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E' la conseguenza dell'aumento dei tassi d'interesse varato ieri dalla BCE. L'incremento di un quarto di punto dei tassi, da parte della Banca Centrale Europea, costerà caro soprattutto a chi ha contratto un mutuo a tasso variabile.
Per 100.000 euro a 10 anni con un tasso del 5,75% l'Adusbef calcola un rincaro di 148,80 euro l'anno. Per lo stesso importo, con lo stesso tasso del 5,75%, a 15 anni l'aumento della rata annuale sarà invece, secondo l'associazione dei consumatori, di 159,60 euro annui, mentre a 20 anni l'aumento è di 170,40 l'anno. Per un mutuo invece da 200.000 euro il rincaro a 10 anni è di 297,60 euro l'anno, a 15 anni è di 319,20 e a 20 anni è di 340,80 l'anno. Una stangata non da poco!
A risentire dell'aumento dei tassi saranno anche i consumatori che, per effettuare acquisti "importanti", ricorrono alla sempre più abituale forma di credito denominata appunto "credito al consumo". Banche e società finanziarie hanno già ritoccato al rialzo le proprie spettanze.