bei finanziamenti straordinari a favore delle piccole e medie imprese che incontrano difficoltà sul fronte del credito. In pratica, si è deciso di aumentare il livello dei prestiti alle pmi del 50%; a 15 miliardi di euro, nel 2008 e 2009. Un aiuto al settore privato, dunque. Mentre il pianoTremonti prevede finanziamenti al settore pubblico con la possibilità per la Bei di detenere partecipazioni azionarie.

giovedì 11 settembre 2008

Valutazione del conto Genius One di Unicredit Banca

Il conto Genius One è un prodotto, appositamente studiato ed immesso sul mercato da Unicredit Banca, che mira principalmente a favorire lo sviluppo e l'utilizzo dell'home banking scoraggiando, di fatto, qualsivoglia attività normalmente destinata allo sportello.

Il conto, infatti, a fronte di un costo mensile irrisorio (appena 1 euro), offre la possibilità di accedere a tutta una serie di servizi extrabancari, inerenti il tempo libero, usufruendo di sconti e agevolazioni. Oltre a ciò, il Conto Genius One, se utilizzato esclusivamente online, o attraverso altri canali alternativi quali l'ATM o il POS, non presenta i costi tipicamente associati ad un conto corrente di tipo tradizionale.

Tra le altre voci di costo, che sono state azzerate, citiamo, ad esempio, le spese fisse trimestrali di liquidazione (solo per i conti che presentano saldi creditori), le spese inerenti la produzione e l'invio dell'estratto conto (questa voce di costo è stata abolita poiché viene data la possibilità, al cliente, di prendere visione dell'estratto conto direttamente online presso il sito della banca), le spese relative al rilascio del carnet degli assegni e quelle previste per il rilascio o il rinnovo di una carta di debito internazionale.

Come dicevamo, il Conto Genius One è stato studiato per scoraggiare le operazioni effettuate allo sportello. Per queste, infatti, è prevista una commissione di 2 euro da calcolarsi per ogni singola scrittura. Inoltre, prelevare meno di 500 euro in filiale costa 1 euro. Rinnovare la pratica di fido, in agenzia, costa 5 euro ogni 3 mesi.

Di sicuro non si tratta di un conto corrente nato per far fruttare il proprio denaro, allo scopo sono senz'altro più adatti i conti di deposito ad alta remunerazione e i titoli di Stato (Bot, Cct, Ctz). Il tasso creditore offerto da Unicredit Banca ammonta ad appena lo 0,01% annuo, il che vuol dire che su 1.000 euro depositati sul conto vi verranno corrisposti 0,10 centesimi di euro l'anno che, al netto delle imposte previste per legge, pari al 27%, si riducono a 0,073 centesimi di euro netti. Per contro, tuttavia, il tasso debitore, per utilizzi allo scoperto che vadano oltre la disponibilità liquida esistente sul conto, è del 14% annuo (tasso effettivo 14,752%). La differenza tra i tassi creditori e quelli debitori è enorme e, questa, è ormai, purtroppo, una prassi comune a tutti gli istituti di credito presenti nel nostro Paese. Ricordiamo che attualmente il costo del denaro, secondo quelli che sono i tassi decisi dalla Banca Centrale Europea è fissato al 4,25% ed è in base a questo parametro che dovrebbero essere fissati i tassi da parte delle banche.

Comunque, ritornando al Conto Genius One, possiamo dire che si tratta di un buon prodotto, tanto più che include una carta Bancomat internazionale utilizzabile per effettuare pagamenti presso gli esercizi commerciali che espongono il marchio Mastercard; per prelevare denaro contante, gratuitamente, presso gli oltre 7.200 sportelli automatici di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bipop Carire e Finecobank, presenti in tutta Italia; ed anche per effettuare ricariche telefoniche.

Il conto prevede anche la concessione, al cliente, di una carta di credito denominata Carta Etica, emessa da UniCredit Consumer Financing Bank S.p.A., che ha la caratteristica di far confluire il 3 per mille di ciascuna operazione di pagamento effettuata con la carta ad azioni di solidarietà rivolte a famiglie in difficoltà ed Enti impegnati nel sociale, senza costi aggiuntivi. La carta è accettata sia in Italia che all'estero e permette di domiciliare le utenze domestiche, inoltre, alla carta principale può essere aggiunta anche una carta "familiare" utilizzabile dall'eventuale cointestatario del conto Genius One. Un'altra, importante caratteristica della carta Etica è quella di essere dotata di una copertura assicurativa gratuita che garantisce il cliente da eventuali eventi negativi che dovessero essere occorsi, ad esempio, in viaggio e copre anche i furti subiti sugli acquisti effettuati con l'ausilio della carta. Le spese effettuate possono essere tenute sotto controllo attraverso il Servizio Clienti, via Internet o via SMS.

VOTO FINALE ASSEGNATO AL CONTO GENIUS ONE DI UNICREDIT BANCA: 6,5

martedì 9 settembre 2008

IWBank rimborserà ai clienti parte delle commissioni di gestione di fondi e Sicav

IWBank, per bocca del suo amministratore delegato Pasquale Casale, ha annunciato che, a partire dal prossimo primo ottobre 2008, provvederà a rimborsare, ai propri clienti, una parte, piuttosto consistente, delle commissioni prelevate dalle Società di Gestione sugli investimenti in quote di fondi e azioni di Sicav.

Le commissioni oggetto della restituzione, che avverrà direttamente sul conto online del cliente, sono le commissioni di gestione e le commissioni di distribuzione o di mantenimento che, come si evince dal prospetto informativo, vanno a compensare l’attività di distribuzione svolta da un soggetto diverso dalla società di gestione.

La restituzione delle commissioni avrà un'entità variabile in funzione di quello che è l’ammontare medio dell'investimento su base trimestrale. In pratica, dunque, i clienti della prima banca online italiana, facente parte del Gruppo UBI (Unione di Banche Italiane), potranno ottenere rimborsi nell'ordine del 20% per importi compresi tra 25.000 e 100.000 euro; del 25% per importi compresi tra 100.000 e 200.000 euro e del 33% per importi superiori a 200.000 euro.

Inoltre, sempre dal primo ottobre, è prevista anche l'abolizione totale delle commissioni d'ingresso e di uscita.

Non c'è che dire, quella della IWBank è un'iniziativa a dir poco lodevole e crediamo sia anche unica nel suo genere. A tutt'oggi, infatti, non ci risulta che vi siano altri istituti di credito che abbiano programmato provvedimenti simili in favore della propria clientela, anche se auspichiamo che ciò accada presto!

sabato 6 settembre 2008

La Banca Popolare del Mezzogiorno apre in 3 regioni

Dal 1° Ottobre 2008, in 3 regioni italiane (Basilicata, Calabria e Puglia), apriranno i primi sportelli della Banca Popolare del Mezzogiorno che, a poco meno di un mese dall'inaugurazione, può vantare quasi 1.000 dipendenti, 110 agenzie, 20.000 soci, 300.000.000 di euro di base patrimoniale, 2 miliardi di euro di raccolta diretta, 1,9 miliardi di impieghi ed oltre 170.000 clienti.

Il nuovo istituto di credito è nato dalla fusione di due realtà estremamente radicate nel territorio quali la Banca Popolare di Crotone e la Banca Popolare del Materano. Entro il 1° dicembre è prevista l'apertura, anche in Sicilia, di altri sportelli di questo che, a ben vedere, è il settimo colosso finanziario d'Italia, per ciò che concerne sportelli, raccolta e impieghi. La Banca Popolare del Mezzogiorno sarà controllata dalla holding Banca Popolare dell'Emilia Romagna. La sede legale sarà a Crotone mentre, le sedi operative saranno due, una a Crotone e una a Matera.

In Sicilia, la Banca Popolare del Mezzogiorno, sarà operativa non appena verrà definito il passaggio di 21 agenzie di Unicredit Banca alla Banca Popolare dell'Emilia Romagna.

Massimo Mancini, direttore generale della Banca Popolare di Crotone ha dichiarato che "l'obiettivo del nascente istituto di credito è quello di divenire la banca leader del Sud Italia attraverso un elemento distintivo: la forza del connubio tra il dinamismo e la profonda conoscenza del mercato".

giovedì 4 settembre 2008

La manovra finanziaria d'estate ci riserva molte novità!

La manovra finanziaria d'estate, come è stata chiamata dagli esperti del settore, è un insieme ordinato di articoli volti a sostituire norme già esistenti o, come nella stragrande maggioranza dei casi, ad applicare nuovi regolamenti.

Leggendo tutti i provvedimenti assunti se ne trovano moltissimi inerenti i temi trattati dal nostro blog. A tal fine ve ne proponiamo un elenco estremamente sintetico ed assolutamente non esaustivo che vuol essere un utile vademecum per tutti i nostri lettori.

Nei prossimi giorni tratteremo in maniera più approfondita molti dei temi qui esposti.

SINTESI DELLA MANOVRA FINANZIARIA DELL'ESTATE 2008

- Assegni, contanti e conti correnti (articolo 32)

Elevata da 5.000 a 12.500 euro la soglia massima per l'utilizzo del contante e degli assegni "liberi" (quelli che, per intenderci, sono emessi senza la clausola di non trasferibilità). E' stata, altresì, soppressa la disposizione che prevedeva, per ciascuna girata, l'apposizione del codice fiscale del girante. Resta inalterato l'obbligo di pagare l'imposta di 1,50 euro per ogni assegno circolare o postale rilasciato in forma libera. E' stata anche cancellata la cosiddetta "tracciabilità" o rintracciabilità dei professionisti con la soppressione dell'obbligo, per ciò che attiene i lavoratori autonomi e i professionisti, di tenere un conto corrente bancario o postale per l'esercizio della propria attività lavorativa.

- Banca per il Mezzogiorno (articolo 6-ter)

E' stata istituita la Banca per il Mezzogiorno. Questo provvedimento che, a prima vista può apparire come un ritorno al passato (vedi Cassa del Mezzogiorno), è stato preso al fine di assicurare la presenza di un istituto bancario nelle regioni meridionali. Tale istituto dovrà essere in grado di sostenere lo sviluppo economico e di favorire la crescita dell'intera area. A livello tecnico è stata costituita una S.p.A. denominata, per l'appunto, "Banca del Mezzogiorno". La nomina del comitato promotore della Banca per il mezzogiorno sarà rimessa a un decreto del ministro dell'Economia che sarà adottato entro un tempo massimo di 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto n. 112. Per tutto il 2008, inoltre, è stata autorizzata una spesa extra di 5.000.000 di euro come apporto dello Stato, in qualità di soggetto fondatore, al capitale sociale della Banca.

- Comitato strategico per lo sviluppo e la tutela all'estero degli interessi nazionali in economia (articolo 83, comma 25)

E' stata varata l'istituzione del "Comitato strategico per lo sviluppo e la tutela all'estero degli interessi nazionali in economia". Questi avrà il compito di analizzare, supportare e coordinare i fenomeni economici complessi propri della globalizzazione, quali, a titolo esemplificativo possono essere considerati l'influenza dei cosiddetti "fondi sovrani" e lo sviluppo sostenibile nei Paesi in via di sviluppo.

- Deducibilità degli interessi passivi per banche e assicurazioni ai fini Ires e Irap (articolo 82, commi da 1 a 5)

Verrà introdotta una parziale indeducibilità, ai fini Ires e Irap, degli interessi passivi per i soggetti che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo. La quota indeducibile è stata fissata al 3% per l'anno in corso e al 4% a partire dal 2009. Per le società che applicano il consolidato nazionale, gli interessi passivi, maturati nei confronti di soggetti che appartengono allo stesso gruppo, sono deducibili sino a concorrenza dell'ammontare complessivo degli interessi passivi maturati nei confronti di soggetti che non appartengono al medesimo gruppo societario.

- Derivati (articolo 62)

La nuova normativa vieta, di fatto, alle Regioni, alle Province autonome di Trento e Bolzano e agli enti locali, la stipula di contratti relativi agli strumenti finanziari derivati. Questo provvedimento sarà valido finché non verrà varata una nuova regolamentazione a livello governativo; è vietato anche il ricorso all'indebitamento attraverso contratti che non prevedano modalità di rimborso con rate di ammortamento comprensive di capitale e interessi nonché l'emissione di titoli con rimborso del capitale in un'unica soluzione alla scadenza.

- Depositi dormienti (articolo 61, comma 27)

Una quota del fondo alimentato dagli importi di conti correnti e rapporti bancari dormienti all'interno del sistema bancario e finanziario sarà destinata all'acquisto di beni e servizi in favore dei cittadini residenti nel nostro Paese e che versano in condizioni di disagio economico.

- Fondi di investimento immobiliari familiari (articolo 82, commi da 17 a 22)

Sono state apportate delle sostanziali modifiche anche in materia di disciplina fiscale dei fondi di investimento immobiliare con l'istituzione di un'imposta patrimoniale pari all'1% da applicare sui fondi comuni di investimento immobiliari c.d. familiari. E' stata innalzata, dal 12,50% al 20%, l'aliquota della ritenuta fiscale sui proventi corrisposti da qualunque tipologia di fondo comune di investimento immobiliare e vi è stata l'attribuzione della qualifica di residente in Italia, salvo prova contraria, alle società o enti il cui patrimonio sia investito in misura prevalente in quote di fondi di investimento immobiliari chiusi e siano controllati, direttamente o indirettamente, attraverso società fiduciarie o per interposta persona, da soggetti residenti in Italia.

- Fondo di solidarietà per i cittadini meno abbienti (articolo 81, commi 29 e 30)

Un'altra novità di rilievo, introdotta con questa legge finanziaria estiva, è rappresentata dal cosiddetto "Fondo di solidarietà per i cittadini meno abbienti". Il finanziamento del Fondo avverrà tramite le somme riscosse in eccesso dagli agenti della riscossione da soggetti iscritti a ruolo, le somme conseguenti al recupero dell'aiuto di Stato concernente incentivi fiscali a favore di taluni istituti di credito oggetto di riorganizzazione societaria, dichiarato dalla decisione C (2008) 869 def. dell'11 marzo 2008 della Commissione europea incompatibile con il mercato comune, dalle somme versate dalle cooperative a mutualità prevalente, con trasferimenti dal bilancio dello Stato e con versamenti effettuati a titolo spontaneo e solidale da chiunque, comprese società ed enti operanti nel comparto energetico.

- Fondo per il finanziamento di misure di proroga di agevolazioni fiscali (articolo 63, comma 8)

E stato istituito, nello stato di previsione della spesa del ministero dell'Economia, un Fondo per il
finanziamento delle misure di proroga delle agevolazioni fiscali riconosciute a legislazione vigente. Questo provvedimento ha determinato uno stanziamento, da parte del Governo, di 900.000.000 di euro per il prossimo anno e di 500.000.000 a partire dal 2010. La proroga dell'agevolazione sarà disposta da specifici provvedimenti normativi adottati di volta in volta e la copertura dei relativi oneri (in termini di minori entrate) sarà posta a valere sulle disponibilità del Fondo.

- Pagamenti in eccesso effettuati da soggetti iscritti a ruolo (articolo 83, commi 21 e 22)

Le nuove disposizioni in materia di restituzione dei pagamenti effettuati in eccesso, dai debitori
dell'obbligazione tributaria iscritti a ruolo, prevedono che se il soggetto passivo ha versato somme eccedenti almeno 50 euro rispetto a quelle complessivamente richieste dall'agente della riscossione, quest'ultimo ne offrirà la restituzione mediante una comunicazione relativa alle modalità di restituzione dell'eccedenza. Nel caso in cui decorrano 90 giorni dalla notifica senza che il soggetto passivo abbia accettato la restituzione, l'agente della riscossione è tenuto a riversare
le somme eccedenti all'ente creditore ovvero, se tale ente non è identificato né facilmente
identificabile, all'entrata del bilancio dello Stato. Se l'eccedenza del versamento è, invece, inferiore ai 50 euro, il termine per il riversamento all'ente creditore o all'entrata del bilancio dello Stato è di 90 giorni a far data dal pagamento in eccesso; in tal caso, non è prevista alcuna forma di comunicazione al debitore. In ogni caso, una quota pari al 15% dell'eccedenza affluisce a una
apposita contabilità speciale. Il riversamento sarà effettuato il giorno 20 dei mesi di giugno e dicembre di ogni anno.

- Pagamento delle somme iscritte a ruolo (articolo 83, comma 23-bis)

I pagamenti delle somme iscritte a ruolo, effettuati con mezzi diversi dal contante, sono considerati omessi in caso di utilizzazione di un assegno, qualora l'assegno stesso risultasse scoperto o, comunque, non pagabile e nel caso venisse, invece, utilizzata una carta di credito, se il gestore della carta non fornisce la relativa provvista finanziaria.

- Prelievo sulle riserve matematiche delle imprese di assicurazione esercenti il ramo vita (articolo 82, comma 13-bis)

Aumenta dallo 0,3% allo 0,35%, a partire dal periodo d'imposta 2009, l'aliquota applicata sulle
riserve matematiche delle imprese di assicurazione esercenti nel comparto delle polizze vita, nella misura dello 0,2% e successivamente aumentato allo 0,3%. Per il solo anno 2008, l'aliquota è aumentata fino allo 0,39% e, per quanto riguarda le modalità di versamento, i soggetti interessati dovranno versare, in acconto, entro il mese di novembre 2008, una maggiore imposta dell'0,05% delle riserve matematiche esposte in bilancio, qualora il termine di approvazione del bilancio medesimo sia scaduto anteriormente al 25 giugno 2008.

- Rapporti tributari (articolo 83, commi da 18 a 18-quater)

Sarà ampliata la possibilità, per il contribuente, di usufruire dell'istituto dell'accertamento concordato, permettendo al soggetto passivo dell'obbligazione tributaria di prestare adesione anche ai verbali di constatazione in materia di imposte sui redditi e di Iva che consentano l'emissione di accertamenti parziali. L'adesione del contribuente deve intervenire entro e non oltre i 30 giorni successivi alla data della consegna del verbale.

- Regime Iva delle prestazioni ausiliarie nei gruppi bancari e assicurativi (articolo 82, comma 16)

Rinviata al 1° gennaio 2009 la decorrenza delle norme che hanno assoggettato a Iva alcune prestazioni di carattere ausiliario svolte nell'ambito di gruppi bancari, assicurativi e di imprese che compiono, in prevalenza, operazioni esenti, nonché nell'ambito di consorzi tra banche e tra imprese facenti parte di gruppi assicurativi.

- Social card (articolo 81, commi da 32 a 38-bis)

Verrà istituita la carta per gli acquisti per le fasce deboli della popolazione in stato di particolare disagio economico dovuto, in massima parte, agli aumenti, spesso ingiustificati, dei prezzi dei generi alimentari e del costo delle bollette energetiche, nonché del costo della fornitura di gas da privati. Sono allo studio tutta una serie di iniziative a carattere informativo per i cittadini. Approfondimenti

- Strumenti innovativi di investimento (articolo 4)

Verranno costituiti appositi fondi di investimento con la partecipazione di investitori pubblici e privati, all'interno di un sistema integrato tra fondi di livello nazionale e rete di fondi locali, per la realizzazione di programmi di investimento destinati alla realizzazione di iniziative produttive a elevato contenuto innovativo, con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati operanti nel territorio di riferimento e la valorizzazione delle risorse finanziarie dedicate (anche derivanti da cofinanziamenti europei e internazionali).

- Svalutazione dei crediti e accantonamento per rischi sui crediti (articolo 82, commi da 11 a 13)

Si interverrà, con una modifica al Tuir, sulla deducibilità delle svalutazioni dei crediti e degli accantonamenti per rischi su crediti relativamente agli enti creditizi e finanziari.

martedì 2 settembre 2008

I tassi dei mutui per comprare casa sfondano la soglia del 6%

L'inarrestabile corsa dei tassi d'interesse applicati sui mutui ipotecari fa registrare un nuovo record (6,07%) e, nel comparto dei mutui decennali si spinge anche oltre (6,08%)!

Complessivamente, da quanto si evince leggendo il nuovo bollettino di Bankitalia, l'indebitamento delle famiglie italiane è in aumento. Si va, infatti, dai 460,80 miliardi di euro di giugno, ai 463,91 miliardi di euro attuali.

Nonostante lo spostamento della domanda verso i mutui a tasso fisso, saliti nel corso dei primi 5 mesi di quest'anno a circa i due terzi delle nuove erogazioni, l'elevata quota di finanziamenti a tasso variabile erogata negli scorsi anni mantiene alta l'esposizione delle famiglie italiane, rispetto alla media europea, per ciò che attiene la variazione dei tassi d'interesse applicati a questa particolare tipologia di mutui.

Le norme che ineriscono l'estinzione anticipata dei mutui e la portabilità, nonché la recente convenzione stipulata tra l'Abi e il Governo attraverso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, hanno il fine di consentire, alla clientela, di rivedere e rinegoziare le condizioni contrattuali dei mutui stessi ma, a ben vedere, a tutt'oggi, l'ammontare dei mutui stipulati in sostituzione di quelli sottoscritti presso altri istituti di credito è di appena l'1%.

lunedì 1 settembre 2008

Fondi immobiliari: la tassazione sale al 20%

Da diversi mesi si fa un gran parlare dei fondi immobiliari ed a quale aliquota questi siano soggetti. A tal proposito c'è da dire che la conversione in legge del decreto 112/2008 conferma che i redditi di capitale realizzati dalle partecipazioni ai fondi immobiliari fino al 25 giugno 2008 siano tassati con l'aliquota del 12,5%, mentre dal 26 giugno la tassazione sale al 20%.

Tuttavia la legge di conversione stabilisce che per quelli realizzati in sede di rimborso delle quote, sia previsto un regime fiscale transitorio atto ad assicurare la tassazione al 12,5% sui proventi maturati prima dell'entrata in vigore del decreto e realizzati successivamente, tenendo come base l'ultimo rendiconto.

Ecco un esempio concreto

Supponiamo che il valore della quota al 31 dicembre 2007 sia pari a 1.000 euro, che il valore di acquisto iniziale sia pari a 800 euro e che il valore di liquidazione a settembre 2008 sia di 1.050 euro.

In tal caso i proventi pari a 200 euro verranno tassati con l'aliquota del 12,5%, mentre per i 50 euro maturati dopo l'ultimo rendiconto, prima dell'entrata in vigore del decreto, l'aliquota salirà al 20%.

Se invece le quote dei fondi vengono vendute in Borsa, l'aliquota resta ferma al 12,5%. Per metà settembre è comunque attesa una circolare esplicativa dell'Agenzia delle Entrate volta a fugare ogni dubbio in merito.
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