Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Aumentano i mutui che hanno una donna come primo intestatario

Aumentano i mutui che hanno una donna come primo intestatario. Il dato emerge da due indagini, distinte e separate, effettuate da Mutui.it e MutuiSupermarket.it, due noti broker che operano nel settore dei mutui online. Confrontando i dati delle due ricerche, si evince come lo scarto complessivo sia veramente basso. Per Mutui.it, oggi, i mutui che hanno come primo intestatario una donna sono il 27% del totale, mentre per MutuiSupermarket.it sarebbero un po' più numerosi, ovvero il 28%. Il trend sembra suggerire come la donna si posizioni sempre più al centro della gestione economico-finanziaria della famiglia con riferimento alla scelta del mutuo. Il profilo della richiedente tipo è una persona con un'età media di circa 39 anni, interessata all’acquisto della prima casa (circostanza, questa, che copre circa il 74% delle richieste), e che dispone di uno stipendio medio di circa 1.800 euro al mese. La richiesta di mutuo mediamente si attesta sui 127.000 euro, da restituire in 24 anni; la percentuale dell'acquisto, inerente l'unità immobiliare oggetto dei desideri, da finanziare attraverso il mutuo, è pari al 55% del valore della casa. Il campione preso in esame, composto da 16.000 utenti, dimostra come il mutuo preferito dalle donne sia quello a tasso variabile (44% del totale delle richieste) mentre il mutuo a tasso fisso resta più indietro con il 36% delle preferenze. Il 59% dei mutui "rosa" è richiesto da donne single, mentre i mutui cointestati, vantano solitamente la presenza di un secondo firmatario che dichiara un reddito mensile non superiore ai 1.300 euro. Infine, il dato geografico rende evidente la differente situazione occupazionale tra le tre maggiori aree del Paese. I livelli occupazionali del Nord e del Centro Italia, consentono una maggiore autonomia economica alle donne e, di conseguenza, la maggior richiesta di mutui si concentra in queste due aree geografiche. Le Regioni in cui maggiormente le donne si rivolgono in prima persona agli istituti bancari sono la Liguria (con il 34%), seguita da Lazio (32,8%) e Umbria (31%), fanalino di coda è la Puglia, con appena il 17,6% del totale.

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