La nuova battaglia dei dazi: Europa e Cina alla ricerca di un accordo con gli USA
Negli ultimi giorni, il tema dei dazi doganali è tornato al centro dell’attenzione mondiale. L’Unione Europea e la Cina stanno cercando di trovare una soluzione per rimuovere le barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump. Tra offerte, richieste e condizioni, il mondo assiste a un complesso gioco diplomatico che potrebbe ridefinire gli equilibri commerciali globali.
La mossa dell’Europa: 50 miliardi in acquisti per evitare lo scontro
Bruxelles sta valutando l’idea di aumentare gli acquisti di beni statunitensi per un valore di 50 miliardi di euro. Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha dichiarato al Financial Times che l’UE sta facendo progressi nelle negoziazioni. Tuttavia, ha anche lasciato intendere che il blocco europeo non accetterà dazi permanenti sui suoi prodotti come soluzione equa.
Dal lato statunitense, il presidente Trump ha ribadito la sua linea dura, sottolineando che i dazi stanno portando miliardi di dollari nelle casse americane e contribuendo alla stabilità economica. Inoltre, ha insistito ancora sulla necessità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, suggerendo che l’economia USA è forte ma in una fase di transizione.
La posizione della Cina: via i dazi unilaterali per negoziare
Pechino ha fatto sapere tramite il ministero del Commercio che sarebbe disponibile ad avviare negoziati con Washington, ma solo se gli Stati Uniti dimostreranno sincerità rimuovendo i dazi unilaterali. Secondo la Cina, le trattative devono partire da un terreno equo, senza imposizioni punitive che possano compromettere il dialogo.
La pressione di Pechino arriva dopo che gli USA hanno imposto dazi del 145% su alcune merci cinesi, spingendo la Cina a rispondere con tariffe del 125%. Se gli Stati Uniti vogliono ottenere concessioni dalla Cina, dovranno prima riconsiderare le loro politiche protezionistiche.
Il ruolo del Giappone e la reazione dei mercati asiatici
Anche il Giappone è coinvolto in queste dinamiche, con il negoziatore Akazawa che ha riferito di aver avuto colloqui “franchi e costruttivi” con l’amministrazione Trump. Il paese asiatico, colpito da dazi del 25% su acciaio e automobili, sta valutando possibili concessioni e azioni di ritorsione.
Nel frattempo, le borse asiatiche stanno reagendo positivamente alla possibilità di un disgelo tra USA e Cina. Tokyo, Hong Kong e Sydney hanno registrato rialzi significativi, segnale che gli investitori sperano in una riduzione delle tensioni commerciali.
Un possibile accordo o una nuova fase di incertezza?
L’Unione Europea cerca di riequilibrare le relazioni con Washington, la Cina mette pressione affinché gli USA modifichino la loro politica, e il Giappone cerca una via d’uscita favorevole per la sua economia. L’evoluzione di queste trattative definirà il futuro del commercio globale e il ruolo delle grandi potenze economiche nei prossimi anni.
Per un’analisi più approfondita sulla guerra dei dazi e il suo impatto sull’economia globale, consiglio il libro La guerra dei dazi: Come USA e Cina stanno cambiando il mondo di Antonio Marano, disponibile su Amazon. Questo saggio offre una panoramica chiara e documentata sulle cause, gli effetti e le prospettive future del conflitto commerciale tra superpotenze.
© Riproduzione vietata