Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Valutazione del Mutuo BPM variabile con CAP opzione giovani

Il Mutuo BPM variabile con CAP opzione giovani fa parte della sterminata famiglia dei mutui con "Cap Rate", ovvero una soglia prefissata oltre la quale, il tasso applicato al mutuo, non può andare, indipendentemente dalle oscillazioni del tasso Euribor che, lo ricordiamo, attualmente è ancora su livelli particolarmente bassi. Nel caso preso in esame, il livello massimo del tasso è pari al 6%, soglia questa, che di fatto, lo rende particolarmente competitivo rispetto agli altri prodotti presenti oggi sul mercato nella medesima categoria. Lo spread, come d'abitudine per le banche italiane, resta elevato ma nella media, e si attesta al 3,45%. L'opzione giovani rende il Mutuo BPM variabile con Cap piuttosto appetibile per una clientela giovane che non abbia superato i 35 anni di età. Oltre questa fascia anagrafica, infatti, si perdono alcune agevolazioni importanti che ineriscono, ad esempio, il livello dello spread (più alto dello 0,20%) e i costi di istruttoria, anch'essi più elevati. Sul fronte delle richieste, queste non possono essere superiori al 70% del valore dell'immobile oggetto d'acquisto, calcolato sulla base del valore minore tra quello di acquisto e quello di mercato stimato dal perito tecnico della banca. Su un mutuo di 100.000 euro al tasso base del 3,655%, in 20 anni, si andrebbe a pagare una rata mensile pari a 587,96 euro al mese che, prevedendo un incremento del tasso pari al 2% dopo 2 anni, si trasformerebbe in un accollo di 696,67 euro al mese. In questo particolare momento storico, i mutui con Cap non riteniamo che siano la scelta migliore da fare però, tra i tanti, questo della Banca Popolare di Milano è sicuramente degno di nota e può tranquillamente essere preso in considerazione come una valida alternativa ad un mutuo a tasso fisso piuttosto oneroso e non perfettamente in linea con la media di mercato. VOTO: 6

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