Trump rilancia i dazi USA: nuove tariffe fino al 40% nel 2025

Nuove tariffe USA: il presidente Trump rilancia i dazi e scuote l’economia globale Negli ultimi giorni, la scena economica internazionale è tornata a ruotare attorno a Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti. La sua amministrazione ha annunciato un pacchetto di nuove tariffe doganali che potrebbero ridefinire, ancora una volta, gli equilibri del commercio globale. Il piano prevede dazi compresi tra il 25% e il 40% su beni importati da oltre 14 Paesi. In parallelo, è stato deciso il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore delle tariffe generalizzate, inizialmente previste per il 9 luglio. Una scelta strategica che potrebbe aprire a negoziati, ma che intanto ha già agitato i mercati internazionali. Secondo Trump, l’obiettivo è duplice: ridurre il cronico deficit commerciale degli Stati Uniti e incentivare le aziende straniere a rilocalizzare la produzione direttamente sul territorio americano. A detta della Casa Bianca, gli USA avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di ...

Sulla rata del mutuo incide lo spread. Vediamo qual'è l'andamento dei migliori spread online

Lo spread è sicuramente una delle voci di costo più importanti che incidono sulla rata del mutuo. Come abbiamo visto in precedenza, questo parametro può essere condizionato anche dall'andamento del differenziale tra i BTp e i Bund tedeschi, circostanza questa che, di fatto ne mantiene alto il livello, ma in linea di massima, analizzando i dati inerenti l'andamento dello spread medio per i mutui a tasso fisso e variabile, partendo dal secondo trimestre 2011 fino ad oggi, si evince un trend al rialzo assai elevato oltre che costante. La media trimestrale dei migliori spread online per mutui a tasso variabile è passata dall’1,20% del secondo trimestre 2011 al 2,73% del secondo trimestre 2012 (+130%) dopo un picco di 2,87% nel primo trimestre del 2012. Parallelamente la media trimestrale dei migliori spread online per mutui a tasso fisso è passata dall’1,10% al 3,17% (+190%) passando per il picco del 3,28% del primo trimestre 2012. A marzo 2012, i migliori spread hanno subito una riduzione dopo 10 mesi di rialzi consecutivi; nel secondo trimestre gli spread si sono sostanzialmente assestati con leggere variazioni al margine. Su base mensile, prendendo in considerazione solo i primi sei mesi di quest'anno, si è passati da una condizione di sostanziale uguaglianza tra lo spread dei mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile di gennaio per giungere al punto di separazione massimo fatto registrare a marzo, in cui lo spread dei mutui a tasso fisso si è attestato al 3,40% mentre per ciò che attiene il variabile i dati parlano di un 2,60%. A Giugno il divario si è ridotto passando dallo 0,80% allo 0,30%. Questi dati fanno riferimento ad una richiesta di mutuo, effettuata da un lavoratore dipendente a tempo indeterminato, residente a milano, trentacinquenne. Il mutuo è di importo pari a 140.000 euro, della durata di 20 anni, per l'acquisto di un immobile del valore di 220.000 euro.

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