Si conferma per il quarto trimestre consecutivo una contrazione superiore al 40% del numero di domande di mutui da parte delle famiglie. La domanda di mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane si è ristretta del 19% complessivo nel 2011 rispetto al 2010. Nei primi 9 mesi del 2012 il numero di domande di mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane mostra una contrazione complessiva pari al -44% rispetto al pari periodo 2011. Le regioni italiane in cui è stata registrata la contrazione più consistente sono la Campania, la Calabria e la Puglia, tutte con un -48%. Meno corposo è, invece, il calo delle domande di mutui in Valle D'Aosta (-33%). Anche l’incidenza delle domande di mutuo da parte di cittadini non italiani si riduce in modo significativo passando dall’8,8% dei primi nove mesi del 2011 al 7,7% dei primi 9 mesi del 2012. A partire dal quarto trimestre del 2010, l’importo medio delle domande di mutuo è costantemente sceso. Nel terzo trimestre del 2012 l’importo medio delle domande di mutuo è calato ulteriormente, attestandosi a 131.032 euro, che, a ben vedere, è l'importo minimo degli ultimi 6 anni. Nel singolo mese di ottobre appena concluso la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane si è invece assestata su un -40%. "La crisi economica ancora irrisolta, che ha determinato un tasso di disoccupazione stabilmente alto e una debole dinamica dei redditi, ha prodotto un riflesso immediato e diretto anche sulle aspettative delle famiglie, che hanno tirato il freno a mano e rinviato anche gli acquisti immobiliari a momenti più propizi - ha detto Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF - in questa fase di incertezza, l’atteggiamento prudente degli italiani non sembra essere stato stimolato neppure dallo stallo del mercato immobiliare e dalla conseguente diminuzione dei prezzi, che avrebbe potuto rendere appetibile l’acquisto di abitazioni anche come forma di investimento finanziario”.
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