Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Banca Mediolanum riduce la rata del mutuo dello 0,64%

Banca Mediolanum, in linea con il cosiddetto “Decreto Tremonti” ed in aggiunta (facoltativa) ad esso, ha stabilito la riduzione della rata del mutuo a favore di tutti i vecchi clienti, per una quota pari allo 0.64% mensile. Nei prossimi giorni, l’istituto di credito, guidato dal 1984 da Ennio Doris e quotato in borsa fin dal mese di giugno del 1996, invierà, ai propri clienti, una missiva contenente i termini dell’iniziativa, alla quale, per altro, potranno accedere anche tutti i nuovi clienti che sottoscriveranno il “Mutuo Mediolanum Freedom”, un mutuo, quest’ultimo, che si distingue per lo spread particolarmente basso (0,79%) ed un tasso effettivo di circa il 5,87% su base annua, in linea con la media di mercato.

Banca Mediolanum stima un risparmio medio, per la clientela, che si aggira intorno ai 90 euro al mese, per complessivi 65 milioni di euro.

Una vera e propria boccata d'ossigeno all'indomani dell’impennata dell’Euribor (indice al quale sono agganciate le rate dei mutui a tasso variabile) dovuta all’atteggiamento oltremodo aggressivo della Banca Centrale Europea che, solo pochi giorni fa ha annunciato un possibile aumento dei tassi di un quarto di punto, dall’attuale 4% al 4,25%.

Contestualmente al lancio di questa iniziativa contro il caro mutui, Banca Mediolanum, ha tenuto a precisare come sia, a tutt’oggi, uno dei pochi istituti di credito, operanti sul territorio italiano, a non applicare nessun costo per i mutui in uscita. Inoltre, per tutti coloro i quali volessero “portare” il proprio mutuo presso Banca Mediolanum, il passaggio avverrà in maniera del tutto gratuita e verranno anche rimborsate le spese notarili.

Poiché i casi è necessario che vengano esaminati di volta in volta, vi consigliamo di telefonare al numero 840 709292 per ricevere informazioni più dettagliate.

Commenti

  1. La riduzione è unilaterale e NON AUMENTA IN ALCUN MODO LA DURATA DEL MUTUO!!! Il risparmio per il cliente è quindi NETTO! Diverso invece se il cliente decide di avvalersi del decreto Tremonti che modifica la durata del mutuo, ma è ASSOLUTAMENTE INDIPENDENTE DAL BENEFICIO DELL'ABBASSAMENTO DELLO SPREAD! Quindi, in conclusione, il cliente RISPARMIA indipendentemente dall'aderire o meno al decreto Tremonti; se poi aderirà ance a quello, la rata diminuirà ULTERIORMENTE, ma con l'allungamento della durata; in quest'ultimo caso, l'allungamento di durata comunque sarà circa dimezzato rispetto alla rata calcolata con lo spread precedente la riduzione annunciata!!!

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  2. Riceviamo e pubblichiamo un contributo di un nostro gentile lettore che ci prega di precisare che "l'abbassamento dei tassi annunciato oggi da Banca Mediolanum non comporta alcun allungamento della durata del piano di rimborsi. Al contrario del "Decreto Tremonti", quindi, si tratta di un puro vantaggio per i clienti che non devono concedere nulla in cambio (tant'è che la banca può applicare la modifica contrattuale
    unilateralmente, cosa che altrimenti non sarebbe possibile).

    L'equivoco probabilmente nasce dall'esempio fatto durante la
    conferenza stampa, nel quale l'abbassamento dei tassi riduceva
    l'allungamento derivante da una contestuale (opzionale!) applicazione
    del Decreto Tremonti".

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