Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Aumentano i protesti in Italia. Nell'ultimo anno sono 16000 in più

Gli effetti della stringente crisi economica si ripercuotono inevitabilmente sui consumatori e, di conseguenza, le ridotte disponibilità economiche, costringono sempre più persone a non poter pagare la rata del mutuo o quelle inerenti prestiti ottenuti per le più svariate finalità. I dati forniti da Infocamere parlano di un incremento dei protesti che, nel corso dell'ultimo anno, rispetto al 2011, è pari a circa 16.000 protesti in più. Nei primi sei mesi di quest'anno sono stati notificati ben 670 mila protesti (+2,4%) per un valore totale di 1.642 miliardi di euro (-7,4% rispetto al 2011). L'importo medio dei titoli protestati ammonta a circa 2.446 euro. Il numero  dei protesti è aumentato vertiginosamente in Molise (+22,8%), regione che presenta anche il più alto ammontare medio dei titoli protestati (3.039 euro, +40% in un anno), in Abruzzo (+22,4%) e in Sardegna (+15,7%), mentre è la Calabria la regione meridionale ad essere caratterizzata dall'aumento più contenuto (+0,6% il numero degli effetti levati). Napoli, Roma e Milano, dal canto loro, vantano insieme il 26,1% dell'intero monte protesti italiano. La situazione è alquanto drammatica e, purtroppo, non pare si faccia avanti alcuna politica in grado di attenuare gli effetti di una crisi pesantissima resa ancor più critica da provvedimenti che mirano solo a far rientrare l'Italia nei parametri fissati dal Patto di Stabilità invece di puntare decisamente al rilancio dell'economia reale favorendo, in tal modo, il benessere di quello che solo sulla carta è il popolo sovrano.

Approfondimenti


- Nuovi tempi e modalità per la cancellazione dei protesti 
- Come cancellare un protesto 
- Guida ai prestiti per protestati

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