Il paradosso degli affitti brevi in Italia: una crisi pilotata

Affitti brevi in Italia: tra nuove norme, crisi del settore e impatti sulla proprietà privata Negli ultimi anni, il settore degli affitti brevi in Italia ha vissuto una trasformazione significativa, passando da una crescita esponenziale a una fase di contrazione e incertezza. Le nuove normative introdotte nel 2025 hanno portato a un cambiamento radicale, con conseguenze che stanno facendo discutere. Se da un lato queste regole mirano a contrastare l’abusivismo e a regolamentare un mercato in forte espansione, dall’altro hanno sollevato preoccupazioni per il loro impatto su piccoli proprietari, posti di lavoro e il diritto alla proprietà privata. Un settore in evoluzione: dati pre e post pandemia Prima della pandemia, il mercato degli affitti brevi in Italia era in piena espansione, con piattaforme come Airbnb , Booking.com , Expedia e TripAdvisor che dominavano il settore. Nel 2019, si contavano oltre 642.300 unità abitative attive su Airbnb, un numero che rappresentava una crescita ...

La Bei potrebbe essere trasformata in un fondo sovrano!

Il momento di crisi che sta attraversando il settore finanziario legato ai mutui non è ancora del tutto passato. A lanciare, per l'ennesima volta, l'allarme è stato il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi che ipotizza, per i prossimi mesi, ulteriori consistenti perdite.

Finora, a livello globale, sono state dichiarate perdite per 500 miliardi di dollari. A fronte di queste perdite è stato raccolto capitale per 350 miliardi di dollari. Ma per sostenere tutto il sistema - ha spiegato Draghi - ne serviranno almeno altri 350. E non tutti gli istituti di credito saranno in grado di raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, il capitale del sistema bancario sarebbe, nel complesso, sufficiente per evitare che si scenda sotto la soglia della vigilanza.

Intanto, in questo contesto non propriamente roseo, sono arrivate aperture sulla proposta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di trasformare la Banca europea degli investimenti (Bei) in un fondo sovrano che abbia il compito di finanziare opere pubbliche che rilancino l'economia del Vecchio Continente. "È una proposta decisamente interessante che non va assolutamente rigettata" ha detto il presidente di turno dell'Ecofin, Christine Lagarde, che, inoltre, ha dato la propria disponibilità a discuterne.

Nel frattempo, i ministri finanziari dell'Eurozona hanno dato il via libera a una proposta presentata proprio dalla presidenza francese dell'Ue: stanziare attraverso la Bei finanziamenti straordinari a favore delle piccole e medie imprese che incontrano difficoltà sul fronte del credito. In pratica, si è deciso di aumentare il livello dei prestiti alle pmi del 50%; a 15 miliardi di euro, nel 2008 e 2009. Un aiuto al settore privato, dunque. Mentre il pianoTremonti prevede finanziamenti al settore pubblico con la possibilità per la Bei di detenere partecipazioni azionarie.

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