Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Fondi immobiliari: la tassazione sale al 20%

Da diversi mesi si fa un gran parlare dei fondi immobiliari ed a quale aliquota questi siano soggetti. A tal proposito c'è da dire che la conversione in legge del decreto 112/2008 conferma che i redditi di capitale realizzati dalle partecipazioni ai fondi immobiliari fino al 25 giugno 2008 siano tassati con l'aliquota del 12,5%, mentre dal 26 giugno la tassazione sale al 20%.

Tuttavia la legge di conversione stabilisce che per quelli realizzati in sede di rimborso delle quote, sia previsto un regime fiscale transitorio atto ad assicurare la tassazione al 12,5% sui proventi maturati prima dell'entrata in vigore del decreto e realizzati successivamente, tenendo come base l'ultimo rendiconto.

Ecco un esempio concreto

Supponiamo che il valore della quota al 31 dicembre 2007 sia pari a 1.000 euro, che il valore di acquisto iniziale sia pari a 800 euro e che il valore di liquidazione a settembre 2008 sia di 1.050 euro.

In tal caso i proventi pari a 200 euro verranno tassati con l'aliquota del 12,5%, mentre per i 50 euro maturati dopo l'ultimo rendiconto, prima dell'entrata in vigore del decreto, l'aliquota salirà al 20%.

Se invece le quote dei fondi vengono vendute in Borsa, l'aliquota resta ferma al 12,5%. Per metà settembre è comunque attesa una circolare esplicativa dell'Agenzia delle Entrate volta a fugare ogni dubbio in merito.

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