Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Drastico calo delle richieste di mutuo a 25 e 20 anni

I mutui a 25 e 20 anni segnano il passo e, nell'ultimo trimestre preso in esame da un'indagine condotta da MutuiSupermarket si evince come queste due fasce di durata abbiano fatto registrare una contrazione assai evidente, favorendo, per contro, i mutui trentennali che, a tutt'oggi rappresentano la scelta privilegiata dei mutuatari italiani.Anche nel terzo trimestre 2012 le fasce di durata fra i 20 e i 30 anni continuano a spiegare circa l’80% delle preferenze totali. La durata 30 anni aumenta significativamente di peso, passando dal 31% al 43% delle preferenze, a sfavore principalmente della fascia di durata 25 anni e 20 anni. Il trend verso le durate trentennali è coerente con la necessità del richiedente di ridurre il peso della rata mensile sul budget di spesa familiare (l’allungamento della durata dai 25 ai 30 anni, infatti, permette in media un risparmio sulla rata di circa il 10%). La fascia di importo 100.000 - 150.000 euro si conferma la fascia su cui si concentra il 40% delle richieste complessive di mutuo, coerentemente con l’importo medio richiesto di circa 131.000. Si conferma l’aumento di importanza della classe di importo sotto i 100.000 euro (dal 32% delle richieste nel terzo trimestre 2011 al 41% nel terzo trimestre 2012) a scapito delle classi di importo superiori ai 150.000 euro coerentemente con una domanda che deve far fronte ad una situazione economica sempre più difficile e con prospettive incerte.

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