Impatto economico globale del conflitto Israele-Iran: rischi e scenari

Le conseguenze economiche globali del conflitto tra Israele e Iran  Il conflitto tra Israele e Iran sta destabilizzando i mercati internazionali, generando effetti tangibili su petrolio, energia e finanza. La tensione geopolitica tra due attori chiave del Medio Oriente non solo influenza i rapporti regionali, ma incide profondamente sull'economia globale. Petrolio alle stelle: impatto sui mercati energetici L'Iran è tra i maggiori esportatori di petrolio e gas naturale , e la sua posizione strategica rende ogni crisi politica una minaccia per l’approvvigionamento mondiale. Il prezzo del Brent ha già registrato un incremento significativo, toccando i 73 dollari al barile , mentre il gas naturale ha subito un aumento del 4% nelle quotazioni europee. Un'eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz , da cui transita il 20% del petrolio globale , potrebbe causare un’impennata dei costi energetici, con ripercussioni sull’economia mondiale. Shock finanziari e crollo delle Borse ...

Nel Nord Italia è concentrato oltre il 40% delle richieste di mutuo

Il Nord Italia si conferma al primo posto per ciò che attiene la richiesta di mutui. Il dato, emerso nel corso di un'indagine svolta da MutuiSupermarket e che tiene conto dei dati elaborati da Data Warehouse MSM (sistema di informazioni commerciali che raccoglie i dati relativi ad oltre un milione di preventivi calcolati nei 12 mesi), evidenzia come, da solo, il Nord Italia conti oltre il 40% (41% per l'esattezza) delle richieste di mutuo, mentre il Centro si attesta su valori più contenuti, circa un quarto del totale (27%), il Sud un quinto (20%) e le Isole per la restante parte (12%).  Nel corso del secondo trimestre del 2012 vi è stata una progressiva contrazione dei richiedenti nella fascia di età sotto i 45 anni, si è passati, infatti, dal 69% del terzo trimestre del 2011 al 65% odierno. Tale restrizione è da collegarsi, quasi sicuramente, ad un netto peggioramento del tasso di disoccupazione nelle fasce di popolazione più giovani ma anche ad una crescente incertezza reddituale che suggerisce il rinvio di investimenti di lungo periodo e ad un inasprimento generalizzato dei criteri creditizi di selezione delle banche che, soprattutto in questo periodo di crisi sono sempre più alla ricerca di garanzie reddituali che, molto spesso, i giovani richiedenti non sono, ovviamente, in grado di fornire. Un quadro sicuramente deprimente in cui si tarpano le ali alle nuove generazioni che, giocoforza, sono costrette ad arrangiarsi alla bene e meglio. La soluzione maggiormente adottata, in tal senso, è quella che vede i giovani propendere per l'affitto anziché per l'acquisto di un'unità immobiliare.

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