Trump rilancia i dazi USA: nuove tariffe fino al 40% nel 2025

Nuove tariffe USA: il presidente Trump rilancia i dazi e scuote l’economia globale Negli ultimi giorni, la scena economica internazionale è tornata a ruotare attorno a Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti. La sua amministrazione ha annunciato un pacchetto di nuove tariffe doganali che potrebbero ridefinire, ancora una volta, gli equilibri del commercio globale. Il piano prevede dazi compresi tra il 25% e il 40% su beni importati da oltre 14 Paesi. In parallelo, è stato deciso il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore delle tariffe generalizzate, inizialmente previste per il 9 luglio. Una scelta strategica che potrebbe aprire a negoziati, ma che intanto ha già agitato i mercati internazionali. Secondo Trump, l’obiettivo è duplice: ridurre il cronico deficit commerciale degli Stati Uniti e incentivare le aziende straniere a rilocalizzare la produzione direttamente sul territorio americano. A detta della Casa Bianca, gli USA avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di ...

I tassi dei mutui per comprare casa sfondano la soglia del 6%

L'inarrestabile corsa dei tassi d'interesse applicati sui mutui ipotecari fa registrare un nuovo record (6,07%) e, nel comparto dei mutui decennali si spinge anche oltre (6,08%)!

Complessivamente, da quanto si evince leggendo il nuovo bollettino di Bankitalia, l'indebitamento delle famiglie italiane è in aumento. Si va, infatti, dai 460,80 miliardi di euro di giugno, ai 463,91 miliardi di euro attuali.

Nonostante lo spostamento della domanda verso i mutui a tasso fisso, saliti nel corso dei primi 5 mesi di quest'anno a circa i due terzi delle nuove erogazioni, l'elevata quota di finanziamenti a tasso variabile erogata negli scorsi anni mantiene alta l'esposizione delle famiglie italiane, rispetto alla media europea, per ciò che attiene la variazione dei tassi d'interesse applicati a questa particolare tipologia di mutui.

Le norme che ineriscono l'estinzione anticipata dei mutui e la portabilità, nonché la recente convenzione stipulata tra l'Abi e il Governo attraverso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, hanno il fine di consentire, alla clientela, di rivedere e rinegoziare le condizioni contrattuali dei mutui stessi ma, a ben vedere, a tutt'oggi, l'ammontare dei mutui stipulati in sostituzione di quelli sottoscritti presso altri istituti di credito è di appena l'1%.

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