Phishing telefonico: truffa tassazione criptovalute e rischi da evitare

Phishing telefonico: una nuova truffa a tema tassazione criptovalute Negli ultimi tempi, il fenomeno del phishing sta evolvendo rapidamente, diventando sempre più sofisticato e mirato. Una recente campagna segnalata dall’Agenzia delle Entrate mette in luce un nuovo tentativo di truffa telefonica (noto anche come “voice phishing” o “vishing”) legato alla tassazione delle criptovalute. Questo articolo mette in evidenza i dettagli della truffa, i rischi del phishing e le sue gravi conseguenze. Come funziona questa campagna di phishing Secondo l’Agenzia delle Entrate, il nuovo tentativo di phishing utilizza la tecnica dello spoofing telefonico , che consente ai truffatori di falsificare il numero chiamante. In questo modo, le telefonate sembrano provenire da numeri ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, aumentando la probabilità che le vittime cadano nella trappola. Il piano dei truffatori è articolato: Alle vittime, in particolare investitori in criptovalute, viene chiesto di verificare la...

Il miraggio dei mutui agevolati per le giovani coppie italiane

In Italia ci sarebbe un Fondo destinato ad agevolare l'accesso al credito di una miriade di giovani coppie eppure, inspiegabilmente, le banche, in totale, da quando è stato istituito il Fondo, hanno erogato appena 96 mutui! Le condizioni di accesso al credito per molti istituti operanti in Italia sono sensibilmente peggiorate (mancanza di fiducia tra le banche) e questo si è riflesso non tanto sugli indici Euribor ma più sugli spread applicati dalle banche. Così, se ad agosto lo spread medio era inferiore all'1,5% da settembre è salito al 3%, raddoppiando. Inoltre, per la stessa logica, molti istituti hanno deciso di defilarsi dal mercato applicando spread carissimi (anche superiori al 5%). Il rincaro degli spread è certamente la causa principale del mancato decollo del fondo. E il motivo per cui molti istituti hanno creato ostacoli alle giovani coppie che si sono presentate allo sportello, requisiti alla mano, chiedendo il prestito agevolato. Per questa ragione il governo uscente ha deciso di modificare i requisiti di accesso al Fondo. Le ultimissime novità in materia stabiliscono che non si conteggia più uno spread dell'1,5% ma viene indicato che il tasso finale applicato sul mutuo non deve essere superiore al tasso effettivo globale medio, pubblicato trimestralmente dal ministero dell'Economia. Per rendere meno selettivo il fondo, è previsto anche che salti il vincolo del possesso di almeno il 50% di un reddito da lavoro dipendente e a tempo indeterminato e che salga da 35.000 a 40.000 euro il reddito complessivo ai fini Isee necessario per l'accesso al Fondo. Gli istituti di credito e tutti i soggetti finanziatori, inoltre, non potranno più chiedere ulteriori garanzie non assicurative ai giovani futuri mutuatari. Speriamo che queste misure siano sufficienti a dare nuova linfa ad uno strumento che nelle intenzioni è sicuramente meritevole di lodi, ma che nei fatti è diventato una chimera per tutti.

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