Trump apre a Pechino: stop ai dazi su smartphone e PC per salvare Apple e i giganti tech USA

Trump riapre a Pechino e salva la Silicon Valley: un nuovo capitolo nella guerra dei dazi tra USA e Cina Dopo settimane di escalation nelle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, l’amministrazione Trump ha stupito il mondo con una mossa inaspettata: un’ esenzione dai dazi per smartphone , computer e componenti elettronici importati dalla Cina. Una decisione che, almeno temporaneamente, allenta la pressione sulla Silicon Valley e sui colossi tech statunitensi, ma che al tempo stesso rappresenta una manovra strategica molto più complessa, parte integrante di un più ampio disegno geopolitico. Una guerra dai molteplici fronti Il nuovo capitolo della guerra commerciale tra Washington e Pechino ha preso forma con l’imposizione di dazi fino al 145% sui prodotti cinesi , una misura aggressiva volta a rafforzare la produzione interna e colpire il gigante asiatico. Tuttavia, questa politica protezionista ha subito incontrato i suoi limiti strutturali: la quasi totalità degli iPhone,...

Banca Mediolanum riduce la rata del mutuo dello 0,64%

Banca Mediolanum, in linea con il cosiddetto “Decreto Tremonti” ed in aggiunta (facoltativa) ad esso, ha stabilito la riduzione della rata del mutuo a favore di tutti i vecchi clienti, per una quota pari allo 0.64% mensile. Nei prossimi giorni, l’istituto di credito, guidato dal 1984 da Ennio Doris e quotato in borsa fin dal mese di giugno del 1996, invierà, ai propri clienti, una missiva contenente i termini dell’iniziativa, alla quale, per altro, potranno accedere anche tutti i nuovi clienti che sottoscriveranno il “Mutuo Mediolanum Freedom”, un mutuo, quest’ultimo, che si distingue per lo spread particolarmente basso (0,79%) ed un tasso effettivo di circa il 5,87% su base annua, in linea con la media di mercato.

Banca Mediolanum stima un risparmio medio, per la clientela, che si aggira intorno ai 90 euro al mese, per complessivi 65 milioni di euro.

Una vera e propria boccata d'ossigeno all'indomani dell’impennata dell’Euribor (indice al quale sono agganciate le rate dei mutui a tasso variabile) dovuta all’atteggiamento oltremodo aggressivo della Banca Centrale Europea che, solo pochi giorni fa ha annunciato un possibile aumento dei tassi di un quarto di punto, dall’attuale 4% al 4,25%.

Contestualmente al lancio di questa iniziativa contro il caro mutui, Banca Mediolanum, ha tenuto a precisare come sia, a tutt’oggi, uno dei pochi istituti di credito, operanti sul territorio italiano, a non applicare nessun costo per i mutui in uscita. Inoltre, per tutti coloro i quali volessero “portare” il proprio mutuo presso Banca Mediolanum, il passaggio avverrà in maniera del tutto gratuita e verranno anche rimborsate le spese notarili.

Poiché i casi è necessario che vengano esaminati di volta in volta, vi consigliamo di telefonare al numero 840 709292 per ricevere informazioni più dettagliate.

Commenti

  1. La riduzione è unilaterale e NON AUMENTA IN ALCUN MODO LA DURATA DEL MUTUO!!! Il risparmio per il cliente è quindi NETTO! Diverso invece se il cliente decide di avvalersi del decreto Tremonti che modifica la durata del mutuo, ma è ASSOLUTAMENTE INDIPENDENTE DAL BENEFICIO DELL'ABBASSAMENTO DELLO SPREAD! Quindi, in conclusione, il cliente RISPARMIA indipendentemente dall'aderire o meno al decreto Tremonti; se poi aderirà ance a quello, la rata diminuirà ULTERIORMENTE, ma con l'allungamento della durata; in quest'ultimo caso, l'allungamento di durata comunque sarà circa dimezzato rispetto alla rata calcolata con lo spread precedente la riduzione annunciata!!!

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  2. Riceviamo e pubblichiamo un contributo di un nostro gentile lettore che ci prega di precisare che "l'abbassamento dei tassi annunciato oggi da Banca Mediolanum non comporta alcun allungamento della durata del piano di rimborsi. Al contrario del "Decreto Tremonti", quindi, si tratta di un puro vantaggio per i clienti che non devono concedere nulla in cambio (tant'è che la banca può applicare la modifica contrattuale
    unilateralmente, cosa che altrimenti non sarebbe possibile).

    L'equivoco probabilmente nasce dall'esempio fatto durante la
    conferenza stampa, nel quale l'abbassamento dei tassi riduceva
    l'allungamento derivante da una contestuale (opzionale!) applicazione
    del Decreto Tremonti".

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