Il paradosso degli affitti brevi in Italia: una crisi pilotata

Affitti brevi in Italia: tra nuove norme, crisi del settore e impatti sulla proprietà privata Negli ultimi anni, il settore degli affitti brevi in Italia ha vissuto una trasformazione significativa, passando da una crescita esponenziale a una fase di contrazione e incertezza. Le nuove normative introdotte nel 2025 hanno portato a un cambiamento radicale, con conseguenze che stanno facendo discutere. Se da un lato queste regole mirano a contrastare l’abusivismo e a regolamentare un mercato in forte espansione, dall’altro hanno sollevato preoccupazioni per il loro impatto su piccoli proprietari, posti di lavoro e il diritto alla proprietà privata. Un settore in evoluzione: dati pre e post pandemia Prima della pandemia, il mercato degli affitti brevi in Italia era in piena espansione, con piattaforme come Airbnb , Booking.com , Expedia e TripAdvisor che dominavano il settore. Nel 2019, si contavano oltre 642.300 unità abitative attive su Airbnb, un numero che rappresentava una crescita ...

Multate 23 banche per pratiche commerciali scorrette!

In una prima fase, come dicevamo in un precedente post datato 15 maggio 2008, l'Antitrust aprì un'istruttoria su 10 banche al fine di indagare su presunte irregolarità legate alla surroga del mutuo.

Quest'oggi, a distanza di poco meno di 3 mesi, quella stessa istruttoria ha dato i suoi frutti e, alle 10 banche indagate inizialmente se ne sono aggiunte altre 13, per un totale di 23.

Tutti questi istituti di credito sono stati condannati con la motivazione di aver effettuato pratiche commerciali scorrette impedendo o rendendo eccessivamente onerosa, per i consumatori già titolari di un mutuo, la surrogazione dello stesso.

Da un'indagine condotta da Altroconsumo è emersa la mancata attuazione della portabilità gratuita dei mutui da parte del 95% degli operatori bancari che, al contrario, offrivano la soluzione più onerosa della sostituzione del mutuo o la surrogazione ma sempre con oneri a carico dei consumatori.

Alla luce della maxi multa comminata dall'Antitrust agli istituti di credito che si sono resi protagonisti di questo atteggiamento quantomai discutibile, chi è stato costretto a pagare le spese richieste dalla banca, per trasferire il mutuo con la surrogazione, ha diritto a chiederne il rimborso.

Di seguito pubblichiamo l'elenco delle banche che dovranno adempiere al pagamento delle sanzioni comminate dall'Antitrust coni relativi importi:

BANCA SELLA 300.000
BANCA CARIGE 420.000
BANCA ANTONVENETA 460.000
DEUTSCHE BANK 500.000
UNICREDIT BANCA 500.000
UNICREDIT BANCA DI ROMA 500.000
BANCO DI SICILIA 450.000
BIPOP CARIRE 420.000 BNL 450.000
MONTE PASCHI SIENA 350.000
INTESA SANPAOLO 480.000
BANCA POPOLARE BERGAMO 450.000
BANCO DI BRESCIA 450.000
BANCA REGIONALE EUROPEA 450.000
BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA 450.000
CREDITO EMILIANO 420.000
BANCA POPOLARE VICENZA 440.000
BANCA NUOVA 440.000
CREDITO ARTIGIANO 250.000
BANCA POPOLARE MILANO 420.000
BANCA POPOLARE SONDRIO 410.000
BANCA POPOLARE VERONA-SAN GEMINIANO E SAN PROSPERO 320.000
BANCA POPOLARE LODI 350.000

In conclusione si può affermare che, per la prima volta, in Italia, si è fatto qualcosa di concreto a favore dei consumatori vessati dalle banche. Questo vale un plauso all'Antitrust ed alle associazioni dei consumatori che si sono battute per questa causa. La rapidità con la quale il tutto è stato portato a compimento è un segnale di efficienza al quale, sinceramente, non eravamo abituati, vista la farraginosità della macchina burocratica italiana.

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