Cartolarizzazione nel calcio: dalla Lazio a Banca Sistema 2025

La cartolarizzazione nel calcio italiano ha attraversato un’evoluzione significativa dagli inizi degli anni Duemila fino a oggi, diventando uno strumento sempre più sofisticato per la gestione finanziaria dei club. Nel 2001, la Società Sportiva Lazio fu il primo club italiano a introdurre questa pratica nel settore calcistico. All’epoca, l’operazione riguardava la conversione dei crediti futuri legati ai diritti televisivi in obbligazioni, attraverso una società veicolo. L’obiettivo era chiaro: ottenere liquidità immediata senza ricorrere ad ulteriore indebitamento bancario. In un momento di tensione finanziaria, questa mossa rappresentò una svolta che permise alla Lazio di far fronte agli impegni di bilancio e pianificare con maggiore flessibilità. Da quel momento, la cartolarizzazione ha continuato a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante all’interno della finanza sportiva, fino a raggiungere una nuova tappa fondamentale nel 2025. Banca Sistema, in partnership con ElevenPoint S...

In Italia su un mutuo si pagano 69 euro in più al mese rispetto alla media europea

In Italia su un mutuo di 100 mila euro a trent'anni è possibile pagare anche 69 euro in più al mese sulla rata rispetto alla media europea. A dirlo è l'Adusbef di concerto con Federconsumatori. Secondo le due associazioni dei consumatori, alla fine del contratto il cliente avrà sborsato circa 25.000 euro in più rispetto a quanto avrebbe speso, nello stesso caso, un cittadino residente in un altro stato dell'Unione Europea. Di certo nessuno si affanna a spiegare i motivi di una tale differenza di trattamento. I politici italiani quando si tratta di comunicare notizie infauste agli italiani lo fanno con piglio deciso dichiarando che "ce lo chiede l'Europa", ma in questo caso non ci pare che l'Europa abbia chiesto nulla. Eppure il trattamento economico è assai penalizzante per noi italiani e le banche continuano a fare quello che vogliono senza freni. In un anno (da novembre 2011 fino a dicembre 2012) è quasi raddoppiato il differenziale tra i tassi medi applicati a mutui e prestiti tra Italia ed Eurozona. A dicembre 2012, il differenziale per i mutui è risultato essere di +119 punti base a nostre spese (era +67 nel novembre 2011). Per i prestiti personali e il credito al consumo risulta +152 (contro il + 84 di novembre 2011). Non c'è che dire, le banche sono delle vere e proprie sanguisughe e, a riprova di ciò, basta pensare al fatto che pur rimanendo, l'Euribor, su livelli decisamente bassi, gli spread sui mutui a tasso variabile restano elevatissimi e vanno da un minimo del 2,70% ad un massimo di circa il 4,50%. Peggiore è, se possibile, la situazione inerente i mutui a tasso fisso. In questo caso gli spread vanno dal 3% al 5% e oltre.

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