Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

Costi e tasse del conto corrente. Facciamo un po' di chiarezza

Il conto corrente, essendo un servizio bancario, ha dei costi decisi dalla banca, e sui quali si può spesso contrattare in fase di apertura conto. Ci sono poi dei costi non imposti dalla banca, e che vanno sempre e comunque pagati. Si tratta delle tasse che gravano su un qualsiasi conto bancario. La ritenuta d'acconto è una tassa che viene applicata sui conti correnti, ed è pari al 20%. Questa viene applicata agli interessi maturati; quindi, se il rendimento lordo è del 3%, per ottenere il netto si deve togliere la ritenuta d'acconto, ottenendo così un rendimento effettivo del 2,4%. La ritenuta applicata ai guadagni derivanti da investimenti in azioni, obbligazioni, o fondi di investimento è sempre del 20% (tranne che per i titoli di Stato che è del 12,5%). Si tratta di novità introdotte con la manovra finanziaria del 2011 che ha apportato modifiche in tema di tassazione sulle rendite finanziarie, conti correnti (o conti deposito). La ritenuta applicata ai conti deposito e conti correnti bancari è scesa dal 27% all'attuale 20%. Mentre la ritenuta fiscale sul conto è diventata più conveniente, quella sugli strumenti finanziari è diventata molto meno favorevole, passando dal 12,5% al 20%. Un altro costo che grava su ogni conto corrente è l'imposta di bollo, anche sui conti a zero spese, sia per conti intestati a persone fisiche sia per conti intestati ad aziende. Ogni persona fisica deve pagare un'imposta di bollo annuale pari a 34,20 euro, se la giacenza media annuale sul conto è superiore a 5.000 euro, altrimenti nulla è dovuto.

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