Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Boober tutelerà i richiedenti attraverso uno strumento assicurativo

Boober, società operante nel settore dei prestiti tra privati, meglio conosciuto come Social Lending, tra qualche mese garantirà, a tutti i richiedenti un prestito, una copertura assicurativa che li tutelerà in caso di morte, infortunio o perdita del lavoro, al fine di non far gravare il debito residuo sugli eredi.

Al momento in cui scriviamo non vi è alcuna tutela, invece, per chi presta denaro: le insolvenze eventuali sono esclusivamente a suo carico. Se il richiedente non paga, il gestore si limita a comunicarlo al prestatore che direttamente può effettuare dei tentativi di recupero del credito.

A oggi Boober si fa carico solo di una parte del rischio per i finanziamenti legati a persone a cui è stato dato rating tripla e doppia A, per chi avesse prestato denaro a questi utenti il gestore, infatti, garantisce il rientro del 15% del capitale, fino a scendere a un 5% per le classi di merito inferiori.

Crediamo che molto ancora si debba fare a tutela dei prestatori, lasciarli da soli dopo che questi, con il proprio denaro, garantiscono laute entrate alla piattaforma tecnologica non è affatto giusto. Crediamo che andrebbero studiate, quanto prima, delle soluzioni tali da garantire in toto l'investimento posto in essere da parte dei prestatori.

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