Trump rilancia i dazi USA: nuove tariffe fino al 40% nel 2025

Nuove tariffe USA: il presidente Trump rilancia i dazi e scuote l’economia globale Negli ultimi giorni, la scena economica internazionale è tornata a ruotare attorno a Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti. La sua amministrazione ha annunciato un pacchetto di nuove tariffe doganali che potrebbero ridefinire, ancora una volta, gli equilibri del commercio globale. Il piano prevede dazi compresi tra il 25% e il 40% su beni importati da oltre 14 Paesi. In parallelo, è stato deciso il rinvio al 1° agosto dell’entrata in vigore delle tariffe generalizzate, inizialmente previste per il 9 luglio. Una scelta strategica che potrebbe aprire a negoziati, ma che intanto ha già agitato i mercati internazionali. Secondo Trump, l’obiettivo è duplice: ridurre il cronico deficit commerciale degli Stati Uniti e incentivare le aziende straniere a rilocalizzare la produzione direttamente sul territorio americano. A detta della Casa Bianca, gli USA avrebbero già incassato oltre 100 miliardi di ...

Il sogno di comprare casa: un’impresa sempre più difficile per gli italiani

 


Comprare casa in Italia è diventato un sogno irrealizzabile per milioni di cittadini. Secondo l'Ance (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili), circa 10 milioni di italiani si trovano ad affrontare una realtà sempre più difficile quando si parla di acquistare un'abitazione. Questo fenomeno non è solo il risultato di un aumento vertiginoso dei prezzi immobiliari, ma è anche legato alla perdita del potere d’acquisto, alla stagnazione salariale e all'incapacità di risparmiare a causa di una serie di fattori economici che stanno danneggiando le famiglie italiane.

L’emergenza abitativa nelle grandi città

Le grandi città italiane sono diventate inaccessibili per chi ha redditi medio-bassi. Milano, Roma, Napoli, Firenze, Venezia e altre metropoli vedono i prezzi delle case raggiungere livelli stratosferici, rendendo l'acquisto di un’abitazione quasi impossibile per le famiglie con un reddito annuale fino a 24.000 euro. L’Osservatorio Congiunturale dell'Ance ha messo in evidenza che, in queste città, per poter sostenere il mutuo, una famiglia è costretta a destinare più della metà del proprio reddito mensile a coprire il finanziamento, con punte che, per i nuclei meno abbienti, arrivano anche a superare i due terzi.

Il caro-affitti e la difficoltà di trovare una casa a canoni sostenibili

Oltre all'acquisto, anche il mercato degli affitti è diventato insostenibile per molte famiglie italiane. I canoni di locazione nelle grandi città sono aumentati considerevolmente, con gli affitti che ormai divorano quasi metà del reddito mensile delle famiglie, mettendo in crisi soprattutto quelle più vulnerabili economicamente. Le soluzioni abitative temporanee, come le locazioni brevi, hanno ulteriormente aggravato la situazione, poiché riducono la disponibilità di immobili per le famiglie italiane in cerca di un posto dove vivere a lungo termine. Questo fenomeno ha contribuito a una vera e propria emergenza abitativa che sta colpendo i ceti meno abbienti e persino i giovani professionisti, i quali, con salari che faticano a crescere, si trovano ad affrontare difficoltà enormi nell’accesso a una casa.

I mutui: una via stretta e costosa

Nel contesto attuale, i mutui sono diventati sempre più costosi a causa dei tassi di interesse elevati, che hanno raggiunto picchi record negli ultimi anni. Nonostante ciò, nel 2024 si è registrato un aumento delle richieste di mutui (+12,1% rispetto al 2013), un segno che, seppur con difficoltà, molte famiglie italiane continuano a tentare di accedere a un finanziamento per l’acquisto di una casa. L'importo medio richiesto è salito a 148.305 euro, con una preferenza per importi tra i 100.000 e i 150.000 euro, indicativa di un tentativo di ridurre l’impatto economico sulla famiglia. Il 30,6% delle richieste rientra in questa fascia, ma c’è una consistente fetta di famiglie (28,5%) che si spinge fino a cifre comprese tra i 150.000 e i 300.000 euro.

Una strategia comune per ridurre il peso delle rate mensili è quella di scegliere piani di rimborso superiori ai 15 anni. La lunga durata dei mutui, seppur riduce l’importo mensile da pagare, significa anche un maggiore indebitamento a lungo termine, con ripercussioni sul bilancio familiare e, potenzialmente, sulla qualità della vita.

Una soluzione lontana: l’accesso al credito e il mercato immobiliare

Nonostante il miglioramento dei tassi di interesse, che ha favorito una ripresa delle richieste di mutui, resta difficile accedere al credito per molti italiani. Le politiche bancarie più restrittive e il rischio percepito dalle istituzioni finanziarie rendono il processo di concessione dei mutui più complesso, e di conseguenza, i giovani e le famiglie con un reddito non elevato rischiano di essere esclusi da questo mercato.

Inoltre, il mercato immobiliare, spesso dominato da speculazioni e investimenti a breve termine, non facilita l’ingresso nel mondo della casa per i più giovani. Il fenomeno della "seconda casa" o degli immobili acquistati solo per investimento, senza l'intenzione di essere effettivamente abitati, ha ridotto ulteriormente l'offerta di abitazioni disponibili per chi cerca una casa per viverci, contribuendo a una continua inflazione dei prezzi.

Il futuro: un’emergenza che deve essere affrontata

L’attuale situazione dell’accesso alla casa in Italia è una vera e propria emergenza abitativa, che coinvolge milioni di cittadini. Se il trend attuale dovesse proseguire, è facile prevedere che le disuguaglianze sociali e territoriali aumenteranno, con le famiglie più povere e le giovani coppie sempre più escluse dal mercato della casa. Il caro-affitti, le difficoltà ad accedere ai mutui e l’assenza di politiche abitative concrete sono solo alcuni dei fattori che spingono una parte sempre più ampia della popolazione a vivere in condizioni di precarietà.

L’Italia ha bisogno di interventi urgenti per invertire la rotta e garantire a tutti i cittadini un accesso equo a un’abitazione. È fondamentale promuovere politiche fiscali e abitative più inclusive, che permettano alle nuove generazioni di acquistare la propria casa senza dover rinunciare a un futuro sereno. Altrimenti, rischiamo di assistere alla creazione di una società sempre più divisa, dove la casa, quel bene fondamentale per ogni famiglia, diventa solo un miraggio.

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