Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

La Bei potrebbe essere trasformata in un fondo sovrano!

Il momento di crisi che sta attraversando il settore finanziario legato ai mutui non è ancora del tutto passato. A lanciare, per l'ennesima volta, l'allarme è stato il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi che ipotizza, per i prossimi mesi, ulteriori consistenti perdite.

Finora, a livello globale, sono state dichiarate perdite per 500 miliardi di dollari. A fronte di queste perdite è stato raccolto capitale per 350 miliardi di dollari. Ma per sostenere tutto il sistema - ha spiegato Draghi - ne serviranno almeno altri 350. E non tutti gli istituti di credito saranno in grado di raggiungere questo obiettivo. Tuttavia, il capitale del sistema bancario sarebbe, nel complesso, sufficiente per evitare che si scenda sotto la soglia della vigilanza.

Intanto, in questo contesto non propriamente roseo, sono arrivate aperture sulla proposta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di trasformare la Banca europea degli investimenti (Bei) in un fondo sovrano che abbia il compito di finanziare opere pubbliche che rilancino l'economia del Vecchio Continente. "È una proposta decisamente interessante che non va assolutamente rigettata" ha detto il presidente di turno dell'Ecofin, Christine Lagarde, che, inoltre, ha dato la propria disponibilità a discuterne.

Nel frattempo, i ministri finanziari dell'Eurozona hanno dato il via libera a una proposta presentata proprio dalla presidenza francese dell'Ue: stanziare attraverso la Bei finanziamenti straordinari a favore delle piccole e medie imprese che incontrano difficoltà sul fronte del credito. In pratica, si è deciso di aumentare il livello dei prestiti alle pmi del 50%; a 15 miliardi di euro, nel 2008 e 2009. Un aiuto al settore privato, dunque. Mentre il pianoTremonti prevede finanziamenti al settore pubblico con la possibilità per la Bei di detenere partecipazioni azionarie.

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