Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Le banche non ti danno un prestito? Ecco un altro modo per sfangarla

Fino a qualche anno fa lo guardavamo da lontano. Era uno strumento adatto per i Paesi in via di sviluppo. Oggi il microcredito è una realtà molto più vicina a migliaia di famiglie e imprenditori di tutta Italia. Segno della crisi, che ha visto aumentare il numero di soggetti "non bancabili", ossia coloro che mancano dei requisiti per ottenere prestiti dalle banche tradizionali. Stando a stime della rete italiana di microfinanza, in Italia vengono erogati più di 2500 microfinanziamenti ogni anno, un numero più che quintuplicato tra il 2006 e il 2011. Per ottenerli bisogna trovarsi in condizioni di disagio economico e, a volte, aver bisogno del credito per un fine specifico (come l'avvio di un'attività commerciale o artigianale). Tra i principali enti attivi ci sono Banca Popolare Etica, la Caritas Italiana e la Fondazione Etimos. Proprio quest'ultima è forte dell'esperienza in Abruzzo, dove gestisce un fondo per la ricostruzione post sisma che ha erogato prestiti per 25 milioni di euro. Un'iniezione di liquidità che ha permesso a Luca Lella, Giuseppe Marino e Francesco Lenzini di avviare la start up Meets, attiva nel campo delle energie rinnovabili e premiata da Confindustria Pescara, al barista Peter Civisca di riavviare il B&B distrutto dal terremoto, a Maurizio Lepidi di mettersi in proprio e aprire un negozio di ottica. Tutti esempi concreti dell'utilità del microcredito a sostegno della piccola economia locale, lì dove le banche tradizionali non hanno il coraggio di arrivare.

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