Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

I tassi sui mutui sono troppo alti per colpa degli spread applicati dalle banche

Contrarre un mutuo in Italia è veramente costoso e le cause, a dire il vero molteplici, risiedono in parte nell'organizzazione del sistema creditizio, condizionato troppo spesso da fattori esterni apparentemente non collegati al mercato dei mutui, come ad esempio, il differenziale tra btp e bund tedeschi, e dall'ingordigia degli istituti bancari che, pur di far cassa, non esitano ad applicare spread elevatissimi ai mutui, facendo così lievitare a dismisura i tassi d'interesse. Oggi gli spread bancari possono arrivare ad incidere notevolmente sul tasso finale, anche più del 90%: ad esempio, chi stipula un mutuo variabile al tasso del 3,05% paga, in termini di spread, il 2,80% (ovvero ben il 91%). Forte l'incidenza anche sui mutui a tasso fisso, il miglior tasso si attesta oggi al 5,27% con spread, anche in questo caso, molto alti e che, in media, si attestano al 2,90%. Le banche si lamentano perché la richiesta di mutui è diminuita, ma tra la crisi economica che ha rovinato i bilanci delle famiglie, la disoccupazione dilagante e i livelli occupazionali che subiscono distrorsioni relative all'incacrenita situazione di precariato in cui versano i giovani, ha fatto si che tutto il sistema entrasse in sofferenza. Molto spesso gli istituti di credito utilizzano queste scusanti per giustificare livelli di spread inaccettabili non capendo che, probabilmente, il miglior modo per favorire un rilancio del settore sarebbe proprio quello di ridurre i margini di guadagno portando il livello dei tassi ad adeguarsi alla media europea che è decisamente più conveniente e competitiva.

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