Il paradosso degli affitti brevi in Italia: una crisi pilotata

Affitti brevi in Italia: tra nuove norme, crisi del settore e impatti sulla proprietà privata Negli ultimi anni, il settore degli affitti brevi in Italia ha vissuto una trasformazione significativa, passando da una crescita esponenziale a una fase di contrazione e incertezza. Le nuove normative introdotte nel 2025 hanno portato a un cambiamento radicale, con conseguenze che stanno facendo discutere. Se da un lato queste regole mirano a contrastare l’abusivismo e a regolamentare un mercato in forte espansione, dall’altro hanno sollevato preoccupazioni per il loro impatto su piccoli proprietari, posti di lavoro e il diritto alla proprietà privata. Un settore in evoluzione: dati pre e post pandemia Prima della pandemia, il mercato degli affitti brevi in Italia era in piena espansione, con piattaforme come Airbnb , Booking.com , Expedia e TripAdvisor che dominavano il settore. Nel 2019, si contavano oltre 642.300 unità abitative attive su Airbnb, un numero che rappresentava una crescita ...

I mutui online sono più convenienti di quelli contratti in filiale

I mutui online sono più convenienti di quelli contratti in filiale. Le ragioni sono molteplici e, in massima parte, legate ai costi accessori che, per ciò che attiene il canale telematico, sono pari a zero o quasi. Inoltre, grazie ai numerosissimi siti di comparazione presenti in rete, è possibile ottenere un mutuo che, anche se identico a quello contratto in filiale, grazie a specifiche convenzioni stipulate con i siti di comparazione, è a disposizione dei richiedenti ad un tasso più conveniente. Solitamente, infatti, i siti di comparazione mutui propongono prodotti dotati di caratteristiche specifiche applicate solo via web. Nel primo trimestre di quest'anno il canale online ha permesso, a tutti coloro che ne hanno fruito, di ottenere un risparmio sul mutuo a tasso variabile - in termini di minore ISC rispetto all’ISC medio di mercato per mutui a tasso variabile - pari allo 0,5%. Tale risparmio è in contrazione rispetto all’1,1% del primo trimestre 2011 per effetto di politiche di pricing degli istituti di credito sempre meno aggressive anche per i canali di distribuzione online, solitamente privilegiati in quanto capaci di attrarre richiedenti con profilo creditizio mediamente elevato.Sul fronte dei mutui a tasso fisso, nel primo trimestre 2012 il canale telematico ha permesso di ottenere un risparmio sul mutuo a tasso fisso - sempre in termini di minore ISC rispetto all’ISC medio di mercato per mutui a tasso fisso - pari allo 0,1%. Tale risparmio, come nel caso precedente, è in contrazione rispetto allo 0,6% del primo trimestre del  2011 sempre per i motivi succitati. Però, nonostante la diminuzione del margine del risparmio, le condizioni dei mutui online continuano ad essere particolarmente favorevoli rispetto ai canali tradizionali, quindi è buona norma verificare prima su internet la presenza di prodotti confacenti alle proprie esigenze e solo in un secondo momento, qualora non si sia trovato nulla di soddisfacente, recarsi presso la propria banca.

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